- Dopo la lunga intervista del 21enne al podcast One More Time, la 50enne commenta nelle Storie
- “Non so mai come pormi di fronte a questa sua fragilità”, rivela l’ex Miss Italia
Il ragazzo si è completamente aperto confessando come ha vissuto gli anni più difficili, quando, minorenne, è finito in manette per spaccio e ha tentato più volte il suicidio. Martina Colombari rompe il silenzio social sul figlio Achille e svela il percorso fatto insieme al marito Billy per lui. Dopo la lunga intervista del 21enne al podcast One More Time, la 50enne commenta nelle sue Storie e confessa: “Non so mai come pormi di fronte a questa sua fragilità”.
“E’ stato un fine settimana intenso, perché è uscito anche, avete sentito questo podcast di mio figlio Achille. Poi con calma magari ne parliamo, o meglio, non devo aggiungere altro, però magari mi piacerebbe confrontarmi con voi, ma prima però lo faccio con lui…”, dice ai follower l’ex Miss Italia. La 50enne spiega: “…Perché non so mai come pormi di fronte a questa sua fragilità e quindi poi vediamo”.
Achille ha svelato che dopo un percorso di riabilitazione in Svizzera e una diagnosi di Adhd, ora sta bene ed è lontano dalle dipendenze. La mamma conferma, sempre via Instagram. “Scrivo qui così diventa più semplice e che possa essere d’aiuto alle tante persone che ci stanno scrivendo. Il corso che abbiamo seguito io e mio marito è presso Adhd life coach Italia”.
Martina precisa: “Ci tengo a ribadire che ho semplicemente risposto alle innumerevoli domande che ho ricevuto in direct e su WhatsApp, che riguardano il mio personale percorso di donna e madre. Non mi permetterei mai di rispondere per conto di mio figlio. Vi voglio bene!”.
Come si legge su Wikipedia, Adhd è l’acronimo di Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (Attention Deficit Hyperactivity Disorder), una condizione neurobiologica caratterizzata da disattenzione, iperattività e impulsività. Questi sintomi interferiscono con lo sviluppo e il funzionamento della persona, e si manifestano più comunemente nei bambini e negli adolescenti, ma persistono anche in età adulta. L’ADHD non è una mancanza di volontà, ma un modo diverso di funzionare del cervello, legato a differenze nei circuiti cerebrali che regolano la dopamina e la noradrenalina.
Fonte: https://www.gossip.it/feed/

