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Bimbo di tre anni finisce in un canale, il piccolo muore annegato
I parenti, tra cui la madre che è in attesa di un altro figlio, ne avevano segnalato poco prima la scomparsa.Bimbo di tre anni finisce in un canale, il piccolo muore annegato – Nanopress.itI soccorritori, tra cui i sanitari del 118, hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma tutti i tentativi sono risultati inutili. Bimbo di tre anni finisce in un canale, il piccolo muore annegatoNon ce l’ha fatta il bambino di tre anni finito nel pomeriggio di oggi in un canale irriguo nel territorio del comune di Spinetoli in provincia di Ascoli Piceno. Il piccolo, di origine straniera, si trovava lì con la famiglia. I parenti, tra cui la madre che è in attesa di un altro figlio, ne avevano segnalato poco prima la scomparsa.I soccorritori, tra cui i sanitari del 118, hanno tentato a lungo le manovre di rianimazione, ma tutti i tentativi sono risultati inutili. Nel contempo è stata allertata l’eliambulanza che è stata poi rimandata indietro perché il piccolo è morto. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri, che erano stati allertati da alcune persone del posto, che avevano notato il corpicino nell’acqua. LEGGI TUTTO
Trovato senza vita Davide Businaro, il 50enne scomparso da Casarsa
La moto dell’uomo, con cui si era allontanato il giorno della scomparsa, era stata ritrovata qualche giorno fa ad Avaris, nel comune di Socchieve.Trovato senza vita Davide Businaro, il 50enne scomparso da Pordenone – Nanopress.itDelle indagini si sta occupando la Guardia di Finanza. Al momento è escluso il coinvolgimento di terze persone. Trovato senza vita Davide BusinaroUn altro caso di scomparsa che si conclude in maniera drammatica. Nelle scorse ore è stato infatti ritrovato il corpo di Davide Businaro. Il 50enne, originario di Casarsa della Delizia, era scomparso domenica scorsa. Oggi, a distanza di sei giorni, la sua salma è stata trovata priva di vita a Socchieve, in Carnia, dai vigili del fuoco. La moto di Businaro, una Yamaha, era stata rinvenuta alcuni giorni fa ad Avaris, nello stesso comune friulano. Le indagini sono affidate alla Guardia di Finanza, e – almeno per il momento – si escludono responsabilità di terzi.Businaro, impiegato presso una ditta di Codroipo e originario di San Vito al Tagliamento, era uscito di casa senza portare con sé il cellulare. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Udine, che ha informato quella di Pordenone e la Prefettura, che aveva attivato il piano di ricerca delle persone scomparse. Dopo la denuncia dei familiari del 50enne, erano immediatamente scattate le ricerche, conclusesi nelle scorse ore con il ritrovamento del corpo. LEGGI TUTTO
Contratto sospeso fino a 300 giorni per l’autonomo malato oncologico
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaParlamento al lavoro per accrescere le tutele dei lavoratori, sia dipendenti che autonomi, che siano malati oncologici oncologici. Per i lavoratori autonomi, in particolare «abbiamo pensato di raddoppiare, cioè di portare da 150 a 300 giorni, i termini già previsti dalla legge 81 del 2017 (Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l’articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato, ndr) che parlano di una sospensione del rapporto di lavoro autonomo verso un committente». A dirlo è il deputato Andrea Giaccone (Lega), relatore delle nuove disposizioni “concernenti la conservazione del posto di lavoro e i permessi retribuiti per esami e cure mediche in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, invalidanti e croniche”, appena approvate in prima lettura dalla Camera e ora all’attenzione delle Camere.Fino a 24 mesi di congedo per i dipendentiIl cuore della riforma, che fonde insieme un pacchetto di 5 diverse proposte di legge, è l’introduzione nel nostro ordinamento di un congedo speciale fino a 24 mesi – continuativi o frazionati – in favore dei dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche nonchè da malattie invalidanti o croniche, anche rare, che comportano un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Previsto anche, in aggiunta alle tutele previste dalla normativa vigente, la possibilità di usufruire di ulteriori 10 ore annue di permesso per visite, esami strumentali, analisi chimico-cliniche e microbiologiche e cure mediche frequenti, sempre per i lavoratori pubblici e privati affetti da malattia oncologica in fase attiva o in follow-up precoce o da malattie invalidanti o croniche.Loading…Nel 2024 390mila casi oncologiciAl momento, in Italia, sono circa 4 milioni le persone che convivono con una malattia oncologica, invalidante o cronica. «Per il 2024, l’incidenza dei nuovi casi di malattia oncologica era stimata in circa 390mila casi», sottolinea Giaccone: «È chiaro che non possiamo pensare che tutte queste persone siano in età lavorativa, ma sicuramente parliamo di una platea tra i malati oncologici lavoratori, e i pazienti affetti da malattie invalidanti croniche o rare che va sulle cinque cifre, cioè parliamo nell’ordine di centinaia di migliaia di persone».La nuova normativa potrebbe essere in vigore già all’inizio del prossimo ano: «Il testo approvato a Montecitorio prevede il 1° gennaio 2026, quindi l’auspicio è che l’iter si concluda direttamente al Senato», in modo da rispettare tale previsione, conclude Giaccone. LEGGI TUTTO
Giorgia Meloni supera Prodi ed entra nella top five dei governi più longevi
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaIl record del “Berlusconi 2”, rimasto in carica per 1.412 giorni, è ancora lontano. Ma il governo Meloni, pur tra qualche fibrillazione per le strategie da adottare sulla Difesa o sull’Ucraina e per la “gestione” del Ddl sicurezza, può intanto festeggiare l’ingresso nella “top five” dei governi più longevi . L’attuale esecutivo di centrodestra, che si è insediato a Palazzo Chigi il 22 ottobre 2022, raggiungendo il 27 marzo 2025 gli 887 giorni di attività, distanzia il primo governo Prodi, che si è fermato a quota 886 giorni.Due dei 4 governi Berlusconi i più duraturi nella storia RepubblicanaCome dettoz, a guidare la graduatoria degli esecutivi più longevi è Silvio Berlusconi con il suo secondo governo, che è rimasto in carica 1.412 giorni tra l’11 giugno 2001 e il 23 aprile 2005. E, oltretutto, il Cavaliere, scomparso nel giugno 2023, precede sé stesso: al secondo posto c’è infatti il quarto esecutivo Berlusconi con 1.287 giorni (dall’ 8 maggio 2008 al 16 novembre 2011).Loading…Da Craxi a Moro: gli altri esecutivi nel segno della longevitàSul podio, al terzo posto, continua a restare il primo governo Craxi, rimasto in carica 1.093 giorni nel periodo compreso tra il 4 agosto 1983 e il 1° agosto 1986. In quarta posizione figura il governo Renzi, che ha lasciato Palazzo Chigi dopo 1.024 giorni (dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016). E che entra ora nel mirino di Giorgia Meloni. Che ha appena superato il “Prodi 1” (886 giorni tra il 18 maggio 1996 e il 21 ottobre 1998) e che ha già abbondantemente staccato il terzo governo guidato per 852 giorni da Aldo Moro dal 24 febbraio 1966 al 25 giugno 1968.Meloni ora punta alla top ten dei premier più longeviGiorgia Meloni sta anche salendo di posizioni nella classifica con cui si misura il tempo complessivamente in carica del presidente del Consiglio (sommando la durata dei governi guidati). La leader di Fdi all’inizio del mese di agosto del 2025 dovrebbe entrare nella “top ten” dei premier più longevi, superando Giuseppe Conte (attualmente undicesimo), che in totale ha ricoperto l’incarico per 988 giorni nei due mandati consecutivi dei suoi due governi (”gialloverde” e “giallorosso”), guidati tra il 2018 e il febbraio 2021, e Matteo Renzi (al momento decimo), come già detto a Palazzo Chigi per 1,024 giorni. Ai primi tre posti di questa graduatoria ci sono Silvio Berlusconi, con 3.339 giorni complessivi al timone dei suoi quattro esecutivi, seguito da Giulio Andreotti (2.678 giorni) e Alcide De Gasperi (2.591 giorni). LEGGI TUTTO
Blitz del centrodestra: con il 40% dei voti niente ballottaggio alle comunali. Ira delle opposizioni
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaUn emendamento anti ballottaggi, per le elezioni del sindaco nei comuni con più di 15 mila abitanti purché abbia avuto il 40% dei voti, è stato presentato dalla maggioranza al Senato e sottoscritto dai capigruppo di tutto il centrodestra. Si tratta di una proposta di modifica al cosiddetto decreto elezioni, ora al vaglio della commissione Affari costituzionali, e che disciplina il voto delle prossime amministrative di maggio (con voto domenica e lunedì) e dei referendum di giugno. La modifica non sarebbe valida per la prossima tornata amministrativa, dal moment0 che sono già state presentate le liste, ma da quella successiva. Sempre che l’inserimento della modifica nel decreto elezioni superi il vaglio del Colle che potrebbe muovere rilievi sulla necessità e urgenza della misura.L’emendamento del centrodestra: nei Comuni no ballottaggio con almeno il 40% dei votiL’emendamento rispolvera una precedente proposta del centrodestra. In particolare, si chiede di modificare gli articoli 72 e 73 del testo unico delle leggi sugli enti locali per cui risulterebbe eletto sindaco «il candidato che ottiene il maggior numero di voti a condizione che abbia conseguito almeno il 40% dei voti validi». Oggi serve il 50% + 1. «In caso di parità tra due candidati (pari o oltre il 40%) sarà eletto chi ha incassato il maggior numero di voti validi». Previsto, inoltre, un consistente premio di maggioranza per il candidato vincente: nel testo è previsto che in caso di elezione al primo turno di un candidato sindaco, «alla lista o al gruppo di liste a lui collegate che non abbia già conseguito almeno il 60% dei seggi del Consiglio, viene assegnato il 60% dei seggi, sempreché nessuna altra lista o altro gruppo di liste collegate abbia superato il 50% dei voti validi».Loading…Schlein: blitz destra su ballottaggi, ci opporremo a scempioMa l’opposizione non ci sta. E si dice pronta alle barricate. «Con un altro blitz notturno la destra che governa vuole riscrivere le regole democratiche a suo vantaggio, è inaccettabile. La destra sta provando a farsi una legge elettorale per i comuni su misura, colpendo i ballottaggi nei Comuni sopra i 15mila abitanti con un emendamento che riduce al 40% la soglia per eleggere il sindaco al primo turno. Chiediamo il ritiro di questo emendamento che consideriamo una grave provocazione. Se l’emendamento non verrà ritirato useremo tutti gli strumenti parlamentari possibile per opporci a tale scempio» attacca la segretaria del Pd Elly Schlein. Mentre il capogruppo dem al Senato aggiunge: se la norma non uscirà dal testo «ci saranno le nostre barricate». E il capogruppo M5s Stefano Patuanelli di rimando: «Abbiamo sottolineato l’assoluta inaccettabilità dal punto di vista costituzionale e politico di questo emendamento: non c’è nessun motivo di urgenza, la materia elettorale non si fa per decreto e se hanno in mente colpi di mano difenderemo la Costituzione».La Russa: su ballottaggi ascolterò ma non mi scandalizzoSulla questione interviene il presidente del Senato: «Questo è un problema che va esaminato, vedremo se è compatibile con un decreto o no. Sul contenuto non mi scandalizzo, sulla modalità tutto sarà fatto secondo le regole e sono pronto ad ascoltare le obiezioni che vengono dalle opposizioni», dice Ignazio La Russa replicando ai cronisti che, a margine di un convegno in sala Zuccari, gli chiedono dei rilievi da parte delle opposizioni sull’emendamento firmato dai capigruppo di maggioranza al dl elezioni per modificare la soglia per i ballottaggi nei comuni con più di 15mila abitanti. LEGGI TUTTO
POLITICA
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