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Tre giovani dispersi per la piena del Natisone in Friuli
Si tratta di un ragazzo e due ragazze, di cui non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di oggi, venerdì 31 maggio.Tre giovani dispersi in Friuli – Nanopress.itI tre hanno lanciato l’allarme perché si trovavano su un isolotto in cui l’acqua stava salendo per via delle piogge torrenziali. Al momento sono in corso le ricerche. Tre giovani dispersi per la piena del Natisone in FriuliDa alcune ore si sono perse le tracce di tre giovani, un ragazzo e due ragazze, a causa della piena del fiume Natisone, in Friuli Venezia Giulia. Poco prima avevano lanciato l’allarme con il cellulare, perché si trovavano in difficoltà su un isolotto, mentre l’acqua continuava a salire per via delle piogge torrenziali che stanno imperversando sulla regione. Quando sul posto sono giunti i soccorritori, non hanno individuato chi li aveva allertati. Le ricerche sono tuttora in corso anche con l’elicottero dei vigili del fuoco decollato da Venezia. Sul posto anche i carabinieri.#Maltempo, da ieri sera i #vigilidelfuoco del #FriuliVeneziaGiulia hanno portato a termine oltre 70 interventi di soccorso per danni dovuti alle forti piogge: 50 quelli effettuati nella sola provincia di Udine. Nelle immagini prosciugamenti in corso a Lignano [#31maggio 13:30] pic.twitter.com/pU0qyJnFC5— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) May 31, 2024 LEGGI TUTTO
Rintracciata la madre della neonata trovata morta tra gli scogli a Villa San Giovanni: è una ragazza di 13 anni
L’adolescente è ricoverata in ospedale perché ha contratto la setticemia. Il corpo senza vita della neonata è stato trovato la scorsa domenica mattina tra gli scogli a Villa San Giovanni, provincia di Reggio Calabria, nei pressi degli imbarcaderi dei traghetti per la Sicilia.Rintracciata la madre della neonata trovata morta a Villa San Giovanni – Nanopress.itNelle prossime ore si svolgerà l’esame autoptico sul corpicino della bambina, che dovrà accertare se la piccola sia nata già morta o se il decesso sia sopraggiunto in un secondo momento. Rintracciata la madre della neonata trovata morta tra gli scogliÈ stata rintracciata la madre della neonata il cui corpo senza vita è stato trovato domenica mattina, con il cordone ombelicale ancora attaccato, all’interno di uno zaino abbandonato tra gli scogli a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria.Il corpicino della piccola era avvolto in una busta di plastica, che era stata poi occultata nello zaino. La madre, una tredicenne, è stata individuata nella sua abitazione dai carabinieri e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, che stanno conducendo le indagini su delega della Procura della Repubblica e della Procura per i minorenni. L’adolescente è stata ricoverata in ospedale a causa di setticemia, una complicanza del parto avvenuto nel fine settimana scorso.Al momento, gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo sui dettagli della vicenda, trattandosi di una minorenne, ma si sa che il contesto familiare della tredicenne è particolarmente difficile e degradato.Nel pomeriggio l’autopsia sulla bambinaL’autopsia sulla neonata dovrebbe essere eseguita nelle prossime ore. Servirà per determinare se la piccola fosse già morta al momento del parto o se il decesso sia avvenuto successivamente. La polizia e i carabinieri stanno lavorando per ricostruire l’intero quadro delle responsabilità legate alla drammatica vicenda. LEGGI TUTTO
Caccia, il governo cambia le regole: dalle armi ai giorni di sospensione, tutte le novità
Ascolta la versione audio dell’articoloSi compone di 18 articoli la bozza del disegno di legge, che consente l’attività venatoria, secondo la modifica della legge dell’11 febbraio 1992 n. 157, ovvero quella che ha regolato per la prima volta in Italia tale attività. Nel testo del provvedimento nel primo articolo si disciplina «la gestione e la protezione della fauna selvatica omeoterma, nonché per il prelievo venatorio».Le armi consentiteSuccessivamente, all’articolo 8 si regolamentano le armi consentite per la caccia, come: «il fucile con canna ad anima liscia fino a due colpi, a ripetizione e semiautomatico, con caricatore contenente non più di due cartucce, di calibro non superiore al 12; il fucile con canna ad anima rigata a caricamento singolo manuale o a ripetizione semiautomatica di calibro non inferiore a millimetri 5,6 dotato di caricatore omologato o catalogato; il fucile a due o tre canne (combinato), di cui una o due ad anima liscia di calibro non superiore al 12 ed una o due ad anima rigata di calibro non inferiore a millimetri 5,6; dell’arco; del falco». È inoltre previsto che i caricatori dei fucili ad anima rigata a ripetizione semiautomatica non possono contenere più di due cartucce durante l’esercizio dell’attività venatoria e possono contenere fino a cinque cartucce limitatamente all’esercizio della caccia al cinghiale.Loading…Le modifiche sul numero di giornate permesseSui tempi le modifiche prevedono che «salvo che per la caccia di selezione degli ungulati e per la caccia di ulteriori specie individuate con decreto del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, adottato di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, su proposta del Comitato tecnico faunistico-venatorio nazionale (Ctfvn), sentito l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), l’esercizio venatorio non può essere consentito per un numero settimanale di giornate superiore a tre. Le regioni possono consentirne la libera scelta al cacciatore. Nei giorni di martedì e di venerdì, l’esercizio venatorio è in ogni caso sospeso».Con modifiche a caccia possibile trattenere cinghiali uccisi«Gli imprenditori agricoli, nonché i proprietari e i conduttori dei fondi, purché siano muniti di licenza per l’esercizio venatorio e abbiano frequentato i corsi di formazione autorizzati dagli organi competenti, possono, previa istanza, essere autorizzati, dalla regione o dalla provincia autonoma, a svolgere le attività di controllo della specie cinghiale (sus scrofa). A compensazione dei danni subiti e dei costi sostenuti, gli imprenditori agricoli, i proprietari e i conduttori dei fondi possono trattenere gli animali abbattuti nell’esercizio delle attività di controllo di cui al periodo precedente, purché i capi siano stati sottoposti ad analisi igienico-sanitarie e non presentino rischi per la salute». Lo stabilisce l’articolo 12 della bozza del decreto di modifica alla legge nazionale che regolamenta la caccia.Legambiente: «È inaccettabile, normalizza bracconaggio»Non è esente da polemiche la proposta di modifica della legge che, se venisse approvato «cancellerebbe gli ultimi 60 anni di politiche, impegni e azioni dell’Italia a tutela e conservazione degli animali selvatici, calpestando, al tempo stesso, l’art. 9 inserito nel 2022 nei principi della Costituzione, che obbliga lo Stato, attraverso le sue leggi, a garantire la tutela degli animali» dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente . Nel giorno del decimo anniversario della legge sui delitti ambientali nel Codice penale, Legambiente, rivolge un forte appello alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni: «Impedisca questo scempio legislativo e si impegni, invece, insieme al governo – conclude Ciafani – a completare quella riforma di civiltà avviata nel 2015, approvando finalmente sanzioni efficaci e dissuasive contro chi commette crimini contro gli animali, a partire dal bracconaggio e dai traffici di specie protette, come prevede la direttiva europea sulla tutela penale dell’ambiente». LEGGI TUTTO
Pedone investito e ucciso a Brindisi, fermato l’automobilista che era fuggito
La vittima, Teodoro Taurisano, 82 anni, è stato travolto e ucciso da un’auto in viale Togliatti a Brindisi. Grazie alle telecamere installate nella zona dell’incidente, gli agenti sono riusciti a risalire al presunto responsabile. Strisce-pedonali – Nanopress.itSi tratta di un uomo di 32 anni, che è stato ora fermato con l’accusa di omicidio stradale. Fermato il conducente dell’auto che ha investito e ucciso un pedone a BrindisiÈ stato identificato e fermato il conducente della vettura che – nella serata di ieri, domenica 24 settembre – a bordo della sua auto ha investito e ucciso Teodoro Taurisano, 82 anni, mentre attraversava la strada. L’incidente è avvenuto in viale Togliatti.La vittima, immediatamente soccorsa, è morta sul colpo. Il conducente della vettura si era invece dato alla fuga, senza fermarsi a prestare soccorso. Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo dell’incidente, l’uomo – un 32enne del posto – è stato intercettato e fermato. Dovrà ora difendersi dall’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. LEGGI TUTTO
Roma-Berlino, prove di sintonia: cosa si gioca oggi Meloni nell’incontro con Merz
Ascolta la versione audio dell’articoloLa smentita sull’esclusione dell’Italia dai partner strategici della Germania nel patto di Governo tra Cdu/Csu e Spd rivelata dalla Welt nei giorni scorsi ha certamente aiutato. Ed è più che probabile che ci sarà un ulteriore “approfondimento” nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi tra Giorgia Meloni e Friedrich Merz. Ma al centro del faccia a faccia tra la Premier italiana e il Cancelliere tedesco, in arrivo a Roma per partecipare all’intronizzazione di Leone XIV, ci sono anzitutto: dazi, piano di Riarmo e immigrazione.Il settore autoLa collaborazione tra Italia e il nuovo Cancelliere è intensa ed è cominciata ancor prima che Merz assumesse la guida del governo. Meloni lo ha confermato pubblicamente nei giorni scorsi durante il question time in Parlamento sottolineando come Italia e Germania – «le due principali manifatture europee» – possano dare insieme «un contributo concreto al rilancio della nostra base industriale, in primis del settore dell’auto». E del resto non potrebbe essere altrimenti visto il legame quasi inscindibile tra l’industria tedesca e quella italiana, che sono anche i Paesi che più di ogni altro rischiano di essere penalizzati dalla guerra commerciale dichiarata da Donald Trump. Non a caso del confronto/scontro con il tycoon si sono mossi con lo stesso registro. Obiettivo di entrambi è trovare un’intesa con l’amministrazione statunitense. Ma non solo.Loading…Il green dealSia la Germania che l’Italia sono convinte che vadano riviste alcune delle regole portate avanti nella scorsa legislatura da Bruxelles sul Green Deal, quei «dazi interni che minano la competitività europea, ha sintetizzato la Premier. Qualcosa si sta muovendo, vedi il rinvio delle multe ai costruttori di auto portato avanti dalla stessa Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen. L’altro tema caldo – come già accennato – è il Piano di riarmo.Il piano di riarmoBerlino è stato tra i partner europei quello che ha più spinto per la possibilità di sospendere i vincoli del Patto di stabilità per la spesa sulla difesa adottando la clausola di salvaguardia. Una scelta che invece Roma (nonostante più volte lo avesse proposto) non ha accolto con entusiasmo tant’è che l’Italia è tra quei Paesi che non hanno presentato a Bruxelles la richiesta di sospensione. La scelta però è solo rinviata a fine giugno, quando si terrà il summit Nato in cui verrà ufficializzato il nuovo tetto di spesa da raggiungere. Gli Usa di Trump chiedono il 5%, l’Italia si presenterà a L’Aia con il 2% nel quale rientra anche la spesa per la Guardia costiera. Meloni però è consapevole che bisogna spingere sull’acceleratore. Il rischio marginalizzazione tanto dai principali partner europei che dalla stessa amministrazione Usa è reale. Così come le ricadute sull’industria bellica italiana e non solo, vista la possibile riconversione di produzioni in Germania. Il Governo italiano però punta a un maggior coinvolgimento europeo sul fronte finanziario mutuando quanto avvenuto in occasione del Covid con Nex Generation Eu. Un’ipotesi che finora è stata respinta. E tra i contrari c’è anche la Germania di Merz. Tuttavia la necessità di accelerare potrebbe indurre anche il Cancelliere a valutare un riavvicinamento.Il dossier immigrazioneQuanto al dossier immigrazione, qui le posizioni sono ormai quasi sovrapponibili. Merz – complice anche l’ascesa dell’estrema destra di Afd – ha sposato la linea dura sia sul fronte dell’ingresso in Germania che sui rimpatri, compresa l’ipotesi di esaminare le richieste di asilo in Paesi terzi. LEGGI TUTTO
Tre giovani dispersi per la piena del Natisone in Friuli
Si tratta di un ragazzo e due ragazze, di cui non si hanno più notizie dal primo pomeriggio di oggi, venerdì 31 maggio.Tre giovani dispersi in Friuli – Nanopress.itI tre hanno lanciato l’allarme perché si trovavano su un isolotto in cui l’acqua stava salendo per via delle piogge torrenziali. Al momento sono in corso le ricerche. Tre giovani dispersi per la piena del Natisone in FriuliDa alcune ore si sono perse le tracce di tre giovani, un ragazzo e due ragazze, a causa della piena del fiume Natisone, in Friuli Venezia Giulia. Poco prima avevano lanciato l’allarme con il cellulare, perché si trovavano in difficoltà su un isolotto, mentre l’acqua continuava a salire per via delle piogge torrenziali che stanno imperversando sulla regione. Quando sul posto sono giunti i soccorritori, non hanno individuato chi li aveva allertati. Le ricerche sono tuttora in corso anche con l’elicottero dei vigili del fuoco decollato da Venezia. Sul posto anche i carabinieri.#Maltempo, da ieri sera i #vigilidelfuoco del #FriuliVeneziaGiulia hanno portato a termine oltre 70 interventi di soccorso per danni dovuti alle forti piogge: 50 quelli effettuati nella sola provincia di Udine. Nelle immagini prosciugamenti in corso a Lignano [#31maggio 13:30] pic.twitter.com/pU0qyJnFC5— Vigili del Fuoco (@vigilidelfuoco) May 31, 2024 LEGGI TUTTO
Rintracciata la madre della neonata trovata morta tra gli scogli a Villa San Giovanni: è una ragazza di 13 anni
L’adolescente è ricoverata in ospedale perché ha contratto la setticemia. Il corpo senza vita della neonata è stato trovato la scorsa domenica mattina tra gli scogli a Villa San Giovanni, provincia di Reggio Calabria, nei pressi degli imbarcaderi dei traghetti per la Sicilia.Rintracciata la madre della neonata trovata morta a Villa San Giovanni – Nanopress.itNelle prossime ore si svolgerà l’esame autoptico sul corpicino della bambina, che dovrà accertare se la piccola sia nata già morta o se il decesso sia sopraggiunto in un secondo momento. Rintracciata la madre della neonata trovata morta tra gli scogliÈ stata rintracciata la madre della neonata il cui corpo senza vita è stato trovato domenica mattina, con il cordone ombelicale ancora attaccato, all’interno di uno zaino abbandonato tra gli scogli a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria.Il corpicino della piccola era avvolto in una busta di plastica, che era stata poi occultata nello zaino. La madre, una tredicenne, è stata individuata nella sua abitazione dai carabinieri e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, che stanno conducendo le indagini su delega della Procura della Repubblica e della Procura per i minorenni. L’adolescente è stata ricoverata in ospedale a causa di setticemia, una complicanza del parto avvenuto nel fine settimana scorso.Al momento, gli inquirenti mantengono uno stretto riserbo sui dettagli della vicenda, trattandosi di una minorenne, ma si sa che il contesto familiare della tredicenne è particolarmente difficile e degradato.Nel pomeriggio l’autopsia sulla bambinaL’autopsia sulla neonata dovrebbe essere eseguita nelle prossime ore. Servirà per determinare se la piccola fosse già morta al momento del parto o se il decesso sia avvenuto successivamente. La polizia e i carabinieri stanno lavorando per ricostruire l’intero quadro delle responsabilità legate alla drammatica vicenda. LEGGI TUTTO