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Incidenti sul lavoro e sicurezza, accordo tra governo Meloni e sindacati: cosa prevede
Non solo risorse per la sicurezza sul lavoro, rafforzando la formazione e la prevenzione. La premier Giorgia Meloni ha ricevuto i sindacati a palazzo Chigi, ai quali ha confermato che sul tavolo ci sono altri 650 milioni di euro e una serie di misure allo studio. Intanto, il governo pensa a potenziare il meccanismo premiale per le imprese virtuose ma anche a rimettere mano alle norme sui subappalti. Tema anche di uno dei quesiti promossi dalla Cgil per il referendum dell’8 e 9 giugno, che il leader Maurizio Landini ha rilanciato. Nella sala verde a palazzo Chigi insieme alla presidente del Consiglio presente tutto l’esecutivo. Il confronto proseguirà poi anche con le imprese. L’obiettivo, condiviso, è quello di fermare le troppe tragedie che continuano a ripetersi ogni giorno nelle fabbriche, nei cantieri, nei campi.
Meloni invoca un’alleanza tra istituzioni e sindacati
Del resto la stessa Meloni è tornata a parlare di “un’alleanza” tra istituzioni, sindacati e associazioni datoriali per mettere la sicurezza sul lavoro in cima alle priorità e per questo chiede di “unire gli sforzi”. E delineare le proposte “senza pregiudizi”. Le risorse disponibili per gli interventi sono oltre 1,2 miliardi, dopo aver reperito – rimarca – insieme all’Inail altri 650 milioni di euro, che si aggiungono ai 600 milioni già disponibili dei bandi Isi Inail 2024, da indirizzare quindi agli interventi per la tutela dei lavoratori e dei datori. Per le imprese l’intenzione è continuare a premiare quelle che investono in prevenzione, potenziando – spiega la premier – il meccanismo del cosiddetto ‘bonus-malus’ relativo al calcolo dei premi Inail. Un capitolo che riguarda anche il settore agricolo.
Rivedere le regole nella catena dei subappalti
Durante l’incontro è emersa poi la disponibilità del governo ad aggiornare le regole nella catena dei subappalti con l’obiettivo di rafforzare i controlli e le responsabilità riguardo alla sicurezza dei lavoratori. Un impegno “concordato direttamente da Salvini con Meloni”. Sul tema era intervenuto il nuovo Codice degli appalti, fortemente voluto dal vicepremier leghista, più volte attaccato dagli stessi sindacati per averne esteso i limiti con i subappalti a cascata. Uno dei quattro quesiti sul lavoro della Cgil chiede di abrogare le norme che impediscono in caso di infortunio sul lavoro negli appalti di estendere la responsabilità all’impresa appaltante. “Se vogliamo risolvere il problema abbiamo immediatamente un referendum”, ha affermato Landini al termine dell’incontro, che comunque giudica positivamente nel metodo: “Per la prima volta”, ha detto, l’esecutivo “ha dichiarato la disponibilità a confrontarsi su una serie di temi”, ora andranno verificate le risposte. Apprezzamento confermato dagli altri sindacati. LEGGI TUTTOLa manifestazione pro Europa a Roma, Serra: piazza con idee diverse è scandalo ma si chiama democrazia
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaHa preso il via sulle note dell’inno alla gioia la manifestazione a piazza del Popolo per l’Europa, lanciata da Michele Serra. «Siamo in tanti perché siamo popolo», le prime parole del giornalista dal palco. Migliaia di bandiere dell’Ue a fare da cornice all’iniziativa, ativisti, «europeisti» ma anche tanti parlamentari presenti nel cuore della Capitale. In cielo sventolano anche le bandiere della pace insieme a quelle di Ucraina e Georgia. Tanti gli slogan pro-Europa ma anche contro la politica del riarmo.«Non può che essere così una piazza europea»«Siamo in tanti e siamo diversi, e non può che essere così una piazza europea. In un mondo in frantumi una piazza che unisce persone con idee diverse è uno scandalo, e questo scandalo si chiama democrazia, non è molto di moda ma è la democrazia”, aggiunge Serra aprendo la manifestazione. «Abbiamo queste due parole preziose tra le mani, pace e libertà, ma non sappiamo bene come usarle senza che cadano a terra, e si rompano, e ci restino solo i cocci. Questa piazza non ha risposte, ma ha ben chiare le domande. Questa piazza è un punto interrogativo di colore blu. Noi siamo la domanda che consegniamo a noi stessi, a chi ci governa, a chi ci rappresenta nel Parlamento italiano e in quello europeo. Chi si illude di avere le risposte in tasca, e sa come si fa la guerra, e sa come si fa la pace, oggi non è qui».Loading…«La politica serve a sentirsi meno soli»«Ai politici presenti in piazza – prosegue Serra – che ringrazio di cuore, e a quelli che non ci sono, che rispetto, ho solo un piccolo rilievo da muovere. Siete troppo intelligenti. Cercate, per favore, di essere un poco più stupidi, come questa piazza che non ha fatto calcoli, che non sa esattamente che cosa si deve fare, ma cerca di farlo lo stesso. Cercate, per favore, di parlarvi e addirittura di ascoltarvi. Noi siamo qui, oggi, perché la nostra solitudine e le nostre speranze ci impedivano di restarcene in casa. Ci hanno spinto a uscire di casa, e a ritrovarci qui. Insieme. La ripeto perché è la più europea delle parole: insieme. Forse stasera ci sentiremo un poco meno confusi. Forse, ancora più confusi. Di sicuro, ci sentiremo un po’ meno soli. A questo dovrebbe servire la politica: a sentirsi meno soli».Gualtieri: Europa sia più popolare non populista«La salvezza non sta nella forza bruta delle armi ma nella costruzione di rapporti umani», è scritto su uno striscione sorretto da due donne. «Per andare avanti ed essere più unita l’Europa deve essere più popolare non populista. Le città siano protagoniste di questo processo». Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nel suo intervento alla manifestazione di piazza del Popolo in rappresentanza delle decine dei primi cittadini che hanno aderito. «Come italiani ci sentiamo cittadini europei e sentiamo con il cuore ancora prima che con la mente che in questo mondo senza l’Europa sono in gioco i nostri diritti – ha aggiunto -. Serve un deciso salto in avanti verso un’unione europea più forte, unita e solidale che ci faccia sentire più sicuri e più liberi». L’Europa «sia portatrice di pace. Abbiamo una grande sfida di fronte, non possiamo più rimandare, non possiamo più procedere a piccoli passi. Abbiamo bisogno di scelte coraggiose». LEGGI TUTTO
Comunali in Trentino Alto Adige: il centrodestra punta a conquistare Bolzano
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaDomenica 4 maggio gli elettori del Trentino Alto Adige sono chiamati alle urne per le elezioni comunali. Le due partite più interessanti si giocheranno a Bolzano e Trento, attualmente in mano al centrosinistra. Saranno in tutto 154 i Comuni trentini al voto il 4 maggio e in 82 casi si è presentata una sola lista. I Comuni di Capriana, Luserna e Madruzzo saranno commissariati, perché non si è candidato nessuno. Nei comuni fino a 3mila abitanti, che sono la maggioranza, il sindaco sarà eletto al primo turno. Nei 35 restanti il primo turno sarà decisivo solo se il candidato sindaco raccoglierà il 50% più uno dei voti.Il centrodestra prova a conquistare BolzanoA Bolzano il centrodestra sogna la conquista del municipio anche se con grande probabilità sarà necessario un ballottaggio per stabilire il successore di Renzo Caramaschi che guida una giunta di centrosinistra-Svp e che non si può ripresentare per aver raggiunto il limite dei mandati. Per la poltrona di primo cittadino si sfidano perciò per il centrosinistra l’attuale assessore comunale Juri Andriollo (che può contare sul sostegno di Pd, Verdi, Restart, Sinistra e una propria lista civica) e per il centrodestra Claudio Corrarati, per molti anni a capo del Cna altoatesino. Il Team K si è sfilato dal centrosinistra e lancia come candidato sindaco il giovane Matthias Cologna, mentre il vicepresidente del consiglio provinciale e assessore regionale Angelo Gennaccaro è candidato sindaco di La Civica. Simonetta Lucchi è invece la candidata di M5S e Pace e Diritti. La Svp punta sull’attuale vicesindaco Stephan Konder. Al probabile ballottaggio il 18 maggio saranno decisivi proprio i voti della Südtiroler Volkspartei. Salvo sorprese e clamorosi sorpassi, la strada sembra segnata, dopo l’accordo trovato con il governo Meloni sulla riforma dell’Autonomia e visto che la Svp in Provincia sta governando con il centrodestra.Loading…A Trento il centrosinistra punta alla riconfermaDiversa invece la situazione a Trento, dove l’attuale primo cittadino di centrosinistra, Franco Ianeselli, punta alla riconferma. A suo favore gioca il fatto che il centrodestra si presenta diviso: l’ufficializzazione della candidata di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, Ilaria Goio, è arrivata solo a ridosso del voto dopo mesi di trattative. All’inizio il Carroccio – che guida la Provincia autonoma con il leghista Maurizio Fugatti – spingeva per la discesa in campo di Mauro Giacca, imprenditore e patron del Calcio Trento, che però, dopo settimane di incertezza, non ha dato la sua disponibilità. Quindi Fratelli d’Italia ha messo sul tavolo il nome di Ilaria Goio, imprenditrice, già candidata alle elezioni provinciali del 2013 con la lista “Progetto Trentino”. Un nome che non ha convinto tutti e che è stato considerato un “diktat romano” da alcuni partiti della coalizione di centrodestra che governa la provincia di Trento: il Partito autonomista trentino tirolese (Patt), La Civica dell’assessore provinciale Mattia Gottardi e la “Lista Fugatti presidente” dell’assessore provinciale Achille Spinelli, che hanno presentato come candidato sindaco Andrea Demarchi, 26 anni, attivo nel mondo del volontariato, che nel 2020 si era candidato con il centrosinistra nella lista civica di Ianeselli.Ci sono poi Simonetta Gabrielli (Democrazia sovrana popolare), Giulia Bortolotti (Onda, Rifondazione Comunista e Movimento 5 Stelle), e Claudio Geat (ex Pd) sostenuto dalla lista Generazione Trento. LEGGI TUTTO
Individuato il segnale del telefono di uno dei tre giovani dispersi per la piena del Natisone
È stato individuato il segnale di uno dei cellulari dei tre giovani travolti dalla piena del fiume Natisone, di cui non si hanno più notizie da oltre 20 ore.Individuato il segnale del telefono di uno dei tre giovani dispersi per la piena del Natisone – Nanopress.itQuesta mattina sono riprese le ricerche dei vigili del fuoco, che stanno perlustrando l’area. Operazione resa complicata dalle avverse condizioni meteo.Individuato il segnale del cellulare di uno dei dispersi in FriuliRisultano tuttora dispersi i tre giovani sorpresi dall’esondazione del fiume Natisone, avvenuta a seguito delle condizioni meteorologiche estreme che da giorni stanno imperversando nel nord Italia. Questa mattina i soccorritori hanno intercettato il segnale di uno dei cellulari dei tre dispersi. Le ricerche, che nella notte sono state interrotte, sono riprese in quella specifica zona, anche se non è certo che lo smartphone sia rimasto addosso al suo proprietario durante il disperato tentativo di sottrarsi alla piena del fiume.I tre ragazzi si trovavano su una piccola isola e avevano lanciato l’allarme telefonico mentre l’acqua stava rapidamente salendo a causa delle piogge torrenziali delle ultime ore. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto, non hanno potuto identificare chi avesse lanciato l’SOS. Le ricerche sono in corso con l’ausilio di un elicottero dei vigili del fuoco partito da Venezia, e con i Carabinieri, che sono sul posto.Un ultimo abbraccio e poi la piena del fiume che li travolge. In #FriuliVeneziaGiulia, tre giovani sono dispersi da ore nelle acque del #Natisone. pic.twitter.com/Ctx5ukiEZK — Tg1 (@Tg1Rai) May 31, 2024Le speranze di ritrovarli vivi ridotte al lumicinoPurtroppo, a quasi venti ore dalla loro scomparsa, le possibilità di trovare i dispersi ancora vivi sono quasi azzerate, a causa della velocità dell’acqua e dell’ipotermia. Gli esperti ritengono che il fiume Natisone, noto per il suo carattere torrentizio estremo, possa “restituire” i corpi dei ragazzi. Dopo piene improvvise, come quella del 31 maggio, segue uno “sgonfiamento” altrettanto repentino, con portate d’acqua che improvvisamente si riducono drasticamente. Proseguono le ricerche _ Nanopress.itI tre ragazzi dispersi sono Patrizia Cormos, 20 anni, Bianca Doros, 23, e il suo fidanzato di 25 anni. Patrizia vive con la famiglia a Basaldella di Campoformido, vicino a Udine, ed è una studentessa al secondo anno dell’Accademia di Belle Arti Tiepolo, con un corso di Interior design. Bianca Doros era arrivata da pochi giorni dalla Romania a Udine per visitare i genitori che vivono lì. Il fidanzato di Bianca è originario della Romania e residente in Austria.Ieri erano usciti per festeggiare un esame appena sostenuto da Patrizia. La piena del Natisone li ha sorpresi, e quando i vigili del fuoco sono riusciti a individuarli, nessuno dei tre è riuscito ad aggrapparsi alla corda lanciata dall’elicottero. LEGGI TUTTO
Dl Bollette, sotto i 5mila euro di debiti condominiali nessun rischio di pignoramento
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaNon è pignorabile la casa di proprietà di un soggetto vulnerabile se il debito per il mancato pagamento di bollette energetiche condominiali sia inferiore a 5mila euro e la casa sia l’unico immobile di proprietà del debitore. Lo prevede un emendamento al decreto bollette presentato da Fratelli d’Italia e approvato in Commissione Attività produttive della Camera, a prima firma di Silvio Giovine.A chi è rivoltoIl pignoramento dell’immobile non avviene, purché il proprietario vi abbia fissato la residenza e non si tratti di un’abitazione di lusso (A/8 e A/9). Sono considerati soggetti vulnerabili coloro che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate o che versano in gravi condizioni di salute da richiedere l’utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall’energia elettrica, disabili, di età superiore ai 75 anni.Loading…Il condominio può comunque iscrivere ipotecaRestano ferme le ulteriori forme di garanzia e di tutela previste dalla normativa vigente in favore della Csea (Cassa per i servizi energetici e ambientali) per il recupero dei propri crediti. A garanzia del proprio credito il condominio può, in ogni caso, iscrivere ipoteca giudiziale ai sensi dell’articolo 2818 del codice civile.Rinvio dell’approdo in aula del decretoIntanto sono ripresi i lavori in Commissione Attività produttive alla Camera. Il presidente Alberto Gusmeroli (Lega) ha chiesto il rinvio dell’approdo in aula da venerdì 11 aprile a lunedì 14 aprile. La Commissione ha intanto approvato, tra gli altri, un emendamento dei relatori che rafforza la posizione della Cassa per i servizi energetici e ambientali (Csea) nei confronti dei crediti vantati da soggetti obbligati al versamento degli oneri generali di sistema e delle ulteriori componenti tariffarie. Questi crediti sono assistiti, stabilisce la modifica votata, «da privilegio generale su ogni bene mobile del debitore». Mentre, viene precisato, «restano ferme le ulteriori forme di garanzia e di tutela previste dalla normativa vigente in favore della Csea per il recupero dei propri crediti».La Commissione proseguirà l’esame del decreto legge tra oggi e domani in vista dell’attribuzione del mandato ai relatori a riferire in Aula. È atteso il via libera a una misura di salvaguardia dalla stretta fiscale imposta alle auto aziendali ritenute più inquinanti date in uso ai dipendenti, ordinate entro il 2024 e in consegna nel corso del 2025. L’emendamento prevede la salvaguardia solo se le vetture saranno consegnate entro il 30 giugno. LEGGI TUTTO