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Campania, avviso di garanzia per Maria Rosaria Boccia: «Mi ritiro dalle Regionali»
Ascolta la versione audio dell’articoloMaria Rosaria Boccia si ritira dalle Regionali in Campania, dove era in corsa come consigliere con la lista «Dimensione Bandecchi».«Non ho la forza»L’imprenditrice di Pompei, in una lettera inviata proprio a Stefano Bandecchi, ha scritto di «non avere la forza di affrontare nuovamente un simile calvario» a causa del secondo avviso di garanzia ricevuto la sera di martedì 4 novembre. Loading…«È stata una notizia che mi ha profondamente ferita – ha aggiunto – Per questo motivo ho deciso di ritirare la mia candidatura al Consiglio Regionale della Campania».La nuova indagineProprio pochi giorni fa, Boccia è finita al centro di una nuova indagine. La Procura di Roma le ha contestato, in concorso con un giornalista di una testata online, il reato di interferenze illecite nella vita privata dell’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.L’udienza del 9 febbraioIntanto, per il 9 febbraio è fissata l’udienza del procedimento che vede Boccia accusata per stalking, lesioni, interferenze illecite nella vita privata e diffamazione in seguito a un altro esposto presentato sempre da Sangiuliano. LEGGI TUTTO






Puglia, i dem stringono sul candidato: oggi la segreteria regionale
Ascolta la versione audio dell’articoloDomani i leader di Pd, M5S e Avs si ritroveranno di nuovo faccia a faccia, dopo la pausa estiva, sul palco del Monk di Roma. Per quella data la speranza è che le due grane del centrosinistra per le prossime regionali, le candidature in Puglia e Campania, siano alle spalle. Nella Regione guidata da Michele Emiliano, il suo successore in pectore Antonio Decaro per scendere in campo ha messo un pesante veto sulle candidature in consiglio dello stesso Emiliano (giocando sul terreno dem) e dell’ex governatore Nichi Vendola (sconfinando in casa Avs). Una mossa che da un lato ha irritato profondamente l’Alleanza Verdi Sinistra, dall’altro ha creato un vero e proprio caso all’interno del Pd: come convincere un big del calibro di Emiliano a farsi da parte?Il nodo dei tempi per il NazarenoFino ad ora Elly Schlein ha lavorato nelle retrovie, affidando la patata bollente al fidato Igor Taruffi, ma se la vicenda non verrà risolta in ambito locale in tempi ragionevoli, potrebbe essere necessario un coinvolgimento più diretto del Nazareno. Politicamente ancor più spinoso è il no a Vendola che Avs non è intenzionata ad accettare: in questo caso il messaggio che i democratici avrebbero recapitato a Decaro è che l’alleanza con i rossoverdi – considerata solida e affidabile in tutta Italia – non può essere messa in discussione e che, se è intenzionato a candidarsi, sarà suo compito dirimere la matassa: convincere personalmente l’ex governatore a non correre o accettarne la corsa. Oggi è prevista la riunione di una segreteria del partito regionale, che prelude ad un tavolo di coalizione. Obiettivo esplicitato: «Tenere un confronto per tutelare l’unità del centrosinistra nel percorso verso le elezioni regionali». «A noi sta la responsabilità, all’interno dei nostri organismi, di lavorare per una composizione di un quadro unitario», afferma il segretario Domenico De Santis. Se poi la composizione non riuscirà, la palla passerà di nuovo, ufficialmente, al Nazareno. Che, comunque, è già al lavoro con i suoi pontieri. «Spero che il Pd o Decaro risolvano velocemente una questione che loro hanno creato, noi siamo degli alleati che non possono ricevere dei veti», dice lapidario Angelo Bonelli (Avs).Loading…Verso una schiarita in CampaniaIl tempo stringe e lo sanno benissimo anche i dem: «Qual è la deadline pugliese? Ieri…», risponde chi sta lavorando al dossier. Una battuta che sintetizza efficacemente la preoccupazione per una vicenda che si sta rivelando più lunga del previsto, alimentando gli scenari più disparati, conditi da qualche veleno: tra chi ipotizza, tra le altre strade percorribili, una candidatura in Parlamento per Emiliano e chi intravede in Decaro un futuro sfidante per Schlein. «Chi tra Elly e Antonio, alla fine di questa giostra, perderà la testa, o meglio la poltrona?», punge Fratelli d’Italia. In Campania, invece, si andrebbe verso una schiarita sulla scelta di Roberto Fico. Giornata di incontri per il commissario regionale del Pd Antonio Misiani, che vede prima l’ex presidente della Camera e poi il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Dal dialogo con il primo cittadino emerge l’accordo per la candidatura di Fico che dovrebbe essere annunciata ufficialmente nei prossimi giorni. Qui si attende la convocazione del congresso regionale che servirà ad eleggere il prossimo segretario: se la scelta cadesse su Piero De Luca, deputato campano e figlio del presidente della Regione uscente, anche le ultime resistenze su Fico potrebbero venire meno. La sfida che si profila è tra De Luca jr e il parlamentare dem Sandro Ruotolo. LEGGI TUTTO






Chi è Stefani, «enfant prodige» leghista candidato nel Veneto al posto di Zaia
Ascolta la versione audio dell’articoloIl leghista Alberto Stefani, candidato ufficiale del centrodestra per le elezioni regionali in Veneto, scaldava i motori da settimane. Aveva già incassato a Pontida l’investitura del segretario Matteo Salvini. La vittoria del centrodestra nelle Marche e in Calabria, ha sbloccato l’impasse. Con i Fratelli d’Italia che si sono convinti a lasciare il Veneto al Carroccio. In una regione prima “feudo” democristiano e poi governata per 15 anni da Luca Zaia, è Stefani dunque l’uomo chiamato a raccogliere l’eredità del “Doge”. Compirà 33 anni il 16 novembre, una settimana prima delle elezioni regionali, e se eletto diventerà il più giovane presidente di Regione in carica. Stefani si è ricavato un ruolo di primo piano in tempi brevissimi, basti pensare che dall’anno scorso è anche uno dei quattro vice segretari federale del Carroccio. Identità e di territorio le sue parole chiave. In cima alla sua agenda c’è l’autonomia.Gli esordi nelle giovanili della LegaNato in provincia di Padova (a Camposampiero) nel 1992, è cresciuto in un altro comune del Padovano, Borgoricco. Ha all’attivo un brillante percorso di studi: dopo il diploma al liceo (100/100) si è laureato in giurisprudenza a Padova (110 e lode) con una tesi in diritto canonico. Stefani è entrato nella Lega quando aveva solo 14 anni appena: il colpo di fulmine, di fronte a un gazebo del partito. «Mi ha affascinato, ne condividevo le idee federaliste e mi sono iscritto», raccontava, qualche mese fa, in un’intervista al Mattino di Padova. Ha iniziato a fare politica nelle giovanili della Lega ed è diventato consigliere di minoranza a Borgoricco nel 2014, a 22 anni. Loading…Deputato più giovane del CarroccioDa lì, una lunga serie di incarichi: deputato dal 2018 (eletto per la prima volta a 26 anni è stato il parlamentare più giovane mai eletto tra le fila della Lega), sindaco di Borgoricco nel 2019, commissario regionale del partito nel 2020, segretario della Liga veneta dal 2023, presidente della commissione bicamerale sul federalismo, vicesegretario federale dal 2024. Stefani gode della piena fiducia di Salvini e ha ottimi rapporti con Zaia. Del «doge», Stefani condivide il profilo moderato. «Credo nel confronto leale fra idee, rifiuto lo scontro personale. In politica non cerco nemici da abbattere, ma avversari con cui dialogare» assicura.A Roma si occupa prevalentemente di temi sociali (cura degli anziani, diritti dei caregiver, lotta al disagio giovanile, violenza su donne e minori). Ha fondato “Veneto domani”, la prima scuola di formazione politica della Liga Veneta. Cattolico e con esperienze nell’Azione Cattolica, ha raccontato in un’intervista a Vanity Fair di avere un nonno, Aldo, operaio della Breda e orgogliosamente comunistaGli hobbyAppassionato di calcio (è tifoso del Milan) ha un passato da pallavolista. In occasione della vittoria dei campionati mondiali di volley a Manila ha scritto sui social un post per complimentarsi con la nazionale maschile, con una chiosa: «Ho praticato questo sport per molti anni e posso solo immaginare quanta passione, disciplina e spirito di squadra ci siano dietro un traguardo mondiale come questo. Impegno e sacrificio ripagano sempre». Stefani ha anche una vena artistica perché nel tempo libero dipinge e scrive. LEGGI TUTTO






Regionali, Lobuono: “Contro De Caro serviva più tempo”
Regionali, Lobuono: ‘Contro De Caro serviva più tempo’ | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO






Elezioni regionali Campania, alle 10.30 su Sky TG24 il confronto fra Fico e Cirielli
In vista del voto del 23 e 24 novembre, i candidati delle coalizioni di centrosinistra e centrodestra dialogano secondo il format ormai consolidato: stesso tema di domanda per entrambi i candidati e uguale tempo di risposta, una domanda incrociata e, in chiusura, l’appello finale agli elettori
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In vista delle elezioni regionali in Campania, che si terranno il 23 e il 24 novembre 2025, Sky TG24 prosegue la sua copertura editoriale speciale con un nuovo appuntamento de “Il Confronto”, il format che negli anni ha contribuito a rendere la testata un punto di riferimento per il racconto della politica italiana. Dopo i faccia a faccia già andati in onda per le altre regioni, ora è il turno della Campania: appuntamento per oggi, martedì 18 novembre, alle 10.30, in diretta dagli studi di Roma Montecitorio, per seguire il duello televisivo che vedrà fronteggiarsi Roberto Fico ed Edmondo Cirielli.
I due candidati
Roberto Fico, già presidente della Camera dei deputati, è il candidato del centrosinistra, sostenuto da una coalizione formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e da varie liste civiche, con l’obiettivo di conquistare la presidenza della Regione dopo i dieci anni di governo di Vincenzo De Luca. Edmondo Cirielli, attuale viceministro degli Affari Esteri, corre invece per il centrodestra, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega per Salvini Premier, Forza Italia, Noi Moderati e da una lista civica di ispirazione territoriale, con l’intento di riportare la Campania sotto la guida del centrodestra. LEGGI TUTTO



