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    Lavoro: fallito blitz sui contratti a termine, emendamento ritirato

    Polemiche nate la settimana scorsa quando la modifica sulle prossime Olimpiadi invernali era stata proposta dai leghisti. Stesso testo ma su un altro provvedimento alla Camera (il decreto sport), e poi stralciato.Complici, allora, le perplessità del Quirinale e che oggi sarebbero superate, anche perché la materia appare affine e più in linea con il maxi decreto economico. Stavolta le modifiche portano la firma dei relatori di maggioranza (Dario Damiani di Forza Italia, Livia Mennuni di Fratelli d’Italia ed Elena Testori della Lega). Ma fanno infuriare le opposizioni, che in mattinata ne chiedono il ritiro.In particolare, dietro il correttivo sui lavoratori interinali ci sarebbe l’imprinting e il pressing della Lega: tra gli alleati circola il nome del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon. In ogni caso la maggioranza è disponibile a “trovare un’intesa” con l’opposizione, aveva anticipato Ciriani.E in effetti, dopo il ritiro, nel governo prevale la possibilità di spostarlo in un altro provvedimento più mirato. Ma senza fretta e comunque oltre la pausa estiva, rivelano fonti dell’Esecutivo.Il fulmine a ciel sereno arriva in mattinata. Degli 11 emendamenti dei relatori, quello che spiazza il centrosinistra riguarda il lavoro di somministrazione, con norme retroattive. LEGGI TUTTO

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    Via libera definitivo del Senato al Decreto fiscale: è legge. Dalla sanatoria ai controlli Gdf: cosa cambia

    Ascolta la versione audio dell’articoloVia libera definitivo del Senato al Decreto fiscale: è legge. Il provvedimento rafforza l’incentivo all’adesione al nuovo Concordato Preventivo Biennale 2025‑2026, offrendo ai professionisti un ravvedimento speciale per regolarizzare i conti fino al 2023 con imposte agevolate, maggiore tutela contro i controlli arbitrari e dilazione nei pagamenti. Allo stesso tempo, introduce misure di trasparenza amministrativa per evitare ispezioni fiscali non adeguatamente motivate.Chi può accedere e cosa cambiaLa nuova procedura consente ai professionisti e agli autonomi che aderiranno per la prima volta al Cpb nel biennio 2025‑2026 di regolarizzare le annualità da 2019 a 2023, pagando imposte sostitutive agevolate. Chi invece ha già aderito nel biennio precedente (2024‑2025) potrà sanare soltanto l’anno 2023, mentre le annualità precedenti risultano già emerse e dunque escluse dal nuovo benefit.Loading…Ravvedimento speciale collegato al concordato biennaleLa novità più significativa riguarda il ravvedimento speciale per gli anni d’imposta 2019-2023, riservato ai soggetti che aderiscono al concordato preventivo biennale. La misura consente una regolarizzazione agevolata degli omessi o insufficienti versamenti, applicando sanzioni ridotte e imposte calcolate secondo i parametri degli Isa (Indici sintetici di affidabilità fiscale). L’obiettivo è duplice: da un lato incentivare l’adesione al concordato, dall’altro contenere il contenzioso e favorire l’emersione spontanea di basi imponibili pregresse. Secondo quanto previsto, l’Agenzia delle entrate emanerà un provvedimento attuativo per disciplinare termini, modalità operative e criteri di calcolo.Maggiori garanzie nei controlli fiscaliAltro punto centrale del decreto è l’introduzione dell’obbligo, per l’Amministrazione finanziaria e per la Guardia di finanza, di motivare in modo circostanziato ogni accesso presso la sede del contribuente, anche in caso di verifiche “a sorpresa”. La finalità è rafforzare le tutele procedimentali e ridurre i margini di discrezionalità negli accessi ispettivi, soprattutto nei confronti di piccoli contribuenti e studi professionali. LEGGI TUTTO

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    Via libera della Camera al decreto sport. Dal casco sugli sci obbligatorio per tutti agli Atp finals: tutte le misure

    Ascolta la versione audio dell’articoloVia libera alla conversione in legge del decreto sui grandi eventi sportivi da parte della Camera. Tra gli emendamenti c’è quello relativo alle Atp finals di tennis con la costituzione di un comitato che si occuperà di svolgere «funzioni di coordinamento e monitoraggio in ordine alla promozione del territorio» con le attività organizzative ed esecutive dell’evento curate dalla Federazione italiana tennis e padel e Sport e Salute.Sport e Salute parteciperanno alle attività di monitoraggioInoltre, è stato approvato l’emendamento che prevede che «nei casi di concessione di un contributo da parte dell’amministrazione centrale o delle società da essa controllate non quotate in borsa, in misura superiore a 5 milioni di euro, in favore dell’organizzatore di un evento sportivo di rilevanza nazionale o internazionale», sarà Sport e Salute il «soggetto deputato a partecipare alle attività di monitoraggio, gestione e organizzazione dell’evento». Il testo definitivo intende così superare la questione specifica, prevedendo che la gestione di una manifestazione sportiva sia affidata ad un comitato allargato, con l’intervento di Sport e Salute, in ogni caso in cui lo Stato intervenga per il suo svolgimento con contributi superiori a cinque milioni di euro: non più un articolo ad hoc, quindi, per le Finals che ancora si svolgono a Torino – che aveva provocato la reazione del presidente Fitp, Angelo Binaghi, e delle opposizioni, ma un testo che valga ’erga omnes’, intendendo ogni evento che sia sostenuto in maniera sostanziosa dal denaro pubblico.Loading…Istituzione di un commissario straordinarioApprovato inoltre l’emendamento che prevede l’istituzione di un Commissario straordinario per gli stadi in vista di Euro 2032 – con i sindaci che saranno sub-commissari – come «soggetto responsabile del processo di indirizzo, coordinamento e attuazione delle attività e degli interventi relativi alle infrastrutture sportive. Questo resterà in carica fino al 31 dicembre 2032, definendo «uno o più piani di intervento» in riferimento all’esecuzione di opere relative alla messa a disposizione di stadi «rispondenti ai requisiti previsti in fase di candidatura dell’Italia a ospitare la fase finale» di Euro 2032.Nascita di un Fondo italiano per lo sportInfine, oltre all’obbligatorietà del casco sulle piste da sci per tutti, tra le modifiche approvate anche la nascita di un «Fondo italiano per lo sport», gestito dall’Istituto per il credito sportivo e culturale, con l’obiettivo di «sostenere la promozione, l’aggiudicazione e l’organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali». Ad accompagnare il Decreto Sport, poi, anche la relazione tecnica per la gestione dei grandi eventi sportivi, con una quota di costi direttamente riconducibile ai Giochi Paralimpici di Milano-Cortina di 248 milioni di euro, rispetto a un valore del progetto complessivo pari a circa 2 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    Il timore dei dazi sui consensi: la partita incrociata di Meloni, Tajani e Salvini

    Ascolta la versione audio dell’articoloIn attesa di conoscere i «dettagli» dell’accordo sui dazi base al 15% siglato domenica a Turnberry, in Scozia, la premier Giorgia Meloni e i suoi vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini, si interrogano anche sui possibili impatti del nuovo quadro dei rapporti commerciali con gli Stati Uniti in termini di consenso e di popolarità. Partiti diversi, elettorati diversi, quelli di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Ma ciascuno nella maggioranza di centrodestra rischia grosso e prepara la sua strategia per resistere ai colpi e non perdere terreno.Meloni e la difesa del dialogo: pagherà?Il pericolo boomerang per la presidente del Consiglio è evidente: la sbandierata «very special relationship» con Donald Trump e il ruolo di pontiera e facilitatrice nei rapporti tra le due sponde dell’Atlantico più volte rivendicato da Meloni potrebbe ritorcersi contro di lei se il prezzo da pagare sull’altare del nuovo protezionismo Usa si rivelasse troppo salato per gli italiani. Ciò che le opposizioni chiamano «accondiscendenza» e «resa incondizionata» al trumpismo, però, in casa Meloni è chiamato realismo, se non proprio pragmatismo. La strategia del dialogo caldeggiata contro chi, come la Francia di Emmanuel Macron, aveva chiesto di minacciare contromisure dure, ha partorito il 15% contro il temutissimo 30% che sarebbe scattato dal 1° agosto in assenza di accordo.Loading…Nella nota congiunta con i vice, la premier ha voluto subito chiarire di aver contribuito a sventare una guerra commerciale e a salvare «l’unità dell’Occidente». Su questo tasto continuerà a battere davanti al suo elettorato, fin qui rimasto sensibile al grido «Make the West Great Again» con cui Meloni alla Casa Bianca ha rivisitato il Maga trumpiano e cercato di accreditarsi come il volto “presentabile” e moderato della destra mondiale (quello incoronato nella copertina su Time). Ma domani, se il peso sulle tasche di imprese e cittadini si rivelerà meno sopportabile di quanto assicurato anche in considerazione della coperta cortissima dei nostri conti pubblici, la luna di miele con gli italiani continuerà? Un quesito chiave, alla luce della già annunciata ricandidatura alle prossime politiche.Tajani e la sfida della colonna europeista del governoCaratterizzarsi come il pilastro europeista del governo è stata la bandiera identitaria fin qui sventolata da Forza Italia e dal suo leader, Antonio Tajani, il cui compito arduo nel post Berlusconi è stato quello di non disperdere i consensi del fondatore e di proteggere il partito da sbandate sovraniste. L’anima italiana del popolarismo europeo è stata difesa a spada tratta, anche a costo di scontri duri con l’altro vicepremier, il leghista Matteo Salvini.Ma, proprio per queste ragioni, rischiano di fare più male agli azzurri gli attacchi all’Europa e alla sua debolezza che da più parti stanno piovendo in queste ore dopo l’intesa tra Ursula von der Leyen e Trump. La difficoltà di Tajani è tutta qui: non può permettersi di sparare contro Bruxelles, ma deve preoccuparsi di tutelare la constituency tradizionale del partito. Peraltro in una fase di transizione verso una maggiore democrazia interna, sancita dall’ultimo Consiglio nazionale, e verso l’«apertura» sollecitata da Pier Silvio e Marina Berlusconi. Come sarà accolto dalle imprese in sofferenza per i dazi l’annunciato nuovo Manifesto per la libertà in arrivo dopo l’estate? LEGGI TUTTO

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    Affidopoli, Santini non risponde ai pm: mercoledì atteso Ricci

    Ascolta la versione audio dell’articoloNon ha parlato Massimiliano Santini sulla vicenda ’Affidopoli’. L’ex collaboratore per la comunicazione social dell’allora sindaco di Pesaro Matteo Ricci è al centro dell’inchiesta, ed è considerato un perno fondamentale dell’indagine sugli affidamenti diretti. Martedì sono stati recapitati 24 avvisi di garanzia, tra i quali figura anche l’eurodeputato Pd e candidato alla guida della Regione Marche, Matteo Ricci. L’interrogatorio di Santini è durato mezz’ora senza che quest’ultimo abbia risposto alle domande del pm. Ricci sarà sentito mercoledì 30 luglio.Il primo a presentarsi davanti ai pm è stato il 26 luglio Stefano Esposto, presidente delle due no profit Opera Maestra e Stella Polare al centro delle indagini, in quanto affidatarie, tra il 2019 e il 2024, di una serie di affidamenti per complessivi 509mila euro. Ma soprattutto, dice l’accusa, costruite ad hoc per ricevere denaro che in parte sarebbe tornato all’ex collaboratore per la comunicazione social del sindaco, Massimiliano Santini, che avrebbe agevolato gli affidi del Comune per un ritorno economico. Per l’ex sindaco, i pm ipotizzano un’utilità in termini d’immagine e consenso popolare.Loading…L’inchiesta ha scosso la campagna elettorale ma l’esponente dem si è detto sereno e si è dichiarato completamente estraneo alle accuse. Ricci ha il sostegno del Pd. Ma il M5s scioglierà la riserva solo dopo l’interrogatorio del candidato dem LEGGI TUTTO

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    Dazi, Tajani: accordo sostenibile, servono sostegni alle imprese. Oggi l’incontro alla Farnesina

    Ascolta la versione audio dell’articoloL’opposizione va all’attacco del governo sull’intesa raggiunta tra Stati Uniti e Unione europea sui dazi. Ma per il ministro degli Esteri Antonio Tajani si tratta di un «accordo che chiude una stagione di incertezza e impedisce una guerra commerciale. Poi – aggiunge – bisognerà vedere nei dettagli i vantaggi e gli svantaggi e la conclusione dell’accordo settore per settore. I dazi non sono mai un elemento positivo, ma i dazi al 15% sono una percentuale assolutamente sostenibile da parte del sistema dell’italia e dell’Ue. Noi abbiamo sempre sostenuto il lavoro della Commissione Ue e siamo ben lieti che abbia fatto il suo dovere».Tajani: i sostegni alle imprese vanno assolutamente datiPer il leader di Forza Italia «i sostegni alle imprese vanno assolutamente dati» e ha annunciato una riunione che si terrà nel pomeriggio del 28 luglio alla Farnesina «con tutti i rappresentanti del mondo imprenditoriale per parlare di dazi, informare le imprese e sapere da loro cosa serve per sostenerle e applicare il piano di azione dell’export».Loading…Tajani: manovra correttiva? Prima capire effetti reali Una manovra correttiva a causa dei dazi? «Ancora non sappiamo l’effetto reale…» ha risposto il vicepremier azzurro. A suo avviso ora «bisogna parlare del rapporto euro-dollaro. Questo è il nodo da affrontare e continuo a chiedere un intervento della Bce» per «ridurre ancora il costo del denaro. Siamo al 2% si può arrivare anche a zero. E si può pensare al quantitative easing» per «avere più denaro in circolazione». Per Tajani insomma, serve «ridurre la forza dell’euro e rendere più competitivi i nostri prodotti» e poi «fare un tesoretto utile per politica industriale, sanità e sicurezza».Schlein: non è buon accordo ma resa a Trump“Quello raggiunto dall’UE con Trump non è un buon accordo come sostiene il governo Meloni. Ha i tratti di una resa alle imposizioni americane, dovuta al fatto che il governo italiano insieme ad altri governi nazionalisti totalmente subalterni a Trump, hanno spinto per una linea morbida e accondiscendente che ha minato l’unità europea e indebolito la posizione negoziale dell’UE” commenta la segretaria del Pd Elly Schlein. Che aggiunge: “Il 15% di dazi senza alcuna reciprocità sulla stragrande maggioranza dei prodotti italiani, unito alla svalutazione del dollaro, porterà a danni da stimare attentamente ma secondo le prime stime superiori ai 20 miliardi di export e a oltre centomila posti di lavoro a rischio. A questo aggiungiamo l’impegno per maggiori acquisti europei di energia e di armamenti in USA pari a 750 miliardi, più 600 miliardi di investimenti delle imprese europee in USA”.Renzi: resa incondizionata dell’UeDi diversa opinione gli esponenti della minoranza: «L’accordo tra Stati Uniti ed Europa sui dazi – scandisce Matteo Renzi – non è un accordo: è la resa incondizionata dell’Europa al sovranismo di Trump. La verità è che i sovranisti fanno male al mondo. E se oggi il governo americano festeggia, accordi coloniali di questo genere porteranno sul medio periodo gli Stati Uniti a perdere la propria forza morale ed economica. Con il piano Marshall l’America ha guidato il mondo per decenni, con le tariffe l’America fa del male innanzitutto ai propri alleati europei». Per il leader di Italia viva «il sovranismo fa male all’Italia, fa male all’economia, fa male alla libertà. E sul medio periodo persino agli americani». LEGGI TUTTO

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    Regionali, Campania e Puglia agitano (di nuovo) il Pd. Il rebus sulle date del voto

    Ascolta la versione audio dell’articoloGli è bastata una diretta social per rimescolare le carte. Dopo mesi e mesi di certosino lavoro della segretaria Pd Elly Schlein per trovare un ordine col M5S, il presidente della Campania Vincenzo De Luca ha riportato la confusione, mettendo di fatto in discussione la corsa dell’ex presidente della Camera Roberto Fico alla guida della Regione. Una mossa che, a cascata, si specchia sul progetto di campo largo per le altre regioni al voto, compresa la Puglia, dove sono le perplessità di Andrea Decaro (Pd) a frenare la definizione dello schema. Nel centrosinistra, però, molti pensano che quello di De Luca sia stato un modo per alzare la posta in vista dell’addio alla presidenza della Campania, per mantenere la scena e, nelle trattative col suo partito, per rivendicare magari un ruolo nazionale.Le mosse di De LucaMa nulla che possa davvero sabotare il progetto di candidare Fico. Che poi, è il ragionamento, le dichiarazioni di De Luca hanno indirettamente rafforzato il candidato Matteo Ricci (Pd) nelle Marche e consolidato l’ipotesi della conferma di Eugenio Giani per la Toscana. Ricci è alle prese con un’inchiesta giudiziaria in cui si ipotizza il reato di corruzione per vicende che risalgono a quando è stato sindaco di Pesaro. Il M5s ha preso tempo per valutare la fondatezza delle accuse. Però, nelle ultime ore, Giuseppe Conte ha fatto sapere che «un avviso di garanzia non è una condanna». Una sorta di rassicurazione, viene fatto notare, arrivata cronologicamente dopo la diretta social di De Luca, con la frenata su Fico e gli attacchi proprio a Ricci e all’altro eurodeputato Andrea Decaro: lasciando Bruxelles per fare i Governatori nelle Marche e in Puglia – è la critica del presidente campano – non sarebbero corretti con gli elettori che li hanno votati alle Europee. Insomma, il quadro è complessivo, l’equilibrio della coalizione tiene conto di quel che succede in ogni Regione. Se il campo largo salta da una parte, la situazione può precipitare anche nelle altre. «Abbiamo il dovere di vincere – ha detto l’europarlamentare Sandro Ruotolo, della segreteria del Pd – dobbiamo costruire la massima unità dovunque. Bisogna vincere le partite di Puglia e Campania, costruendo piano l’alternativa in vista delle prossime sfide e delle Politiche».Loading…Fibrillazioni anche in PugliaDopo il vertice di lunedì fra De Luca, Schlein e Conte e la mancata foto di campo largo attesa a un convegno sul lavoro al Senato, ma saltata per l’assenza del presidente del M5S, nelle prossime ore le forze di centrosinistra saranno di nuovo su un palco, e proprio nella Regione di De Luca. A Paestum, Schlein, il vicepresidente del M5S Michele Gubitosa e il deputato di Avs Nicola Fratoianni saranno insieme a un incontro con gli studenti. Al momento, per il centrosinistra la Regione più in bilico appare la Puglia. In pole c’è Decaro, ma l’ex sindaco di Bari non gradisce le candidature del Governatore uscente Michele Emiliano (Pd) e dell’ex Governatore Nichi Vendola (Sinistra italiana) al consiglio regionale. Il braccio di ferro è in corso. Le quotazioni di Decaro candidato sono comunque alte. È vero che per il Pd sarà difficile frenare i progetti di Emiliano e impossibile entrare in casa di Avs per chiedere un passo indietro di Vendola, ma la Puglia viene data per vinta anche con un nome diverso da Decaro. Tutto lascia pensare che la quadra verrà trovata.Date del voto, il rebusResta da capire quando si andrà al voto. Spetta a ogni regione individuare la data. Solo Marche – ufficiale il 28 e il 29 settembre – e Toscana – indicativo il 12 e 13 ottobre – hanno dato istruzioni. Gli altri Governatori non hanno deciso. «Speriamo che alla data delle elezioni in Veneto ci si arrivi presto – ha ironizzato Schlein -. È incredibile che» a destra «non si siano impegnati a costruire una nuova classe dirigente e preparare un dopo alla fine di un ciclo importante come 15 anni di Zaia». Il centrodestra tornerà a confrontarsi sui candidati Governatori a inizio settimana, con un nuovo vertice. Ma pochi pensano che sarà decisivo, anche se il segretario della Lega ostenta ottimismo. LEGGI TUTTO

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    La premier Meloni vola in Etiopia per il vertice delle Nazioni Unite sulla sicurezza alimentare

    Ascolta la versione audio dell’articoloA poco più di due anni dalla sua prima visita, la premier Giorgia Meloni sarà di nuovo in Etiopia, domani e lunedì, per copresiedere, assieme al primo ministro etiope, Abiy Ahmed Ali, e alla vicesegretaria generale delle Nazioni Unite, Amina Mohammed, il terzo Vertice Onu sui sistemi alimentari, in programma ad Addis Abeba lunedì e martedì, che riunirà capi di Stato e di governo, organismi internazionali, rappresentanti della società civile, settore privato e mondo accademico. Nella delegazione italiana ci saranno anche il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e il viceministro degli Esteri Edmondo Cirielli.La valutazione sui progressiIl summit, spiegano fonti italiane, si focalizzerà sulla valutazione dei progressi compiuti dall’ultimo Vertice sui sistemi alimentari di Roma, sul rafforzamento degli impegni politici e sull’accelerazione degli investimenti pubblici e privati per garantire sistemi alimentari sostenibili, inclusivi e resilienti. L’avvio del vertice sarà preceduto da una cena offerta dal primo ministro etiope ai capi delegazione, al Palazzo nazionale. Ad Addis Abeba, inoltre, Meloni avrà un bilaterale con il presidente della Commissione dell’Unione africana, Mohamoud Ali Youssouf, dopo l’incontro a Roma in occasione del recente vertice su Piano Mattei e Global Gateway.Loading…Il punto sulle relazioniLa visita in Etiopia, sottolineano sempre fonti italiane, offrirà l’occasione per fare il punto con il premier Abiy sulle relazioni bilaterali, caratterizzate da un’ampia collaborazione politica, economica e di cooperazione e sui principali temi internazionali. L’Etiopia, rimarcano le stesse fonti, è uno dei principali partner dell’Italia nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa. Meloni e Abiy faranno una breve tappa a Jimma, nella regione dell’Oromia, per verificare lo stato di avanzamento degli interventi di riqualificazione delle strutture storiche della città e del progetto di risanamento ambientale del Lago Boye. La premier, infine, avrà un incontro con operatori religiosi italiani attivi in Etiopia in numerosi progetti umanitari. Nel corso della visita saranno adottate intese nel campo della cooperazione allo sviluppo, con un nuovo programma triennale per il periodo 2026-2028. LEGGI TUTTO