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”Tele Meloni? Abbiamo totale liberà con gli autori”: Caterina Balivo parla della sua tv

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  • La conduttrice puntualizza: “Se io ripenso agli altri anni, è sempre stato così”
  • “Dipende anche dal tipo di programma”, poi chiarisce la presentatrice de La Volta Buona

Caterina Balivo non si sottrae alla domanda spinosa. Intervistata da Fanpage, quando le viene fatto notare che la Rai spesso viene definita ultimamente Tele Meloni, perché rispecchierebbe il clima politico della forza che governa, replica: Abbiamo totale libertà con gli autori”.

“Ti porto la mia esperienza: in tre anni non mi è mai stato chiesto né di evitare un argomento né di ospitare o non ospitare qualcuno. Abbiamo totale libertà con gli autori, mai ricevuto segnalazioni di nessun tipo. Questa libertà mi piace tantissimo e soprattutto è una cosa che se io ripenso agli altri anni, è sempre stato così, non è una novità. Però questo in base al mio vissuto, dipende anche dal tipo di programma, spiega la 45enne.

In onda dal lunedì al venerdì con La Volta Buona, riesce a coniugare la vita famigliare. Sposata dal 2014 con Guido Maria Brera, mamma di Guido Alberto e Cora, 13 e 8 anni, la conduttrice chiarisce: Vivo per slot orari. Ho un’agenda fitta: lavoro, impegni familiari, scuola dei bambini. Ogni cosa ha la sua casella. Periodi di apnea e periodi di respiro, devi surfare sull’onda, altrimenti anneghi”.

Torna al momento in cui, dopo la seconda gravidanza, è stata criticata per essere tornata presto in onda. Caterina dice: “E’ passato tempo ma non dimentico. Condividere una gioia, come la nascita di una figlia, non è per tutti. Mi hanno giudicata solo perché volevo tornare a un programma che avevo costruito. Mi sono sentita tradita. E aggiunge: “Sì, perché improvvisamente la gioia di essere madre è diventata un motivo di condanna, come se una donna dovesse per forza restare a casa. Quella è stata una ferita profonda”.

Sulla tv di oggi la Balivo puntualizza: Si vede che mancano i soldi, non si spiegherebbero altrimenti tanti talk sui casi di cronaca, anche con pseudo politici, quelli di un tempo, per coprire le poltrone in studio. Non costano, non tutti sono pagati per parlare di persone che non ci sono più o di fatti di attualità o di politica, il budget è molto basso. I programmi belli sono quelli che possono permetterselo”. E fa i nomi: “Ballando con le stelle, Tale e quale show, Tu sì que vales, This is me”.


Fonte: https://www.gossip.it/feed/


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