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    Elezioni comunali ad Assisi, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati

    Ad Assisi sono iniziati gli scrutini per le elezioni comunali che si sono tenute ieri, domenica 25 maggio, e oggi (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPOGLIO IN DIRETTA). I seggi hanno chiuso alle 15 e subito sono partiti i conteggi delle schede. In corsa per diventare sindaco ci sono 2 candidati, per un totale di 10 liste a supportarli. L’affluenza definitiva è stata del 64,36%, in diminuzione rispetto al 65,67% dell’ultima tornata.

    Chi sono i due candidati

    Sono due i candidati a contendersi la carica di sindaco. Per il centrosinistra a correre è Valter Stoppini, classe 1955, che è supportato da cinque liste: oltre al Partito democratico, sono presenti anche Assisi Domani, Assisi Civica, Progressisti per Assisi e Valter Stoppini per Assisi. Il candidato del centrodestra è invece Eolo Cicogna, anch’egli classe 1955 e supportato da cinque liste: Assisi al Centro – Cicogna Sindaco, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Eolo Cicogna Sindaco. LEGGI TUTTO

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    Dl sicurezza, scontro tra manifestanti e polizia a Roma

    Ascolta la versione audio dell’articoloTensioni alla manifestazione contro il ddl sicurezza a Roma. Il gruppo in presidio contro il decreto sicurezza, che chiedeva di procedere in corteo, che è avanzato verso il cordone di polizia. Sono alcune centinaia di partecipanti al corteo (radunatisi alla manifestazione preavvisata in forma statica a piazza Barberini), che si sono avvicinati allo sbarramento delle forze dell’ordine su via del Tritone. Le forze dell’ordine erano posizionate lì per bloccare l’accesso a largo Chigi e a piazza Montecitorio. Sono stati due, finora, i momenti di contatto tra i manifestanti e le forze dell’ordine, schierata in assetto antisommossa. L’avanzata dei manifestanti – alcuni con casco e volto travisato – hanno colpito i poliziotti con bastoni, facendosi scudo con grossi pannelli con su scritto “La democrazia non si piega”, “Stop accordi” e “Free Palestine”, è stata respinta dalle forze dell’ordine con gli scudi entrambe le volte.L’obiettivo della PiazzaInizia alla Camera l’iter di conversione in legge del “Decreto sicurezza” e le sigle e i partiti contrari scendono in piazza contro un provvedimento che giudicano liberticida e antidemocratico. A Piazza Barberini ’Cambiare rotta’, ’Potere al Popolo’, ’Osa, Articolo 21’, ’Amnesty International’, ’Fiom Cgil’ e tante altre associazioni. Presenti anche alcuni parlamentari del centrosinistra come Arturo Scotto e Andrea Orfini del Partito democratico e Peppe De Cristofaro di Alleanza verdi e sinistra. L’obiettivo della piazza è raggiungere Montecitorio, presidiato dalle forze dell’ordine, e simbolicamente impedire che il governo ponga la fiducia sulla conversione in legge. «Oggi è il giorno della vergogna nazionale. Una delle più pericolose leggi liberticide che si sia mai vista dalla resistenza a oggi» dichiara Luca Blasi della rete “A pieno regime – No Dl Sicurezza”. «L’obiettivo è mettere in carcere chi esprime dissenso. È la fine di un pezzo della Repubblica per come la conosciamo».Loading…Le opposizioni al Dl sicurezzaIl decreto sicurezza «introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti». Lo hanno sottolineato diversi esponenti dell’opposizione durante la discussione generale in aula alla Camera sul provvedimento nella quale si sono iscritti in massa a parlare. «Criminalizzare la protesta – ha detto il Dem Paolo Ciani – e irrigidire la repressione non è una soluzione. L’inasprimento delle pene non produce risultati e lo avete visto col decreto Caivano che ha prodotto solo il 48% di più dei minorenni negli istituti carcerari». «Il governo – ha aggiunto – continua a insistere sulla repressione e trascura la prevenzione, andate a intervenire anche sui Cpr, è un tema delicato su cui il vostro operato ha un elefante in una cristalleria che è l’Albania: avete speso un miliardo dei soldi dei contribuenti per portare dei migranti lì per essere espulsi quando ci sono già luoghi per farlo in Italia». «La sicurezza – ha concluso – non si costruisce solo con la forza: sicurezza è un quartiere illuminato, una scuola che funziona, è non morire di lavoro». Anche la pentastellata Angela Raffa ha citato il numero dei reati e delle aggravanti introdotte dal testo. «Avete superato ogni limite – ha detto – ha detto dovreste fermarvi un attimo e riflettere sulla gravità di ciò che state facendo». LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali 2025, affluenza alle urne al 56,29%

    Il dato definitivo sull’affluenza alle elezioni amministrative in Italia ha registrato il 56,29% in linea con il 56,32% della tornata precedente. Lo si legge sul sito del Ministero dell’Interno quando sono arrivate tutte le sezioni. 
    I comuni che sono stati chiamati ai seggi ieri sono 117 nelle regioni a statuto ordinario e 9 commissariati in Sicilia. Al voto tre capoluoghi di provincia – Ravenna, Taranto e Matera – e un capoluogo di regione (Genova) (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL LIVEBLOG ELEZIONI COMUNALI). LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali a Taranto, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati

    Francesco Tacente, detto Checco, ha 42 anni, è avvocato e presidente uscente del Consorzio trasporti pubblici di Taranto. È il candidato di una “larga coalizione” che vede in campo alcune liste civiche, Riformisti-Psi e la Lega (sotto la casacca della lista civica “Prima Taranto”). Nel dettaglio, Tacente è supportato da sette liste: Taranto Popolare, Prima Taranto, Patto Popolare, Fortemente Liberi, Noi Taranto, Riformisti-Socialisti, Evviva Taranto- Udc LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali a Ravenna, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati

    A Ravenna sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi, gli scrutini per determinare chi sarà il prossimo sindaco della città. I candidati a sfidarsi per la poltrona di primo cittadino sono sette: Alessandro Barattoni (centrosinistra e M5s), Nicola Grandi (Fratelli d’Italia e Forza Italia), Alvaro Ancisi (Lega), Giovanni Morgese (Democrazia Cristiana), Marisa Iannucci (Pci, Ravenna in Comune, Potere al Popolo, Rifondazione), Veronica Verlicchi (La Pigna) e Maurizio Miserocchi (Ravenna al Centro). Quando sono state scrutinate 17 sezioni su 164, Barattoni è avanti col 59,19% dei voti. Segue Grandi al 23,72% 
    Per approfondire: Chi sono i candidati sindaco a Ravenna LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali a Matera, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati

    A Matera gli scrutini sono iniziati alle 15, subito dopo la chiusura dei seggi. A sfidarsi per la poltrona di sindaco sono in cinque: Domenico Bennardi, che ancora una volta corre con il MoVimento Cinque Stelle, Antonio Nicoletti, appoggiato da sei liste (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Io Sud, La Scelta giusta, Nicoletti sindaco per Matera Capitale e Acito Unione di centro), Luca Prisco, sostenuto dalla lista civica Democrazia materana, Vincenzo Santochirico, candidato civico con Progetto Comune Matera e Roberto Cifarelli appoggiato dalle liste Matera nel cuore, Matera 2030, Volt, Matera democratica, Materia Futura-Giovani per Matera, Matera in Azione, Periferie per Matera, Basilicata Casa Comune per Matera e Socialisti e + Matera.

    Su Insider: Elezioni comunali a Genova, come è andata l’ultima volta LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali a Genova, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati

    Pietro Piciocchi, già sindaco facente funzioni dopo l’elezione a presidente della Regione dell’ex primo cittadino Marco Bucci, è il candidato appoggiato da tutto il centrodestra. Sono sette le liste che lo sostengono nella corsa per lo scranno più alto di Palazzo Tursi: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati – Orgoglio Genova, Udc, Nuovo Psi – Democrazia Cristiana, Vince Genova. Piciocchi, nato il 10 giugno 1977, è un avvocato specializzato in diritto amministrativo e tributario ed è docente di Diritto pubblico alla Bocconi di Milano. Ha già lavorato in politica prima come assessore al Bilancio (dal 2017) e poi come vicesindaco nell’ultima giunta guidata da Bucci LEGGI TUTTO