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    ”Sarei voluta rimanere a casa a piangere”: la cantante Annalisa confessa quel che avrebbe desiderato fare lo scorso 5 agosto

    L’artista sposata con Francesco Muglia, manager di Costa Crociere, lo svela senza problemi

    “Li ho vissuti male”, ammette parlando degli anni compiuti e della sua ansia

    Donna di primissimo piano nel mondo del pop, orgogliosa del suo nuovo album, “Ma”, Annalisa al Corriere della Sera confessa cosa avrebbe desiderato fare il 5 agosto scorso. E’ stato un giorno importante, quello in cui ha compiuto 40 anni. “Sarei voluta rimanere a casa a piangere”, svela.

    ”Sarei voluta rimanere a casa a piangere”: la cantante Annalisa confessa quel che avrebbe desiderato fare lo scorso 5 agosto

    L’ex volto di Amici non ha preso bene l’età tonda: “Li ho vissuti male. Ho sempre cercato di non dare peso ai decenni, ma di vivere la vita come un flusso continuo. Non mi sento diversa dall’anno scorso, ma tutti me lo chiedono e quindi mi è venuta l’ansia. Gli auguri al Tg sono stati belli, però… Sarei voluta rimanere a casa a piangere tutto il giorno. Non ho fatto un festone: sono andata in un ristorante in val Bormida con mio marito e i miei genitori”.

    Sposata con Francesco Muglia, manager di Costa Crociere, 45 anni, sui commenti di alcuni che l’attaccano sui social, dice: “Sono abituata. All’inizio della carriera mi pesava, ma il giudizio era meno presente perché non vivevamo la full immersion nei social che viviamo oggi. A volte mi sono innervosita, magari senza arrivare a stare male. Il punto è la superficialità dei commenti che vengono fatti senza pensare che dall’altra parte c’è una persona reale”.

    “Li ho vissuti male”, ammette parlando dei 40 anni compiuti e della sua ansia

    La Scarrone, questo il suo cognome, sulle pagine di Vanity Fair aveva anche rivelato il suo rapporto con la bellezza: “Ci tengo, mi sforzo di essere al meglio. Ma lo dico con sincerità: quando mi sveglio e non mi sento all’altezza, non ho voglia di farmi vedere in giro. Prendo due chili e devo fare la dieta, quello con l’estetica è un dialogo continuo. Di sicuro è migliorato lo stato d’animo: sono più libera, però il processo è complicato”. LEGGI TUTTO

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    “Sono arrivato a pesare 59 chili”: Vittorio Sgarbi parla della depressione e l’anoressia per cui è finito in ospedale

    Il critico d’arte 73enne non ha dubbi: “Sabrina Colle, la mia compagna, mi ha salvato la vita”

    “Ho rischiato di morire. Sono stato in pericolo di vita. Non ho avuto paura”

    Vittorio Sgarbi lo confessa al Corriere della Sera: “Sono arrivato a pesare 59 chili”. In una lunga intervista parla della depressione e dell’anoressia, arrivata come conseguenza del ‘male oscuro’, per cui è finito in ospedale. Il 73enne non ha dubbi: “Sabrina Colle, la mia compagna, mi ha salvato la vita”. Ora la sposa.

    “Sono arrivato a pesare 59 chili”: Vittorio Sgarbi parla della depressione e l’anoressia per cui è finito in ospedale

    “Non desideravo più nulla. Non avevo più voglia di vivere. E ho cominciato a rifiutare il cibo. Anche solo vedere il cibo mi repelleva. Terribile”, racconta il critico d’arte. E’ finito in ospedale la prima volta a febbraio scorso. Vittorio sapeva quel che gli accadeva: “Ne avevo una consapevolezza profonda. Ma non riuscivo a reagire”.

    Quando gli si domanda come sia stato curato, Sgarbi svela: “Farmaci. E nutrizione forzata. Le sacche, le flebo in vena. Ho scoperto che si dice ‘parenterale’. Ero molto debole, sono arrivato a pesare 59 chili. Adesso sono 71. Vede questi pantaloni? Non mi stavano su”. E’ entrato e uscito dall’ospedale per un po’.  

    Il critico d’arte 73enne non ha dubbi: “Sabrina Colle, la mia compagna, mi ha salvato la vita”

    A prendersi cura di lui c’è stata la Colle: “Sabrina mi ha salvato la vita. Con il suo amore. E adesso la sposo”. Anche la sorella Elisabetta gli è stata vicina. “Ho rischiato di morire. Sono stato in pericolo di vita. Non ho avuto paura”, fa sapere Vittorio.

    Sgarbi sulla figlia Evelina che ha chiesto per lui un amministratore di sostegno dice: “Incomprensibile. Non ho capito bene perché l’abbia fatto, e che cosa voglia”. Poi rivela dove sposerà Sabrina: “A Venezia. Nella chiesa della Madonna dell’Orto. Per i suoi splendidi quadri”. LEGGI TUTTO

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    Pasquale La Rocca, la verità su quel che pensa davvero di Barbara d’Urso

    Il danzatore napoletano 36enne entusiasta di essere in coppia a Ballando con la conduttrice 68enne, che stima

    “Super determinata, quando c’è da lavorare, si lavora. Lei è una macchina da guerra”

    In pista saranno la coppia che tutti vogliono vedere (e criticare). Anche i giurati li attendono con ansia: sabato 27 settembre Ballando con le Stelle prenderà il via su Rai1, Pasquale La Rocca sa che sarà inevitabilmente al centro dei riflettori insieme a lei. Il danzatore napoletano 36enne al Corriere della Sera confida la verità su quel che pensa davvero di Barbara d’Urso. E’ entusiasta di essere il suo partner: l’ha sempre stimata.

    Pasquale La Rocca, la verità su quel che pensa davvero di Barbara d’Urso

    “Quando ho saputo che sarei stato il maestro di Barbara sono davvero stato entusiasta. L’ho guardata tanto in televisione negli anni e l’ho sempre ammirata e pure i miei genitori e i miei nonni sono stati contentissimi. Sono suoi fan e vogliono conoscerla”, sottolinea al giornale.

    “Siamo una vera coppia, in tutti i sensi. C’è sintonia, energia… – racconta La Rocca – Lei è super determinata e conoscerla da vicino evidenzia davvero la sua forza che già a distanza si percepisce. Ha una professionalità straordinaria. Ed è così di natura. La prima volta che ci siamo visti ci siamo abbracciati, abbiamo scambiato qualche frase in napoletano. Ma quando c’è da lavorare, si lavora. Lei è una macchina da guerra perfetta”.

    Il danzatore napoletano 36enne entusiasta di essere in coppia a Ballando con la conduttrice 68enne, che stima

    La presentatrice e attrice “si sta fidando e affidando” a lui. Barbara, per Pasquale “ha attitudine al ballo, ha il suo stile, è sexy, sensuale e ha una fisicità giusta che aiuta: una media altezza e bellissime gambe”. Quando gli si domanda se, durante il dancing show, potrebbe innamorarsi di Carmelita, lui, diplomatico, replica: “Ma come si fa a non amarla? E’ bella ed è una strafiga straordinaria…”. LEGGI TUTTO

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    Alessandro Preziosi, il rimpianto più grande riguarda i figli. Ecco perché

    L’attore è padre di Andrea Eduardo, avuto nel 1995 da Rossella Zito, ed Elena, avuta nel 2006 da Vittoria Puccini

    Il 52enne fa un bilancio sul suo ruolo da genitore, ma sui ragazzi svela: “Sono venuti su benissimo”

    Alessandro Preziosi parla della sua lunga carriera da attore, scelta nonostante la sua laurea in Giurisprudenza con il massimo dei voti. Il 52enne confessa anche il suo più grande rimpianto: riguarda i figli. E’  padre di Andrea Eduardo, avuto nel 1995 da Rossella Zito, ed Elena, avuta nel 2006 da Vittoria Puccini. 

    Alessandro Preziosi, il rimpianto più grande riguarda i figli. Ecco perché

    Quando gli si domanda cosa per lui significhi essere padre, Preziosi risponde: “La paternità mi ha permesso di esplorare il senso della vita. Chiaramente lo dico con il senno di poi, ma sicuramente devo alla paternità l’attenzione a quella meravigliosa opera d’arte che è l’uomo, non c’è proprio dubbio”.

    L’attore è padre di Andrea Eduardo, avuto nel 1995 da Rossella Zito, ed Elena, avuta nel 2006 da Vittoria Puccini

    Il rimpianto l’artista lo rivela immediatamente dopo, quando deve spiegare che padre pensasse di essere. “Ho il grande rimpianto di aver fatto il padre e non il genitore. Il genitore lo fai quando vivi con i tuoi figli sotto lo stesso tetto e questo è di certo un ruolo che mi manca. Avrei voluto vivere di più quella dimensione quotidiana, poi magari non sarei stato abbastanza bravo… ma è proprio il non saperlo il problema: avrei preferito non sapere altre cose rispetto a questa”.  Poi però chiosa: “Il dato di fatto, però, è che loro sono venuti su benissimo”. E’ orgogliosissimo dei suoi ragazzi. LEGGI TUTTO

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    “Io incapace? Falso, Evelina è esosa”: Vittorio Sgarbi in lite con la figlia che ha chiesto un amministratore di sostegno per lui

    La 25enne si è rivolta al tribunale tramite il suo legale: l’udienza fissata per il 28 ottobre

    Stando a lei il critico d’arte 73enne “non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi”

    Si sta rilassando in Toscana, accanto alle persone a lui care, dopo il lungo ricovero al Gemelli di Roma a causa della depressione. Vittorio Sgarbi replica attraverso le pagine del Corriere della Sera alla notizia che lo coinvolge personalmente. E’ in lite con la figlia che ha chiesto un amministratore di sostegno per lui. “Io incapace? Niente di più falso, Evelina è esosa”, ribatte. La 25enne si è rivolta al tribunale tramite il suo legale: l’udienza è fissata per il prossimo 28 ottobre. Stando a lei il critico d’arte 73enne “non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi”.

    “Io incapace? Falso, Evelina è esosa”: Vittorio Sgarbi in lite con la figlia che ha chiesto un amministratore di sostegno per lui

    Sgarbi non fa sconti alla ragazza: “Io incapace? Niente di più falso. Evelina è esosa, ecco perché ha avuto questa iniziava. La sostengo, la mantengo io, quindi vuole di più di quello che ha. Lo ripeto, è molto esosa. Ovviamente mi opporrò alla sua iniziativa giudiziaria”.

    L’avvocato di Evelina, Lorenzo Iacobbi, respinge le accuse di Vittorio. “Offensivo e denigratorio nei confronti di una ragazza che ha sempre portato avanti il suo percorso di vita lontano dai riflettori e dagli agi di cui avrebbe potuto e dovuto godere! – fa sapere in una nota – Oggi, suo malgrado, si ritrova protagonista di una iniziativa che qualsiasi figlia avrebbe fatto per il proprio padre in difficoltà, andando anche contro la volontà sua e, probabilmente, di chi gestisce la sua immagine e i suoi interessi”. 

    La 25enne si è rivolta al tribunale tramite il suo legale: l’udienza fissata per il 28 ottobre. Stando a lei il critico d’arte 73enne “non sarebbe più in grado di seguire i propri interessi”

    Stando al legale, Evelina avrebbe scelto di procedere con l’iniziativa giudiziaria “a beneficio di suo padre ritenendo quest’ultimo non essere adeguatamente supportato nella cura del proprio stato psico fisico, con tutto ciò che ne deriva”.

    Nata a Torino, Evelina è la figlia che Vittorio ha avuto da una relazione fugace con Barbara Arì.  Sgarbi è anche padre di Alba, nata nel 1998 a Tirana dalla storia d’amore con la cantante lirica Kozeta, con cui vive in Albania, e Carlo, nato nel 1988 dalla relazione tra Vittorio e la defunta Patrizia Brenner, che attualmente vive a Bruxelles. LEGGI TUTTO

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    ”Mi ero fasciata il seno per sembrare più magra”: Laura Pausini confessa che all’inizio della sua carriera faceva di tutto per sembrare meno prosperosa

    La cantante lo svela a Il Tempo delle Donne, rassegna del Corriere della Sera a Milano

    La 51enne sottolinea: “Ho dovuto aspettare di avere 40 anni per scoprire di sentirmi più carina”

    Laura Pausini ora, più atletica e filiforme, con 20 kg in meno, si piace di più. Si sente anche molto meglio, più forte e pimpante fisicamente. Ospite de Il Tempo delle Donne, rassegna del Corriere della Sera a Milano, la 51enne confessa che all’inizio della sua carriera faceva di tutto per sembrare meno prosperosa. “Mi ero fasciata il seno per sembrare più magra”, svela. La cantante poi sottolinea: “Ho dovuto aspettare di avere 40 anni per scoprire di sentirmi più carina”.

    ”Mi ero fasciata il seno per sembrare più magra”: Laura Pausini confessa che all’inizio della sua carriera faceva di tutto per sembrare meno prosperosa

    Il rapporto col suo corpo non è stato sereno. Laura racconta: “Quando mi riguardo noto che mi ero fasciata il seno per sembrare più magra, all’epoca le donne considerate belle erano così, poi per fortuna è arrivata Kim Kardashian. Mi sono sempre molto coperta perché volevo solo pensare a quello che dicevo cantando e poi avevo questa paura di non piacere agli uomini che piacevano a me…”.  “Questa alla fine è anche una conquista dell’età: ho dovuto aspettare di avere 40 anni per scoprire di sentirmi più carina di come mi sentissi da adolescente”, conclude.

    La cantante lo svela a Il Tempo delle Donne, rassegna del Corriere della Sera a Milano

    La 51enne sottolinea: “Ho dovuto aspettare di avere 40 anni per scoprire di sentirmi più carina”

    La Pausini quando le si domanda quale sia la cosa di cui vada più orgogliosa, non ha dubbi: la figlia Paola avuta dal marito Paolo Carta, 12 anni. “Mi ha cambiata e rilanciata. Quando era appena nata, avevo accettato di fare The Voice in Messico e mi stavo convincendo che la tv sarebbe stato il mio futuro, per fare una vita più stanziale – confida l’artista – Invece è lei che mi sprona a non fermarmi, come quando ero in dubbio se accettare o meno l’invito alla cerimonia degli Oscar per starle vicino, e faccio più cose di prima. Mi ha fatto sentire più forte, anche fisicamente, mi ha dato energia. E ha capito che se mi fermo sono infelice: forse ha bisogno di vedermi in movimento per sentirsi ispirata”. LEGGI TUTTO

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    ”Non mi sono mai rifatta, non faccio neanche il Botox”: Barbara d’Urso sostiene di non essere mai ricorsa alla chirurgia estetica e di portare con orgoglio le rughe

    Spiega com’è nato il ‘mito’ delle luci in studio che ormai portano il suo nome

    Sul palco de Il Tempo delle Donne del Corriere della Sera a Milano la conduttrice 68enne lo svela

    Dal 27 settembre tornerà in tv, su Rai1, come concorrente di Ballando con le Stelle. Barbara d’Urso, intanto, sale sul palco, davanti a una folta platea, a Milano, ospite de Il Tempo delle Donne del Corriere della Sera. La conduttrice sostiene senza paura di essere smentita di non essere mai ricorsa alla chirugia estetica e di portare con orgoglio le rughe. “Non mi sono mai rifatta, non faccio neanche il Botox”, sottolinea la 68enne.

    ”Non mi sono mai rifatta, non faccio neanche il Botox”: Barbara d’Urso sostiene di non essere mai ricorsa alla chirurgia estetica e di portare con orgoglio le rughe

    “Non mi sono mai rifatta, non faccio neanche il botulino. Le labbra sono le mie, perfino le unghie sono le mie. E’ tutto mio”, precisa Carnelita. Mentre parla di tocca sul volto, muove la fronte, a conferma di quel che dice. Poi continua: “Io ho scelto di non fare interventi. Niente. Ovviamente ho 68 anni quindi è chiaro che ho le rughe e le porto con orgoglio quando sono struccata. Ho fatto questa scelta di non fare neanche le punturine. Io sono così”.

    Spiega com’è nato il ‘mito’ delle luci in studio che ormai portano il suo nome

    Barbara quindi spiega com’è nato il mito delle luci in studio che ormai portano il suo nome: “E’ così che sono nate le luci di Barbara d’Urso. Io ho detto, visto che non sono rifatta, aiutatemi con delle luci perché le luci sono fondamentali, con una luce giusta mi aiuti se io ho qualche difetto e sono nate le mie luci”. 

    Sul palco de Il Tempo delle Donne del Corriere della Sera a Milano la conduttrice 68enne lo svela. IN questi giorni si divide tra Milano e Roma, dove si allena per Ballando con le Stelle con Pasquale La Rocca

    La d’Urso lancia infine una frecciatina ad alcune colleghe, ree, a suo dire, di aver abusato proprio delle ‘sue’ luci: “Negli anni ci sono tante persone che lavorano in televisione che hanno preso le luci di Barbara d’Urso, esagerandole ancora di più, triplicandole ma qual è l’etichetta? Le luci di Barbara d’Urso”.  LEGGI TUTTO

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    ”Ho smesso con le droghe quando è nata mia figlia con Sindrome di Down”: Eugenio Finardi spiega perché chiuse con gli stupefacenti dopo l’arrivo di Elettra

    Il cantautore dalla prima moglie Patrizia ha avuto Emanuele e lei, ha anche un altro figlio dalla seconda

    Alla donna, classe 1982, ha dedicato alcune canzoni, tra le quali “Amore diverso”

    Eugenio Finardi si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. Il 73enne spiega perché smise con gli stupefacenti dopo l’arrivo di Elettra. “Ho pagato conseguenze delle droghe, ho smesso quando è nata mia figlia con Sindrome di Down”, confessa il cantautore.

    ”Ho pagato conseguenze delle droghe, ho smesso quando è nata mia figlia con Sindrome di Down”: Eugenio Finardi spiega perché smise con gli stupefacenti dopo l’arrivo di Elettra

    L’artista, quando gli si sottolinea che durante la sua esistenza, ha pure rischiato di ‘deragliare’ replica: “Ho deragliato in tutti i modi possibili. Ho provato tutte le droghe e ne ho pagato le conseguenze. Ci sono entrato come tutti, era facile, si faceva. C’è anche da dire che sono sempre stato trattato con sostanze. Da piccolo, come molti bambini americani, mi davano la pillolina perché ero iperattivo. Hanno smesso di darmela a 14 anni e a 16 l’ho sostituita con le canne. Di eroina si moriva per overdose, ma io ho avuto più amici morti per cocaina o per abuso di alcol”. 

    Eugenio però sottolinea: “Finché mi è nata una bimba con la Sindrome di Down…”. Per lei, nata nel 1982 dalla prima moglie Patrizia, da cui ha avuto pure Emanuele, ha smesso. “Ti ha salvato la responsabilità nei suoi confronti?”, domanda il giornalista. Finardi chiarisce: “Più che di responsabilità parlerei di dignità. Sono entrato in comunità e ho fatto il percorso terapeutico”.

    Il cantautore dalla prima moglie Patrizia ha avuto Emanuele e lei, ha anche un altro figlio dalla seconda

    Finardi, che è padre di un terzo figlio avuto dalla seconda moglie, aveva già parlato di Elettra, a cui  ha dedicato diverse sue canzoni, tra cui “Le Ragazze di Osaka” e “Amore diverso”, contenute nell’album “Dal blu”. In tv, a Oggi è un altro giorno, aveva svelato: “Elettra è stata la mia prima figlia e ha la sindrome di Down. Mi ha insegnato che non bisogna aspettarsi niente dai figli, quello che ti arriva, ti arriva. Ma qualunque cosa succeda, anche nei momenti in cui ti sembra di essere stato sfortunato, c’è qualcosa da imparare, da prendere, di molto grande. Anche, se vogliamo, la malinconia”.

    “Mia figlia ormai ha 40 anni, io ne ho 70 e stiamo invecchiando insieme, le persone down invecchiano un po’ prima – aveva aggiunto – C’è qualcosa di dolcemente malinconico in questo. Per i samurai la malinconia consapevole era lo stato più alto. Non la felicità, ma la consapevolezza, la conoscenza”. LEGGI TUTTO