- Chiara a Roma partecipa a un progetto contro la violenza sulle donne e l’omotransfofia con il Codacons
- Michel Dessì prova a fermarla, ma si trova un muro davanti: la 38enne alla fine risponde infastidita
A Roma, all’evento organizzato dal Codacons insieme a lei presenta il progetto “Oltre il Silenzio” contro la violenza sulle donne e l’omotransfobia. All’Auditorium Pardo della Musica è scortata, inavvicinabile quasi. Chiara procede dritta, ma i giornalisti sono lì per porle dei quesiti. Michel Dessì prova a fermarla, ma trova davanti un muro. L’inviato di Pomeriggio 5 viene strattonato dai bodyguard della Ferragni. Alla fine la 38enne cede infastidita e si ferma. Il programma di Canale 5 trasmette l’intera scena che la riguarda. Myrta Merlino è basita e sbotta in studio: “Sceneggiata per due domande!”.
Una donna mette ripetutamente la mano davanti alla telecamera che riprende la fashion blogger e imprenditrice. Dessì chiede, gli dicono che lei non parla. Chiara risponde a mezza bocca, le guardie del corpo spingono malamente il giornalista che si lamenta.
“Sono qui per parlare di violenza sulle donne, quindi non risponderò a domande sul privato”, chiarisce la Ferragni. Michel le chiede se sia felice di essersi presa quasi totalmente la sua società e quali siano i progetti annunciati sul social. “Sì sono contenta. Io comunico tramite i miei social, le novità belle che arriveranno nei prossimi mesi le dirò io, è per quello che non faccio interviste, di certe cose non posso parlare, e quando sarò libera di parlare lo farò io”, ribatte. Sulla pace col Codacons dice: “Sì, abbiamo fatto pace e sono contenta di trattare questi temi con loro”.
I bodyguard sono aggressivi, Dessì si lamenta ancora. Chiara si ferma e spiega: “Seguirmi in venti persone quando stiamo parlando di un argomento così delicato come la violenza sulle donne non è professionale. Io non insegno ai giornalisti come devono fare il loro mestiere, ma le cose a cui potevo rispondere ho risposto. Questi non sono i miei bodyguard, loro non mettono le mani addosso a nessuno. Non ho bisogno di ripulirmi le immagine, i miei fatti parleranno per me sempre e così le cose in cui credo”. E chiude.
La Merlino è quasi inorridita da quel che ha visto. “I modi sono orrendi, la mano sulla telecamera… Ma devo precisare una cosa per gli amici che ci seguono da casa: quando sei un personaggio pubblico, e lo fanno anche con il Presidente della Repubblica, i giornalisti quando ti incontrano ti fanno domande di stretta attualità, non si può pensare che ti facciano domande solo sull’evento e su tutto il resto no. Fa parte del gioco. E Chiara Ferragni, che il gioco lo ha condotto per molto tempo, dovrebbe saperlo bene. Direi a Chiara: non prendiamoci troppo sul serio, anche meno. Cioè, i bodyguard? Questa sceneggiata per due domande del tutto normali. Michelle Dessì è sempre stato professionale con lei, non è uno stalker”.
Alessandro Cecchi Paone, suo ospite, aggiunge: “Un evento contro la violenza sulle donne diventa un’occasione per fare violenza su un giornalista. Ma che stiamo scherzando? Ma che è il Presidente della Repubblica che ha accanto quegli armadi che si comportano in maniera indecorosa nei confronti di un potere costituzionale? C’è la legge sulla stampa!“.
Myrta è lapidaria: “Noi facciamo il nostro lavoro. Voi siete personaggi pubblici. Avete fatto della vostra vita privata, ve lo voglio dire cari Ferragnez, una serie tv. Avete raccontato in lungo e in largo. E’ abbastanza normale che tutti si interessino anche ai vostri fatti un po’ più privati, addirittura ne fate un business milionario. Chi va per questi mari…“
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