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    Elezioni comunali, le reazioni politiche. Schlein: “Destra guarda sondaggi, noi vinciamo”

    “La volontà popolare ha sempre ragione, congratulazioni a Silvia Salis”. Così il presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, ha commentato dalla sala Trasparenza di piazza De Ferrari la vittoria di Silvia Salis. “Ha fatto un bel lavoro, certamente migliore di noi, altrimenti avremmo vinto. Adesso c’è da tirarsi su le maniche e lavorare”. In merito ai futuri rapporti tra Regione e Comune, Bucci ha aggiunto: “Farò il mio lavoro istituzionale come ho fatto con Savona in questi 6 mesi. C’è rispetto reciproco e si va avanti. Sarà così anche con il sindaco di Genova. Io amo la mia città e, insieme a chi la ama, lavoriamo per lei. Se c’è la volontà di portare avanti la crescita della città, lavorare per progetti importanti, spendere i soldi che siamo riusciti a guadagnare, allora collaboreremo insieme a andremo avanti. Sicuramente se qualcuno vuole fare la decrescita felice è un problema che verrà affrontato”. Quindi, “ora si lavora tutti insieme – ha concluso -. Adesso basta piangere, si lavora tutti per lo stesso obiettivo. Dimostrerò che sappiamo lavorare come abbiamo fatto con Savona”.  LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali a Rende, scrutini in corso: socialista Principe avanti. I risultati

    Erano in cinque a correre per la carica di primo cittadino del comune in Calabria, per un totale di 18 liste a supportarli. Secondo dati provvisori e raccolti nelle segreterie, il socialista Sandro Principe sarebbe il vincitore. L’affluenza definitiva è stata del 66,66%, in diminuzione rispetto al 70,96% dell’ultima tornata

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    A Rende, in Calabria, sono in corso gli scrutini per le elezioni comunali che si sono tenute ieri, domenica 25 maggio, e oggi (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPOGLIO IN DIRETTA). I seggi hanno chiuso alle 15 e subito sono partiti i conteggi delle schede: secondo dati provvisori e raccolti nelle segreterie, il socialista Sandro Principe sarebbe il nuovo primo cittadino. Quando sono state scrutinate 8 sezioni su 34, Principe è in testa col 60,17%. Segue Marco Saverio Ghionna del centrodestra col 16,57%. In corsa per diventare sindaco c’erano 5 candidati, per un totale di 18 liste a supportarli. L’affluenza definitiva è stata del 66,66%, in diminuzione rispetto al 70,96% dell’ultima tornata. L’eventuale turno di ballottaggio – se nessuno dei candidati dovesse raggiungere la maggioranza assoluta (50%+1) dei voti validi – è in calendario domenica 8 e lunedì 9 giugno (insieme ai Referendum).

    Chi sono i cinque candidati

    Erano cinque i candidati a contendersi la carica di sindaco. Sandro Principe ha incassato il sostegno di sei liste: Rende Riformista, Avanti Rende Libera-PSI, Rende Avanti, Insieme Per Rende, L’Italia del Meridione, Innova. Marco Saverio Ghionna era invece sostenuto da sei liste: Fratelli d’Italia, La Rende che vuoi, Rende Azzurra, Noi Moderati, Futuro e Prima Rende. Giovanni Bilotti era supportato da tre liste: Partecipazione Rende, Progressisti democratici e G Generazione. Luciano Bonanno era sostenuto dalla lista Libertà in Movimento. Infine Rossella Gallo aveva il supporto di due liste: Sinistra per Rende-Rifondazione Comunista-Pace e Movimento 5 Stelle. LEGGI TUTTO

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    Elezioni comunali ad Assisi, in corso gli scrutini dopo la chiusura dei seggi. I dati

    Ad Assisi sono iniziati gli scrutini per le elezioni comunali che si sono tenute ieri, domenica 25 maggio, e oggi (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA – LO SPOGLIO IN DIRETTA). I seggi hanno chiuso alle 15 e subito sono partiti i conteggi delle schede. In corsa per diventare sindaco ci sono 2 candidati, per un totale di 10 liste a supportarli. L’affluenza definitiva è stata del 64,36%, in diminuzione rispetto al 65,67% dell’ultima tornata.

    Chi sono i due candidati

    Sono due i candidati a contendersi la carica di sindaco. Per il centrosinistra a correre è Valter Stoppini, classe 1955, che è supportato da cinque liste: oltre al Partito democratico, sono presenti anche Assisi Domani, Assisi Civica, Progressisti per Assisi e Valter Stoppini per Assisi. Il candidato del centrodestra è invece Eolo Cicogna, anch’egli classe 1955 e supportato da cinque liste: Assisi al Centro – Cicogna Sindaco, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Eolo Cicogna Sindaco. LEGGI TUTTO

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    Dl sicurezza, scontro tra manifestanti e polizia a Roma

    Ascolta la versione audio dell’articoloTensioni alla manifestazione contro il ddl sicurezza a Roma. Il gruppo in presidio contro il decreto sicurezza, che chiedeva di procedere in corteo, che è avanzato verso il cordone di polizia. Sono alcune centinaia di partecipanti al corteo (radunatisi alla manifestazione preavvisata in forma statica a piazza Barberini), che si sono avvicinati allo sbarramento delle forze dell’ordine su via del Tritone. Le forze dell’ordine erano posizionate lì per bloccare l’accesso a largo Chigi e a piazza Montecitorio. Sono stati due, finora, i momenti di contatto tra i manifestanti e le forze dell’ordine, schierata in assetto antisommossa. L’avanzata dei manifestanti – alcuni con casco e volto travisato – hanno colpito i poliziotti con bastoni, facendosi scudo con grossi pannelli con su scritto “La democrazia non si piega”, “Stop accordi” e “Free Palestine”, è stata respinta dalle forze dell’ordine con gli scudi entrambe le volte.L’obiettivo della PiazzaInizia alla Camera l’iter di conversione in legge del “Decreto sicurezza” e le sigle e i partiti contrari scendono in piazza contro un provvedimento che giudicano liberticida e antidemocratico. A Piazza Barberini ’Cambiare rotta’, ’Potere al Popolo’, ’Osa, Articolo 21’, ’Amnesty International’, ’Fiom Cgil’ e tante altre associazioni. Presenti anche alcuni parlamentari del centrosinistra come Arturo Scotto e Andrea Orfini del Partito democratico e Peppe De Cristofaro di Alleanza verdi e sinistra. L’obiettivo della piazza è raggiungere Montecitorio, presidiato dalle forze dell’ordine, e simbolicamente impedire che il governo ponga la fiducia sulla conversione in legge. «Oggi è il giorno della vergogna nazionale. Una delle più pericolose leggi liberticide che si sia mai vista dalla resistenza a oggi» dichiara Luca Blasi della rete “A pieno regime – No Dl Sicurezza”. «L’obiettivo è mettere in carcere chi esprime dissenso. È la fine di un pezzo della Repubblica per come la conosciamo».Loading…Le opposizioni al Dl sicurezzaIl decreto sicurezza «introduce 14 nuovi reati e 9 aggravanti». Lo hanno sottolineato diversi esponenti dell’opposizione durante la discussione generale in aula alla Camera sul provvedimento nella quale si sono iscritti in massa a parlare. «Criminalizzare la protesta – ha detto il Dem Paolo Ciani – e irrigidire la repressione non è una soluzione. L’inasprimento delle pene non produce risultati e lo avete visto col decreto Caivano che ha prodotto solo il 48% di più dei minorenni negli istituti carcerari». «Il governo – ha aggiunto – continua a insistere sulla repressione e trascura la prevenzione, andate a intervenire anche sui Cpr, è un tema delicato su cui il vostro operato ha un elefante in una cristalleria che è l’Albania: avete speso un miliardo dei soldi dei contribuenti per portare dei migranti lì per essere espulsi quando ci sono già luoghi per farlo in Italia». «La sicurezza – ha concluso – non si costruisce solo con la forza: sicurezza è un quartiere illuminato, una scuola che funziona, è non morire di lavoro». Anche la pentastellata Angela Raffa ha citato il numero dei reati e delle aggravanti introdotte dal testo. «Avete superato ogni limite – ha detto – ha detto dovreste fermarvi un attimo e riflettere sulla gravità di ciò che state facendo». LEGGI TUTTO