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Elly Schlein a Radio24: l’attacco del vicepresidente Usa Vence alla Ue è grave e inaccettabile
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di lettura“L’attacco del vicepresidente americano J.D. Vence all’Unione europea è grave e inaccettabile. L’Ue che si fonda sui principi fondamentali della democrazia non prende lezioni da un’amministrazione che appena è entrata in carica si è messa a fare una serie di decreti che calpestano i diritti fondamentali delle persone”. Lo ha detto la segretaria PD Elly Schlein ospite del “il caffè della domenica di Maria Latella a Radio 24. “L’Europa è davanti ad un bivio, deve decidere cosa fare da grande perché o ci sarà un salto di qualità nell’integrazione europea o rischia di essere cancellata”, ha aggiunto Schlein.Meloni e il rapporto con Trump“Meloni è stata l’unica ad andare all’insediamento di Trump, si è chiesta come mai fosse l’unica? È stato grave non invitare l’Unione europea in quanto tale. Passare dall’essere i primi della classe nella relazione con l’amministrazione Usa ad essere funzionali al disegno, che è disgregare l’Europa il passo è breve”. Lo ha detto la segretaria PD Elly Schlein ospite del caffè della domenica di Maria Latella a Radio 24. “Attenzione perché se la strategia di Trump è quella di fare trattative bilaterali con ogni singolo stato europeo magari quello che può vantare una relazione amicale o ideologica pensa di trarne un vantaggio ma ad indebolirsi e tutta l’Europa, quindi anche l’Italia”, ha aggiunto Schlein.Loading…Le bollette e le accuse di Beppe Sala al Pd“Secondo il sindaco Sala se la sinistra non parla al ceto produttivo continuerà a prendere legnate? Noi in due anni abbiamo ridato un’identità chiara a questo partito ripartendo dai fondamentali che si erano persi, dalla battaglia per la sanità pubblica al salario minimo”. Lo ha detto la segretaria PD Elly Schlein ospite del caffè della domenica di Maria Latella a Radio 24. “In questi ultimi giorni si sono sollevate tante voci dal mondo dell’mpresa e da Confindustria sul tema dell’energia. Abbiamo le bollette tra le più care d’Europa, abbiamo chiesto il disaccoppiamento tra prezzo dell’energia e quello del gas, cosa che chiedono anche le nostre imprese”.Solidarietà a Mattarella“L’attacco al presidente Mattarella da parte della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova è inaccettabile”. Lo ha detto la segretaria PD Elly Schlein ospite del caffè della domenica di Maria Latella a Radio 24. “Abbiamo espresso la piena solidarietà al presidente, si deve respingere con forza al mittente cosi come hanno fatto tutte le forze politiche. C è stata una presa di posizione forte ed era doveroso.Corte Costituzionale“Con Giorgia Meloni ci siamo confrontate sulla Corte costituzionale, è stata una discussione lunga ma sono estremamente soddisfatta dell’esito”. Lo ha detto la segretaria PD Elly Schlein ospite del caffè della domenica di Maria Latella a Radio 24. “C’è stato un voto di grande compattezza sui nuovi 4 giudici costituzionali. Nella grande distanza delle nostre posizioni quando si deve assicurare il buon funzionamento delle istituzioni democratiche si trova una via di dialogo”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO
Strage di piazza della Loggia, 50 anni fa l’attentato terroristico nel cuore di Brescia
In occasione del 50º anniversario della strage, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona di fiori davanti alla stele che ricorda i caduti in piazza della Loggia a Brescia.Cinquanta anni fa la strage di Piazza della Loggia – Nanopress.itNei prossimi giorni si aprirà il processo a carico di Roberto Zorzi e Marco Toffaloni, accusati di aver piazzato l’ordigno mortale.Cinquanta anni fa la strage di Piazza della LoggiaLa strage di piazza della Loggia è stato un attentato terroristico di matrice neofascista compiuto il 28 maggio 1974 nella città Brescia, nella centrale piazza della Loggia. Durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti fu fatta esplodere, provocando la morte di otto persone e il ferimento di altre centodue. In seguito, una persona morì a causa delle ferite, portando il numero totale dei decessi a nove. Questo tragico evento è considerato uno degli attentati più gravi degli anni di piombo in Italia, insieme ad altre stragi come quella di piazza Fontana nel 1969, quella del treno Italicus nel 1974 e quella di Bologna nel 1980.Le ragioni dietro questo attacco non sono mai state completamente chiarite, ma ci sono alcune ipotesi che meglio delineano il contesto storico in cui si sono registrati i fatti. Gli anni ’70 in Italia furono caratterizzati da tensioni politiche e sociali. Il Paese era coinvolto in una lotta tra estremisti di sinistra e di destra, con gruppi armati che cercavano di influenzare la politica e la società. La strage di piazza della Loggia fu la risultanza di questa lotta tra fazioni politiche opposte. La strage di Piazza della Loggia – Nanopress.itSecondo chi condusse le indagini, l’attentato sarebbe stato compiuto da gruppi neofascisti e di estrema destra. Questi gruppi erano noti per la loro violenza e il loro disprezzo per le istituzioni democratiche. L’obiettivo era quello di destabilizzare il Paese e infondere paura nei cittadini. Alcune teorie, che non hanno mai trovato riscontro nelle indagini, suggeriscono che ci fosse un coinvolgimento dei servizi segreti italiani o stranieri nell’attentato.Le condanne e il nuovo processoDopo un lungo iter processuale, nel 2017, sono stati condannati all’ergastolo per strage e per concorso in strage due individui ritenuti responsabili dell’attentato: Carlo Maria Maggi, dirigente di Ordine Nuovo, considerato il mandante, e Maurizio Tramonte, militante e informatore del Sid (il servizio segreto militare), che aveva preso parte alle riunioni organizzative dell’attentato.Di recente, la Procura ha fatto i nomi di altri due presunti complici: Roberto Zorzi e Marco Toffaloni. Si ipotizza che possano aver preso parte ai fatti di piazza della Loggia come esecutori materiali, piazzando l’ordigno mortale. Il processo per Roberto Zorzi si aprirà il 18 giugno in Corte d’Assise, mentre per Marco Toffaloni, che all’epoca aveva appena 16 anni, si aprirà il 30 maggio. LEGGI TUTTO
Il sindaco di Genova operato d’urgenza: Marco Bucci sarà dimesso tra cinque giorni
L’operazione è stata eseguita dall’équipe di Chirurgia maxillo-facciale e plastica ricostruttiva dell’ospedale Galliera.Il sindaco Bucci operato d’urgenza – Nanopress.itL’intervento ha avuto esito positivo e il primo cittadino sarà dimesso tra cinque giorni. Il sindaco di Genova operato d’urgenzaIl sindaco di Genova, Marco Bucci, è stato sottoposto a un intervento chirurgico per una metastasi linfonodale da neoplasia cutanea, un tumore della pelle. L’operazione è stata eseguita dall’équipe di Chirurgia maxillo-facciale e plastica ricostruttiva dell’ospedale Galliera del capoluogo ligure, ed è stata comunicata tramite una nota emessa “su specifica richiesta” del primo cittadino. L’intervento ha avuto esito positivo. Marco Bucci rimarrà ricoverato per altri cinque giorni e successivamente sarà sottoposto alle terapie necessarie.Il vicesindaco di Genova, Pietro Piciocchi, a nome della giunta comunale e dell’intera amministrazione cittadina, ha espresso i suoi affettuosi auguri per una pronta guarigione al sindaco Bucci. La giunta si impegna a continuare a perseguire gli obiettivi del mandato politico affidato dagli elettori, in attesa di poter riabbracciare presto il primo cittadino, le cui funzioni, in sua assenza, sono assunte dal vicesindaco. LEGGI TUTTO
Migranti, Meloni: «Avanti con protocollo Italia-Albania. La Corte Ue non comprometta i rimpatri»
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaIl Governo non dimentica «l’impegno sulle soluzioni innovative» come «il protocollo Italia-Albania», una soluzione «che è determinato a portare avanti proprio e soprattutto alla luce dell’interesse e del sostegno mostrato da sempre più nazioni europee». La presidente del Consiglio Giorgia Meloni fa il punto nel suo intervento alla Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia presso la Scuola Superiore Amministrazione dell’Interno. «Noi siamo determinati a trovare una soluzione ad ogni ostacolo che appare non solo perché crediamo nel protocollo ma anche perché rivendichiamo il diritto della politica di governare secondo le indicazioni dei cittadini, il dovere della politica è di assumersi le sue responsabilità, il governo dei flussi migratori è ovviamente una questione sulla quale l’indicazione che arriva dalla maggioranza dei cittadini è molto chiara e i cittadini ci chiedono di fermare l’immigrazione illegale perché l’immigrazione illegale produce insicurezza, mancata integrazione, incapacità di garantire lo stato di diritto e anche perché l’immigrazione illegale di massa è la prima nemica della migrazione legale». In sintesi, «siamo impegnati a ristabilire un principio banale, cioè che in Italia si entra solo legalmente».Urgente rivedere concetto Paese terzo sicuroIn materia di immigrazione vengono ribadite le priorità. L’esecutivo «continua a ritenere ovviamente necessaria, ormai urgente, una revisione della direttiva rimpatri del 2008, il concetto di Paese terzo sicuro, penso che sia importante anticipare l’entrata in vigore di quanto previsto dal nuovo patto di immigrazione e asilo sulla definizione di Paese di origine sicuro anche per fare un po’ chiarezza su un tema molto controverso e oggetto di provvedimenti giudiziari che appaiono disattendere quanto stabilito con legge dal Parlamento italiano». A dire di Meloni «anche l’argomentazione della supremazia della normativa europea rispetto alla normativa italiana, in base alla quale si giustificherebbe la disapplicazione della norma italiana sui Paesi sicuri, appare fragile, atteso che per esempio il più grande paese europeo, la Germania, rimpatria migranti afgani in Afghanistan senza che questo sia reputato dai giudici tedeschi in contrasto con la normativa europea». Aggiunge la presidente del Consiglio che «sarà importante su questo fare chiarezza e l’auspicio è che la Corte di Giustizia e l’Unione europea scongiuri il rischio di compromettere le politiche di rimpatrio, non solo dell’Italia ma di tutti gli stati membri dell’Unione europea».Loading…Una nuova fase in Italia e Ue «In materia di governo dei flussi migratori noi abbiamo lavorato con coraggio, osando, per aprire una fase nuova in Italia e anche in Europa, per disegnare un modello di contrasto all’immigrazione irregolare e di governo dei flussi migratori che si sviluppava sostanzialmente su quattro direttrici: lotta senza quartiere ai trafficanti di esseri umani, costruzione di un nuovo modello di cooperazione sviluppo con i Paesi di partenza e di transito dei migranti, promozione di percorsi di migrazione legale concordata e conseguentemente più integrabile, soluzioni innovative per ridisegnare il governo dei flussi migratori». Secondo la premier «diminuire le partenze e stroncare il business dei trafficanti è l’unico modo per ridurre il numero delle persone che perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Italia e l’Europa e io penso che questo debba essere il risultato che più di tutti ci si inorgoglisce perché non c’è niente di più importante che salvare una vita umana o strappare quella vita agli artigli della mafia».Drastica riduzione degli sbarchi«Sono quattro direttrici – ha detto ancora Meloni -che ci hanno consentito di registrare gli obiettivi che abbiamo raggiunto: da una parte la drastica riduzione degli sbarchi sulla rotta del Mediterraneo centrale e con questo la diminuzione delle morti in mare, in particolare grazie al crollo delle partenze dalla Tunisia e dalla Libia e anche la riduzione complessiva degli ingressi irregolari nell’Unione Europea anche su altre volte come la rotta balcanica. Nel 2024 – ha ricordato Meloni – gli sbarchi si sono ridotti del 60% rispetto al 2023 e del 35% rispetto al 2022, però io penso che non sia questo l’unico dato significativo, penso che sia per esempio sia significativo il fatto che l’Organizzazione delle migrazioni ci dice che nel 2024 sulla rotta del Mediterraneo centrale, a fronte di circa 66.000 arrivi, si sono registrati 1.695 morti e dispersi. Nel 2023, con oltre 157.000 arrivi irregolari, i morti e i dispersi sono stati 2.526. Nel 2014, l’anno dell’operazione Mare Nostrum, che come voi sapete nasceva proprio per salvaguardare la vita in mare, si sono contati 3126 morti a fronte di 170 mila arrivi». LEGGI TUTTO
Ue: accordo Italia-Albania sui migranti deve rispettare il diritto europeo
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di lettura«Quando estendono l’applicazione delle disposizioni di diritto nazionale che attuano il diritto dell’Unione a situazioni che esulano dall’ambito di applicazione di quest’ultimo, gli Stati membri devono farlo in modo da non compromettere o eludere l’applicazione delle norme armonizzate o degli obblighi da esso previsti». Lo afferma il commissario europeo alla Migrazione Magnus Brunner in risposta a un’interrogazione presentata da diversi esponenti del M5s, Pd e Avs sul protocollo Italia-Albania e la conformità al diritto europeo del trasferimento di migranti in Paesi terzi, precedentemente esclusa dalla Commissione europea.Lo spazio di manovra degli accordi bilaterali «Per quanto riguarda l’iniziativa condotta dall’Italia a seguito della firma di un protocollo sulla gestione della migrazione con l’Albania, l’attuazione di tale protocollo ai sensi del diritto italiano non deve compromettere il sistema europeo comune di asilo o incidere negativamente sulle norme comuni dell’Ue – sottolinea il commissario -. Deve inoltre essere complementare alle vie di accesso all’asilo esistenti e non può frapporsi alle finalità e agli obiettivi del diritto dell’Unione in quest’ambito, né ledere i diritti e le garanzie che gli Stati membri devono concedere alle persone che si trovano in queste situazioni».Loading…Accordo Italia Albania, via libera definitivo del Senato con 93 sì e 61 no«Sulla base delle informazioni di cui dispone la Commissione, l’iniziativa dell’Italia mira a trasferire determinate categorie di cittadini di paesi terzi intercettati in alto mare verso centri situati in territorio albanese, ma soggetti alla giurisdizione italiana, affinché ne vengano esaminate le domande di protezione internazionale. In caso di rifiuto di tali domande, l’Italia effettuerebbe procedure di rimpatrio da tali centri», prosegue Brunner.Monitoraggio confermato«Ai sensi della direttiva rimpatri, il cittadino di un paese terzo il cui soggiorno nel territorio di uno Stato membro è irregolare può essere rimpatriato nel proprio paese di origine, in un paese di transito in conformità di accordi di riammissione a livello dell’Ue o bilaterali o di altre intese, o in un altro paese terzo, in cui il cittadino del paese terzo in questione decide volontariamente di ritornare e in cui sarà accettato. La Commissione continuerà a seguire da vicino l’attuazione del protocollo Italia-Albania, monitorando in particolare la corretta applicazione del diritto dell’Unione in tale contesto», conclude.Ciriani: su modello Albania governo al lavoro per superare ostacoli“Il progetto in Albania è un’operazione che presenta profili inediti e di complessità rispetto ai quali il Governo è al lavoro per mettere a punto soluzioni in grado di superare gli ostacoli sinora incontrati al fine di consentire la piena funzionalità dei centri realizzati”. Lo ha detto al question time il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, facendo riferimento in particolare al protocollo Italia-Albania messo sotto osservazione dalla Commissione Ue. “Tra l’altro procedure accelerate di frontiera, a partire dal 2026, costituiranno un obbligo per gli Stati membri in virtù del nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo e le nuove regole europee impongono all’Italia di organizzarsi per l’accoglienza e il trattenimento di diverse migliaia di persone; pertanto gli 880 posti delle strutture in Albania rappresentano un’indiscutibile opportunità”, ha evidenziato Ciriani. “La prosecuzione del progetto si inserisce nella linea tracciata dal Governo sin dal suo insediamento, che mira a ricondurre i flussi migratori entro una cornice di legalità e sostenibilità. In piena coerenza con tale impostazione, il progetto andrà avanti nella convinzione che il contrasto all’immigrazione irregolare, che si avvantaggia dell’utilizzo strumentale delle richieste di asilo, sia la strada da perseguire per combattere gli affari di trafficanti senza scrupoli”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO