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Conferenza sulle droghe, l’impegno del Governo, affondo di Mantovano a toghe
Conferenza sulle droghe, l’impegno del Governo, affondo di Mantovano a toghe | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO






«Senza consenso è violenza sessuale»: sì unanime della Camera
Ascolta la versione audio dell’articoloSenza «consenso libero e attuale» si configura il reato di violenza sessuale. Lo prevede la proposta di legge approvata dalla Camera all’unanimità con 227 sì. Il testo, che passa al Senato, è frutto dell’approvazione di un emendamento in commissione Giustizia delle relatrici Carolina Varchi di FdI e Michela Di Biase del Pd, dopo una trattativa che ha coinvolto anche la premier Giorgia Meloni e la segretaria Elly Schlein. Viene riscritto integralmente l’art. 609-bis del codice penale introducendo la nozione di consenso, in linea con la Convenzione di Istanbul, di cui le componenti sono la libertà e l’attualità.Schlein: una rivoluzione culturale«Siamo felicissimi di questo grande passo avanti per il Paese, una piccola grande rivoluzione culturale. Finalmente si inserisce nella legge italiana il principio del consenso libero e attuale che prima non c’era. Finalmente si chiarisce che ogni atto sessuale senza il consenso è violenza, è stupro e quindi è reato» è stato il commento della leader dem Schlein.Loading…Che ha aggiunto: «È stato un lavoro importante trasversale: per questo ci siamo parlate con la presidente del Consiglio, c’è stato un lavoro ottimo delle relatrici Michela Di Biase e Carolina Varchi. Avete sentito anche oggi gli ottimi interventi di Varchi e di Boldrini. È stato un lavoro trasversale perché, come sosteniamo sempre, su questo terreno del contrasto alla violenza di genere, bisogna saper mettere da parte le forti divergenze politiche che abbiamo e provare a far fare un salto in avanti al Paese per contrastare e prevenire la violenza di genere».Fdi: buona pagina parlamentare, con riforma basta confusioneOggi «scriviamo una pagina di buona prassi parlamentare perché abbiamo deciso di lasciar prevalere ciò che unisce rispetto a ciò che divide e questo è stato possibile grazie alla generosità della presidente Boldrini, che con il senso istituzionale tipico di chi ha rappresentato le istituzioni ai massimi livelli ha compreso che era più importante rinunciare a qualcosa per affermare un principio»: lo ha detto in Aula la correlatrice – insieme alla collega dem Di Biase- la deputata di Fratelli d’Italia Varchi, durante le dichiarazioni di voto. «Questa riforma ha la pretesa di eliminare dal campo la confusione, perché su un reato così delicato, che genera un allarme sociale, non ci può essere un dubbio interpretativo e non ci può essere una esagerata discrezionalità» ha aggiunto. LEGGI TUTTO






Flotilla, Crosetto: continueremo a lavorare perché non accada nulla di male a nessuno. «In acque israeliane non garantiamo sicurezza»
Ascolta la versione audio dell’articoloL’attacco della notte tra il 23 e il 24 settembre contro la Global Sumud Flotilla «riguarda da vicino il nostro Paese» perché «la sicurezza dei nostri connazionali in acque internazionali». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un’informativa urgente alla Camera in relazione alla sicurezza della carovana marittima che si dirige verso Gaza.«Tra coloro che navigano vi sono anche dei cittadini italiani, inclusi parlamentari ed europarlamentari. È evidente dunque che quanto accaduto riguarda da vicino il nostro Paese, perché riguarda la sicurezza dei nostri connazionali in acque internazionali. Il governo italiano ha espresso ed esprime la più ferma condanna per quanto avvenuto. Azioni di questo tipo, condotte contro unità civili in mare aperto, sono totalmente inaccettabili». Nella notte è stato autorizzato l’intervento ulteriore della Fregata Multiruolo Fasan della Marina Militare, che già si trovava in navigazione a nord di Creta, nell’ambito dell’operazione Mediterraneo Sicuro. «La Fregata Fasan – spiega ancora il ministro – ha raggiunto l’area dove navigava la Global Flottilla per eventuali attività di soccorso, assistenza, protezione alle persone che dovessero essere in pericolo. Di questa decisione ho informato immediatamente l’addetto militare israeliano in Italia, il nostro ambasciatore e l’addetto militare a Tel Aviv, l’unità di crisi della Farnesina».Loading…«In acque israeliane non garantiamo Flotilla»«Continueremo a lavorare perchè non accada nessun incidente alla Flotilla e chiedo su questo il vostro aiuto, indipendentemente dalle contrapposizioni politiche. Il clima è preoccupante e dico che noi non siamo in grado fuori dalle acque internazionali a garantire la sicurezza delle imbarcazioni. Su questo voglio essere chiaro e consiglio dunque di accettare la soluzione di portare gli aiuti a Cipro attraverso la Chiesa». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nella sua informativa alla Camera.«Provocazione Russia richiede risposta ferma e coordinata»Quanto agli eventi in Polonia ed Estonia essi «rappresentano una specie di test, una provocazione che richiede risposta ferma razionale e coordinata» secondo il ministro della Difesa. «Alla luce delle recenti violazioni dello spazio aereo della Nato da parte di assetti, aerei e droni da parte della Federazione Russa sono probabilmente un campanello d’allarme che non possiamo ignorare. Lo sconfinamento sul territorio polacco del 3 settembre scorso è stato considerato il più grave dall’inizio del conflitto in Ucraina pur avendo provocato danni limitatissimi. Anche quanto accaduto in Estonia merita attenzione». LEGGI TUTTO






Roma, sindaco Gualtieri presenta i risultati di mandato
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha presentato all’Auditorium il “Quarto Rapporto alla Città”, illustrando i risultati dell’amministrazione negli anni di mandato. Dopo “ripartire”, “trasformare” e “aprire”, la parola chiave del 2025 è “connettere” LEGGI TUTTO






Il caso Garofani e l’incontro tra Meloni e Mattarella. Cosa è successo, dall’inizio
Ascolta la versione audio dell’articoloUn articolo pubblicato martedì 18 novembre dal direttore della Verità Maurizio Belpietro e intitolato “Il piano del Quirinale per fermare Meloni” con scenari politici, attribuiti a Francesco Saverio Garofani, consigliere del presidente della Repubblica ed ex deputato Pd, carpiti – secondo il giornale – in un locale pubblico. E’ il casus belli che ha fatto impennare al livello massimo la tensione tra Fratelli d’Italia ed il Quirinale. Prima della parziale distensione propiziata da un incontro al Colle, il giorno successivo, tra Giorgia Meloni e Sergio Mattarella.Gli articoli sulla VeritàNell’articolo di Belpietro scrive che «consiglieri di Mattarella, a quanto pare si agitano nella speranza di fare lo sgambetto a Meloni». L’obiettivo sarebbe di non solo «di impedire una vittoria di Giorgia Meloni (alle prossime elezioni politiche, ndr) ma anche «che una maggioranza non di sinistra nella prossima legislatura possa decidere il sostituto di Sergio Mattarella». Ecco perché si «ragiona di “una grande lista civica nazionale”, una specie di riedizione dell’Ulivo». Ma questo «potrebbe non essere sufficiente e allora il consigliere di Mattarella, Francesco Saverio Garofani, invoca la provvidenza: «Un anno e mezzo non basta per trovare qualcuno che batta il centrodestra, ci vorrebbe un provvidenziale scossone”». Ma non è tutto, nella stessa pagina c’è un secondo pezzo firmato da Ignazio Mangrano, uno pseudonimo «per coprire le fonti», in cui si raccontano i dettagli «dell’incontro informale» in cui Garofani avrebbe spiegato ai suoi interlocutori altri dettagli auspicando tra l’altro «un intervento ancora più decisivo di Romano Prodi».Loading…La richiesta di smentitaA chiedere una smentita è il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami (ufficialmente di sua iniziativa e senza consultare preventivamente la premier) che senza giri di parole invita il consigliere del Capo dello Stato a chiarire quanto raccontato dal quotidiano.Lo stupore del ColleUna richiesta a cui risponde il Colle che in poche righe manifesta «stupore» per la dichiarazione del capogruppo meloniano «che sembra dar credito a un ennesimo attacco alla Presidenza della Repubblica costruito sconfinando nel ridicolo»La presa di posizione di FazzolariBignami prova a correggere il tiro precisando di non riferirsi al presidente della Repubblica «non mi permetto di tirare in mezzo il Colle». Ma insiste nel chiedere una smentita al diretto interessato: «Se non c’è – dice – ne prendiamo atto che è l’opinione di Garofani». Una linea condivisa anche dalla prima linea del partito, a partire dal potente sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, coordinatore della comunicazione di Fdi e del governo. Nessun dubbio del partito nè di Palazzo Chigi sulla lealtà istituzionale di Mattarella, mette a verbale Fazzolari, ma «Bignami ha semplicemente chiesto una smentita» di Garofani che avrebbe risolto ogni tipo di polemica. LEGGI TUTTO
POLITICA
Caso Garofani, incontro Meloni-Mattarella ma resta tensione. Nota di FdI: “Caso chiuso”
Il caso Garofani e l’incontro tra Meloni e Mattarella. Cosa è successo, dall’inizio
L’Espresso fa 70, Carelli: ha raccontato la storia del Paese
FDI-Colle, Schlein: Meloni la smetta di vedere complotti ovunque. Renzi: vuole tutto, anche Quirinale



