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Intesa finanzia il più grande parco solare di New York, opportunità anche in Medio Oriente


Intesa Sanpaolo consolida il suo ruolo di banca di impatto, annunciando il finanziamento del più grande parco solare fotovoltaico dello Stato di New York. La sua divisione Imi – Corporate & Investment banking ha infatti strutturato e in parte sottoscritto assieme a un pool di banche internazionali un prestito a lungo termine da 870 milioni di dollari (circa 800 milioni di euro) per sostenere la Greenbacker Renewable Energy Company nell’acquisizione del progetto e nella costruzione e gestione di Cider, il più esteso parco solare fotovoltaico dello Stato di New York. Con una potenza di 500 Mwac, questo parco fornirà energia rinnovabile a oltre 120.000 famiglie e creerà centinaia di posti di lavoro dedicati alla produzione di energia pulita nella Contea di Genesee.

“Siamo orgogliosi di riaffermare la nostra posizione nella green economy come attore chiave in un importante accordo di transizione energetica negli Stati Uniti, dove abbiamo una vasta esperienza e un forte track record nel settore”, ha detto Nicola Doninelli, responsabile distribution platforms & Gtb della divisione Imi – Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo. L’operazione rafforza ulteriormente il ruolo della banca guidata da Carlo Messina nel mercato statunitense delle energie rinnovabili. Nel settore, infatti, Intesa Sanpaolo ha già preso parte ad alcuni importanti finanziamenti, come quello per la realizzazione del progetto SunZia tra New Mexico e Arizona, la più grande infrastruttura per la produzione e il trasporto di energia pulita dell’emisfero occidentale. “Il nostro team di finanza strutturata della filiale di New York – ha aggiunto Doninelli – negli ultimi anni ha finalizzato con successo diversi finanziamenti di grande rilevanza per l’energia sostenibile e le infrastrutture negli Stati Uniti, in Canada e in America Latina, consolidando ulteriormente il nostro ruolo di impact bank”.

Oltreoceano operazioni per 18 mld dollari in 3 anni

In effetti, Intesa Sanpaolo è stata coinvolta in numerose operazioni sul mercato americano, che vanno dalle infrastrutture alla produzione di energia rinnovabile, per un valore complessivo di 18 miliardi di dollari negli ultimi tre anni. Secondo quanto precisato da Doninelli, oltre il 50% dei ricavi da clientela della divisione Imi corporate & investment banking proviene da gruppi internazionali e di questi più di un quinto è realizzato proprio negli Usa. Tra i diversi interventi nel campo delle infrastrutture, c’è quello annunciato nel marzo del 2022, quando la banca ha partecipato a un finanziamento in pool pari a 350 milioni di euro in favore del gruppo delle crociere Msc. L’operazione ha permesso l’esecuzione del contratto di quest’ultima con Fincantieri che ha progettato e messo in realizzazione, a Miami, il più grande terminal crocieristico degli Stati Uniti. Nel giugno dello stesso anno, Intesa ha partecipato a un finanziamento in pool per 6,63 miliardi di dollari per sviluppare e implementare la Fase A del nuovo terminal 1 dell’aeroporto internazionale John Fitzgerald Kennedy di New York. Alcuni mesi dopo, a settembre 2022, Intesa ha annunciato la partecipazione al finanziamento in pool di circa 1,3 miliardi di euro per realizzare la linea 6 della metropolitana di San Paolo del Brasile. Successivamente, nel gennaio del 2024, è stata la volta di un importante progetto nella transizione energetica, con una linea di credito per 8,8 miliardi di dollari destinata alla realizzazione di SunZia, la più grande infrastruttura eolica degli Stati Uniti, per produrre e trasportare elettricità pulita dal New Mexico verso l’Arizona e la California. A marzo dell’anno scorso il gruppo ha partecipato alla linea di credito di importo massimo pari a 315 milioni di dollari a favore di Mytilineos per realizzazione di quattro parchi solari situati in Cile.

Intesa pronta a cogliere opportunità anche in Medio Oriente

Ma non solo America. Il gruppo bancario guarda con interesse anche verso Oriente.

Intesa sta infatti “seguendo con attenzione e sempre maggior impegno anche altre aree del mondo che prevedono importanti tassi di crescita, come il middle-east (Medio Oriente, ndr) e in particolare gli Emirati Arabi Uniti”, ha fatto sapere Doninelli, ricordando il recente accordo firmato con l’Abu Dhabi Future Company (Masdar) volto a rafforzare la collaborazione nell’attività di M&A (fusioni e acquisizioni).


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