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Metalli preziosi, perché i prezzi di argento e oro stanno salendo e continueranno a farlo


Non è solo oro quello che luccica. Anche l’argento ha intrapreso da inizio anno una corsa sfrenata che l’ha riportato in area 34 dollari all’oncia, sui massimi degli ultimi cinque mesi, dopo che già nel 2024 aveva riportato una crescita a doppia cifra. Alle quotazioni attuali, l’argento offrirebbe, secondo gli analisti, un’opportunità rispetto alla sua controparte gialla raramente vista nell’ultimo secolo. Considerando anche che una serie di fattori strutturali e monetari continuerà a sostenere i prezzi.

I fattori che sosterranno i prezzi dell’argento

Per capire la performance di questo metallo e fare previsioni future bisogna innanzitutto tenere presente la natura duale dell’argento: da una parte metallo prezioso, dall’altra componente importante per molti processi industriali in numerosi settori. Per quanto riguarda il primo aspetto, l’argento ha tratto beneficio dalle stesse dinamiche che hanno spinto l’oro, ovvero un contesto di mercato più incerto tra tensioni geopolitiche e guerra commerciale che hanno spinto gli investitori verso beni considerati sicuri. “Il prezzo dell’oro ha raggiunto nuovi massimi storici e l’argento è salito di pari passo, grazie al suo storico beta rispetto all’oro”, sottolinea Peter Kinsella, Global Head of Forex Strategy di Union Bancaire Privée (Ubp). Una maggiore domanda, dunque, da parte degli investitori sui mercati finanziari, ma anche da parte dei consumatori, soprattutto asiatici, dopo la decisione dell’India di ridurre i dazi governativi sulle importazioni di oro e argento, che si confronta con un’offerta insufficiente. La produzione è infatti pressoché invariata dal 2014 e, secondo i dati del Silver Institute, nel 2024 si è registrato il quarto anno consecutivo di deficit di mercato, con conseguente riduzione delle riserve. “Dato che il mercato dell’argento fisico continua a presentare un notevole deficit tra domanda e offerta – spiegano da Ubp . Riteniamo possibili ulteriori aumenti di prezzo nei prossimi mesi”. Uno squilibrio che potrebbe essere accentuato anche dalla seconda anima di questo metallo. Oltre a essere un bene prezioso, infatti, l’argento è anche un ottimo conduttore di elettricità, è ampiamente utilizzato nelle tecnologie a basse emissioni di Co2 e nella mobilità elettrica. Secondo BloombergNef, le applicazioni industriali ormai assorbono il 55% della domanda totale di argento, sostenuta in particolar modo dalla crescita del comparto solare (fotovoltaico), stimata al 27% annuo dal 2015. “E il miglioramento della domanda industriale potrebbe diventare un importante fattore di crescita dei prezzi nel resto dell’anno”, suggerisce Kinsella.

Sull’argento c’è poi un discorso “monetario” che tiene conto del suo stretto legame con l’oro. Oggi, il rapporto oro-argento mostra che, agli attuali prezzi di mercato, occorrono circa 90 once d’argento per acquistarne una d’oro. Si tratta di un livello incredibilmente elevato – la media storica è di circa 65 once – e implica che l’argento è notevolmente sottovalutato rispetto al metallo giallo. Nel corso dell’ultimo secolo, questo è accaduto solo in tre occasioni, a fronte di avvenimenti economici globali di grande portata: alla fine degli anni Trenta, all’inizio della Seconda Guerra Mondiale; all’inizio degli anni Novanta, con la fine della Guerra Fredda; e nel 2020, durante la pandemia. “Quando in passato il rapporto oro-argento si è attestato sui livelli attuali, negli anni successivi l’argento ha registrato una notevole sovraperformance, con guadagni annualizzati di circa l’8% in media”, aggiungono da Ubp.

Alla riunione di settore della London Bullion Market Association a fine del 2024, i partecipanti al mercato erano concordi nel ritenere che l’argento sarebbe salito a livelli di circa 45 dollari per oncia nel 2025, con un notevole rialzo rispetto ai livelli attuali.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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