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Re Carlo umilia il fratello Andrea: il secondogenito della Regina Elisabetta perde la casa e il titolo di Principe con cui è nato, ecco come si chiamerà da oggi

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  • E’ una decisione senza precedenti quella di Carlo III nei confronti di suo fratello Andrea
  • Il secondogenito della Regina Elisabetta ha perso il diritto a chiamarsi Principe, come era nato
  • Da oggi dovrà firmarsi con un altro nome e dovrà anche lasciare la villa di lusso a Windsor
  • Per il 65enne si tratta di un colpo durissimo che pensava di poter evitare
  • Lo scandalo del suo legame con Epstein e dei presunti rapporti intimi con una minore ha rischiato di terremotare la monarchia britannica

Re Carlo ha preso una decisione che segna un momento senza precedenti nella storia recente della monarchia britannica. Giovedì sera ha infatti privato suo fratello, Andrea, di tutti i titoli reali e della residenza di Royal Lodge, a Windsor. Da oggi l’ex duca di York sarà conosciuto semplicemente come Andrew Mountbatten-Windsor, perdendo persino il diritto di essere chiamato “Principe”, con cui era nato in quanto secondogenito della defunta Regina Elisabetta e, all’epoca, secondo il linea di successione al trono.

Buckingham Palace ha diffuso un comunicato dal tono freddo e definitivo: «Queste censure sono state ritenute necessarie, nonostante il fatto che egli continui a negare le accuse contro di lui». Il riferimento è alle denunce della defunta Virginia Giuffre, che sosteneva di essere stata trafficata sessualmente dal finanziere Jeffrey Epstein e costretta a rapporti con Andrea, allora duca di York.

Il comunicato aggiungeva parole durissime: «Le Loro Maestà desiderano chiarire che i loro pensieri e la loro più sincera solidarietà sono, e rimarranno, con le vittime e i sopravvissuti a qualsiasi forma di abuso».

La decisione del sovrano arriva dopo nuove accuse emerse nelle ultime settimane, tra cui le email pubblicate dal Mail on Sunday che dimostrerebbero come Andrea avesse mentito sui suoi rapporti con Epstein. A pesare anche l’indignazione pubblica per il contratto d’affitto estremamente vantaggioso di Royal Lodge e l’uscita postuma del libro di Virginia Giuffre, che ha riacceso lo scandalo.

«Sua Maestà ha oggi avviato un processo formale per la rimozione degli stili, titoli e onorificenze di Andrea», si legge nella nota. «Il principe Andrea sarà ora conosciuto come Andrew Mountbatten Windsor. Il suo contratto di locazione per Royal Lodge è stato formalmente revocato e si trasferirà in un’altra abitazione privata».

Fonti di corte confermano che la decisione è stata presa “interamente dal Re e dai suoi consiglieri”, senza pressioni esterne. Da Kensington Palace è arrivato un messaggio inequivocabile: «La famiglia reale, incluso il principe di Galles, sostiene pienamente la leadership del Re in questa vicenda».

Andrea, oggi 65 anni, dovrà lasciare la casa dove vive da più di vent’anni per trasferirsi in una residenza privata nella tenuta reale di Sandringham, nel Norfolk. Carlo finanzierà personalmente il suo spostamento e garantirà un alloggio adeguato alla sicurezza dell’ex duca.

La caduta di Andrea è totale. Perde non solo il titolo di Duca di York, ma anche quelli di Inverness e Killyleagh, oltre agli onori cavallereschi come l’Ordine della Giarrettiera e il Gran Croce dell’Ordine Reale Vittoriano. Resterà però in vita il titolo di York come casato, così che le figlie, Beatrice ed Eugenie, continuino a essere principesse di York.

Anche Sarah Ferguson, ex moglie di Andrea, dovrà lasciare Royal Lodge. «Farà i propri piani in autonomia», hanno fatto sapere fonti vicine alla coppia.

Per molti osservatori si tratta di una mossa straordinaria, che mostra quanto Carlo III sia disposto a sacrificare perfino i legami familiari per proteggere l’immagine della monarchia. Dopo decenni di scandali e silenzi, il Re ha scelto di dare un segnale forte: nessuno, nemmeno un Windsor, è al di sopra delle conseguenze delle proprie azioni.


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