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Tajani: “Si è iniziato col criminalizzare le persone, ricordiamo la storia del commissario Calabresi”
Tajani: ‘Si è iniziato col criminalizzare le persone, ricordiamo la storia del commissario Calabresi’ | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Re-industrializzare Italia e Ue: oggi le proposte Pd
Ascolta la versione audio dell’articoloIl costo dell’energia, l’impatto della demografia sul mercato del lavoro e sul reperimento di manodopera qualificata, le difficoltà delle piccole imprese ad accedere a fondi europei e nazionali che non tengono conto delle loro dimensioni, il complicato passaggio dalla ricerca applicata alla produzione. E naturalmente – Mario Draghi docet – la necessità ormai ineludibile di uno sforzo unitario a livello europeo, con debito e investimenti comuni, per rilanciare la competitività del Vecchio continente e centrare gli obiettivi della transizione ecologica e digitale altrimenti irraggiungibili dai singoli Paesi membri.Rivedere Industria 5.0 e disallineare energia e gasIl titolo è “Le rotte del futuro: re-industrializzare l’Italia e l’Europa” e l’appuntamento è oggi e domani a Roma per la Conferenza nazionale del Forum Industria del Pd presieduto da Andrea Orlando in coordinamento con la segretaria Elly Schlein e con il responsabile economico Antonio Misiani. «Chiederemo di modificare Industria 5.0, l’attuale meccanismo di contribuzione al settore, e di rivedere il meccanismo con cui viene fissato il prezzo dell’energia che è parametrato a quello del gas, compreso quello delle rinnovabili: dovrebbero costare molto meno, ma sono vendute a prezzi più alti – anticipa Orlando -. Poi c’è il grande tema dei salari e del welfare, decisivo per evitare l’emigrazione italiana verso altri Paesi».Loading…Salario minimo e rafforzamento della contrattazione collettivaNon a caso tra i punti centrali del Libro Verde del Pd sulle politiche industriali che sarà presentato durante la due giorni romana c’è il capitolo “Lavoro e salario dignitoso: oltre il minino”. «La qualità del lavoro è centrale per una politica industriale equa e moderna – si legge nel documento -. Si propone l’introduzione di un salario minimo legale, il rafforzamento della contrattazione collettiva e incentivi pubblici legati alla creazione di occupazione stabile, sicura e ben retribuita. Le missioni industriali devono generare lavoro qualificato, valorizzare le competenze e favorire la riqualificazione professionale. Si suggerisce inoltre di sperimentare la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario, come strumento di equità e aumento della produttività».A ottobre le proposte diventeranno emendamenti alla legge di bilancioLa Conferenza nazionale organizzata dal Pd, che vedrà presenti anche molti ospiti europei oltre al presidente di Confindustria Emanuele Orsini e al leader della Cgil Maurizio Landini, arriva dopo un viaggio che Orlando ha condotto nei mesi scorsi nelle realtà industriali del Paese toccando 10 regioni (Schlein ha presenziato in Liguria e Lombardia) e percorrendo 2.500 chilometri e che continuerà nei prossimi mesi per arrivare, ad ottobre, a proposte concrete su cui si baseranno anche gli emendamenti per la prossima legge di bilancio.Un’Agenzia nazione per la ricerca e una nuova governance per l’industriaDa segnalare la proposta della creazione di un’Agenzia nazionale per la ricerca applicata e il trasferimento tecnologico per colmare il divario tra ricerca e industria e la proposta di riforma radicale della governance industriale: «Si propone di affidare alla Presidenza del Consiglio il coordinamento delle politiche industriali attraverso un Comitato interministeriale, e di integrare nel Def una sezione dedicata alla strategia industriale con obiettivi chiari e misurabili. Proponiamo inoltre di: istituire un’Agenzia per le Partecipazioni e un Consiglio della Strategia Industriale indipendente, riformare Invitalia e Cdp per renderle attuatori attivi della politica industriale, attivare una Conferenza permanente Stato-Regioni per il coordinamento territoriale e promuovere un partenariato pubblico-privato per definire congiuntamente priorità e investimenti strategici». Re-industrializzare, dunque, «lasciando perdere ciò che anche a sinistra abbiamo ascoltato in passato sull’economia senza industria e solo di servizi». LEGGI TUTTO
G7, Meloni: no a Iran potenza nucleare, sui dazi «una soluzione si troverà»
Pressing per cessate il fuoco a GazaNel corso dei lavori del summit, la presidente del Consiglio si è fatta promotrice di un’iniziativa per il cessate il fuoco a Gaza, ottenendo il consenso dei partner Ue: «Credo che questa sia il momento giusto per ottenere un cessate il fuoco. È un obiettivo sul quale ho lavorato molto in questi giorni», ha dichiarato, sottolineando la necessità di coinvolgere maggiormente i Paesi arabi, in particolare quelli del Golfo, nella gestione della crisi.Pieno sostegno a KievSulla guerra in Ucraina, Meloni ha rinnovato il pieno sostegno a Kiev e al presidente Volodymyr Zelensky, condannando i “brutali” attacchi russi: «Ogni volta che si cerca un passo avanti, la Russia risponde colpendo i civili». E ha aggiunto: «C’è un’ampia disponibilità da parte ucraina per una trattativa, ma zero da parte della Russia». Per questo, ha sottolineato, è necessario «esercitare pressione su Mosca con le sanzioni» e, al tempo stesso, «continuare a sostenere l’Ucraina». La premier ha smentito poi le indiscrezioni secondo cui Trump avrebbe posto un veto a una dichiarazione finale sull’Ucraina, precisando che non era in programma.Cauto ottimismo sui dazi UsaQuanto ai dazi americani sulle merci europee, Meloni si è mostrata moderatamente fiduciosa: «C’è un negoziato in corso, e il fatto che ci sia stato un colloquio tra Trump e von der Leyen dimostra la volontà di trovare soluzioni». E ha rivendicato inoltre il ruolo dell’Italia nel favorire un clima costruttivo: «Siamo fieri del lavoro fatto per costruire un confronto franco ma sereno». L’obiettivo resta quello di trovare un accordo entro la scadenza del 9 luglio, scongiurando l’ipotesi di un ’no deal’. Infine, Meloni ha sottolineato il ruolo dell’Italia nella gestione della questione migratoria, affermando che «la ricetta italiana viene presa a paradigma anche da altre grandi nazioni». Una delle sette dichiarazioni del vertice è infatti incentrata sul contrasto ai trafficanti di esseri umani, secondo il principio del “follow the money”, su proposta italiana.Loading… LEGGI TUTTO
Tajani: droni russi offesa a sicurezza aereo euro-atlantica
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Onorevoli morosi, mina per le casse dei partiti
Ascolta la versione audio dell’articoloOnorevoli morosi, che non pagano le quote dovute ai propri partiti: il problema è ricorrente nei bilanci del 2024 di diverse forze politiche, da Forza Italia al Pd, passando per il M5s. Mentre è in controtendenza Sinistra italiana, che vede aumentare i contributi dei propri parlamentari (da 204 mila a 281 mila euro), tutti tra i 42 mila e i 55 mila euro. Il M5s, che ha un avanzo di oltre 2 milioni di euro, iscrive a bilancio 2,8 milioni di euro di crediti verso parlamentari e consiglieri regionali, e 1,4 milioni per indennità di fine mandato.I rendicontiCome “leva per la riscossione dei contributi”, il tesoriere Claudio Cominardi, nella relazione, richiama la regolarità contributiva come «requisito fondamentale per concorrere ed eventualmente mantenere il ruolo nelle cariche associative». Rispetto al 2023, per il Pd cala di 55 mila euro la voce crediti verso senatori e deputati, a 441 mila euro. Come spiega la relazione al rendiconto (in avanzo di 650mila euro, con l’incasso record di 10,2 milioni dal 2xmille), «è continuata l’azione di recupero» verso eletti nelle varie legislature, con 9 azioni giudiziarie aperte e 4 accordi transattivi.Loading…Tra decreti ingiuntivi e recuperiAnche nel bilancio di Europa verde si prevede un ricorso per decreto ingiuntivo per mancato pagamento spontaneo dei contributi associativi contro Eleonora Evi, deputata passata l’anno scorso fra i dem. Mentre aumentano di 2 milioni i contributi da terzi e di oltre 300mila euro le quote associative, la “discontinuità dei versamenti” dovuti “da parte di alcuni eletti” è un aspetto critico del rendiconto di FI (disavanzo di 307mila euro e un passivo di 90milioni che continua a essere garantito dagli eredi di Silvio Berlusconi): «Occorrerà adottare decisioni più rigorose per ottenere i pagamenti», si legge nella relazione, “anche facendo leva” sulle norme interne che per i morosi prevedono ineleggibilità e decadenza dagli incarichi nel partito.Versamenti e quote associativeI versamenti degli eletti sono in calo anche per +Europa, da 28.530 a 22.950. In FdI i contributi dei parlamentari nazionali ed europei sono volontari, e il bilancio (in disavanzo di 681mila euro, a fronte di un avanzo di 4,9 milioni di euro nel 2023) registra un calo delle erogazioni liberali (da 3,9 a 2,7 milioni) e delle quote associative annuali (da 2,8 a 2,3 milioni). Nel bilancio 2024 in disavanzo di per 1,4 milioni, anche per la Lega calano le contribuzioni da persone fisiche e giuridiche (da 4,5 a 3,8 milioni), mentre aumentano le quote associative (da 58.624 a 63.227 euro). LEGGI TUTTO