- La produttrice e volto tv ha spiegato che le sue parole sono state molto romanzate
- Ha infatti pubblicamente ammesso di aver tradito l’ex marito Paolo Bonolis
- E’ accaduto una sola volta e la vicenda è poi stata “romanzata” con nomi improbabili
- Ora ospite di Giovanni Terzi ha spiegato che forse sarebbe stato meglio non parlarne pubblicamente
Sonia Bruganelli sembra parzialmente pentita di aver parlato pubblicamente del tradimento avvenuto durante il matrimonio con Paolo Bonolis.
La produttrice e oggi anche scrittrice – da ottobre è in libreria il suo “Solo quello che rimane” – ne ha parlato ospite del programma “Il Colibrì – Spazio di Libertà”, condotto dal giornalista Giovanni Terzi – marito di Simona Ventura – su San Marino RTV.
Sonia, 51 anni, che ha ammesso pubblicamente di aver tradito “una sola volta” Paolo (è successo molti anni fa, non avevano ancora avuto la loro ultima figlia), ha detto: “Il racconto del tradimento è diventato Beautiful, una cosa enorme, pazzesca”.
Si è molto romanzato e sono stati fatti nomi completamente fuori luogo: “I nomi venivano buttati lì, fatti a caso. Mi dispiace anche per chi è stato coinvolto e non c’entrava niente, e le rispettive famiglie”.
“Però è rimasto tutto com’era proprio perché era molto romanzato”, ha sottolineato.
Quando Terzi le ha domandato se quindi rifarebbe tutto così, ha replicato: “Lo rifarei? Non lo rifarei pubblicamente… Non darei materiale per poter poi essere… riveduto e corretto, ecco”.
Sonia, che è stata legata a Paolo per trent’anni e che lo aveva sposato nel 2002 per annunciare la separazione nel 2023, è mamma di Silvia, nata nel 2003, Davide, nato nel 2004, e Adele, nata nel 2009.
Sulla rottura col conduttore 64enne ha detto: “Con Paolo ci siamo raccontati reciprocamente negli ultimi anni, consapevoli che la coppia, così come era definita, due persone che vivono insieme, dormono insieme e hanno una complicità fisica e in qualche modo fanno le vacanze insieme, era passata”.
Ma tante cose hanno continuato a legarli: “Ma non era passata la nostra coppia genitoriale, la nostra coppia professionale, il nostro volerci dare supporto reciprocamente”.
“La parte fisica, sessuale, romantica, può finire perché le persone cambiano”, ha sottolineato.
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