IN EVIDENZA
Dl sicurezza, Borghi: “Trumpismo di ritorno anche da noi”
Dl sicurezza, Borghi: ‘Trumpismo di ritorno anche da noi’ | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Ius Scholae, nuove polemiche Lega-Forza Italia
Continua a tenere banco la discussione sulla riforma della legge sulla cittadinanza. Nella maggioranza Antonio Tajani insiste, ma la Lega fa muro
Non sembrano essersi placate le polemiche intorno allo Ius Scholae. Querelle tutta interna alla maggioranza. Sul tema è tornato il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, spiegando che sulla proposta non farà marcia indietro, nonostante lo stop ricevuto dalla premier Giorgia Meloni che aveva definito la riforma non prioritaria per il governo.
Parole, quelle del titolare della Farnesina, che però hanno provocato l’irritazione degli alleati di maggioranza. In particolare la Lega, che in una nota ha chiesto il leader azzurro ad archiviare una volta per tutte la proposta sullo Ius Scholae, chiarendo che non fa parte del programma di centrodestra. Ma soprattutto ha sottolineato che il quesito sulla cittadinanza è già stato bocciato dagli elettori con il referendum appoggiato dal centrosinistra. Critiche che però piovono anche dalle opposizioni, con Riccardo Magi di +Europa che parla di “balletto estivo” di Tajani. E il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che, dal palco del Forum in Masseria, ha invitato il vicepremier azzurro a evitare l’ennesimo “teatrino”. Se ne riparlerà dopo la pausa estiva, prova a smorzare i toni Tajani, sperando che nel frattempo cada anche il veto di Giorgia Meloni. LEGGI TUTTO
Dazi, Tajani: accordo al 10 per cento è ragionevole
Dazi, Tajani: accordo al 10 per cento è ragionevole | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Mosca chiude l’Agenzia. L’ira di Israele
Nella nuova avventura che il mondo, bendato, sta intraprendendo, Israele e Russia confliggono. Putin ha annunciato la chiusura dell’Agenzia Ebraica in Russia, la «Sochnut» che divenne il primo governo di Israele: nata nel 1923, divenne nel ’48 il primo governo di Ben Gurion; tiene insieme nel mondo il bandolo della diaspora, laica e religiosa, del ritorno in Israele del popolo ebraico. Paese per Paese, città per città, il nesso fra identità culturale e religiosa delle varie comunità e Israele è là.Il ministero della Giustizia russo ha accusato la «Sochnut» di raccogliere informazioni sui cittadini russi, e questo è illegale. La risposta tecnica è stata l’incarico a un gruppo di legislatori israeliani di partire per Mosca per trovare il modo di far cessare l’inquisizione, ma per ora il gruppetto aspetta presso il ministero degli Esteri e non ottiene il permesso di presentarsi in Russia. L’Agenzia ha deciso al momento di spostare la sua attività online e a Gerusalemme, una sconfitta momentanea, accompagnata dalla protesta simile a una vera e propria minaccia di rappresaglia da parte del primo ministro e ministro degli Esteri Yair Lapid. Insieme a un gruppo di ministri in un incontro a porte chiuse ha segnalato rabbia, decisione, ma soprattutto un grande sconcerto insieme alla promessa di rivedere i rapporti con la Russia. Lapid pensa di richiamare l’ambasciatore per consultazioni, di rimandare la consegna del consegna alla Russia del complesso di una chiesa a Gerusalemme da tempo promesso, e soprattutto, si capisce senza dirlo, di spostarsi dalla scelta di non fornire armi agli Ucraini, né aiuto strategico.Non saranno certo le minacce a spaventare Putin: nella sua irritazione oltre alla spallata da bullo, probabilmente c’è anche un elemento personale. Lapid, al contrario di Bennett, e del rapporto molto cortese con l’accordo di non ingerenza del 2015 con Netanyahu, non ha contatti con Putin, e ha inveito parecchio contro i «crimini di guerra», le «stragi», le «aggressioni non provocate», pur mantenendosi sulla linea degli aiuti puramente umanitari e del sostegno morale a Zelensky.Israele, che sapeva bene di camminare su un’asse di equilibrio data la presenza militare massiccia della Russia in Siria, ha votato all’Onu il 7 aprile per espellere Putin dal Comitato per i diritti umani, ha spinto molto l’aiuto sanitario e l’immigrazione, Lapid è apparso come il miglior amico di Biden durante la visita di pochi giorni fa. L’incontro di Putin a Teheran e i nuovi accordi con gli ayatollah, anche se non hanno contemplato un aspetto esplicitamente anti israeliano, pure devono non averne escluso qualcuno. L’asse fra Russia, Iran e Turchia ha un tratto anti americano e anti israeliano. E in Siria Israele contrattacca il disegno iraniano di creare un fronte nemico pronto alla guerra, come quello degli Hezbollah in Libano. Adesso, vedremo se la Russia seguiterà a chiudere un occhio. Difficile che voglia confrontarsi militarmente con Israele, che sul campo resta un nemico molto temibile, e Putin è già molto occupato. Ma la chiusura dell’Agenzia è un atto duro, che mette insieme un attacco agli ebrei russi e a Israele, così catturato nello scontro mondiale di cui ha cercato invano di restare ai margini.Israele non può ignorare l’incubo degli ebrei bloccati come ai tempi di Nathan Sharansky, che dovette trascorrere 9 anni in prigione fra gli anni ’70 e ’80, quando l’Unione Sovietica perseguitava gli ebrei refusenik. Per ora siamo agli inizi di quello che si può trasformare in una prigione per circa un milione di ebrei russi. Un milione giunsero negli anni ’90 dopo la fine dell’Urss. Ma quando c’è una crisi mondiale, è raro che non risuoni un ritornello anti ebraico. Funziona. LEGGI TUTTO
Terzo mandato, Commissione Affari costituzionale lo boccia
Terzo mandato, Commissione Affari costituzionale lo boccia | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Dl sicurezza, Borghi: “Trumpismo di ritorno anche da noi”
Dl sicurezza, Borghi: ‘Trumpismo di ritorno anche da noi’ | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Ius Scholae, nuove polemiche Lega-Forza Italia
Continua a tenere banco la discussione sulla riforma della legge sulla cittadinanza. Nella maggioranza Antonio Tajani insiste, ma la Lega fa muro
Non sembrano essersi placate le polemiche intorno allo Ius Scholae. Querelle tutta interna alla maggioranza. Sul tema è tornato il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, spiegando che sulla proposta non farà marcia indietro, nonostante lo stop ricevuto dalla premier Giorgia Meloni che aveva definito la riforma non prioritaria per il governo.
Parole, quelle del titolare della Farnesina, che però hanno provocato l’irritazione degli alleati di maggioranza. In particolare la Lega, che in una nota ha chiesto il leader azzurro ad archiviare una volta per tutte la proposta sullo Ius Scholae, chiarendo che non fa parte del programma di centrodestra. Ma soprattutto ha sottolineato che il quesito sulla cittadinanza è già stato bocciato dagli elettori con il referendum appoggiato dal centrosinistra. Critiche che però piovono anche dalle opposizioni, con Riccardo Magi di +Europa che parla di “balletto estivo” di Tajani. E il Movimento 5 Stelle, con Giuseppe Conte che, dal palco del Forum in Masseria, ha invitato il vicepremier azzurro a evitare l’ennesimo “teatrino”. Se ne riparlerà dopo la pausa estiva, prova a smorzare i toni Tajani, sperando che nel frattempo cada anche il veto di Giorgia Meloni. LEGGI TUTTO