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Dalla castrazione chimica all’occupazione di case, gli impegni della maggioranza negli odg al decreto sicurezza
Ascolta la versione audio dell’articoloIl Governo – con 201 voti favorevoli, 117 no e 5 astensioni – ha posto la fiducia in Aula alla Camera sul decreto sicurezza al termine della discussione generale sul provvedimento. Ma le opposizioni criticano l’aggiunta di 14 nuovi reati e 9 aggravanti. In 39 articoli il decreto sicurezza, riscrive diversi articoli del codice penale e di procedura penale, prevedendo nuovi reati che spaziano dalla resistenza passiva alla stretta sulla cannabis light, a un nuovo regime per le detenute madri e alle cosiddette norme ’anti No-Tav e anti No-Ponte’.Castrazione chimicaAndando avanti, con la presentazione di 150 ordini del giorno presentati, è passato – con parere favorevole del Governo – un ordine a firma del leghista Igor Iezzi, che ha fatto molto discutere l’opposizione. L’odg richiede un tavolo tecnico sulla castrazione chimica volontaria. Con lo scopo di «valutare, nel rispetto dei princìpi costituzionali e sovranazionali, in caso di reati di violenza sessuale o di altri gravi reati determinati da motivazioni sessuali», la possibilità per il condannato di aderire, «con il suo consenso», a percorsi di assistenza sanitaria, «di natura sia psichiatrica sia farmacologica, anche con eventuale trattamento di blocco androgenico mediante terapie con effetto temporaneo e reversibile, diretti ad escludere il rischio di recidiva».Loading…Immobili occupatiCon l’approvazione del decreto, viene introdotto il reato di occupazione arbitraria di immobile destinato a domicilio altrui (o delle relative pertinenze, come garage o cantine) e una procedura d’urgenza per il rilascio dell’immobile e la conseguente reintegrazione nel possesso. Il reato è punito con la reclusione da 2 a 7 anni e si prevede una causa di non punibilità in favore dell’occupante che collabori all’accertamento dei fatti e ottemperi volontariamente all’ordine di rilascio dell’immobile.Stretta su manifestazioniInasprimento delle pene per il delitto di danneggiamento in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico qualora il fatto sia commesso con violenza alla persona o minaccia. È prevista la pena della reclusione da 1 anno e 6 mesi a 5 anni e della multa fino a 15.000 euro. Si prevede l’arresto in flagranza differita quando il fatto è commesso in occasione di manifestazioni in luogo pubblico o aperto al pubblico.Detenute madriCon l’introduzione della legge si rende facoltativo, e non più obbligatorio, il rinvio dell’esecuzione della pena per le condannate incinte o madri di figli di età inferiore ad un anno e si dispone che scontino la pena, qualora non venga disposto il rinvio, presso un istituto a custodia attenuata per detenute madri. Inoltre l’esecuzione della pena non è rinviabile ove sussista il rischio, di eccezionale rilevanza, di commissione di ulteriori delitti. Il differimento della pena può essere revocato se la madre ha comportamenti che potrebbero arrecare un grave pregiudizio alla crescita del minore. Se la pena non viene differita, per le madri di figli di eta’ compresa tra 1 e 3 anni la pena potrà essere eseguita presso un Icam solo se le esigenze di eccezionale rilevanza lo consentano. LEGGI TUTTO
Assemblea Confindustria, Meloni: “Ex Ilva, tutti aiutino, basta bastoni tra le ruote”
La premier italiana è intervenuta a Bologna, dove per la prima volta si è tenuto l’incontro nazionale degli industriali. In prima diversi esponenti di governo: la ministra della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il ministro degli Esteri Antonio Tajani
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La premier Giorgia Meloni, intervenendo all’Assemblea di Confindustria a Bologna, si è soffermata sul caso dell’ex Ilva: “C’è bisogno che tutti gli attori diano una mano e non ci siano attori che preferiscano mettere i bastoni tra le ruote: credo tutti comprendano cosa c’è in ballo”. La situazione “che abbiamo ereditato” è “molto complessa”, ma “il governo continuerà a fare la propria parte e sono certa che ognuno farà la sua parte”. Insieme alla premier, in prima fila all’Assemblea – che per la prima volta si tiene a nella città felsinea- ci sono diversi altri esponenti di governo: la ministra della Ricerca Anna Maria Bernini, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Italia credibile davanti a quadro economico difficile
Meloni ha parlato soprattutto dello stato dell’economia del nostro Paese, sottolineando che “l’Italia si presenta credibile davanti a un quadro economico e finanziario di estrema difficoltà. Lo testimoniano il livello dello Spread, più che dimezzato, la Borsa, il nuovo appeal dei Titoli pubblici italiani, l’attrattività ritrovata degli investimenti, e anche i giudizi delle agenzie di rating, su cui a volte sono critica. da Ultimo Moody’s che ha rivisto quello dell’Italia come non accadeva da 25 anni”. Poi ha aggiunto: “La nostra economia è solida e resiliente, non dipende dalla politica, lo avete dimostrato voi. La politica aggiunge la stabilità di un sistema e la visione: abbiamo tentato di rafforzare questa capacità dell’Italia di attrarre investimenti”. LEGGI TUTTO
2 Giugno, Mattarella auspica unità. Polemica su referendum
2 Giugno, Mattarella auspica unità. Polemica su referendum | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Elezioni comunali 2025, affluenza alle urne al 56,29%
Il dato definitivo sull’affluenza alle elezioni amministrative in Italia ha registrato il 56,29% in linea con il 56,32% della tornata precedente. Lo si legge sul sito del Ministero dell’Interno quando sono arrivate tutte le sezioni.
I comuni che sono stati chiamati ai seggi ieri sono 117 nelle regioni a statuto ordinario e 9 commissariati in Sicilia. Al voto tre capoluoghi di provincia – Ravenna, Taranto e Matera – e un capoluogo di regione (Genova) (SEGUI TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL LIVEBLOG ELEZIONI COMUNALI). LEGGI TUTTOElezioni comunali: quando, come e dove si vota. Tutti i comuni alle urne
Ascolta la versione audio dell’articoloSono 117 i Comuni coinvolti nella tornata delle amministrative di domenica 25 e lunedì 26 maggio. Di questi 86 hanno meno di 15mila abitanti, mentre gli altri 31 ne contano di più. Ci sono anche tre capoluoghi di provincia (Matera, Ravenna e Taranto) e un capoluogo di Regione, Genova. Nel votare si potrà scegliere un candidato sindaco e una lista, esprimendo fino a due preferenze di genere diverso. Nei Comuni sopra i 15mila abitanti si potrà effettuare il voto disgiunto, in quelli più piccoli no.Quando si vota Domenica 25 maggio i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23, mentre lunedì 26 maggio dalle 7 alle 15. Gli eventuali turni di ballottaggio si terranno domenica 8 e lunedì 9 giugno in concomitanza con i referendum. Gli orari saranno gli stessi già previsti per il primo turno, quindi dalle 7 alle 23 e dalle 7 alle 15.Loading…Come si votaSi riceverà una scheda in cui è indicato il nome di tutti i candidati sindaco e, a fianco, le liste che li sostengono. Nelle città al di sotto dei 15mila abitanti, chi prende più voti al primo turno è eletto. La lista del candidato sindaco vincitore ottiene anche i due terzi dei seggi in Consiglio comunale. Nelle città sopra i 15mila abitanti, invece, se nessun candidato ottiene il 50% più uno dei voti validi, si va al ballottaggio tra i due candidati che hanno preso più voti.PreferenzeNei Comuni che hanno meno di 5mila abitanti ciascuno può esprimere una sola preferenza, scrivendo il cognome del candidato consigliere o consigliera che vuole sostenere. Nei Comuni più grandi, da 5mila abitanti in su, si possono esprimere due preferenze. In questo caso però bisogna sempre rispettare la regola dell’alternanza di genere: i candidati votati devono essere un uomo e una donna. Altrimenti, la seconda preferenza scritta viene considerata nulla.Voto disgiuntoAnche per il voto disgiunto c’è una distinzione tra le città più grandi e quelle più piccole. Fino a 15mila abitanti non si può effettuare il voto disgiunto, cioè votare per un candidato sindaco e poi per una lista diversa da quelle che lo appoggiano. Sopra i 15mila abitanti, invece, c’è la possibilità del voto disgiunto. Gli elettori possono scegliere una candidata o un candidato sindaco, e poi votare anche per una lista che non lo sostiene, e anche esprimere le relative preferenze LEGGI TUTTO
POLITICA
Mattarella incontra Papa Leone XIV in Vaticano: è il primo incontro ufficiale tra i due
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