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Mattarella: violenza contro le donne è aggressione all’intera società
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«Particolare attenzione va ancora risposta nel fronteggiare la piaga – vergognosa e inaccettabile – della violenza contro le donne. Ogni femminicidio, ogni discriminazione, ogni maltrattamento, sono un’aggressione all’intera società. Occorre continuare con l’opera di repressione e di prevenzione. Ma, contemporaneamente, bisogna proseguire con un’azione educativa, a partire dalle generazioni più giovani, che promuova una cultura di effettiva parità sradicando stereotipi, pregiudizi e abitudini consolidate». E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita di Stato in Giappone, in un messaggio in occasione della Festa delle donne.Mattarella: da parità di genere benefici per collettività«In un momento delicato per la vita della comunità internazionale, desidero rivolgere» «un saluto e un pensiero di gratitudine a tutte le italiane e a tutte le donne che lavorano in Italia e contribuiscono al benessere nazionale. Abbiamo acquisito negli ultimi decenni piena consapevolezza che le politiche per la parità di genere, un diritto sancito dalla nostra Costituzione, non si sono risolte solamente in un vantaggio per le donne, ma hanno apportato benefici, ricchezza, frutti positivi per l’intera collettività» aggiunge, in occasione dell’8 marzo, il presidente della Repubblica.Loading…Donne non debbano scegliere tra famiglia e lavoroPer il Capo dello Stato un grande impegno «va perseguito per politiche familiari inclusive che favoriscano la libera determinazione: una donna non deve essere mai posta di fronte al dilemma di scegliere tra famiglia e professione»Colmare divari culturali e salariali«La promozione dei diritti va di pari passo con lo sviluppo civile ed economico delle società. Per questo motivo occorre impegnarsi ancora, con decisione e lungimiranza, per colmare quei divari – culturali, salariali, di istruzione, di sviluppo della carriera – che permangono in alcuni ambiti nazionali» conclude Mattarella per il quale «c’è bisogno, in questa grande battaglia di civiltà, del contributo di tutti, donne e uomini, che devono trasmettere – in tutti i contesti – una cultura del rispetto e lo sdegno e la riprovazione per parole e azioni discriminatorie e violente»Meloni: le donne sono il cuore pulsante della nostra società«Coraggiose, instancabili, determinate: le donne sono il cuore pulsante della nostra società. Ogni giorno, con forza, talento e dedizione, costruiscono, innovano e ispirano. Come Governo, il nostro impegno è garantire a ogni donna le opportunità per essere protagonista in ogni settore, senza ostacoli». Lo scrive la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un messaggio sui social in occasione dell’8 marzo. LEGGI TUTTO
Telefonata tra il segretario di Stato Usa Rubio e Tajani. Focus sui dazi
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaSicurezza euro-atlantica, Ucraina, Medio Oriente sono stati i temi del colloquio telefonico di domenica sera tra il nuovo Segretario di Stato Usa, Marco Rubio, e il ministro degli esteri, Antonio Tajani: si è trattato del primo contatto bilaterale tra il nuovo capo della diplomazia Usa e un ministro degli esteri europeo. Il tema tuttavia forse più delicato e importante del momento dal punto di vista economico è quello relativo ai dazi commerciali che l’amministrazione Trump ha minacciato e in larga parte annunciato. La questione è certamente di competenza della Ue – e se infatti ne parlerà al consiglio dei ministri a Bruxelles lunedì 27 gennaio – ma Tajani e Rubio lo hanno affrontato, visto che per l’Italia secondo le stime di aggravio dei “balzelli” che stanno circolando in ambienti di governo arrivano a superare i sette miliardi.Usa, Donald Trump sui dazi all’Italia: “Giorgia Meloni mi piace, vediamo cosa succederà”Forte avanzo commerciale dell’Italia verso Usa La questione è davvero centrale in questa fase di avvio dell’amministrazione, e l’Italia – si nota in ambienti governativi – vuole anche giocare d’anticipo. Ad eccezione del solo 2020 (anno in cui la contrazione degli scambi è perlopiù attribuibile alle conseguenze economiche della pandemia da COVID-19), nell’ultimo decennio (2014 – 2023) il commercio tra Roma e Washington si è caratterizzato per una crescita dell’export del nostro Paese verso il mercato statunitense, che nello scorso anno ha raggiunto livelli pari a 67,3 miliardi di euro, crescendo del 3,4% rispetto all’anno precedente. Allo stesso modo, crescono le importazioni dagli Stati Uniti verso l’Italia, che lo scorso anno hanno raggiunto quasi 25,2 miliardi di euro, in aumento dell’1,1% rispetto al 2022 e di quasi il 59,5% rispetto al 2021. Insomma, con più del doppio delle esportazioni italiane negli Stati Uniti rispetto alle importazioni statunitensi l’Italia ha forte avanzo commerciale.Loading… Italia paese più colpito da procedimenti anti-dumping Un rapporto che non è sempre lineare: con 14 procedimenti anti-dumping e 4 anti-sovvenzioni, l’Italia è risulta essere il paese più colpito dalle indagini (e dalle misure di difesa commerciale) statunitensi tra gli Stati membri UE, seconda solo al Giappone tra i Paesi G7. I procedimenti che colpiscono il nostro Paese rappresentano più di un quarto del totale dei Paesi UE. Seguono la Spagna e la Germania tra i Paesi più colpiti nell’Unione assieme all’Italia. I dazi che colpiscono la produzione italiana riguardano soprattutto i settori dell’acciaio, dell’alluminio e dei materassi, nonché il settore agroalimentare (pasta). Alcune delle misure commerciali statunitensi sono in vigore dagli anni ’80 e ‘90 del secolo scorso (tra cui alcuni prodotti dell’acciaio e della pasta), e continuano ad essere oggetto di revisioni amministrative. LEGGI TUTTO
La tua auto si avvia senza chiavi? Come evitare che te la rubino
Anche se dotate di tecnologie di ultima generazione, le nuove auto risultano decisamente più vulnerabili ai furti rispetto al recente passato.Ad oggi, infatti, l’elettronica è l’elemento principale dei veicoli più moderni e ad essa ci si appoggia per connettere i vari sistemi integrati. Tuttavia proprio il punto di forza delle nuove tecnologie può divenire, al contempo, anche l’anello debole per quanto concerne la questione sicurezza, specie per i modelli dotati di accensione e apertura di portiere keyless. È sufficiente, ad esempio, un semplice scanner di frequenze del costo di poche decine di euro per riuscire a rilevare il codice prodotto dalle chiavi elettroniche e farlo acquisire a un piccolo ripetitore che consentirà di aprire l’auto senza neppure la necessità di scassinare la serratura, sempre che si tratti di un modello che ne è ancora dotato.Il pericolo furti ha spinto varie case automobilistiche a effettuare specifici test per verificare l’efficacia dei propri sistemi di sicurezza. Stando a uno studio condotto negli Stati Uniti sarebbero sufficienti dai 5 secondi a un minuto per scardinare le difese tecnologiche di nuova generazione. La prova effettuata su 35 vetture da parte del National insurance crime bureau ha condotto a numeri non proprio confortanti: ben 19 auto sono state aperte e 18 messe addirittura in moto.Se si parla poi di sistemi di sicurezza basati sul controllo via app tramite smartphone, le cose peggiorano ulteriormente. In primis c’è il rischio di smarrimento o furto del cellulare, che comporta di conseguenza anche una grave falla nella sicurezza della propria auto: non è difficile, infatti, hackerare il profilo del proprietario e quindi sostituirsi a esso alla guida del mezzo.In sostanza si può affermare che i nuovi ladri d’auto devono essere necessariamente esperti di tecnologia. Non più, dunque, vetri rotti, serrature scassinate o ricerca dei fili d’accensione del mezzo sotto il cruscotto, bensì un vero e proprio lavoro da hacker, col veicolo che viene violato senza compiere alcuno sforzo fisico e senza danni.Come difendersiPer poter arginare il problema si possono adottare delle soluzioni “fai da te”, a partire dal luogo in cui si sceglie di conservare le chiavi del mezzo. Sempre meglio tenerle ben distanti da porte e finestre (cosicché il codice sia difficilmente captabile dall’esterno), e meglio ancora riporle all’interno di scatole di metallo. Esistono anche dei sacchetti speciali, acquistabili online, che isolano le chiavi riproducendo un sistema simile a quello della gabbia di Faraday.C’è addirittura chi propone un ritorno ai vecchi sistemi di sicurezza caserecci, come le catene con lucchetto da avvolgere attorno al volante o gli storici bloccasterzo: questi ultimi, ben visibili dal finestrino, potrebbero scoraggiare chi è alla ricerca di una preda facile. LEGGI TUTTO
Rapina in spiaggia a Torre Lago, ferite due persone: una è in gravi condizioni
Sul posto è intervenuta la polizia municipale, allertata da altri gitanti. Un 60enne e un 52enne sono rimasti feriti e trasportati, rispettivamente, all’ospedale di Livorno e a quello di Lido di Camaiore. Rapina in spiaggia a Torre Lago, ferite due persone: una è in gravi condizioni – Nanopress.itIl malvivente, di origine straniera, è fuggito via in bicicletta portando con sé una tenda e gli zaini. Rapina in spiaggia a Torre Lago, ferite due personeDue persone sono rimaste ferite a seguito di una violenta rapina mentre stavano lasciando la spiaggia di Torre Lago (Lucca). Un 60enne e un 52enne di Massarosa sono stati soccorsi dai sanitari del 118 e dalla polizia municipale, allertata da alcuni turisti stranieri che si trovavano sulla spiaggia. Il 60enne è stato colpito alla testa ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Livorno. Meno gravi le condizioni del 52enne, che è stato ricoverato all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore.A mettere in atto la violenta aggressione sarebbe stato uno straniero – stando a quanto riferito da alcuni testimoni – che è poi fuggito a bordo di una bicicletta, portando con sé la tenda e gli zaini delle due vittime. “E’ assurda un’aggressione così grave per poter rubare solo cose che non hanno nessun valore”, hanno detto i familiari dei due gitanti. LEGGI TUTTO
L’attivismo di Marina agita Fi. E nel Pd c’è chi comincia a sognare la grande coalizione europeista
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«Spero che Trump non sia il rottamatore dell’Occidente». «La fine della guerra in Ucraina non deve coincidere con la resa di Kiev e la vittoria di Mosca». «L’Europa deve svegliarsi». E ancora, per tutte le 250 righe della lunga intervista rilasciata lunedì al Foglio: sì ai matrimoni omosessuali, sì alla riforma della cittadinanza, sì al suicidio assistito…Quello di Marina Berlusconi, la primogenita del Cavaliere e presidente di Fininvest, è senza dubbio un warning nei confronti di Forza Italia, partito di cui i figli dell’ex premier hanno ereditato anche le fideiussioni per circa 100 milioni di euro a “garanzia”, e nei confronti della stessa premier Giorgia Meloni, stretta proprio in questi giorni tra la Ue e una presidenza Trump avviatasi con fuochi d’artificio. Da qui il silenzio di Fratelli d’Italia, l’attacco del leader della Lega Matteo Salvini («Trump merita il Nobel per la pace, altro che “bullismo” come dice Marina Berlusconi») e il malcelato fastidio del leader di Forza Italia Antonio Tajani. Ieri il vicepremer e ministro degli Esteri era alla Camera: prima si è intrattenuto a lungo con Marta Fascina, l’ultima compagna di Berlusconi che aveva subito lodato il “manifesto” della primogenita al pari di Licia Ronzulli e Alessandro Cattaneo (quasi a riproporre la divisione in “correnti” tra liberali e meloniani che aveva segnato l’inizio della legislatura), poi ha scambiato qualche riflessione anche con la segretaria del Pd Elly Schlein. Si è parlato dell’intervista? «Marina Berlusconi è un imprenditrice e naturalmente può dire quel che vuole. Ogni sua intervista viene sempre vista in chiave politica: chissà cosa vuol dire, sconfessa questo, sconfessa quello… Non è così», risponde seccato Tajani. Ma a nessuno, tantomeno ai dem e ai centristi di Azione e Italia Viva, sfugge che quella di Marina Berlusconi non è una semplice intervista ma – anche per la tempistica della concomitanza con il vertice informale di Parigi convocato dal presidente francese Emmanuel Macron – una sorta di manifesto politico per un raggruppamento di centro europeista, atlantista e pro Ucraina che guarda più al Partito popolare europeo che al melonismo. «Ma attenzione – avverte il costituzionalista e riformista del Pd Stefano Ceccanti – non è un progetto per superare il bipolarismo, ma una sfida per l’egemonia del centrodestra: non è affatto detto che sarà sempre Fratelli d’Italia il partito guida».Loading…Spostare l’asse del centrodestra verso il centro e verso l’Europa, dunque. Ma il sasso è gettato nel campo avversario, dove i riformisti soffrono la leadership “sinistra” e “pro Conte” della segretaria. Non è un caso che Alessandro Alfieri, responsabile Riforme del partito e portavoce dell’area della minoranza bonacciniana Energia popolare, abbia commentato con interesse («sulle battaglie comuni non ci tireremo indietro»). E intanto ai parlamentari dem riuniti in gruppetti in Transatlantico tornano in mente le parole seduttive di Dario Franceschini nei confronti degli azzurri («hanno in tasca il biglietto della lotteria ma non lo sanno») e i riferimenti espliciti alla maggioranza Ursula (ossia con Forza Italia e Pd senza i “sovranisti”) che si sono sentiti al convegno dei cattolici democratici a Milano il 18 gennaio scorso. Per ora solo sogni di grande coalizione per tornare al governo, certo. Domani chissà. LEGGI TUTTO
POLITICA
Il ddl “ricostruzione” approvato in Senato, ora è legge: cosa prevede
Verso comunali il 25 maggio, ballottaggi e referendum l’8 giugno. All’esame revisione accise
Approvato al Senato il Ddl ricostruzione, un sostegno ai territori colpiti da calamità
Il Rearm di Ursula spacca il Pd: riformisti contro linea Schlein