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Mattarella: valori Ue non ammettono compromessi morali
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaLe università stimolano alla “conoscenza e al confronto. Sono convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come disposizione a innovare e a contribuire all’accumulazione di capitale sociale produttivo. Sono questi dei presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche manifestazioni di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Coimbra.Grande vicinanza tra Italia, Spagna e Portogallo“Nel corso del tempo questo prestigioso ateneo, tra i più longevi in attività, ha reso vanto alla migliore tradizione accademica del nostro continente, rappresentandone un’eccellenza unanimemente riconosciuta. Ne sono testimonianza gli straordinari risultati conseguiti in vari campi del sapere umano e i molti illustri studiosi che qui si sono formati, hanno insegnato o condotto le proprie ricerche”.Loading…“Condividere il privilegio del conferimento con Sua Maestà il Re di Spagna ed essere presentato dall’eccellentissimo Presidente della Repubblica Portoghese, è per me ulteriore circostanza di inestimabile valore: certamente, per gli alti sentimenti di stima e amicizia nei loro confronti; e per – ha aggiunto Mattarella in un breve discorso – il richiamo, di grande significato, alla vicinanza tra i nostri Paesi e i nostri popoli, idealmente riuniti in questo luogo votato agli scambi di cultura e conoscenza. avverto l’onore di presentarmi, oggi, innanzi a un consesso di così grande autorevolezza, in qualità di candidato a ricevere il dottorato honoris causa in economia presso l’Università di Coimbra. Nel corso del tempo questo prestigioso ateneo, tra i più longevi in attività, ha reso vanto alla migliore tradizione accademica del nostro continente, rappresentandone un’eccellenza unanimemente riconosciuta. Ne sono testimonianza gli straordinari risultati conseguiti in vari campi del sapere umano e i molti illustri studiosi che qui si sono formati, hanno insegnato o condotto le proprie ricerche”.Proteggere ecosistemi, anche quelli mariniItalia, Spagna e Portogallo “secolo dopo secolo” hanno saputo “irrobustire” il loro legame: “sollecitato dalla prossimità geografica; propiziato dalle medesime origini latine dei nostri idiomi e costumi; persino ispirato dalla comune vocazione marittima, sia nelle forme pionieristiche dell’esplorazione navale, sia nell’impegno, sempre attuale, alla tutela della libertà dei mari. Ci unisce del resto la consapevolezza dell’importanza anche economica di ecosistemi protetti, inclusi quelli marini, e della necessità di salvaguardare tutte le risorse della natura a vantaggio delle generazioni presenti e future, promovendone un uso sostenibile, grazie anche alle nuove tecnologie”. LEGGI TUTTO
Referendum cittadinanza: il comitato promotore proietta il logo sulla facciata Palazzo Chigi
Ascolta la versione audio dell’articoloIl simbolo del referendum sulla cittadinanza è stato proiettato sulla facciata di Palazzo Chigi la sera del 14 maggio, durante un flashmob del Comitato promotore in piazza Colonna «per rompere il muro del silenzio sul voto dell’8 e 9 giugno». In piazza erano presenti i presidenti del comitato promotore Riccardo Magi con Deepika Salhan, la coordinatrice della campagna, Antonella Soldo, la tesoriera di +Europa, Carla Taibi e Antonio Liguori di ActionAid. Ai referendum Il Sole 24 Ore ha dedicato un dossier.Cittadinanza, Sonny Olumati: ci sono tanti figli d’Italia che continuiamo a chiamare stranieriOscuramento mediatico sul referendum«Visto che Giorgia Meloni anche al premier time ha rifiutato di dire qualcosa sull’appuntamento referendario e che continua l’oscuramento mediatico sul voto dell’8-9 giugno – ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, presidente del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza – siamo riusciti a far dire a Palazzo Chigi qualcosa sul referendum, a garantire un po’ di informazione, quello che la presidente del Consiglio e tutto il governo, smentendo se stessi, non ha ancora voluto fare. Continueremo questa battaglia perché crediamo che sia una lotta di democrazia, di stato di diritto e di riforme che sono essenziali e urgenti per il nostro Paese».Loading…Cittadinanza, Emilia Sfichi: una corsa a ostacoli ottenerla, fra Covid e mancate comunicazioniMagi: la premier è silente«Palazzo Chigi stasera parla», ha detto Magi. «Questa sera Palazzo Chigi fa un’informazione sull’appuntamento dell’8 e 9 giugno del referendum». E ha richiamato «il diritto dei cittadini di dire la loro», ricordando che «la premier negli anni scorsi si scagliava contro i governi che negavano informazione, i governi che silenziavano il referedum. La stessa presidente oggi è silente». LEGGI TUTTO
Minori, Varchi (FdI): in arrivo due Registri per monitorare l’affido sine die
Ascolta la versione audio dell’articoloNelle varie fasi che caratterizzano la procedura per l’affidamento di un minore in situazioni di crisi familiare si possono talvolta riscontrare «dei fenomeni distorsivi che potremmo definire delle disfunzionalità». Ad esempio, «le istituzionalizzazione improprie, che potrebbero essere evitate con un monitoraggio e con un intervento delle istituzioni tempestivo». Oppure «i lunghissimi affidamenti, quelli appunto che non hanno un termine», o ancora «il ricorso a misure di protezione delle quali magari ancora non c’è bisogno perché si è in una fase in cui si può intervenire diversamente».Ospite di Parlamento24 l’onorevole Maria Carolina Varchi (Fratelli d’Italia), relatrice delle “Disposizioni in materia di tutela dei minori in affidamento” (AC 1866), spiega che queste «disfunzionalità», segnalate da più parti negli anni, «vanno corrette, ma possono essere corrette soltanto se il fenomeno nel suo complesso viene monitorato costantemente». E proprio a questo serve l’Osservatorio nazionale degli istituti di assistenza pubblici e privati e delle famiglie affidatarie, previsto dal ddl – di origine governativa – all’attenzione in prima lettura della commissione Giustizia della Camera. L’Osservatorio in cantiere opererà «in modo sempre anonimo», sottolinea Varchi, perché i dati numerici su cui lavorerà «non sono identificativi» però permetteranno «di isolare le fattispecie e capire perché i tribunali emettono determinati provvedimenti», riducendo i fenomeni distorsivi.Loading…Il Ddl – che potrebbe essere approvato in prima lettura entro l’estate – prevede anche la creazione di un Registro nazionale degli istituti di assistenza per minori e delle famiglie affidatarie e di un Registro dei minori in affido incardinato ai tribunali. Di questi Registri, aggiunge Varchi, «c’è bisogno non per monitorare con spirito negativo, ma al contrario, per rilanciare, tutelare, potenziare in modo regolato il l’istituto dell’affidamento dei minori. Ci siamo resi conto negli anni – e bene ha fatto il Governo a varare questo provvedimento – che adesso è necessaria una maggiore trasparenza», e «capire come quando e perché questi minori vengono dati in affidamento». Ecco perché la scelta di istituire i due Registri con finalità differenti, «che non hanno in alcun modo l’obiettivo di disincentivare il ricorso a questa pratica, ma, al contrario, di monitorarla proprio per evitare i cosiddetti affidamenti sine die cioè quelli che non hanno un termine». LEGGI TUTTO
Riforma giustizia, scontro al Senato su separazione carriere
Riforma giustizia, scontro al Senato su separazione carriere | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini
Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini – Nanopress.itLa sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone BoccacciniSimone Boccaccini, ex brigatista fiorentino noto anche come “compagno Carlo” nei documenti interni delle Brigate Rosse, è stato rilasciato dal carcere di Alessandria. La notizia è riportata dal Corriere della Sera. Boccaccini era stato condannato per l’omicidio di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 dalle Br-Pcc sotto la sua abitazione a Bologna.Inizialmente, nel giugno 2005, era stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Bologna per aver partecipato ai pedinamenti del professore universitario consulente del Ministero del Lavoro nei mesi e nei giorni che hanno preceduto l’agguato. Successivamente, la pena fu ridotta in appello a 21 anni nel dicembre 2006, e questa sentenza fu confermata in Cassazione nell’ottobre 2007.La sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria. Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva. La notizia del suo rilascio ha suscitato diverse reazioni, tra cui quella del figlio di Marco Biagi, Lorenzo, che ha espresso la sua indifferenza verso l’ex brigatista. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che la decisione di scarcerare Boccaccini per buona condotta è stata sconvolgente. Chi era Marco Biagi Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Il docente venne assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002 a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. L’omicidio di Marco Biagi – Nanopress.itLa sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia.Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Biagi è stato assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002, mentre rientrava nella sua abitazione, a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. La sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia. Le Brigate Rosse (BR) sono state un’organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra, costituitasi nel 1970 con l’obiettivo di propagandare e sviluppare la lotta armata rivoluzionaria per il comunismo. Di matrice marxista-leninista, le BR sono state il più potente, numeroso e longevo gruppo terroristico di sinistra in Europa occidentale. La loro attività culminò tra il 1977 e il 1980, quando compirono attentati, sequestri e omicidi contro politici, magistrati, industriali e forze dell’ordine. Tra i momenti più noti, l’agguato di via Fani e il sequestro di Aldo Moro nel 1978. LEGGI TUTTO
Mattarella: valori Ue non ammettono compromessi morali
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaLe università stimolano alla “conoscenza e al confronto. Sono convinto che ne discendano dialogo costruttivo, senso del bene comune, etica deontologica, così come disposizione a innovare e a contribuire all’accumulazione di capitale sociale produttivo. Sono questi dei presupposti indispensabili alla crescita economica in Stati di diritto avanzati, come lo sono i nostri. Sono anche manifestazioni di quei valori fondamentali da noi condivisi e che hanno forgiato l’identità europea e non ammettono compromessi morali”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando all’università di Coimbra.Grande vicinanza tra Italia, Spagna e Portogallo“Nel corso del tempo questo prestigioso ateneo, tra i più longevi in attività, ha reso vanto alla migliore tradizione accademica del nostro continente, rappresentandone un’eccellenza unanimemente riconosciuta. Ne sono testimonianza gli straordinari risultati conseguiti in vari campi del sapere umano e i molti illustri studiosi che qui si sono formati, hanno insegnato o condotto le proprie ricerche”.Loading…“Condividere il privilegio del conferimento con Sua Maestà il Re di Spagna ed essere presentato dall’eccellentissimo Presidente della Repubblica Portoghese, è per me ulteriore circostanza di inestimabile valore: certamente, per gli alti sentimenti di stima e amicizia nei loro confronti; e per – ha aggiunto Mattarella in un breve discorso – il richiamo, di grande significato, alla vicinanza tra i nostri Paesi e i nostri popoli, idealmente riuniti in questo luogo votato agli scambi di cultura e conoscenza. avverto l’onore di presentarmi, oggi, innanzi a un consesso di così grande autorevolezza, in qualità di candidato a ricevere il dottorato honoris causa in economia presso l’Università di Coimbra. Nel corso del tempo questo prestigioso ateneo, tra i più longevi in attività, ha reso vanto alla migliore tradizione accademica del nostro continente, rappresentandone un’eccellenza unanimemente riconosciuta. Ne sono testimonianza gli straordinari risultati conseguiti in vari campi del sapere umano e i molti illustri studiosi che qui si sono formati, hanno insegnato o condotto le proprie ricerche”.Proteggere ecosistemi, anche quelli mariniItalia, Spagna e Portogallo “secolo dopo secolo” hanno saputo “irrobustire” il loro legame: “sollecitato dalla prossimità geografica; propiziato dalle medesime origini latine dei nostri idiomi e costumi; persino ispirato dalla comune vocazione marittima, sia nelle forme pionieristiche dell’esplorazione navale, sia nell’impegno, sempre attuale, alla tutela della libertà dei mari. Ci unisce del resto la consapevolezza dell’importanza anche economica di ecosistemi protetti, inclusi quelli marini, e della necessità di salvaguardare tutte le risorse della natura a vantaggio delle generazioni presenti e future, promovendone un uso sostenibile, grazie anche alle nuove tecnologie”. LEGGI TUTTO
Referendum cittadinanza: il comitato promotore proietta il logo sulla facciata Palazzo Chigi
Ascolta la versione audio dell’articoloIl simbolo del referendum sulla cittadinanza è stato proiettato sulla facciata di Palazzo Chigi la sera del 14 maggio, durante un flashmob del Comitato promotore in piazza Colonna «per rompere il muro del silenzio sul voto dell’8 e 9 giugno». In piazza erano presenti i presidenti del comitato promotore Riccardo Magi con Deepika Salhan, la coordinatrice della campagna, Antonella Soldo, la tesoriera di +Europa, Carla Taibi e Antonio Liguori di ActionAid. Ai referendum Il Sole 24 Ore ha dedicato un dossier.Cittadinanza, Sonny Olumati: ci sono tanti figli d’Italia che continuiamo a chiamare stranieriOscuramento mediatico sul referendum«Visto che Giorgia Meloni anche al premier time ha rifiutato di dire qualcosa sull’appuntamento referendario e che continua l’oscuramento mediatico sul voto dell’8-9 giugno – ha detto il segretario di +Europa, Riccardo Magi, presidente del Comitato promotore del referendum sulla cittadinanza – siamo riusciti a far dire a Palazzo Chigi qualcosa sul referendum, a garantire un po’ di informazione, quello che la presidente del Consiglio e tutto il governo, smentendo se stessi, non ha ancora voluto fare. Continueremo questa battaglia perché crediamo che sia una lotta di democrazia, di stato di diritto e di riforme che sono essenziali e urgenti per il nostro Paese».Loading…Cittadinanza, Emilia Sfichi: una corsa a ostacoli ottenerla, fra Covid e mancate comunicazioniMagi: la premier è silente«Palazzo Chigi stasera parla», ha detto Magi. «Questa sera Palazzo Chigi fa un’informazione sull’appuntamento dell’8 e 9 giugno del referendum». E ha richiamato «il diritto dei cittadini di dire la loro», ricordando che «la premier negli anni scorsi si scagliava contro i governi che negavano informazione, i governi che silenziavano il referedum. La stessa presidente oggi è silente». LEGGI TUTTO