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Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopia, cinque medici indagati per la morte di Andrea Faustini
La Procura di Brescia ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, per accertare con esattezza le cause del decesso. Andrea Faustini è venuto a mancare il 28 luglio scorso, una decina di giorni dopo l’intervento. Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopia, cinque medici indagati per la morte di Andrea Faustini – Nanopress.itI medici indagati per la morte del giovane sono cinque. Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopiaAndrea Faustini, un giovane di 30 anni di Lograto, Bassa bresciana, è deceduto il 28 luglio scorso dopo un intervento di routine in endoscopia per la rimozione di un polipo. Purtroppo, dopo il primo intervento, ha subito complicazioni che hanno richiesto un’ulteriore operazione d’urgenza e il trasferimento in terapia intensiva, dove non si è più ripreso.La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e cinque medici della Poliambulanza sono stati indagati. L’autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni per chiarire le cause della morte. Nel frattempo, la comunità di Lograto si è stretta intorno alla famiglia di Andrea, con messaggi di cordoglio e momenti di preghiera. Lo scorso martedì è stata organizzata una veglia di preghiera in ricordo del giovane prematuramente scomparso. LEGGI TUTTO
È morto Franco Anelli, il Rettore dell’Università Cattolica di Milano: “Circostanze del decesso da chiarire”
Secondo quanto si legge sulla Stampa, si sarebbe tolto la vita lanciandosi dal sesto piano della sua abitazione, ma al momento non sono arrivate conferme ufficiali.Morto Franco Anelli – Nanopress.it Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.Addio a Franco AnelliAddio a Franco Anelli, rettore dell’Università Cattolica di Milano. A darne notizia è l’ateneo lombardo che – tramite una nota – ha annunciato quanto accaduto nella serata di giovedì, 23 maggio, senza però specificare le circostanze del decesso. “Con profonda costernazione la Comunità dell’Università Cattolica e della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS, alla quale egli ha dedicato la propria opera e l’intera sua vita, si raccoglie nel compianto e nella preghiera, esprimendo il più sentito cordoglio alla sua mamma e ai suoi cari”, si legge nella nota. Secondo quanto si legge sulla Stampa, Franco Anelli “si sarebbe suicidato lanciandosi dal proprio appartamento” ma al momento non sono arrivate conferme ufficiali.Chi era Franco AnelliFranco Anelli, giurista e avvocato, è stato il rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Nato a Piacenza nel 1963, Anelli ha ricoperto la carica di rettore dal 2013 fino al 24 maggio 2024. Laureatosi in Giurisprudenza presso l’Università Cattolica di Milano, Anelli ha conseguito il dottorato di ricerca in Diritto commerciale e ha ottenuto l’abilitazione alla Cassazione. Durante la sua carriera accademica, è stato professore associato di Istituzioni di Diritto privato presso la facoltà di Economia e commercio e professore straordinario nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Parma. Inoltre, è stato Vice-Presidente della Fondazione E4Impact e membro del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Policlinico Universitario “A. Gemelli” IRCCS e di “Avvenire Nuova Editoriale Italiana S.p.A.”Il professor Anelli è stato l’ottavo Rettore nella storia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, fondata da Padre Agostino Gemelli nel 1921. Altri rettori che hanno guidato l’Ateneo includono Francesco Vito, Ezio Franceschini, Giuseppe Lazzati, Adriano Bausola, Sergio Zaninelli e Lorenzo Ornaghi. La sua morte ha lasciato un vuoto nella comunità accademica e nella storia dell’Università Cattolica. LEGGI TUTTO
Meloni tra dazi e Nato: i rischi della missione a Washington che non può fallire
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaVarcare la porta dello Studio Ovale prima che scattino i nuovi dazi anti-europei: questo è l’obiettivo. E bisogna farlo in fretta, entro fine marzo, la prossima settimana. Perché dopo, dicono con un’alzata di spalle anche chi le sta vicino, “che ci va a fare?”. Il viaggio di Giorgia Meloni a Washington, il primo bilaterale con Donald Trump dopo il suo ritorno alla Casa Bianca, è da mesi nell’aria. Se ne parlava già prima che la premier italiana atterrasse per l’Inauguration Day, quando Trump si divertiva a scompaginare il protocollo e i suoi ospiti. E se ne parla ancora adesso, con un’urgenza crescente.Meloni punta a fare da ponte tra Usa ed Europa ma l’imprevedibilità di Trump mette a rischio la strategia Questa visita, però, non può esaurirsi in due fotografie da incorniciare e le parole benevole nei confronti della leader italiana. Meloni non può permetterselo. La premier ha bisogno di risultati da sventolare a Bruxelles e a Roma, qualcosa che riscatti il ruolo di ponte tra Europa e America che sembrava cucito su di lei e che invece, negli ultimi mesi, si è sfilacciato sotto i colpi dell’imprevedibilità trumpiana. Un ruolo che si è complicato con l’inversione a U di Washington sulla guerra in Ucraina, dove la nuova amministrazione ha sbattuto la porta in faccia all’Europa e lasciato Zelensky alle prese con il nuovo corso statunitense. Del resto: lo stesso Trump ha ammesso candidamente di trovarsi più a suo agio con lo Vladimir Putin che con il presidente ucraino, che ha liquidato con un trattamento brutale nel suo primo incontro alla Casa Bianca. Frasi e atteggiamenti che hanno lasciato spiazzati perfino i suoi più fedeli ammiratori, Meloni compresa.Loading…Vitale il legame con il presidente Usa Ma proprio per questo, per Giorgia Meloni, il legame con Trump è vitale. In Europa, deve destreggiarsi tra il rinnovato interventismo anglo-francese di Keir Starmer e Emmanuel Macron (unici in Europa dotati armamenti nucleri e ad avere un posto fisso al Consiglio di sicurezza) e il piano di riarmo da 800 miliardi di Ursula von der Leyen (sostenuto da tutti, a partire dalla Germania di Friedrich Merz). Il paradosso è che proprio chi come l’italia – Meloni in testa -da anni chiedeva di escludere le spese militari dai vincoli di bilancio ora si ritrova a contestare un’Europa che si indebita per la difesa. E mentre la leader di Fdi si arrovella, il suo alleato-nemico Matteo Salvini la scavalca e cavalca il malcontento gridando: “Mai debito per comprare armi!”. Il leader della Lega sogna di diventare il principale interlocutore di Trump (e di Elon Musk), dimenticando che proprio il Tycoon ha spinto la NATO a chiedere più soldi per la difesa, ha minacciato di uscire dall’Alleanza e ha dichiarato obsoleto perfino il vecchio tetto del 2% del PIL per la spesa militare. L’Italia, che neppure quel limite ha raggiunto, a giugno dovrà fare i conti con un aumento dell’asticella di almeno un punto.Lo spettro della guerra commerciale E poi c’è la mina più grossa: la guerra commerciale. I dazi annunciati da Trump sarebbero un colpo durissimo per un Paese esportatore come l’Italia. Non solo per i rapporti diretti con gli Stati Uniti, ma anche per l’effetto domino che si abbatterebbe sugli altri partner europei, a cominciare dalla Germania, primo cliente di Roma, seguita (a distanza) dalla Francia. Già oggi l’industria italiana sconta il peso della recessione tedesca e il calo della produzione. Un’ulteriore stretta americana rischierebbe di soffocarla.Questo è il quadro con cui Meloni deve fare i conti. Perciò, se va a Washington, dovrà tornare con qualcosa in mano. Qualcosa di concreto, da rivendere agli alleati interni e ai partner europei. Altrimenti, meglio lasciar perdere. Meglio evitare il viaggio. LEGGI TUTTO
L’Upb rivede al ribasso le previsioni di crescita del Pil per l’Italia: 0,7% nel 2024, 0,8% nel 2025 e 0,9% nel 2026
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaL’economia che ristagna e l’aumento delle tensioni internazionali portano l’Upb, l’Ufficio parlamentare di bilancio, a rivedere al ribasso le previsioni per l’Italia rispetto alla validazione del quadro macroeconomico del PSB (ottobre 2024). Le valutazioni del Servizio analisi macroeconomica dell’Upb sono elaborate attraverso propri modelli e panel sia sulle tendenze globali che sui dati nazionali preliminari dell’ultimo trimestre 2024 e primo scorcio del 2025.In particolare, l’Upb aggiorna le previsioni sul Pil dell’Italia, la cui crescita si sarebbe attestata per il 2024 allo 0,7 per cento e poi si rafforzerebbe in misura modesta nel 2025 e nel 2026, rispettivamente allo 0,8 e 0,9 per cento. Il quadro macroeconomico dell’economia italiana si conferma soggetto a rischi, complessivamente orientati al ribasso.Loading…Previsioni di crescita lievemente inferiori rispetto a quelle di autunnoLe nuove previsioni sulla crescita dell’economia italiana sono lievemente inferiori a quelle realizzate in autunno, per la validazione del quadro macroeconomico del Piano strutturale di bilancio di medio termine. Mentre le revisioni per lo scorso anno riflettono il trascinamento statistico dei nuovi dati dell’Istat sul 2023, le revisioni sul 2025-26 sono prevalentemente ascrivibili al deterioramento delle proiezioni sugli scambi internazionali e all’aumento del prezzo del gas.Nel 2025 il Pil accelera: 0,8 per centoL’anno scorso il Pil sarebbe aumentato dello 0,7 per cento nei dati annuali (in diffusione il 3 marzo), oltre due decimi in più rispetto a quanto emerso dalle serie trimestrali già pubblicate dall’Istat. Per il 2025 si prevede una lieve accelerazione, allo 0,8 per cento, con l’attività economica che dovrebbe rafforzarsi gradualmente nel corso dei trimestri grazie soprattutto alle componenti interne della domanda. Nel 2026 la dinamica del Pil dovrebbe consolidarsi ancora marginalmente, allo 0,9 per cento, ipotizzando che non si acuiscano i conflitti e le guerre commerciali in corso, oltre alla prosecuzione della normalizzazione della politica monetaria. Le previsioni incorporano il profilo di spesa relativo ai programmi di investimento del Pnrr, che tuttavia potrebbero essere oggetto di revisione, con particolare riguardo alle tempistiche.Per quanto riguarda la variazione del deflatore del prodotto interno lordo (rilevante per la finanza pubblica in quanto concorre a determinare i valori nominali), si prevede una sostanziale stabilizzazione nell’orizzonte di previsione appena sopra al due per cento, pressoché in linea con le attese degli altri istituti. Nell’interpretare i confronti è importante considerare l’eterogeneità delle variabili esogene internazionali, in particolare di quelle energetiche alla luce della fiammata registrata a inizio anno, nonché delle stime sulla finanza pubblica e il trattamento statistico della variabile prevista (grezza o corretta per il calendario). LEGGI TUTTO
Carlo Acutis sarà proclamato santo: la Chiesa dà il via libera al riconoscimento del miracolo
Ad annunciare l’avvio del processo di santificazione dello studente milanese, morto nel 2006, a soli 15 anni, è stato Papa Bergoglio, che aveva già chiesto la beatificazione. Carlo Acutis sarà proclamato santo – Nanopress.itCon Carlo Acutis sarà proclamato santo anche Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata.Carlo Acutis sarà proclamato santoCarlo Acutis, lo studente milanese morto nell’ottobre del 2006 a causa di una leucemia fulminante, sarà proclamato santo. Ad annunciarlo è stato questa mattina Papa Francesco, che già nel 2000 aveva celebrato la beatificazione di Carlo Acutis. Al giovane, proclamato il patrono di internet, viene riconosciuto un miracolo.Si tratta di un caso di guarigione di un bambino brasiliano di sei anni, Matheus, affetto da una rara anomalia anatomica congenita del pancreas. Durante una celebrazione commemorativa dedicata a Carlo Acutis, il 12 ottobre del 2013, il bambino toccò una reliquia appartenuta al giovane studente (un pezzo del pigiama con cui aveva dormito poco prima di morire). Da allora, le condizioni di Matheus, che fino ad allora erano state sempre giudicate molto gravi, iniziarono gradatamente a migliorare, tanto che gli esami clinici confermarono che il suo pancreas era tornato normale. La guarigione “istantanea, completa e duratura” è stata ritenuta inspiegabile alla luce delle attuali conoscenze mediche dalla Consulta Medica della Congregazione delle cause dei santi.Con Carlo Acutis, sarà proclamato santo anche Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata.Chi era Carlo AcutisCarlo Acutis era un ragazzo come tanti, ma con una grande passione, quella per Gesù. Il ragazzo, che viveva a Milano con i genitori, fu stroncato da una leucemia fulminante a soli 15 anni. Nei primi giorni di ottobre del 2016 fu ricoverato all’ospedale San Gerardo di Monza, dove morì il 12 ottobre. Nonostante la malattia, anche quando le sofferenze erano atroci e insopportabili, Carlo Acutis non dimenticava di pregare e sorridere, confidando nella fede che lo aveva sempre sostenuto.Il 10 ottobre 2020 è stato celebrato il rito di beatificazione di Carlo Acutis nella Basilica di San Francesco d’Assisi. “Il giovane Carlo si distinse per il suo amore per l’Eucaristia, che definiva la sua autostrada per il Cielo”, così si espresse il vescovo di Assisi mons. Domenico Sorrentino, che officiò la celebrazione insieme al cardinale Angelo Becciu, allora prefetto della Congregazione per le Cause dei santi. Le spoglie di Carlo Acutis riposano nella chiesa di Santa Maria Maggiore ad Assisi. Quotidianamente, sono tanti i fedeli che affollano la chiesa per rendere omaggio al beato, che presto diventerà santo. LEGGI TUTTO
POLITICA
Meloni invia lettera al Papa: “Stato e Chiesa distinti ma crescono insieme”
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