Unicredit avanti su Bpm. Assemblea il 27 marzo
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Unicredit rompe gli indugi e anticipa dal 10 aprile al 27 marzo l’assemblea dei soci chiamata a dare il via all’Ops per conquistare il Banco Bpm. A deciderlo è stato ieri il cda che brucia quindi i tempi della scalata proprio mentre Piazza Meda prova a divincolarsi per sfuggire alla presa: ai soci sarà proposto un aumento di capitale con emissione di un numero massimo di 278.000.000 di azioni ordinarie. Unicredit, da tempo ai ferri corti con la Bce per la mancata cessione delle attività russe, segue inoltre con sguardo interessato l’accelerazione impressa da Donald Trump per l’avvio di negoziati di pace in Ucraina. L’ad Andrea Orcel (in foto), intervistato dal Financial Times, ritiene che un cessate il fuoco in tempi brevi potrebbe consentire a Unicredit di assicurarsi condizioni migliori per un ritiro da Mosca. Fino a una settimana fa lo stesso banchiere aveva escluso una cessione delle attività russe a un prezzo ritenuto non equo. «Se la politica cambia, la nostra capacità di vendere a condizioni più interessanti migliora, perché la situazione si normalizza per tutti», ha detto Orcel. Le attività in Russia contano per circa il 5% dei ricavi della banca. Immancabile un riferimento al risiko bancario, innescato proprio da Unicredit con il blitz nel capitale di Commerzbank e poi appunto con l’Ops su Banco Bpm. Operazioni sulle quali, a detta di Orcel, si è «degenerato» in dibattiti politici «che non dovrebbero esserci, e forse in larga misura, in attacchi personali». LEGGI TUTTO