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Geox, nuovo piano industriale in due fasi. Nel 2026 stimati ricavi per 680 milioni


Geox cammina verso un futuro in cui prevede ricavi consolidati pari a circa 850 milioni nel 2029. E lo fa con un piano industriale 2025-2029 presentato oggi e articolato in due “passi”. Il primo, fino al 2026, si intitola Strategy re-rooting and performance improvement ed è incentrato sull’aggiornamento dei pilastri del business model attraverso l’implementazione di una rinnovata value proposition e una maggiore efficienza del modello operativo. Il secondo, da attuare entro il 2029 e denominato acceleration, ha invece l’obiettivo di rafforzare la presenza di Geox nei mercati chiave oltre all’espansione internazionale.

Il piano industriale 2025-2029 rappresenta un passaggio fondamentale per Geox e delinea con chiarezza le direttrici di trasformazione e crescita che guideranno la strategia del Gruppo nei prossimi anni. Il percorso affonda le radici in un’importante opera di razionalizzazione ed efficientamento, avviata nel 2024, che proseguirà con determinazione nel primo biennio del piano e che costituirà le fondamenta su cui costruire il futuro di Geox“, ha affermato l’amministratore delegato dell’azienda, Enrico Mistron, specificando i tre pilastri attorno ai quali si svilupperà la strategia della società: innovazione, stile e sostenibilità. “Il posizionamento dell’agenda Esg è al centro della strategia e della cultura aziendale“, ha sottolineato il manager.

Nel dettaglio, il piano approvato dal Gruppo di Montebelluna presieduto da Mario Moretti Polegato (nella foto di apertura dell’articolo) punta per il biennio 2025-2026 a una crescita moderata, con un Cagr (tasso di crescita annuale composto) del 2% e ricavi stimati a circa 680 milioni nel 2026. Nella seconda fase, la crescita è attesa invece “un significativo incremento” rispetto al periodo precedente, con un Cagr dell’8% e ricavi previsti a circa 850 milioni nel 2029. La redditività operativa netta (ebit adjusted) è attesa in progressivo incremento, con un’incidenza sul fatturato stimata tra il 2-3% nel 2026 e tra il 6-7% nel 2029. Il capitale circolante – si apprende ancora dalle stime del gruppo – si attesterà a circa il 16-18% dei ricavi di vendita lungo l’intero orizzonte di piano. Nel corso dell’intero orizzonte di piano, gli investimenti complessivi ammonteranno a circa 110 milioni euro.

L’indebitamento finanziario netto (al netto dell’effetto Ifrs 16) al termine dell’orizzonte del piano – prosegue la nota di Geox – è stimato in sensibile riduzione rispetto al livello attuale, attestandosi in un intervallo compreso tra 30 e 40 milioni euro. Negli esercizi 2025 e 2026 è in particolare previsto che l’indebitamento finanziario netto resti sostanzialmente invariato rispetto all’esercizio 2024, “grazie anche all’aumento di capitale che sarà eseguito entro il primo semestre 2025 e che supporterà la trasformazione e la riorganizzazione del business“. Nella fase due, “grazie all’accelerazione della crescita operativa e al miglioramento delle performance“, è invece prevista una “solida generazione di cassa, che contribuirà alla riduzione dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo“.

La sostenibilità, filo conduttore di ogni scelta strategica, guiderà Geox verso un modello di business sempre più responsabile e orientato alla creazione di valore nel lungo periodo.

Con questa visione, il gruppo è pronto ad affrontare una nuova fase di crescita, rafforzando il proprio posizionamento nel mercato della calzatura”, ha concluso Mistron, arrivato un anno fa alla guida dell’azienda dopo una lunga carriera in Luxottica.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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