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Nordio: «Su Almasri pasticcio della Cpi». Schlein: «Parla da avvocato di un torturatore»
«Nessun ricatto al governo su Almasri»“Smentisco, nella maniera più categorica, che, nelle ore in cui è stata gestita la vicenda, il Governo abbia ricevuto alcun atto o comunicazione che possa essere, anche solo lontanamente, considerato una forma di pressione indebita assimilabile a minaccia o ricatto da parte di chiunque, come è stato adombrato in alcuni momenti del dibattito pubblico sviluppatosi in questi giorni. Al contrario, ogni decisione è stata assunta, come sempre, solo in base a valutazioni compiute su fatti e situazioni (anche in chiave prognostica) nell’esclusiva prospettiva della tutela di interessi del nostro Paese”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sul caso Almasri.«Almasri espulso per la sicurezza dello Stato»L’espulsione di Almasri è da inquadrare (per il profilo di pericolosità che presentava il soggetto in questione) nelle esigenze di salvaguardia della sicurezza dello Stato e della tutela dell’ordine pubblico, che il Governo pone sempre al centro della sua azione, unitamente alla difesa dell’interesse nazionale che è ciò a cui lo Stato deve sempre attenersi nell’obiettivo di evitare, in ogni modo, un danno al Paese e ai suoi cittadini”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella sua informativa alla Camera sul caso Almasri.MATTEO PIANTEDOSI MINISTRO INTERNI CAMERA DEI DEPUTATI, AULA INFORMATIVA DEI MINISTRI DELLA GIUSTIZIA E DEGLI INTERNI SUL CASO ALMASRISchlein: giornata triste, Meloni manca di rispetto al Paese«Questa è una giornata triste per la democrazia, Nordio e Piantedosi sono venuti in Aula a coprire le spalle della premier. Ma oggi in quest’aula doveva esserci Giorgia Meloni, che invece manca di rispetto all’Aula e al paese». Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein nel dibattito sulle comunicazioni dei ministri Nordio e Piantedosi. «Mel.oni ci ha abituati alla sua incoerenza, ma qua si tratta di sicurezza nazionale. Lei non ha parlato da ministro ma da avvocato difensore di un torturatore, le domande a cui dovrete rispondere sono molto semplici: perché Nordio, che era stato informato dal giorno dell’arresto, non ha risposto alle richieste del procuratore generale? La vostra inerzia ha provocato la scarcerazione. Prima ci dice che è stato liberato perché non ha fatto in tempo per tradurre delle pagine in inglese poi ha detto che le ha lette ma ha rinvenuto dei vizi. Bene ha ammesso che è stata una scelta politica».«Meloni ha mandato i suoi ministri in Aula, un atteggiamento da presidente del coniglio, non del consiglio. Doveva esserci lei qua, perché quello che hanno detto i ministri non è una risposta». Così ancora Elly Schlein. «Oggi vi nascondete dietro i cavilli e il giuridichese, ma qua non si tratta di un difesa formale, ma di una scelta politica. Allora assumetevi una responsabilità. La verità è che vi vergognate di quello che fate e per questo mentite. Qua doveva esserci Giorgia Meloni, invece vi siete limitati ad attaccare i magistrati. Un attacco frontale che è fumo negli occhi per coprire il merito della vostra scelta politica».La segretaria del Partito democratico Elly Schlein alla Camera dei deputati durante durante l’informativa del ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi sul caso del cittadino libico Naieem Osema Almasri Habish, Roma, Mercoledì, 5 Febbraio 2025 (Foto Roberto Monaldo / LaPresse) Democratic party secretary Elly Schlein at the Chamber of deputies during the report by Justice Minister Carlo Nordio and Interior minister Matteo Piantedosi on the case of libyan citizen Naieem Osema Almasri Habish, Rome, Wednesday, Feb. 5, 2025 (Photo by Roberto Monaldo / LaPresse)Conte: Meloni scappa, è viltà istituzionale«Oggi c’è la grande assenza della presidente Meloni, che scappa dal Parlamento e dai cittadini», un atto di «viltà istituzionale. Lo so che ci sta guardando dietro qualche computer», presidente Meloni, e quindi «mi rivolgo a lei. Non è venuta qui» a parlare di Almasri, «non si permetta di parlare davanti a qualche scendiletto!». Lo ha detto il leader del M5s Giuseppe Conte nell’Aula della Camera dopo l’informativa sul caso Almasri. LEGGI TUTTO
Belloni nominata consigliere diplomatico di von der Leyen
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaL’ex direttrice del Dis, Elisabetta Belloni è stata nominata Diplomatic Adviser – di fatto consigliere diplomatico – della presidente della Commissione Ursula von der Leyen nell’ambito del servizio di consulenza di Palazzo Berlaymont denominato Idea (Inspire, Debate, Engage and Accelerate Action), e nato con l’obiettivo di fornire alle policy comunitarie “idee innovative e uno spazio per la ricerca interdisciplinare e la collaborazione sulle priorità fondamentali’’. Il servizio Idea fa direttamente capo a von der Leyen. Belloni avrà presso l’esecutivo Ue un contratto iniziale di due anni, rinnovabile, per un massimo di 220 giorni di lavoro all’anno. Un team ad hoc supporterà l’attività di Belloni nell’ambito del servizio di consulenza Idea e in collaborazione con il Segretariato Generale della Commissione.Pochi giorni fa Belloni aveva lasciato la guida dei servizi di sicurezza. Laureata con lode in Scienze Politiche alla Luiss nel 1982, con una tesi in “Tecnica del negoziato internazionale” sulla conflittualità nell’area del Golfo Persico, Belloni vanta una carriera diplomatica di rilievo iniziata nel 1985 alla Farnesina, presso la Direzione Affari Politici. Dopo vari incarichi all’estero tra il 1986 e il 1999, rientra in Italia dove ricopre ruoli istituzionali di crescente importanza all’interno della Farnesina. Dal 2002 al 2004 è Capo della Segreteria del Sottosegretario agli Esteri, poi alla guida dell’Unità di Crisi. Dal 2008 al 2012 è Direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo e, tra il 2013 e il 2015, Direttore generale per le Risorse e l’Innovazione. Promossa Ambasciatore di grado nel 2014, l’anno successivo assume l’incarico di Capo di Gabinetto del Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Dal 2016 al 2021 è Segretario Generale della Farnesina e, dal 2021, Direttore generale del Disa, prima donna in un ruolo di massima rilevanza nel coordinamento della sicurezza nazionale. Nel marzo 2024 è stata, inoltre, nominata sherpa per il G7 e il G20.Loading… LEGGI TUTTO
Caso Almasri, chi è Bongiorno, avvocato delle istituzioni: da Andreotti a Meloni
Portavoce di “Futuro e libertà per l’Italia” nel periodo 2011-2013, dal giugno 2018 al settembre 2019 è ministra per la Pubblica amministrazione con delega alla digitalizzazione e alla semplificazione nel primo governo Conte.I casi da legale Come penalista, si occupa anche di molti casi di cronaca: dall’omicidio di Meredith Kercher, difendendo Raffaele Sollecito, poi assolto in Cassazione, al caso di stupro che vede tra gli imputati Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo fondatore del M5S, come legale della presunta vittima della violenza.Salta informativa governo su Almasri, opposizioni in rivoltaAutrice di diverse pubblicazioni – “Nient’altro che la verità. Come il processo Andreotti ha cambiato la mia vita” (2005); “Con lascusa dell’amore” (con M.Hunziker, 2013); “Le donne corrono da sole” (2015) – Bongiorno difende anche il ministro Matteo Salvini nel caso della nave Gregoretti e nel processo Open Arms dai quali viene assolto. Tra i vari incarichi, c’è anche quello di far parte del cda di diverse società quotate tra cui la Juventus.Giulia Bongiorno è anche la prima firmataria del ddl, appena approvato in commissione, che punta ad impedire, in caso di violenza domestica, che il coniuge o il convivente possano disporre delle spoglie mortali della vittima in caso di condanna. LEGGI TUTTO
Incidente in Autostrada, chiusa l’A1 nel Parmense
L’Autostrada del Sole è stata chiusa in entrambe le direzioni, fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso.Autostrada – Nanopress.itQuesta mattina si è verificato un incidente, che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto vigili del fuoco e polizia stradale. Incidente in A1: chiuso tratto di autostrada nel ParmenseÈ stata chiusa in entrambi i sensi di marcia l’autostrada A1, nel tratto fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso, per via di un incidente stradale che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto anche polizia stradale e vigili del fuoco, che stanno regolamentando il traffico.A seguito dell’incidente si registrano un morto e un ferito ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale ‘Maggiore’ di Parma. LEGGI TUTTO
Referendum 8 e 9 giugno, il compenso per gli scrutatori e i presidenti di seggio
Domenica 8 e lunedì 9 giugno gli italiani saranno chiamati a votare su cinque referendum che affrontano temi centrali come il lavoro e la legge per la concessione della cittadinanza. In vista della consultazione, è utile sapere quale sarà il compenso previsto per chi sarà chiamato a svolgere il ruolo di scrutatore o presidente di seggio. Per entrambi i ruoli è previsto un compenso stabilito per legge, che varia in base al numero di schede da scrutinare e alla presenza di eventuali elezioni amministrative nello stesso comune. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il compenso per gli scrutatori
Secondo la normativa in vigore, gli scrutatori riceveranno un compenso base di 104 euro, a cui si aggiunge una maggiorazione a ciascun quesito in più oltre il primo, pari a 22 euro a scheda. Con cinque quesiti in programma, l’importo complessivo per ogni scrutatore sarà quindi di 192 euro. Nei comuni italiani in cui si voterà contemporaneamente anche per il rinnovo delle amministrazioni locali, essendo una doppia consultazione, il compenso salirà a 208 euro.
Il compenso per i presidenti di seggio
Più elevato l’importo destinato ai presidenti di seggio, che ricevono un rimborso forfettario netto di 262 euro nei comuni dove si voterà solo per i referendum. In caso di consultazione combinata con le amministrative, il compenso previsto sarà di 282 euro. In entrambi i casi, si tratta di importi esenti da tassazione.
Riposi compensativi per i lavoratori
Chi ricopre il ruolo di presidente o scrutatore ed è anche un lavoratore dipendente ha diritto al cosiddetto riposo compensativo. Questo significa che, per ogni giornata di effettivo servizio al seggio coincidente con una giornata lavorativa, il lavoratore potrà usufruire di un giorno di riposo aggiuntivo, senza decurtazioni di stipendio.
Requisiti e scadenze
Per candidarsi come scrutatore o presidente di seggio è necessario essere cittadini italiani, aver compiuto 18 anni ed essere iscritti agli appositi albi comunali. Chi aspira a ricoprire il ruolo di presidente di seggio deve inoltre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Le scadenze per presentare la propria disponibilità variano da comune a comune. A Milano, ad esempio, è possibile segnalare la propria disponibilità fino al 5 giugno 2025. A Roma, la scadenza è fissata al 12 maggio per gli scrutatori e al 4 giugno per i presidenti di seggio. LEGGI TUTTO