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Caso Almasri, mozione di sfiducia contro il ministro Nordio dai partiti di opposizione
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«In merito alla gravissima vicenda della liberazione e del rimpatrio con volo di Stato del torturatore libico Almasri, i partiti di opposizione – Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva e Più Europa – presenteranno in Parlamento una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia del governo Meloni, Carlo Nordio». Lo si legge in una nota. Intervenendo in Parlamento, la scorsa settimana, il Guardasigilli ha puntato il dito contro la Corte penale internazionale e più di un esponente del governo, a partire dalla stessa Meloni, avevano adombrato l’ipotesi di una regia per un ordine di arresto diramato solo nel momento in cui il generale libico era arrivato in Italia dalla Germania.Cpi apre fascicolo sul ruolo dell’ItaliaPochi giorni dopo aver spiccato un mandato d’arresto internazionale nei confronti del carceriere libico, la Cpi ha deciso di chiedere a Roma spiegazioni formali sui motivi che hanno portato le autorità a ignorare la richiesta di consegna, violando gli obblighi di cooperazione. Niente realisticamente all’orizzonte nei riguardi della premier Giorgia Meloni e dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, a dispetto del ricorso presentato da un rifugiato sudanese vittima delle torture di Almasri.Loading…«Non faccio il passacarte, atto era nullo»«Il ministro non è un passacarte: è un organo politico che deve meditare sul contenuto delle richieste in funzione di qualche contatto con altri ministeri e altri organi dello Stato. Ho il potere e dovere di interloquire con altri organi dello Stato ove se ne presentasse la necessità, e questa necessità c’era eccome». È stato, questo, unp degli argomenti portati da Nordio nel ricostruire l’accaduto dinanzi a deputati e senatori. Per il ministro in sostanza l’atto della Corte penale internazionale «era nullo» perché «in lingua inglese e con allegati arabo». LEGGI TUTTO
Lascia la figlia di 3 anni sola in casa, mamma arrestata per abbandono di minore
Ad allertare le autorità sono stati i vicini di casa, allarmati dal pianto disperato della bambina, che cercava di sporgersi dalla finestra di casa per cercare la madre.Lascia la figlia di 3 anni sola in casa, mamma arrestata per abbandono di minore – Nanopress.itUna volta rientrata a casa, la donna ha riferito di essere uscita per una commissione alle Poste, ma l’orario (le 20 circa) non sarebbe stato compatibile con l’apertura degli uffici. Lascia la figlia di 3 anni sola in casa, mamma arrestata per abbandono di minoreUna donna di 40 anni di Torino è stata arrestata con l’accusa di abbandono di minore. Aveva lasciato la figlia di tre anni da sola in casa, ma il pianto incessante della piccola ha allarmato i vicini, che hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine, tentando – al tempo stesso – di rassicurare la piccola. Inizialmente si era ipotizzato che la donna avesse avuto un malore all’interno dell’appartamento, ma mentre le operazioni erano in corso, è arrivata la madre, spiegando di essersi assentata per un’ora mentre la figlia dormiva.La 40enne ha riferito di essere uscita per una commissione alle Poste, ma erano circa le 20 quando si sarebbe allontanata e a quell’ora gli uffici postali sono chiusi, quindi la sua versione dei fatti è al vaglio degli inquirenti. La piccola è stata quindi affidata alla zia, e le indagini sono ora coordinate dal pm Laura Longo della procura torinese, che ha chiesto la convalida del fermo. LEGGI TUTTO
Baby prostitute a Bari, adolescenti adescate con la promessa di guadagni facili: 10 arresti
Le indagini sono partite a seguito della denuncia di una mamma. Quattro donne e due uomini sono finiti in carcere. Per due clienti delle giovanissime sono scattati i domiciliari. Baby prostitute a Bari – Nanopress.itPer un terzo cliente e il gestore di una struttura in cui si consumavano i rapporti tra le giovanissime e i clienti, è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza.Giro di baby prostitute scoperto a BariCon la promessa di facili guadagni e regali di lusso, avrebbero fatto prostituire delle ragazze minorenni. È con questa accusa che questa mattina si sono aperte le porte del carcere di Bari per quattro donne e due uomini. I sei indagati avrebbero gestito e organizzato un giro di prostituzione. È stata la denuncia di una mamma a far scattare le indagini degli agenti della Squadra Mobile di Bari.Per altri due clienti delle giovanissime, che secondo gli inquirenti erano consapevoli della minore età delle ragazze, sono scattati gli arresti domiciliari. Per un altro cliente e per il gestore di una struttura ricettiva in cui spesso avevano luogo gli incontri tra le baby prostitute e i clienti, è stato disposto l’obbligo di dimora nel Comune di residenza. Le indagini hanno preso il via nel marzo 2022, a seguito della denuncia presentata dalla mamma di una ragazza di 16 anni, che frequentava una presunta escort poco più grande di lei. A quel punto, gli inquirenti hanno scoperto il giro che coinvolgeva decine di ragazzine, perlopiù minorenni, le cui prestazioni sessuali venivano pagate anche centinaia di euro. Le indagini dopo la denuncia di una mamma – Nanopress.itCosa prevede la legge sulla prostituzione minorileIn Italia, la prostituzione di persone maggiorenni non costituisce reato; tuttavia, la prostituzione minorile è severamente punita dalla legge. La normativa vigente non punisce il minore che si prostituisce, ma tutti coloro che traggono profitto da questa situazione. In altre parole, il minorenne che decide di vendere il proprio corpo in cambio di soldi non commette reato. Al contrario, si macchiano di un grave delitto tutti quelli che sfruttano da questa condotta.Reclutamento della prostituzione minorile: Chiunque recluti o induca alla prostituzione un minorenne è punito con reclusione da sei a dodici anni e una multa da 15.000 a 150.000 euro. Il reclutamento riguarda chi procura minori per venderli a coloro disposti a pagare per una prestazione sessuale.Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione minorile: Con la stessa pena (da sei a dodici anni e multa da 15.000 a 150.000 euro) è punito chi favorisce, sfrutta, gestisce, organizza o controlla la prostituzione di un minore. LEGGI TUTTO
Si tuffano in mare nonostante la bandiera rossa, due turisti salvati a Jesolo
I bagnini avevano cercato di farli desistere, ma i due turisti dell’est Europa, in gruppo con altre 15 persone, hanno ignorato gli avvertimenti. Due turisti salvati a Jesolo – Nanopress.itA un certo punto, due di loro sono stati visti in difficoltà, e i bagnini si sono prontamente tuffati per salvarli.Due turisti salvati a JesoloEroico salvataggio questa mattina nel mare di Jesolo, Venezia. Due turisti dell’est Europa hanno deciso di tuffarsi, nonostante la bandiera rossa e le segnalazioni dei bagnini, che gli avevano sconsigliato di avventurarsi in mare. Il gruppo era composto da una quindicina di persone. A un certo punto, due di loro sono stati visti in difficoltà e gli addetti al salvataggio si sono prontamente tuffati per tirarli fuori dall’acqua. Uno di loro si è ripreso subito, per il secondo si è reso necessario il massaggio cardiaco, in attesa che arrivassero gli operatori del Suem. Trasferito al pronto soccorso, le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. Sul posto era presente anche il presidente Aja (e vice presidente Jesolo Turismo), Pierfrancesco Contarini, che ha elogiato il lavoro dei bagnini, che non hanno mai perso di vista il gruppo di bagnanti, viste le condizioni proibitive del mare.Bloccati in un isolotto sul Ticino, salvati dai pompieriIl nucleo SAF (speleo-alpino-fluviale) del Comando di Milano ha tratto in salvo quattro ragazzi di Vanzago rimasti bloccati in un isolotto del Ticino nel comune di Cuggiono. Le due ragazze e i due ragazzi si erano avventurati a un paio di chilometri dalla riva, decidendo di sfruttare la bella giornata di sole. Tuttavia, a causa delle forti correnti del fiume, non riuscivano a raggiungere la sponda. Fortunatamente, sono riusciti a lanciare l’allarme, e le squadre del soccorso acquatico dei Vigili del Fuoco, supportate dal personale del distaccamento volontario di Inveruno, sono intervenute prontamente. Utilizzando uno specifico gommone rafting, i Vigili del Fuoco hanno riportato i quattro ragazzi a riva. LEGGI TUTTO
Dramma a Chioggia, aggredisce l’ex fidanzata: la donna lo denuncia e lui si toglie la vita
La donna è stata trasferita d’urgenza in ospedale, ma non sarebbe in pericolo di vita. La vittima e il suo ex fidanzato lavoravano entrambi per la stessa ditta, la Veritas, società che gestisce i rifiuti.Donna aggredita a Chioggia – Nanopress.itLa vittima lo aveva denunciato ai carabinieri. Scoperto il fatto, l’uomo – un 50enne di Noale – si è tolto la vita. Il suicidio risalirebbe a un paio di giorni fa. Dramma a Chioggia: 50enne si suicida dopo essere stato denunciato dall’ex fidanzataHa aggredito la sua ex fidanzata, così lei ha sporto denuncia ai carabinieri. Quando lui ha scoperto di essere stato denunciato, ha deciso di farla finita. La vittima del tentato omicidio è una donna di 35 anni, che è ricoverata all’ospedale dell’Angelo, ma non è in pericolo di vita. L’uomo, un 50enne di Nole, è stato trovato senza vita nella sua abitazione a Noale. Il suicidio risalirebbe a un paio di giorni fa.I due avevano avuto una relazione che negli ultimi tempi era diventata piuttosto turbolenta. La vittima e il suo ex fidanzato lavoravano entrambi per la stessa ditta, la Veritas, società che gestisce i rifiuti. LEGGI TUTTO
POLITICA
Mauri (Pd): ransomware minaccia alla sicurezza, sì alle azioni sotto copertura
Re Carlo e Camilla, cena di Stato al Quirinale con Mattarella e altri 150 invitati. FOTO
No dei giudici al terzo mandato, De Luca: “Si è pronunciata l’Alta Corte, anzi Altissima”
Centri migranti in Albania, presentate le conclusioni della Corte di Giustizia Ue