IN EVIDENZA
Schlein prosegue i confronti, sui dazi ci sarà proposta Pd
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaDopo Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, prosegue il giro di incontri della segretaria del Partito Democratico Elly Schlein con imprenditori e parti sociali «per approfondire le conseguenze della politica dei dazi, la situazione economica del Paese e illustrare le proposte del partito». Dopo l’incontro di giovedì scorso con imprese e sindacati, oggi sarà la volta dei rappresentanti del mondo dell’agricoltura, delle associazioni cooperative, di artigiani e pmi.Il senso delle cosultazioniVere e proprie consultazioni, vengono definite al Nazareno, che vogliono «intervenire davanti all’immobilismo del Governo» e fornire una risposta concreta all’emergenza economica da «affinare e tradurre» in proposte da subito efficaci.Loading…L’esempio spgnolo di SanchezI dem, ricordando l’immediatezza della risposta della Spagna di Sanchez che ha messo in campo 14 miliardi (oltre la metà di risorse fresche), sottolineano come la loro iniziativa intenda supplire a ciò che il governo non ha fatto: «ha sentito soltanto le imprese, cosa che facciamo anche noi», «ma ignorando i rappresentanti dei lavoratori». E’ stato «un Governo fermo, che ha aspettato troppo» e che «ha fatto trovare il paese impreparato», denunciano.Le proposte in via di definizione«Abbiamo bisogno di reagire», aveva detto Schlein dando il via al giro di consultazioni, individuando nello stop alle delocalizzazioni, nell’adeguamento dei salari (e specificatamente nel salario minimo), nei rinnovi contrattuali e nella sterilizzazione del caro bollette i campi su cui concentrare da subito l’attenzione. Tanti, troppi, denuncia il Partito democratico, sono i casi di sovra indebitamento delle famiglie italiane. E a loro, oltre che al mondo produttivo, «occorre avanzare proposte e offrire strumenti efficaci di prevenzione e tutela». Una piattaforma di proposte, confidano al Nazareno, che passa anche da «un piano di investimenti comuni europei» e «un grande piano industriale» e che “può anche diventare un macrotema di opposizione unitaria» LEGGI TUTTO
Cagliari, nasconde la madre morta nel freezer per intascarne la pensione
I carabinieri hanno perquisito l’abitazione dell’uomo, trovando il corpo della madre 78enne.Cagliari, nasconde la madre morta nel freezer per intascarne la pensione – Nanopress.itIl 54enne è stato quindi denunciato. A Sarroch, nella Città metropolitana di Cagliari, un uomo di 54 anni è stato denunciato per aver nascosto il corpo della madre nel freezer per continuare a percepire la sua pensione. La donna, di 78 anni, sarebbe morta per cause naturali circa due anni fa, probabilmente durante il periodo del Covid. I carabinieri hanno scoperto il corpo durante una perquisizione nella casa dell’uomo.Ora, il corpo è stato sequestrato e sarà eseguita un’autopsia per determinare con precisione le cause e il momento del decesso. LEGGI TUTTO
Approvato al Senato il Ddl ricostruzione, un sostegno ai territori colpiti da calamità
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaIl nuovo disegno di legge sulla ricostruzione post-calamità che si è votato in Senato è diventato legge. La normativa, prevederà una maggiore efficienza, celerità e sostenibilità degli interventi ai territori colpiti dai cataclismi. «Ricostruire è sempre un costo, prevenire è sempre un investimento» ha detto il ministro Nello Musumeci. «Speriamo che la cultura della prevenzione più volte richiamata in quest’aula possa prevalere su logiche anche culturali che purtroppo ci hanno visto più interessati a ricostruire che a prevenire. Nell’uno e nell’altro caso la sfida rimane aperta e questo governo è disposto a raccoglierla per intero» ha continuato il ministro per la Protezione Civile e le politiche del mare, intervenendo in Aula al Senato al termine della discussione generale della legge quadro in materia di ricostruzione post-calamità. Una normativa omogenea su tutto il territorio nazionale per creare un modello unico per la ricostruzione.Italia sempre più esposta a danni catastrofaliIl cambiamento climatico pone «il nostro paese in una condizione di fragilità, aggravata dall’alta frequenza di eventi estremi», dichiara la senatrice di Fratelli d’Italia Marta Farolfi. Secondo l’edizione del 2024 del report Ania – allontaniamo i rischi, rimaniamo protetti – il nostro paese, oltre ad essere esposto a un rischio sismico tra i più elevati in Europa (circa il 40% delle abitazioni civili è situato nelle zone a media ed elevata pericolosità), risulta molto fragile anche dal punto di vista del dissesto idrogeologico con quasi il 95% dei comuni italiani a rischio frane, alluvioni e/o erosione costiera. Complessivamente risulta che oltre l’80% delle abitazioni civili è esposto a un livello di rischio medio-alto per almeno uno degli eventi citati. «Con questo ddl si costituisce un testo unico della ricostruzione. Un grande lavoro che il governo sta portando avanti. Sull’emergenza siamo sempre stati imbattibili. Ma non si può limitare questa efficienza alla sola emergenza: è da tenere bene a mente anche la fase della ricostruzione». Lo dichiara nell’Aula di Palazzo Madama il senatore di Fratelli d’Italia, Guido Liris, intervenendo in sede di discussione generale sulla legge quadro.Loading…Maggiore centralizzazione del coordinamento«L’obiettivo del governo è quello di avere tempi certi per concludere i lavori – cinque anni prorogabili fino a dieci -, un piano di intervento pluriennale, una cabina di regia centralizzata, due fondi specifici per la ricostruzione e per i commissari: velocizzare e sburocratizzare i passaggi per dare risposte immediate» così Matilde Siracusano, sottosegretario ai rapporti con il parlamento e deputata di Forza Italia. «Grazie a questa legge lo Stato sarà nelle condizioni di dare maggiori certezze ai territori colpiti dalle calamità, per far ripartire il prima possibile i tessuti produttivi locali e per venire incontro ai bisogni della cittadinanza», conclude la deputata di Forza Italia. Il nuovo disegno di legge tende a rafforzare il ruolo della protezione civile e dei commissari straordinari. «Esistono protocolli chiari, finora mancava un quadro di riferimento stabile per la ricostruzione ovvero per quella fase che inizia subito dopo il termine della fase emergenziale» così in aula il senatore di Fratelli d’Italia Etelwardo Sigismondi. «Come sappiamo – prosegue – l’Italia è una nazione particolarmente esposta a calamità naturali di diversa origine: sismica, alluvionale, franosa, vulcanica, questa legge – rileva il senatore – rappresenta un cambio di paradigma: un modello unitario di ricostruzione valido per tutte le calamità, in grado di assicurare interventi rapidi e senza disparità territoriali». Si tratta di una legge «che scende nel concreto e che prevede anche meccanismi di monitoraggio e verifica delle attività al fine di verificarne l’efficacia e apportare eventuali correttivi» spiega, intervenendo in aula, Marta Farolfi. Ad oggi non possiamo sapere «quale sarà l’entità della prossima calamità» ma comunque «il ddl prevede un fondo apposito» conclude la senatrice. LEGGI TUTTO
Mattarella: “Europa affronti con coraggio le sfide”
“Se non sapremo affrontare con coraggio, risolutezza e lungimiranza le sfide che minacciano il nostro futuro rischieremo di smarrire quel patrimonio inestimabile di diritti e valori che costituiscono la pietra angolare del nostro progetto di integrazione. Prosperità condivisa, eguaglianza sostanziale, libertà inviolabile, pace duratura e democrazia solida, nel rispetto dell’ambiente che ci accoglie, non sono soltanto ideali da custodire, ma impegni concreti da rinnovare con determinazione”. E’ quanto si legge nella dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Festa dell’Europa. “È nella nostra capacità di affrontare il cambiamento, con unità e responsabilità, che risiede il destino dell’Italia e dell’Europa e il benessere delle generazioni che verranno”. LEGGI TUTTO
Da Trump a Putin, perché ora Meloni si riavvicina all’Europa
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaCi sono volute due ore prima che Giorgia Meloni mettesse in rete la sua dichiarazione a sostegno di Sergio Mattarella contro l’attacco mosso al Capo dello Stato dalla portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova. Fino a quel momento l’unica voce del Governo era stata quella del titolare della Farnesina, Antonio Tajani. In quelle due ore più di qualcuno era pronto a scommettere che la Premier non sarebbe intervenuta, complice il nuovo corso imposto da Donald Trump su Putin, sull’Ucraina e sul rapporto con l’Europa. Invece Meloni ha deciso che non poteva non prendere posizione. E a quel punto la solidarietà a Mattarella è stata anche l’occasione per ribadire il sostegno a Kiev che – ha fatto sapere – ha confermato allo stesso Volodymyr Zelensky al telefono poche ore dopo.Il ruolo di pontiere tra Usa e UeSono giorni complicati per la Premier. Il ruolo da pontiere tra Washington e Bruxelles che le hanno attribuito pare traballare. Probabilmente perché Trump è andato oltre, molto oltre quanto si potesse immaginare. Quanto Meloni immaginasse. Quella telefonata con Vladimir Putin sul futuro dell’Ucraina senza alcun coinvolgimento dell’Europa parallelamente alle nuove minacce sui dazi lascia interdetti (soprattutto) coloro che immaginavano di poter rafforzare il rapporto tra le due sponde dell’Atlantico. Invece (almeno per ora) così non è. La Premier – prima della presa di posizione di ieri su Mattarella – è rimasta piuttosto in disparte. Niente dichiarazioni social, niente viaggi. Ha evitato anche la trasferta a Monaco per la Conferenza sulla sicurezza. Questo non significa che non si stia muovendo.Loading…La svolta Ue sulla difesaLa presa di posizione di Ursula von der Leyen sulle spese per la difesa fuori dai parametri del Patto di stabilità è un segnale importante. E non solo perché questa è da sempre la posizione portata avanti dal governo italiano. Ma anche perché segna un importante (ri)avvicinamento tra Roma e Bruxelles. Che va oltre la spesa per la difesa e sarà strategico anche ai fini del confronto sui dazi e sulle altre partite che coinvolgono il rapporto con gli Stati Uniti. La Premier si muove su un terreno in questo momento molto scivoloso. Anche perché la maggioranza è tutt’altro che compatta.Il silenzio di Salvini dopo gli attacchi di Mosca a MattarellaIl silenzio di Matteo Salvini sugli attacchi a Mattarella è solo l’ennesima conferma della presa di distanza del leader della Lega dagli alleati. Salvini cerca di risalire la china facendosi più trumpiano dei trumpiani e muovendosi in modo autonomo sul fronte interno, vedi il pressing sulla nuova rottamazione delle cartelle esattoriali. Finora Meloni ha evitato di scontrarsi con il suo vice. Anche perché non è certo lui il suo problema. Il crollo della produzione industriale, il caro energia, l’incertezza degli imprenditori in attesa di capire cosa succederà alle esportazioni italiane senza contare le partite aperte sull’immigrazione (che si fa dei centri in Albania?) o sulla giustizia. E’ un equilibrio divenuto improvvisamente fragile. Che impone prudenza, procedere con passi misurati. La fase due del Governo Meloni è cominciata. LEGGI TUTTO