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Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feriti
Stando ai primi accertamenti, il crollo sarebbe dovuto a cause naturali. L’incidente si è registrato la notte scorsa lungo il versante francese del Monte Bianco. Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feriti – Nanopress.itTra i feriti, c’è una persona in condizioni molto gravi. Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso. Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feritiUn grave incidente si è registrato nelle scorse ore sul versante francese del Monte Bianco. Un seracco è precipitato, causando una vittima e quattro feriti, di cui uno in condizioni molto gravi. L’incidente è avvenuto intorno alle 3 del mattino nel settore del Mont Blanc du Tacul, a 4.100 metri di quota.Sono stati coinvolti 15 alpinisti, tutti soccorsi e trasportati negli ospedali di Sallanches e Annecy. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, con l’intervento di elicotteri della gendarmeria nazionale e della protezione civile francese, squadre cinofile, vigili del fuoco e il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix. Stando ai primi accertamenti, il crollo sarebbe dovuto a cause naturali.Cos’è un seraccoUn seracco – come quello precipitato nelle scorse ore sul Monte Bianco – altro non è che un grande blocco di ghiaccio che si forma sui ghiacciai a causa della fratturazione del ghiaccio stesso. Questa fratturazione avviene quando il ghiaccio supera il suo limite di plasticità, spesso in corrispondenza di bruschi cambiamenti di pendenza del letto del ghiacciaio. I seracchi possono avere dimensioni variabili, da pochi metri a centinaia di metri, e sono tipicamente a forma di torre o pinnacolo. LEGGI TUTTO
Aggredisce i poliziotti che lo fermano per un controllo, 34enne arrestato a Como
I fatti si sono registrati questa mattina a Como, dove un 34enne nigeriano è stato fermato da una pattuglia della polizia per un normale controllo. Agenti di polizia feriti durante un controllo – Nanopress.itA quel punto l’uomo – che è stato identificato e arrestato – ha iniziato a dare in escandescenze. Dà in escandescenze durante un controllo della poliziaUna violenta aggressione quella registrata questa mattina a Como ai danni di alcuni agenti di polizia. I poliziotti hanno fermato un 34enne di origini straniere per un controllo. A quel punto, l’uomo – con precedenti di polizia e senza una dimora stabile – si è scagliato contro gli agenti, ferendone alcuni.Alcuni colleghi sono riusciti a bloccarlo e lo hanno arrestato per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e lesioni personali. I poliziotti coinvolti nell’aggressione hanno riportato lievi ferite su braccia e gambe e sono stati medicati dal personale del 118, intervenuto sul posto. LEGGI TUTTO
Salvini a Madrid con Le Pen e Orban, asse con Trump
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaLa partecipazione di Matteo Salvini al meeting dei Patrioti europei di Madrid – sullo stesso palco con Marine Le Pen, Victor Orban e Santiago Abascal – sancisce la volontà del segretario della Lega di essere il leader italiano più vicino alla nuova amministrazione americana, protagonista in prima fila del “Make Europe Great Again” rilanciato da Elon Musk.La linea di Salvini filo-TrumpDalla proposta di uscire dall’Oms all’appoggio incondizionato alla nuova linea di politica estera Usa, dall’Ucraina a Gaza, il vicepremier ha sposato l’agenda Trump in tutto e per tutto. Anche sul tema dei possibili danni causati dai dazi, secondo Salvini, la colpa della crisi non è del tycoon ma dei burocrati di Bruxelles: «L’agricoltura europea – ha detto arrivando nella capitale spagnola per la kermesse sovranista – non è messa in difficoltà da Trump ma dalle regole, dalle tasse e dai vincoli europei. Gli operai del settore auto e moto non rischiano il posto per colpa di Trump o della Cina, ma per colpa delle regole idiote imposte da Bruxelles». Con gli Usa anche sui migranti: «Trump in pochi giorni ha espulso migliaia di persone e presidiato il confine col Messico, Von der Leyen temo non lo farebbe mai».Loading…Ue, Patrioti si riuniscono a Madrid all’insegna del ‘MEGA’La critica alle politiche UeSalvini a Madrid ha le mani libere per denunciare con vigore le politiche di Ursula Von der Leyen, dal Green deal a quelle migratorie, definite dai Patrioti «suicide per il futuro dell’Unione». E dire che tra lui e Santiago Abascal (il leader di Vox padrone di casa, che a luglio, dopo le Europee, voltò platealmente la spalle ai Conservatori di Giorgia Meloni per passare nello stesso gruppo di Le Pen e Orban a Strasburgo) non sempre c’è stato grande feeling. La stampa iberica sottolinea come quello di Salvini sarà il primo comizio in Spagna. E ricorda quando molti anni fa, ai tempi della Lega Nord, Salvini era molto vicino ai movimenti indipendentisti catalanisti e baschi, nemici giurati di Vox. Ma è tutta acqua passata. Nell’enorme sala del Marriott, a due passi dall’aeroporto internazionale di Barajas, Salvini sarà acclamato da 2.000 militanti di Vox.SALVINI AL MEETING DEI PATRIOTI SALVINI AL MEETING DEI PATRIOTILa cena riservataIn serata invece s’è tenuto il bureau del partito, quindi una photo opportunity e la cena dei leader con l’ospite d’onore, Kevin Roberts, presidente della Heritage Foundation, uno dei maggiori think tank ultra conservatori americani, considerato il principale punto di riferimento dell’ideologia trumpiana. Appuntamenti in un luogo assolutamente riservato: una segretezza imposta da ragioni di sicurezza vista la protezione speciale a cui è sottoposto il leader olandese Wilders, da anni minacciato di morte. I protagonisti sul palco Sabato mattina l’appuntamento clou: si parte con gli interventi dei rappresentanti di quattro piccoli partiti di Estonia, Grecia, Repubblica Ceca e Polonia. Quindi i big: Geert Wilders, il cui Partito per la Libertà (PVV) ha vinto le elezioni nei Paesi Bassi del novembre 2023 e fa parte della maggioranza nell’attuale governo quadripartito. Poi Matteo Salvini, la leader di Rn Marine Le Pen e il premier magiaro Viktor Orban. Chiuderà la mattinata il padrone di casa, il presidente di Vox Santiago Abascal. LEGGI TUTTO
Meloni: l’Europa che vuole iperegolamentare tutto non sopravviverà, serve nuova visione. No a rappresaglie sui dazi
Prezzi troppo alti energia, misure immediateI prezzi «troppo alti» dell’energia richiedono, secondo Meloni, «misure immediate e strutturali» anche con «misure a lungo termine. La riforma del mercato elettrico europeo è un importante passo avanti per un mercato più resiliente e flessibile e in grado di dare stabilità. È fondamentale assicurare una attuazione veloce». L’Italia «si è candidata come hub di approvvigionamento e distribuzione per far incontrare l’offerta del continente africano e l’Europa anche attraverso il Piano Mattei».Ridurre del 25% tutti gli oneri amministrativi, 35% per Pmi«Sosteniamo l’azione di semplificazione avviata dalla Commissione europea con i pacchetti Omnibus, il primo dei quali è stato presentato pochi giorni fa ed è dedicato alla semplificazione delle regole di rendicontazione e due diligence per la sostenibilità. Siamo però convinti che l’azione di semplificazione non debba arrivare solo a valle, ma intervenire a monte, in tutte le nuove proposte di legislazione europea. Condivideremo per questo l’invito alla Commissione, e con lei ai co-legislatori, a lavorare per raggiungere l’obiettivo di ridurre il costo di tutti gli oneri amministrativi almeno del 25% per tutti, e almeno del 35% per le piccole e medie imprese».No a un Green Deal con un nome diverso«Continueremo ad insistere per una politica industriale efficace, che sappia combinare gli obiettivi ambientali con la competitività, rinunciando agli eccessi ideologici che abbiamo purtroppo visto e denunciato in passato. Il Clean Industrial Deal, presentato dalla Commissione, va in questa direzione. Sia chiaro che intendiamo impedire un nuovo Green Deal con nome diverso». Meloni, nel corso delle sue comunicazioni in aula al Senato in vista del Consiglio europeo del 20 e 21 marzo. è perentoria. «Chiediamo azioni concrete: il settore auto non può essere abbandonato al proprio destino, per questo abbiamo presentato un paper con la Repubblica Ceca, anche grazie a questo nostro lavoro la Commissione ha presentato un piano di lavoro per settore il automotive, con una prima soluzione per il tema delle multe ai produttori non in linea con gli obiettivi (fissati dal Green Deal, ndr)». «Lavoriamo – garantisce Meloni – perché questi temi siano anche nelle conclusioni del prossimo Consiglio, occorrerà insistere perché venga applicato realmente il principio della neutralità tecnologica».Siamo a fianco Kiev, maggioranza su stessa linea“Sosteniamo gli sforzi del presidente Donald Trump” per una soluzione della guerra in Ucraina, dice la presidente del Consiglio. «Il sostegno al popolo ucraino non è mai stato in discussione», «lo facemmo senza tentennamenti» quando scoppiò la guerra «e a distanza di oltre tre anni quella scelta è rimasta immutata, non solo per Fratelli d’Italia, ma per l’intera coalizione di governo, questo impegno lo rivendichiamo davanti al mondo, siamo una nazione che rispetta i propri impegni internazionali e proprio per questo il suo parere conta». Quanto all’invio di truppe in Ucraina «non è mai stato all’ordine del giorno» e quella di Gran Bretagna e Francia «è una proposta molto complessa, rischiosa e poco efficace».Usa-Ue, chi scava solco indebolisce intero Occidente«Chi ripete ossessivamente che l’Italia dovrebbe scegliere tra Europa e Usa, lo fa strumentalmente per ragioni di polemica domestica o perché non si è accorto che la campagna elettorale americana è finita dando a Donald Trump il mandato di guidare gli Stati Uniti e di conseguenza ai suoi partner europei di fare i conti con questa America. Chi per ragioni ideologiche alimenta una narrazione diversa tentando di scavare un solco tra le due sponde dell’Atlantico non fa che indebolire l’intero Occidente a beneficio di ben altri attori», osserva Meloni. «Noi crediamo che l’Italia debba spendere le sue energie per costruire ponti e non per solchi eppure in uno scenario tutt’altro che facile può fare la sua parte così come riteniamo che l’Italia debba lavorare dialogando con i propri partner a proposte efficaci per la costruzione di una pace giusta e duratura e non ci interessa il protagonismo delle parole, ci interessa il protagonismo dei fatti, significa anche che il ruolo dell’Italia non è quello di seguire acriticamente i partner europei piuttosto che i partner americani, ma al contrario quello di offrire il suo franco punto di vista e, se necessario, segnalare anche il suo dissenso perché la posta in gioco è troppo alta e questo fa una nazione seria». LEGGI TUTTO
Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fame: «Vuole andare in palestra, ha bisogno di sostentamento per allenarsi»
Alessia Pifferi, la 38enne condannata all’ergastolo per l’omicidio della piccola Diana, ha ripreso ad alimentarsi, dopo che – lo scorso lunedì – aveva iniziato uno sciopero della fame.Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fame – Nanopress.itLa donna ha chiesto di poter utilizzare la palestra per un’ora al giorno e il permesso le è stato accordato.Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fameAlessia Pifferi, la 38enne condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, avrebbe concluso lo sciopero della fame in carcere a Milano. Secondo relazioni interne del penitenziario di San Vittore, dove la donna è detenuta, ha chiesto e ottenuto il permesso per un’ora di palestra al giorno e, di conseguenza, ha ripreso a nutrirsi per poter sostenere gli allenamenti. Inoltre, una recente visita psicologica non avrebbe rilevato in lei uno stato di “anti conservativo” né “pentimento” per quanto accaduto.La psicologa Alessandra Bramante, che segue Alessia Pifferi nella sua detenzione, ha espresso la sua opinione riguardo la situazione. Secondo Bramante, la donna potrebbe non essere in grado di pensare a uno sciopero della fame, ma si trova in una situazione depressiva e reattiva a causa del processo che sta affrontando. La psicologa suggerisce che, con questo processo, Alessia potrebbe aver compreso di essere sola al mondo e che la sua bambina, Diana, sarebbe stata l’unica persona che avrebbe potuto starle vicino. L’omicidio della piccola Diana PifferiAlessia Pifferi è stata condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, la piccola Diana. Nel luglio del 2022, la 38enne lasciò la bambina da sola in casa, mentre lei si trovava a Leffe con il suo compagno, al quale aveva detto che la bambina era con la sorella Viviana. Alessia Pifferi condannata all’ergastolo – Nanopress.itQuando, dopo sei giorni, rientrò a casa, Alessia Pifferi trovò la bambina, ormai senza vita, nella sua culletta. L’esame autoptico sul corpicino della bambina ha riscontrato tracce di pannolino nello stomaco della piccola Diana; un tentativo di combattere la fame e la sete che l’hanno uccisa.La donna ha sempre sostenuto di non aver voluto uccidere la sua bambina. Di parere contrario i giudici della corte d’appello di Milano, secondo cui Alessia Pifferi era consapevole che, lasciando la figlia con un biberon di latte, la bambina non avrebbe potuto sopravvivere, come difatti è avvenuto. Nel corso del dibattimento, la sua legale aveva chiesto l’assoluzione per la 38enne, riferendo di un passato di violenze e abbandono, che la madre e la sorella dell’imputata hanno sempre negato. LEGGI TUTTO