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Abusi sui bambini dell’asilo, il pm chiede 9 anni per un maestro di religione
La prima a notare qualcosa di strano è stata una collega dell’indagato. Grazie alla testimonianza della maestra, sono state installate delle microcamere nella scuola, con cui sono stati documentati gli abusi sui bambini. Abusi sui bambini di un asilo, il pm chiede 9 anni per il maestro – Nanopress.itLa difesa ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica, sostenendo che il maestro soffra di una malattia che comporta disturbi della sessualità, ma il perito nominato dal giudice per le indagini preliminari ha stabilito che l’indagato è capace di intendere e di volere.Maestro di religione accusato di abusi sessualiUn maestro di religione di Milano è stato arrestato nel marzo dello scorso anno per violenza sessuale nei confronti di quattro bimbi dell’asilo in cui insegnava. La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio, e il processo con rito abbreviato è in corso. La pm ha chiesto per l’uomo una condanna a nove anni di reclusione. Le attività a scuola sono state documentate grazie alle microcamere piazzate dalla Polizia locale di Milano. La Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per lui, e il processo con rito abbreviato è in corso. La prima persona a sospettare qualcosa è stata una collega maestra. Entrando nell’aula, notò un gesto “inusuale” da parte del docente che allontanò in fretta una bimba da sé. La maestra ha sporto denuncia e questo ha portato gli inquirenti a collocare delle microcamere nell’aula con cui sono stati documentati gli abusi posti in essere dall’indagato.Emerse altre violenzeOltre ai quattro bambini coinvolti nel primo filone di inchiesta, sono emersi altri quaranta casi di presunti abusi su bambini nelle sei scuole in cui il maestro ha insegnato prima di approdare nell’asilo di Milano. Segnalazioni e audizioni dei genitori sono stati fondamentali per scoprire le altre presunte violenze. Ascoltati i genitori di altri bambini – Nanopress.itLa difesa del maestro ha chiesto e ottenuto una perizia psichiatrica, sostenendo che il maestro soffra di una malattia che comporta disturbi della sessualità, ma il perito nominato dal giudice per le indagini preliminari ha stabilito che l’indagato è capace di intendere e di volere. La sentenza del gup Angela Minerva è prevista per il 9 luglio. I legali del maestro hanno chiesto un nuovo accertamento psichiatrico o, in alternativa, una condanna con l’attenuante dei fatti di minore gravità. LEGGI TUTTO
Todde, ecco l’ordinanza
Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaLa presidente pentastellata della Regione Sardegna Alessandra Todde ha ricevuto una dichiarazione di decadenza dalla carica di consigliere regionale da parte del Collegio regionale di garanzia elettorale (la struttura istituita presso la Corte d’Appello che effettua i controlli sulle spese elettorali sostenute dai candidati alle elezioni per la Camera dei Deputati, per il Senato della Repubblica e per il Consiglio regionale).Tutto è legato alla rendicontazione delle spese sostenute durante la campagna elettorale dei primi mesi del 2024, chiuse con la vittoria per poche migliaia di voti di Todde sul candidato del centrodestra ed esponente di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu. Dopo la richiesta di accesso agli atti da parte di un parlamentare di Forza Italia sono partiti i controlli. Alla fine delle verifiche sono state rilevate inadempienze che hanno portato all’emissione di un provvedimento inviato al Consiglio regionale. Di seguito il testo dell’ordinanzaLoading… LEGGI TUTTO
Milano, cerca di aggredire gli agenti: poliziotto spara e ferisce un 36enne egiziano
Il 36enne rimasto ferito era stato appena denunciato per rapina. Al momento si trova all’ospedale Niguarda di Milano. Agente ferisce un 36enne egiziano a Milano – Nanopress.itL’episodio arriva a poco più di 24 ore dall’aggressione in cui è rimasto gravemente ferito il viceispettore Christian Di Martino. Il militare – le cui condizioni sono stabili, ma in lieve miglioramento – si trova tuttora ricoverato all’ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.Nuova aggressione a Milano: agente ferisce un 36enne egizianoPaura nella notte in piazza Luigi di Savoia a Milano. Un egiziano di 36 anni è stato ferito da un colpo di pistola esploso da un agente di polizia. L’uomo, che è richiedente protezione internazionale ed è risultato positivo a cannabis e cocaina, aveva attaccato la polizia con delle pietre. Dopo aver tentato di bloccarlo con un taser, uno degli agenti ha sparato un colpo di pistola alla spalla sinistra dell’egiziano. Il ferito è stato portato all’ospedale Niguarda.Da accertamenti d’archivio, il 36enne risulta incensurato e aveva fatto istanza per protezione internazionale a Belluno, ma la pratica era stata rigettata per irreperibilità. Al momento è intubato perché ha avuto un versamento ai polmoni, ma non è in pericolo di vita. La prognosi è di 60 giorni. Poco prima di essere ferito, era stato denunciato per rapina ai danni di un 42enne marocchino. Una volta uscito dalla stazione di polizia, ha iniziato a dare in escandescenze in piazza Luigi di Savoia. A quel punto è arrivata una pattuglia. Un agente ha provato a fermarlo con il taser, senza riuscirci. L’egiziano ha continuato a inveire contro i poliziotti, armeggiando una fionda rudimentale, così uno degli agenti ha esploso un colpo, ferendolo alla spalla.Le condizioni del viceispettore Di MartinoL’episodio violento della scorsa notte arriva a poco più di 24 ore dall’aggressione che ha causato il grave ferimento del viceispettore di polizia Christian Di Martino. Il poliziotto, originario di Ischia ma operativo a Milano, è stato ferito da un 37enne marocchino con numerosi precedenti penali. Poco dopo le 23 di mercoledì sera, è stata allertata una pattuglia in zona stazione Lambrate perché un uomo stava lanciando pietre contro i treni. Uno dei massi aveva ferito una donna. Viceispettore ferito a Milano – Nanopress.itA quel punto, il viceispettore Di Martino ha tentato di fermato il 37enne con il taser, per impedirgli di finire sotto un treno. L’uomo lo ha colpito per tre volte con un coltello. L’agente è stato soccorso da due colleghi, poi trasferito al Niguarda, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato quattro ore.Al momento le sue condizioni sono stabili, ma in lieve miglioramento. La prognosi resta riservata. LEGGI TUTTO
Caso Ruffini: da Sala a Renzi, tutte le manovre in corso nell’area centrista
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaErnesto Maria Ruffini lascia l’Agenzia delle Entrate e al centro si riaccende la partita. La necessità di aggregare le forze moderate arriva da più parti. C’è chi cerca un federatore di una galassia sfaccettata e conflittuale. Chi, nel centrosinistra, ipotizza una Margherita 2.0. E chi guarda con favore alla nascita di un partito di ispirazione cattolica, che si posizioni stabilmente in coalizione accanto ai dem. Girandole di nomi, autocandidature velate, e interlocuzioni. Che cominciano all’indomani della disfatta dell’ex Terzo polo alle Europee e ora entrano in una nuova fase.Le mosse di RuffiniAd affrettare il processo, e agitare gli animi, le mosse di Ruffini. Prima il suo intervento al convegno con Roberto Fioroni e Lucio D’Ubaldo. Quindi, le dimissioni. Lui ribadisce di non voler scendere in campo. Ma, al tempo stesso, rivendica il suo «impegno». Frasi che molti leggono come un’accelerazione in vista di un nuovo protagonismo nell’area centrista. Quello dell’ormai ex direttore dell’Agenzia è tra i nomi che da mesi sono sul tavolo dell’arcipelago cattolico intento a dialogare su un rinnovato impegno politico almeno da luglio.Loading…L’ala centristaLa prospettiva è quella di una cosiddetta “gamba centrista” in una coalizione di centrosinistra ad oggi molto spostata a sinistra. Una parte dei riformisti dem, sempre più stretti dalla linea Schlein, sembrano guardare con favore questa possibilità. In un pezzo di cattolici, pur insofferenti, non si registrano tuttavia tentazioni a salire sul carro centrista. Anche Elly Schlein è in cerca di un alleato centrista in grado di strappare voti ai delusi del centrodestra, in una prospettiva di governo. Ma la leader dem guarda con maggiore interesse a una figura come Beppe Sala, sindaco di Milano, non organico al Pd ma neanche di area cattolica, come invece è Ruffini.I riposizionamentiDi sicuro, Ruffini ha già generato posizionamenti al centro. Dove c’è un affollamento di leadership. Matteo Renzi, che ha già schierato Iv nel centrosinistra, aveva invitato Ruffini a dimettersi prima di cominciare qualsiasi ragionamento, ma ha anche messo sul piatto il nome di Franco Gabrielli. Carlo Calenda, invece, guarda a un centro puro, né di destra e né di sinistra e sembra mostrare più affiatamento con Beppe Sala. Che pure non si tira indietro dal ruolo di federatore, mostrandosi però deluso dal “campo largo”.La freddezza del M5SQuello sui federatori, è un dibattito che “non scalda i cuori” negli ambienti 5s. «Non so se Ruffini è cattolico, lo conosco come direttore dell’Agenzia delle Entrate, come fiscalista, e ha lavorato anche con il mio governo. Ma se domani nasce qualcosa è la legge della competizione. Diciamo che la sensazione è che sia un’operazione nata dal Pd, che pensa di avere tante forze intorno per poter costruire il senso di una coralità con tanti corollari intorno» ha detto Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 stelle, dal palco di Atreju. LEGGI TUTTO
Colpita da una meningite fulminante, Lara Ponticiello muore a 23 anni
Attualmente, la giovane studentessa viveva a Berlino, dove studiava per il progetto Erasmus. Lo scorso venerdì sera ha accusato un malessere, poi è entrata in coma.Lara Ponticiello muore a 23 anni – Nanopress.itI genitori hanno acconsentito all’espianto degli organi. Meningite fulminante, Lara Ponticiello muore a 23 anniLutto a Gonzaga, nel Mantovano, dove viveva Lara Ponticiello, giovane studentessa scomparsa a soli 23 anni. Lara era una studentessa modello dell’Università di Bologna, laureata in Lingue e letterature straniere (tedesco e russo). Attualmente si trovava a Berlino, in Germania, grazie a una borsa di studio del progetto Erasmus, che permette agli studenti universitari di studiare in altre università all’interno dell’Unione Europea o in Paesi extra-europei partner del programma.Lo scorso venerdì sera, Lara aveva accusato un malessere e, nonostante le prime cure, che sembravano aver risolto il problema, le sue condizioni si sono aggravate, fino al coma irreversibile sopraggiunto domenica, quando la ragazza è svenuta. I genitori, avvisati della gravità della situazione, sono giunti a Berlino, ma purtroppo Lara non ce l’ha fatta. A ucciderla, una meningite fulminante, che non le ha lasciato scampo.In un gesto di estrema solidarietà, i genitori hanno autorizzato l’espianto degli organi, offrendo così la possibilità ad altre persone in attesa di trapianto di continuare a vivere. La sua prematura scomparsa ha colpito profondamente anche la comunità di Reggiolo, dove Lara era cresciuta. LEGGI TUTTO
POLITICA
Il ddl “ricostruzione” approvato in Senato, ora è legge: cosa prevede
Verso comunali il 25 maggio, ballottaggi e referendum l’8 giugno. All’esame revisione accise
Approvato al Senato il Ddl ricostruzione, un sostegno ai territori colpiti da calamità
Il Rearm di Ursula spacca il Pd: riformisti contro linea Schlein