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Meloni: “Violenza su donne è contro tutti”. Mattarella: “Libertà va difesa ogni giorno”

“La violenza sulle donne è un atto contro la libertà. Di tutti”. Lo scrive sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne. “Un fenomeno intollerabile, che continua a colpire e che va combattuto senza sosta”, aggiunge Meloni.

“Libertà e dignità donne sono responsabilità di tutti”

La premier ribadisce l’impegno “per costruire un’Italia in cui nessuna donna
debba più sentirsi sola, minacciata o non creduta. La libertà e la dignità delle donne sono un dovere dello Stato e una responsabilità di tutti”. “In questi anni”, prosegue Meloni, “abbiamo varato leggi molto significative, inasprito le pene e rafforzato gli strumenti a disposizione, come il Codice rosso e le misure di prevenzione. Abbiamo raddoppiato i fondi per i centri antiviolenza e le case rifugio, potenziato e reso strutturale il reddito di libertà, promosso il numero 1522, portato avanti innovative attività di educazione e sensibilizzazione”. “Sono passi avanti concreti – conclude la presidente del Consiglio – ma non ci fermiamo qui. Dobbiamo continuare a fare, ogni giorno, molto di più. Per proteggere, per prevenire, per sostenere”.

Mattarella: “Principio della parità tarda ad affermarsi”

Anche il presidente della Repubblica Seegio Mattarella ha voluto dare il suo messaggio in occazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. “In ogni ambito della vita sociale e privata, nelle case, nei luoghi di lavoro e negli spazi urbani, il principio della parità tarda ad affermarsi, limitando l’autonomia femminile, compromettendo la sicurezza delle donne, impoverendo il progresso della società”, ha ricordato il capo dello Stato. “I teatri di conflitto armato, dove la violenza contro le donne viene utilizzata come strumento di intimidazione e oppressione, ne sono drammatico esempio. Oggi assistiamo al dilagare di forme di violenza consentite dalla dimensione digitale, amplificate dalle dinamiche dei social network, con effetti tutt’altro che virtuali: umiliazioni, ricatti, coercizioni che portano, nei casi più gravi, ad aggressioni fisiche e femminicidi. Abusi che lasciano cicatrici profonde nel corpo e nella mente”.

“Libertà delle donne conquista da difendere e consolidare”

“In questo contesto”, ha aggiunto Mattarella, “affatto indifferente è l’uso del linguaggio quando alimenta stereotipi, pretende di giustificare relazioni di dominio e comportamenti inaccettabili.Parità significa, prima di tutto, educazione al linguaggio del rispetto. Nel 65esimo anniversario dell’assassinio delle sorelle Mirabal, torturate e uccise il 25 novembre 1960, nella Repubblica Dominicana – oggi, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – la loro scelta di opporsi alla dittatura continua a ispirare intere generazioni, ricordandoci che libertà e protagonismo delle donne sono conquiste collettive da difendere e consolidare ogni giorno”.   

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