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Gli stranieri in Italia rimandano in patria 8,3 miliardi di euro
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSono lievemente aumentate nel 2024 le rimesse dei lavoratori stranieri in Italia verso i Paesi d’origine, passando da 8,24 a 8,29 miliardi di euro (importi rivalutati all’inflazione). Un quarto di questo flusso di denaro arriva da Roma (un miliardo) e Milano (911 milioni). In testa ai Paesi destinatari dei risparmi c’è il Bangladesh (1,4 miliardi), seguito dal Pakistan (600 milioni) e dal Marocco (575 milioni). Sono i risultati delle elaborazioni fornite al Sole 24 Ore del Lunedì dalla Fondazione Leone Moressa, basate sui dati della Banca d’Italia riferiti al 2024. Si tratta dei flussi di denaro verso l’estero che viaggiano con modalità tracciabili, attraverso banche, uffici postali, operatori di money transfer, operatori mobili. La Banca d’Italia ha elaborato un modello di valutazione per quantificare anche le rimesse “invisibili”, cioè il flusso di denaro che viaggia con modalità informali, ad esempio, sotto forma di contante portato direttamente da un viaggiatore o da una persona di sua fiducia, o tramite altre modalità non rilevate dai canali ufficiali. La Fondazione Moressa stima che per l’Italia questa quota di rimesse informali verso l’estero possa valere fra 1,2 e 3,7 miliardi, che andrebbero ad aggiungersi alle rimesse ufficiali.Un sostegno per le economie fragiliLe rimesse rappresentano una fonte primaria di sostentamento per le economie più fragili: le Nazioni Unite stimano che i migranti abbiano inviato nell’ultimo decennio 5mila miliardi di dollari verso Paesi a basso e medio reddito, superando l’aiuto pubblico allo sviluppo e raggiungendo gli investimenti diretti esteri. Fra gli obiettivi di sviluppo sostenibile del Millennio fissati dalle Nazioni Unite per il 2030 c’è anche la riduzione a meno del 3% dei costi di transazione delle rimesse dei migranti e l’eliminazione dei corridoi di rimesse con costi più alti del 5 per cento. L’obiettivo non è stato ancora pienamente raggiunto: a febbraio 2025 il costo medio di invio dall’Italia, per un importo di 150 euro, è del 3,97% (fonte Cespi).Loading…Bangladesh in testaIlBangladesh è il Paese che raccoglie il 17% delle rimesse dall’Italia, con un aumento del 19% rispetto al 2023. Potrebbe aver inciso, oltre all’aumento dei cittadini bengalesi residenti in Italia negli ultimi anni, anche l’estensione dal 2018 dell’obbligo di segnalazione delle rimesse a nuove categorie di operatori di money transfer specializzati nel trasferimento di denaro verso Paesi asiatici, come il Bangladesh, le Filippine e il Pakistan. Sarebbero aumentati, dunque, i trasferimenti rilevati e trasmessi alla Banca d’Italia per queste aree.Considerando che nel 2024 la popolazione straniera residente in Italia era di 5,3 milioni di persone, il valore pro-capite delle rimesse degli immigrati è di 131 euro mensili. Se si guarda alla provenienza, la Lombardia è la prima Regione (1,816 miliardi, un quinto delle rimesse totali), seguita dal Lazio (1,271 miliardi), dall’Emilia-Romagna (826 milioni) e dal Veneto (694 milioni). Un quarto delle rimesse dall’Italia proviene da Roma e Milano. Quasi il 60% dei 570 milioni di rimesse dirette verso le Filippine arriva da queste due Province. Dei 501 milioni partiti verso la Georgia, invece, quasi un quarto arriva da Napoli e Bari. LEGGI TUTTO
Lega, oggi Vannacci vicesegretario. Salvini arruola il Generale per sfidare Meloni sul fianco destro
Ascolta la versione audio dell’articoloA poche ore dalla sua nomina a vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, il generale, auspica un “ritorno al gas russo”. Dichiarazione che non sorprende ma che certo conferma la distanza tra il partito di Matteo Salvini e i suoi alleati di Governo, a partire dai Fratelli di Giorgia Meloni.L’ingresso del generale è vissuto male dentro la LegaIn realtà questo ingresso del generale al vertice di via Bellerio è vissuto male anche dentro la Lega. L’ex comandante della Folgore non è amato : né dal Nord produttivo né dagli amministratori che ancora pensano che il Carroccio sia un partito federalista e non un movimento nostalgico. «Vannacci prossimo vicesegretario della Lega? Ho letto anch’io questa cosa sui giornali, ma non è all’ordine del giorno del Consiglio federale di oggi» taglia corto Luca Zaia con i giornalisti. «Il segretario è giusto che scelga i suoi vice. Io resto profondamente e geneticamente legato al fatto che noi dobbiamo rappresentare le istanze del popolo. Un partito vicino al popolo e identitario» aggiunge il Governatore veneto.Loading…La nuova segreteriaLa nuova segreteria vedrà assieme a Vannacci – tambur battente all’estrema destra – l’ingresso di Silvia Sardone, la pasionaria lombarda premiata per essere stata, come Vannacci, tra i più votati alle Europee. Confermati Alberto Stefani e Claudio Durigon: il primo manterrà il compito di coprire il fianco a nordest (è il segretario della Liga veneta), il sottosegretario al Lavoro invece continuerà a sovrintendere il fronte Sud. La strategia è chiara: scavalcare Meloni a destra. Salvini ci prova da tempo nonostante più di qualcuno gli abbia ricordato che «tra la copia e l’originale (cioè Fdi)» la scelta cadrà sempre su quest’ultimo. Il Capitano però non demorde. Anzi spinge sull’acceleratore corteggiando gli alleati di Fdi. L’ultimo episodio è stato l’incontro mercoledì 14 con il candidato alle presidenziali rumene George Simion, esponente di Aur, partito che in Europa fa parte del gruppo dei Conservatori (Ecr) assieme a Fratelli d’Italia che a inizio legislatura si è già visto sfilare dai sovranisti Vox, dell’amico Abascal.Salvini scommette sul trumpismoIl leader della Lega scommette sul trumpismo crescente in Europa e conta di poterne ricavare qualcosa anche da queste parti. Vannacci l’ha arruolato per questo. Il Generale, che dopo essere stato eletto a Strasburgo aveva “minacciato” la costituzione di un suo movimento, ha preferito accomodarsi nel Carroccio piuttosto che ansimare dietro percentuali residuali. Così dopo essere salito l’autunno scorso sul palco di Pontida, il 6 aprile, al congresso che ha riconfermato Salvini alla guida del partito , si è preso la tessera della Lega di cui si appresta a diventare vicesegretario. Il mandato è scontato. Sarà lui ad amplificare le posizioni più estreme che il vicepremier non può permettersi. Per Meloni un fastidio in più, un ronzio a destra al momento privo di conseguenze. LEGGI TUTTO
Dazi, Barelli: governo farà sua parte con sostegno a imprese
Dazi, Barelli: governo farà sua parte con sostegno a imprese | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Separazione delle carriere, il sondaggio: il 47% degli italiani è favorevole
Secondo il sondaggio di YouTrend per Sky TG24, il voto al referendum costituzionale sulla riforma della giustizia vede una sostanziale parità: fra chi esprime un’intenzione di voto, il 51% dice che voterebbe “Sì” per confermare la riforma e il 49% segnala l’intenzione di votare “No”, per bocciarla LEGGI TUTTO
Questione migranti, vertice di Meloni in Tunisia con Saied
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