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Salva-Milano, decreto fermo al Senato. Cosa succederà dopo l’inchiesta sull’urbanistica
Dopo anni di indagini, il 16 luglio il caso giudiziario ha fatto un passo in avanti con la richiesta di misure cautelari. Secondo le accuse dei pm, a Milano si delinea “un vorticoso circuito di corruzioni tuttora in corso, che colpisce le istituzioni e ha disgregato ogni controllo pubblico sull’uso del territorio, svilito a merce da saccheggiare”. In un quadro di “avidità, spregiudicatezza, asservimento sistemico, modalità eversive di comportamenti”, fondato su “una rete occulta di rappresentanti delle istituzioni, professionisti e/o faccendieri, operatori privati dei settori immobiliare, finanziario e del credito”. La Procura del capoluogo lombardo ha chiesto 6 misure cautelari, tra carcere e domiciliari, per: Giancarlo Tancredi (assessore alla Rigenerazione Urbana); Manfredi Catella, (fondatore e Ceo di Coima); Giuseppe Marinoni, (ex presidente della Commissione paesaggio); Alessandro Scandurra, (componente Commissione); l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone e Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S. LEGGI TUTTO
In 4 nella Smart a 2 posti, muore una bimba di 8 anni: denunciata la mamma della piccola Michelle
L’incidente si è registrato nella mattinata di domenica, 25 agosto, sulla Domitiana a Giugliano, provincia di Napoli. In 4 nella Smart a 2 posti, muore una bimba di 8 anni: denunciata la mamma della piccola Michelle – Nanopress.itPer la piccola Michelle non c’è stato nulla da fare. La sorella di 16 anni, che era seduta nel vano portabagagli, è rimasta ferita in modo lieve ed è stata trasferita all’ospedale di Pozzuoli.Incidente a Giugliano. denunciata la mamma della piccola MichelleLa madre della bambina di 8 anni, morta nell’incidente stradale registrato domenica mattina a Giugliano (periferia nord di Napoli) sulla strada Domitiana, è stata denunciata per omicidio stradale. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che stanno svolgendo le indagini sul caso, la donna era seduta come passeggero nella Smart guidata dal suo compagno, Francesco D’Alterio, che è stato arrestato con la stessa accusa. La bimba si trovava in braccio alla madre al momento dell’incidente, e la vettura, nonostante fosse omologata per due passeggeri, trasportava quattro persone. L’auto, priva di assicurazione e guidata dal compagno, che è risultato poi senza patente, si è ribaltata lungo la Domitiana, causando la morte della piccola Michelle Volpe. La sorella di 16 anni, seduta nel vano portabagagli, è rimasta ferita leggermente. Il conducente ha riportato solo qualche escoriazione. L’uomo era stato scarcerato poche ore prima del drammatico incidente, dopo aver scontato una condanna ai domiciliari per furto.Disposta l’autopsiaIntanto, sul corpo della piccola Michelle è stato disposto l’esame autoptico. L’incidente è avvenuto intorno alle 5 di domenica mattina. A bordo della vettura, omologata per due persone, viaggiavano D’Alterio, la compagna e le due figlie della donna, tra cui la piccola Michelle. La bambina è morta praticamente sul colpo, mentre la sorella maggiore ha riportato qualche lieve escoriazione. LEGGI TUTTO
Uccise la ex a martellate, confermato l’ergastolo per Ezio Galesi
Il killer attese la vittima sotto casa, a Castegnato, e la colpì con un martello per 16 volte. L’omicidio risale al 20 ottobre di due anni fa. Dopo averla colpita chiamò i carabinieri e attese l’arrivo dei militari. Elena Casanova aveva una figlia di 17 anni, avuta da un precedente matrimonio. Carabinieri sul luogo del delitto – Nanopress.itQuesta mattina la Corte d’appello di Brescia ha confermato la condanna all’ergastolo per Ezio Galesi. Confermato l’ergastolo per Ezio GalesiLa Corte d’appello di Brescia ha confermato la condanna all’ergastolo per Ezio Galesi, il 59enne che nell’ottobre del 2021 uccise a martellate la sua ex fidanzata, Elena Casanova, 39 anni. Quella sera aspettò la vittima sotto casa e la colpì con 16 martellate, poi disse ai vicini di chiamare i carabinieri. Elena Casanova aveva una figlia di 17 anni, avuta da un precedente matrimonio. LEGGI TUTTO
Al via il vertice Nato. Ecco cosa punta a ottenere Meloni da Merz-Macron e da Trump
Ascolta la versione audio dell’articoloGiorgia Meloni arriverà all’Aia nel pomeriggio. E il clima del vertice Nato che dovrà approvare l’aumento al 5% del Pil delle spese per difesa e sicurezza entro il 2035 è già cambiato. Merito della tregua tra Iran e Israele annunciata nella notte da Donald Trump. Nonostante le violazioni, che hanno suscitato l’ira del presidente Usa anche nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu, la mossa trasforma il summit in cemento per l’alleanza atlantica e, assieme al sì sofferto della Spagna di Pedro Sanchez all’intesa, toglie Meloni dall’imbarazzo: la presidente del Consiglio italiana potrà confermare la vicinanza agli Usa senza camminare sulle uova e potrà difendere l’accordo raggiunto tra i 32 Paesi Nato come «aderente alle richieste dell’Italia».La distensione innescata dalla treguaLa riunione della Nato a bombardamenti in corso, con gli Stati Uniti direttamente entrati in guerra a fianco di Israele, sarebbe stata complicata. Difficile spiegare alle opinioni pubbliche europee (con il M5S di Giuseppe Conte che manifesta fuori dal vertice) la necessità di un riarmo a scopo di difesa dalle minacce esterne in aumento, Russia in primis, con il principale alleato impegnato in un attacco senza precedenti a un Paese sovrano, seppur guidato da una teocrazia feroce. Più semplice farlo davanti a una promessa mantenuta: Trump aveva detto che il colpo statunitense sarebbe stato mirato e veloce e che lo scopo è il negoziato per l’addio al nucleare.Loading…Il rientro dell’allarme SpagnaUlteriore elemento distensivo è il rientro dell’allarme Spagna, dopo che nei giorni scorsi il “no” di Sanchez sembrava far traballare l’accordo e addirittura mettere a rischio la partecipazione di Trump al vertice. «Era un no a uso interno», commentano fonti qualificate del governo italiano. Lo conferma la rocambolesca risoluzione dell’affaire, con il premier spagnolo costretto a un equilibrismo per giustificare l’adesione e fonti Nato che lo hanno smentito sull’esistenza di una “deroga” solo per gli iberici.L’accordo piace all’ItaliaCome spiegato oggi sul Sole 24 Ore in edicola, in dieci anni l’Italia dovrebbe passare dagli attuali 45 miliardi (pari a circa il 2% del Pil dichiarato raggiunto) di cui 35 miliardi in difesa e 10 in sicurezza, a 145 miliardi (100 miliardi in difesa e 45 in sicurezza). Un obiettivo molto ambizioso, ma il governo fa notare due passaggi positivi dell’intesa: l’assenza di un vincolo del +0,2% l’anno e la revisione dell’intero accordo nel 2029. Quando – è il sottotesto – tutto lo scenario potrebbe essere già mutato.Flessibilità, la partita si sposta in UePer queste ragioni, il disco verde acceso dall’Italia (una prova della fedeltà agli Usa assicurata da Meloni a Trump) apre contemporaneamente un fronte con l’Ue: la richiesta di flessibilità avanzata da Meloni nelle comunicazioni alle Camere alla vigilia del Consiglio europeo. «Resta ferma la necessità, a livello europeo, di rendere compatibili le regole del patto di stabilità con l’incremento delle spese di difesa concordate con gli alleati», ha detto la premier. «In particolare, con riferimento alle procedure di deficit eccessivo, riguardo cui è necessario conseguire una parità di trattamento ed evitare rischi di applicazioni asimmetriche». Si ritorna al solito punto italiano, insomma: chi ha spazi fiscali ridotti non deve essere penalizzato. LEGGI TUTTO
Strage via D’Amelio, Mattarella: “Segno indelebile”. Meloni: “Borsellino vive ogni giorno”
Tutto il mondo politico ricorda il magistrato antimafia ucciso 33 anni fa a Palermo. Il capo dello Stato: “La democrazia è stata più forte”. La premier: “Un uomo che sacrificò la sua vita per l’Italia”. Tajani: “Oggi più saldi grazie al suo sacrificio”. Salvini: “Un eroe, servitore dello Stato”. La Russa: “Una ferita ancora aperta”. Fontana: “Esempio di coraggio”. Metsola (Ue): “Portiamo avanti la sua lotta”
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Oggi, sabato 19 luglio, è il 33° anniversario della strage di via D’Amelio, in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e i poliziotti della scorta Agostino Catalano, Eddie Walter Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. Tutto il mondo della politica ricorda la figura del magistrato antimafia, morto nel 1992 dopo l’esplosione di un’auto imbottita di tritolo. “La strage ha impresso un segno indelebile nella storia italiana”, eppure “la democrazia è stata più forte. Gli assassini e i loro mandanti sono stati sconfitti e condannati”, afferma il capo dello Stato Sergio Mattarella. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, su X, omaggia Borsellino, “un uomo che ha sacrificato la sua vita per la verità, per la giustizia, per l’Italia”.
Mattarella: “Da Borsellino una lezione di dignità”
La morte di Borsellino e degli agenti della sua scorta, “voluta dalla mafia per piegare le istituzioni democratiche, a meno di due mesi dall’attentato di Capaci, intendeva proseguire, in modo eversivo, il disegno della intimidazione e della paura”, aggiunge il presidente della Repubblica. “In questo giorno di memoria, la commozione per le vite crudelmente spezzate e la vicinanza ai familiari delle vittime restano intense come trentatré anni or sono. Il senso di riconoscenza verso quei servitori dello Stato che, con dedizione e sacrificio hanno combattuto il cancro mafioso, difendendo libertà e legalità, consentendo alla società di reagire, è imperituro”, sottolinea. “Le vite di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone sono testimonianza e simbolo della dedizione dei magistrati alla causa della giustizia. Borsellino non si tirò indietro dal proprio lavoro dopo la strage di Capaci. Continuò ad andare avanti. Onorare la sua memoria vuol dire seguire la sua lezione di dignità e legalità e far sì che il suo messaggio raggiunga le generazioni più giovani”, conclude il capo dello Stato. LEGGI TUTTO
Salva-Milano, decreto fermo al Senato. Cosa succederà dopo l’inchiesta sull’urbanistica
Dopo anni di indagini, il 16 luglio il caso giudiziario ha fatto un passo in avanti con la richiesta di misure cautelari. Secondo le accuse dei pm, a Milano si delinea “un vorticoso circuito di corruzioni tuttora in corso, che colpisce le istituzioni e ha disgregato ogni controllo pubblico sull’uso del territorio, svilito a merce da saccheggiare”. In un quadro di “avidità, spregiudicatezza, asservimento sistemico, modalità eversive di comportamenti”, fondato su “una rete occulta di rappresentanti delle istituzioni, professionisti e/o faccendieri, operatori privati dei settori immobiliare, finanziario e del credito”. La Procura del capoluogo lombardo ha chiesto 6 misure cautelari, tra carcere e domiciliari, per: Giancarlo Tancredi (assessore alla Rigenerazione Urbana); Manfredi Catella, (fondatore e Ceo di Coima); Giuseppe Marinoni, (ex presidente della Commissione paesaggio); Alessandro Scandurra, (componente Commissione); l’immobiliarista Andrea Bezziccheri di Bluestone e Federico Pella, manager e socio della società di ingegneria J+S. LEGGI TUTTO
In 4 nella Smart a 2 posti, muore una bimba di 8 anni: denunciata la mamma della piccola Michelle
L’incidente si è registrato nella mattinata di domenica, 25 agosto, sulla Domitiana a Giugliano, provincia di Napoli. In 4 nella Smart a 2 posti, muore una bimba di 8 anni: denunciata la mamma della piccola Michelle – Nanopress.itPer la piccola Michelle non c’è stato nulla da fare. La sorella di 16 anni, che era seduta nel vano portabagagli, è rimasta ferita in modo lieve ed è stata trasferita all’ospedale di Pozzuoli.Incidente a Giugliano. denunciata la mamma della piccola MichelleLa madre della bambina di 8 anni, morta nell’incidente stradale registrato domenica mattina a Giugliano (periferia nord di Napoli) sulla strada Domitiana, è stata denunciata per omicidio stradale. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, che stanno svolgendo le indagini sul caso, la donna era seduta come passeggero nella Smart guidata dal suo compagno, Francesco D’Alterio, che è stato arrestato con la stessa accusa. La bimba si trovava in braccio alla madre al momento dell’incidente, e la vettura, nonostante fosse omologata per due passeggeri, trasportava quattro persone. L’auto, priva di assicurazione e guidata dal compagno, che è risultato poi senza patente, si è ribaltata lungo la Domitiana, causando la morte della piccola Michelle Volpe. La sorella di 16 anni, seduta nel vano portabagagli, è rimasta ferita leggermente. Il conducente ha riportato solo qualche escoriazione. L’uomo era stato scarcerato poche ore prima del drammatico incidente, dopo aver scontato una condanna ai domiciliari per furto.Disposta l’autopsiaIntanto, sul corpo della piccola Michelle è stato disposto l’esame autoptico. L’incidente è avvenuto intorno alle 5 di domenica mattina. A bordo della vettura, omologata per due persone, viaggiavano D’Alterio, la compagna e le due figlie della donna, tra cui la piccola Michelle. La bambina è morta praticamente sul colpo, mentre la sorella maggiore ha riportato qualche lieve escoriazione. LEGGI TUTTO