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Accordo nel centrodestra: Stefani (Lega) in Veneto, Cirielli (Fdi) in Campania e Lobuono (civico) in Puglia. Meloni «prenota» la Lombardia

Intesa raggiunta nel centrodestra sui candidati per il mini-election day di fine novembre. Secondo quanto comunicato in una nota, a margine della riunione sulla legge di bilancio che si è tenuta oggi pomeriggio, i leader del centrodestra hanno deciso che a correre per la presidenza del Veneto sarà il leghista Alberto Stefani mentre in Puglia ci sarà il civico Luigi Lobuono. Confermato in Campania il viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli di Fdi.

L’accordo sulla Lombardia

«Il candidato presidente in Lombardia non è legato al Veneto» dichiara Salvini. Ma Fdi incassa di fatto il diritto di rivendicare la Lombardia nel 2028, visto che indicare il nome – come prosegue la dichiarazione del segretario leghista – spetterà al partito «con il più recente maggiore peso elettorale» nel territorio «precedente le elezioni». Cioè, salvo capovolgimenti, a Giorgia Meloni, visto che Fdi oggi è il primo partito della coalizione in Lombardia – certificato da ultimo anche alle europee. A decidere questo derby saranno insomma i risultati delle politiche del 2027. Anche se i leghisti lombardi sembrano intenzionati a insistere fino all’ultimo per non cedere il candidato agli alleati.

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La scelta di Stefani in Veneto

Il leghista Alberto Stefani, candidato ufficiale del centrodestra per le elezioni regionali in Veneto, scaldava i motori da settimane. Aveva già incassato a Pontida l’investitura del segretario Matteo Salvini. La vittoria del centrodestra nelle Marche e in Calabria, ha sbloccato l’impasse. Con i Fratelli d’Italia che si sono convinti a lasciare il Veneto al Carroccio. Ma Meloni e Salvini avrebbero limato il pacchetto di compensazioni sul territorio da affiancare alla dichiarazione sulla Lombardia. Il nuovo presidente del Veneto – dove la partita in favore del centrodestra è data per scontata da tutti – sarà quindi leghista ma Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione agli ultimi test di politiche ed europee e pure con percentuali tra le più alte d’Italia, avrà un peso diverso dall’attuale nel governo della Regione. Oltre alla vicepresidenza, ai meloniani dovrebbero andare sei assessorati (o cinque con il presidente del Consiglio regionale) e alcune delle deleghe di peso come bilancio e sanità.

Come si è arrivati alla candidatura di Cirielli in Campania

Meloni, Tajani e Salvini hanno faticato a trovare la quadra per un candidato in Campania. Sono stati spesi, per non dire “bruciati”, nomi importanti della società civile: il presidente di Confindustria Campania, l’imprenditore Costanzo Jannotti Pecci; il Rettore dell’Università “Federico II” di Napoli Matteo Lorito e il suo omologo all’Università “Vanvitelli” di Caserta Gianfranco Nicoletti; perfino l’attuale prefetto di Napoli Michele Di Bari, dato quasi per certo fino a due settimane fa. Nonché Giosy Romano, attuale coordinatore della Zes (Zona economica speciale) del Mezzogiorno. Ma il nome di Cirielli non è mai tramontato. E alla fine, superate le resistenze di Forza Italia, che puntava su un candidato di centro per battere il candidato dei 5 Stelle in Campania (così come successo in Calabria), si è imposto come candidato della coalizione

L’opzione civica in Puglia

Sarà dunque l’imprenditore Luigi Lobuono il candidato del centrodestra per le elezioni regionali in Puglia del 23 e 24 novembre. Sarà lui a tentare la “mission impossible” di spuntarla sul candidato di centrosinistra Antonio Decaro. In quota Forza Italia, anche se non tesserato, Lobuono è stato presidente della Fiera del Levante. Il nome circolava da qualche giorno, ha preso quota venerdì sera per poi consolidarsi in via definitiva. Non prima però di aver chiesto al coordinatore regionale di Forza Italia, Mauro D’Attis, un’ultima disponibilità. Che non è arrivata.


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml


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