L’esordio di Vannacci tra i selfiePrima dell’inizio della manifestazione c’è stato un altro bagno di folla, quello per Roberto Vannacci tra gli stand della Lega che circondano il pratone di Pontida. Appena arrivato, l’eurodeputato è stato circondato da decine di persone in cerca di un selfie o una stretta di mano. Oltre ai cronisti, che l’hanno scortato fino allo stand dove è in vendita il suo libro “Il mondo al contrario”. A chi gli chiedeva se fosse sorpreso da tanta accoglienza, essendo la prima volta che partecipa al raduno, il generale ha risposto: «Ad agosto sono venuto a Pontida per la prima volta. Non mi aspettavo tanto ed è molto bello». E su un’eventuale e prossima tessera della Lega, Vannacci ha risposto: «Ne parleremo, vedremo ma ciò non toglie nulla: io sono qua con la Lega e faccio campagna elettorale per la Lega».Gli ospiti: da Orbán al portavoce di VoxDal leader dei Patrioti, Viktor Orbán all’olandese Geert Wilders; dalla vicepresidente di Fpö, il partito che ha dominato il voto in Austria, Marlene Svazek, a José Antonio Fúster, portavoce di Vox strappato nel frattempo ai Conservatori di Giorgia Meloni. Manderanno un messaggio invece l’amica Le Pen impegnata in Francia e l’ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro. Edizione numero 36 e di certo quella con più ospiti stranieri con una platea ben più folta di quella che, nel 2022, spinse Enrico Letta a definire Pontida “provincia dell’Ungheria”. Stavolta non sarà né il Pd né Meloni (nel 2023, nello stesso giorno, la premier era a Lampedusa con Ursula von der Leyen) a rubare la scena al “Capitano”.Orbán: Salvini è un eroe, il processo è una vergognaNumerosi applausi dai leghisti all’esordio sul palco del primo primo ministro ungherese e leader di Fidesz Orbán che ha ringraziato il pubblico mettendosi la mano sul cuore. Poi ha citato Matteo Salvini dicendo: «Noi in Ungheria festeggiamo Salvini come un eroe perché ha chiuso i confini e ha difeso le case degli italiani – ha aggiunto Orban interrotto dagli applausi dei militanti -. Anzi, ha difeso anche l’Europa e meriterebbe una onorificienza e non un procedimento giudiziario. Quello in corso è una vergogna».Orbán: porteremo migranti irregolari a Bruxelles Se continuerà l’immigrazione irregolare in Europa, «noi da Budapest i migranti li porteremo a Bruxelles e li deponiamo davanti agli uffici di Bruxelles. Se vogliono quei migranti che se li tengano!» detto il primo ministro ungherese accolto da numerosi applausi dei leghisti. Orbán ha aggiunto: «Non credete che sia impossibile, noi siamo l’esempio vivente», ricordando che «in Ungheria il numero dei migranti è zero, noi non diamo in mano altrui il nostro paese. Non facciamo entrare gli illegali, noi difendiamo i confini. Chi vuole entrare deve aspettare il permesso e deve farlo fuori dai nostri confini». LEGGI TUTTO