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Mattarella: le minacce nucleari si stanno moltiplicando
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«Il dialogo strategico ha, sin qui, evitato un nuovo olocausto nucleare. Occorre impedire che la logica dello scontro porti a imboccare sentieri forieri soltanto di indicibili sofferenze, lutti e distruzione. Le minacce si vanno moltiplicando, con lo sviluppo di arsenali la cui unica giustificazione appare quella dell’aggressione e della dominazione e non della difesa». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita di Stato in Giappone, incontrando i sopravvissuti dei bombardamenti atomici di Hiroshima e NagasakiMattarella: minacciare nucleare è sconsideratezza inquietante Loading…Mattarella ha ricordato che «il Trattato di Non Proliferazione del 1968, ancor oggi architrave della vita internazionale, cristallizza un impegno che ogni Stato ha assunto il dovere di onorare. Eppure, oggi, l’architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non dai conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante. Sono in gioco i destini dell’umanità»Dalla Russia pericolosa narrativa nucleare In particolare la Federazione Russa «si è fatta promotrice di una rinnovata e pericolosa narrativa nucleare, a cui si aggiungono il blocco dei lavori del Trattato di Non Proliferazione, il ritiro dalla ratifica del Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari e le minacce rivolte all’Ucraina, instillando l’inaccettabile idea che ordigni nucleari possano divenire strumento ordinario nella gestione dei conflitti come se non conducessero inevitabilmente alla distruzione totale». LEGGI TUTTO
Meloni: l’Europa che vuole iperegolamentare tutto non sopravviverà, serve nuova visione. No a rappresaglie sui dazi
Prezzi troppo alti energia, misure immediateI prezzi «troppo alti» dell’energia richiedono, secondo Meloni, «misure immediate e strutturali» anche con «misure a lungo termine. La riforma del mercato elettrico europeo è un importante passo avanti per un mercato più resiliente e flessibile e in grado di dare stabilità. È fondamentale assicurare una attuazione veloce». L’Italia «si è candidata come hub di approvvigionamento e distribuzione per far incontrare l’offerta del continente africano e l’Europa anche attraverso il Piano Mattei».Ridurre del 25% tutti gli oneri amministrativi, 35% per Pmi«Sosteniamo l’azione di semplificazione avviata dalla Commissione europea con i pacchetti Omnibus, il primo dei quali è stato presentato pochi giorni fa ed è dedicato alla semplificazione delle regole di rendicontazione e due diligence per la sostenibilità. Siamo però convinti che l’azione di semplificazione non debba arrivare solo a valle, ma intervenire a monte, in tutte le nuove proposte di legislazione europea. Condivideremo per questo l’invito alla Commissione, e con lei ai co-legislatori, a lavorare per raggiungere l’obiettivo di ridurre il costo di tutti gli oneri amministrativi almeno del 25% per tutti, e almeno del 35% per le piccole e medie imprese».No a un Green Deal con un nome diverso«Continueremo ad insistere per una politica industriale efficace, che sappia combinare gli obiettivi ambientali con la competitività, rinunciando agli eccessi ideologici che abbiamo purtroppo visto e denunciato in passato. Il Clean Industrial Deal, presentato dalla Commissione, va in questa direzione. Sia chiaro che intendiamo impedire un nuovo Green Deal con nome diverso». Meloni, nel corso delle sue comunicazioni in aula al Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. è perentoria. «Chiediamo azioni concrete: il settore auto non può essere abbandonato al proprio destino, per questo abbiamo presentato un paper con la Repubblica Ceca, anche grazie a questo nostro lavoro la Commissione ha presentato un piano di lavoro per settore il automotive, con una prima soluzione per il tema delle multe ai produttori non in linea con gli obiettivi (fissati dal Green Deal, ndr)». «Lavoriamo – garantisce Meloni – perché questi temi siano anche nelle conclusioni del prossimo Consiglio, occorrerà insistere perché venga applicato realmente il principio della neutralità tecnologica».Siamo a fianco Kiev, maggioranza su stessa linea“Sosteniamo gli sforzi del presidente Donald Trump” per una soluzione della guerra in Ucraina, dice la presidente del Consiglio. «Il sostegno al popolo ucraino non è mai stato in discussione», «lo facemmo senza tentennamenti» quando scoppiò la guerra «e a distanza di oltre tre anni quella scelta è rimasta immutata, non solo per Fratelli d’Italia, ma per l’intera coalizione di governo, questo impegno lo rivendichiamo davanti al mondo, siamo una nazione che rispetta i propri impegni internazionali e proprio per questo il suo parere conta». Quanto all’invio di truppe in Ucraina «non è mai stato all’ordine del giorno» e quella di Gran Bretagna e Francia «è una proposta molto complessa, rischiosa e poco efficace».Usa-Ue, chi scava solco indebolisce intero Occidente«Chi ripete ossessivamente che l’Italia dovrebbe scegliere tra Europa e Usa, lo fa strumentalmente per ragioni di polemica domestica o perché non si è accorto che la campagna elettorale americana è finita dando a Donald Trump il mandato di guidare gli Stati Uniti e di conseguenza ai suoi partner europei di fare i conti con questa America. Chi per ragioni ideologiche alimenta una narrazione diversa tentando di scavare un solco tra le due sponde dell’Atlantico non fa che indebolire l’intero Occidente a beneficio di ben altri attori», osserva Meloni. «Noi crediamo che l’Italia debba spendere le sue energie per costruire ponti e non per solchi eppure in uno scenario tutt’altro che facile può fare la sua parte così come riteniamo che l’Italia debba lavorare dialogando con i propri partner a proposte efficaci per la costruzione di una pace giusta e duratura e non ci interessa il protagonismo delle parole, ci interessa il protagonismo dei fatti, significa anche che il ruolo dell’Italia non è quello di seguire acriticamente i partner europei piuttosto che i partner americani, ma al contrario quello di offrire il suo franco punto di vista e, se necessario, segnalare anche il suo dissenso perché la posta in gioco è troppo alta e questo fa una nazione seria». LEGGI TUTTO
Saman Abbas, la madre è arrivata in Italia
Condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della figlia, Nazia nega le accuse e sostiene che altri parenti siano i veri responsabili.Saman Abbas, la madre è arrivata in Italia – Nanopress.itOltre a Nazia Shaheen e suo marito Shabbar Abbas, gli altri parenti coinvolti nel caso di Saman Abbas sono: Danish Hasnain, lo zio di Saman, che è stato condannato a 14 anni in primo grado e due cugini di Saman, inizialmente imputati, ma assolti in primo grado. Saman Abbas, la madre è arrivata in ItaliaNazia Shaheen, la madre di Saman, è stata estradata dall’Italia dopo essere stata arrestata in Pakistan. Condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della figlia, Nazia nega le accuse e sostiene che altri parenti siano i veri responsabili. Ora che è in Italia, avrà l’opportunità di fornire la sua versione dei fatti agli inquirenti italiani.L’ultima immagine di Saman con la madre risale alla notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021, poco prima che la giovane venisse uccisa per aver rifiutato di lasciare il suo fidanzato, con cui avrebbe voluto presto convolare a nozze. Il caso è ancora in corso e l’appello è previsto per l’autunno. Le dichiarazioni di Nazia potrebbero portare nuovi elementi alla luce.Oltre a Nazia Shaheen e suo marito Shabbar Abbas, gli altri parenti coinvolti nel caso di Saman Abbas sono: Danish Hasnain, lo zio di Saman, che è stato condannato a 14 anni in primo grado e due cugini di Saman, inizialmente imputati, ma assolti in primo grado. LEGGI TUTTO
Pedone investito e ucciso a Brindisi, fermato l’automobilista che era fuggito
La vittima, Teodoro Taurisano, 82 anni, è stato travolto e ucciso da un’auto in viale Togliatti a Brindisi. Grazie alle telecamere installate nella zona dell’incidente, gli agenti sono riusciti a risalire al presunto responsabile. Strisce-pedonali – Nanopress.itSi tratta di un uomo di 32 anni, che è stato ora fermato con l’accusa di omicidio stradale. Fermato il conducente dell’auto che ha investito e ucciso un pedone a BrindisiÈ stato identificato e fermato il conducente della vettura che – nella serata di ieri, domenica 24 settembre – a bordo della sua auto ha investito e ucciso Teodoro Taurisano, 82 anni, mentre attraversava la strada. L’incidente è avvenuto in viale Togliatti.La vittima, immediatamente soccorsa, è morta sul colpo. Il conducente della vettura si era invece dato alla fuga, senza fermarsi a prestare soccorso. Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo dell’incidente, l’uomo – un 32enne del posto – è stato intercettato e fermato. Dovrà ora difendersi dall’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. LEGGI TUTTO
Schumacher, il patrimonio in vendita per pagare le cure da 7 milioni l’anno: «La moglie ha venduto orologi e ville»
Secondo quanto riferisce The Sun, le cure dell’ex campione di Formula 1 costerebbero 7 milioni di euro l’anno, per questo la moglie e i figli starebbero vendendo parte del patrimonio. Il patrimonio di Schumacher è in vendita per pagare le cure – Nanopress.itPer quanto riguarda le condizioni di salute di Schumacher, l’ultima notizia ufficiale risale al 2019, quando la famiglia assicurò che si stava facendo il possibile per aiutare il campione.Schumacher, il patrimonio in vendita per pagare le cure da 7 milioni l’annoCorinna Schumacher sta vendendo parte del patrimonio di famiglia per coprire gli esosi costi delle cure necessarie a mantenere in vita suo marito, Michael Schumacher. Secondo il tabloid inglese “The Sun”, la moglie e i figli dell’ex campione di Formula 1 stanno pagando 7 milioni di euro all’anno per continuare a sostenere le cure di cui Schumi ha bisogno, a seguito dell’incidente sciistico di cui è rimasto vittima nel 2013. Alcuni degli orologi appartenuti all’ex campione sono stati messi all’asta e sono stati venduti per 4,4 milioni di euro. Tra questi, un modello esclusivo di Patek Philippe, che è stato venduto a 2,5 milioni di euro. Inoltre, Corinna ha venduto l’aereo privato della famiglia (che aveva un costo di 31,6 milioni di euro) e alcune proprietà immobiliari, tra cui ville non più utilizzate3.Per quanto riguarda le condizioni di salute di Schumacher, l’ultima notizia ufficiale risale al 2019, quando la famiglia ha dichiarato: “Potete stare certi che siete ancora nelle migliori mani e che stiamo facendo tutto il possibile per aiutarlo. Vi preghiamo di comprendere che stiamo seguendo la volontà di Michael e per questo manteniamo privata una questione delicata come la sua salute”. L’incidenteIl 29 dicembre del 2013 il mondo intero venne raggiunto da una drammatica notizia: il sette volte campione del mondo, Michael Schumacher, era rimasto vittima di un incidente sugli sci. Quella domenica Shumacher si trovava a Meribel, sulle Alpi Francesi, con la famiglia e con gli amici per trascorrere le vacanze natalizie nel suo chalet ‘Les Brames’.Sciatore esperto e perfetto conoscitore di quelle piste, Schumacher scese lungo la Chamois, una pista Rossa, mentre gli amici scelsero di percorrere La Biche, una pista Blu. A rivelare quello che accadde al campione, fu una telecamera GoPro installata sul casco di Schumi. Schumacher stava procedendo a velocità normale, quando fu sorpreso da una roccia nascosta dalla neve appena caduta. La colpì e poi finì su un’altra roccia. L’ex pilota tedesco fu elitrasportato all’ospedale Universitario di Grenoble, dove venne ricoverato in “gravi condizioni” e da allora nulla più è stato come prima. LEGGI TUTTO