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Rigenerazione, con fondo da 3,4 mld anche “traslochi temporanei” per chi abita in case da ricostruire


Tra le previsioni del disegno di legge sulla Rigenerazione urbana all’attenzione della commissione Ambiente e lavori pubblici del Senato (AS 1028) spicca un fondo nazionale da 3,4 miliardi di euro spalmati in dieci anni (2026-2037). I fondi, spiega a Parlamento 24 il relatore Roberto Rosso (Forza Italia) sono destinati principalmente ai Comuni per finanziare sia «tutto ciò che è il processo di progettazione» della rigenerazione urbana, «che diventa sempre più caro», sia per «demolire le vecchie strutture» o «per acquisirne altre in zone ex commerciali o industriali, in modo poi da demolirle e ricostruirle».

Una volta approvata la legge quadro sulla rigenerazione urbana «sarà possibile utilizzare questi fondi – circa 300 milioni di euro per undici anni – proprio al fine di stabilizzare e dare la possibilità a tutti di pianificare operazioni di questo tipo, che non si pianificano in sei mesi, magari ci vogliono anche 3 o 4 anni».

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Una innovazione «abbastanza unica rispetto anche agli altri Paesi europei» è il poi il fatto che sarà possibile, per le amministrazioni locali, finanziare «la delocalizzazione temporanea delle famiglie che risiedono nelle parti di quartiere che verranno demolite ricostruite». In altre parole, sarà possibile trovare una casa temporanea agli inquilini delle case da demolire: «Pagherà direttamente il Comune con i fondi statali e poi le persone verranno reinserite però ovviamente in un ambiente più a misura d’uomo e soprattutto che rispetti l’ambiente e riduca quelle isole di calore che stanno facendo impazzire d’estate le nostre città».


Fonte: http://www.ilsole24ore.com/rss/notizie/politica.xml

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