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Abusi sessuali su un’alunna disabile, arrestato insegnante di sostegno
I fatti si sarebbero registrati in un istituto superiore di Livorno. A far scattare le indagini è stata la denuncia della dirigente scolastica, che avrebbe notato alcuni atteggiamenti anomali da parte del docente. Abusi sessuali su un’alunna disabile, arrestato insegnante di sostegno – Nanopress.itPer l’uomo è stata disposta dal gip la custodia cautelare, per il pericolo di reiterazione del reato.Abusi sessuali su un’alunna disabile, arrestato insegnante di sostegnoUn insegnante di sostegno di un istituto superiore di Livorno è stato arrestato, questa mattina, dai carabinieri della locale Compagnia con l’accusa di presunti abusi sessuali ai danni di un’alunna disabile minorenne. Il reato ipotizzato dalla procura è violenza sessuale pluriaggravata. A far scattare le indagini è stata la denuncia della dirigente scolastica, che avrebbe notato dei comportamenti anomali da parte del docente.L’uomo sarebbe stato notato in più occasioni in luoghi isolati e inaccessibili in compagnia dell’alunna. Non solo, l’indagato avrebbe rivolto – in più di una occasione – commenti offensivi ai danni di colleghe e alunne. Disposta la custodia cautelareIl gip ha disposto una perquisizione nell’abitazione del docente, durante la quale i carabinieri hanno trovato materiale informatico con contenuti sessualmente espliciti che l’indagato pare avesse tentato di criptare, come riferisce Tgcom24. Disposta la misura cautelare – Nanopress.itLa misura di custodia cautelare è stata disposta dal giudice per le indagini preliminari per il pericolo di reiterazione del reato. L’indagato “risulta avere contatti con giovani e giovanissimi anche in relazione ad attività svolte nella sfera privata” ha spiegato il gip.Se condannato, l’insegnante potrebbe essere interdetto dai pubblici uffici, il che significa che non potrà più esercitare la professione o ricoprire altri incarichi pubblici. In alcuni casi, una condanna per reati sessuali può comportare l’inserimento del nome dell’indagato (nel caso in cui venisse condannato in maniera definitiva) in un registro dei sex offender, con conseguenze a lungo termine per la sua vita personale e professionale. LEGGI TUTTO
Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopia, cinque medici indagati per la morte di Andrea Faustini
La Procura di Brescia ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, per accertare con esattezza le cause del decesso. Andrea Faustini è venuto a mancare il 28 luglio scorso, una decina di giorni dopo l’intervento. Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopia, cinque medici indagati per la morte di Andrea Faustini – Nanopress.itI medici indagati per la morte del giovane sono cinque. Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopiaAndrea Faustini, un giovane di 30 anni di Lograto, Bassa bresciana, è deceduto il 28 luglio scorso dopo un intervento di routine in endoscopia per la rimozione di un polipo. Purtroppo, dopo il primo intervento, ha subito complicazioni che hanno richiesto un’ulteriore operazione d’urgenza e il trasferimento in terapia intensiva, dove non si è più ripreso.La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e cinque medici della Poliambulanza sono stati indagati. L’autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni per chiarire le cause della morte. Nel frattempo, la comunità di Lograto si è stretta intorno alla famiglia di Andrea, con messaggi di cordoglio e momenti di preghiera. Lo scorso martedì è stata organizzata una veglia di preghiera in ricordo del giovane prematuramente scomparso. LEGGI TUTTO
Perché ora Zelensky può vincere
La guerra al tiranno nel 2022 e la resistenza nazionale Ucraina potrebbero essere un’occasione rivoluzionaria: l’Occidente potrebbe scendere dalla boria ideologica maturata dal secondo dopoguerra e pensare. Ma la vanagloria europea sull’unità trovata per sempre, sul glorioso anelito di democrazia che cambierà un mondo post Putin, può mettere a tacere tutte le scomode verità rivelate dal conflitto. Invece essere testimoni, come capita a me, di un Paese perennemente in guerra ma che aborre la guerra come ogni democrazia, è istruttivo, e suggerisce sincerità spietata. Vedersi piovere missili in testa, vivere in un Paese democratico e prospero in cui sono stati fatti almeno duemila morti in pochi anni con attacchi terroristici, e a cui sono state sferrate guerre da ogni parte, induce oggi tuttavia un pensiero ottimista: le piccole nazioni legate alla loro storia, alla loro cultura, ai loro eroi e libri, hanno una forza di resistenza straordinaria. L’Ucraina può vincere nonostante lo strazio. Zelensky, una specie di Isaac Babel post litteram, ebreo e cosacco, ce la può fare come Golda Meir o altri leader ebreo-ucraini scampati e combattenti. Certo lo sa anche lui dalla storia: non ci sarà aiuto sostanziale, nessun «arrivano i nostri», la solitudine è una lezione che da ebreo ha imparato, ma ha dalla sua la verità, come Israele. Putin è rimasto shoccato perchè aveva disegnato una realtà geopolitica inesistente, dove gli Ucraini erano Russi. Ma gli Ucraini non sono Russi, anzi hanno sempre cercato nessi a Occidente, nel bene e nel male, per sottrarsi alla Russia. Adesso la cultura europea per cui il nazionalismo era definitivamente infangato dal passato, deve capire che lo stato nazionale è portatore di libertà, non è nazifascista. Lo è invece l’imperialismo, che genera i mali attribuiti al nazionalismo. Gli esseri umani liberi combattono per la loro collettività coi loro eroi e le loro tradizioni, e le istituzioni – anche l’Ue! – devono rispettarli per sempre. Devono anche espellere senza pietà la stupida «cancel culture». C’è di più: durante la guerra abbiamo visto le teorie di genere in crisi, gli uomini sono rimasti a combattere, le mamme hanno preso per mano i bambini, e li hanno portati in salvo. Per aiutare la donna a essere libera e madre ci vuole oggi la magnifica ripresa di un femminismo deidelogizzato. Liberalismo, nazionalismo, tradizione, devono andare insieme, l’Europa deve separarsi dal linguaggio, la retorica socialista del sogno postbellico. La guerra è un altro testo da rileggere. I segnali di fumo pacifisti non fermano la cavalleria, e invece Putin va fermato. Qui, in Israele, il Paese non sopravviverebbe un giorno, se non sapesse vincere le guerre, se non coltivasse il valore. Ce ne vuole per resistere al rischio della vita dei propri figli. E non sopravviverebbe se i conservatori e liberal non combattessero insieme al bisogno. Beato il Paese che apprezza compatto i suoi eroi, non quello che non ne ha bisogno. Infine: i turchi, spiegava Bernard Lewis, non capivano che i cannoni troppo a prua sulle navi, col rinculo le rendevano instabili. Così furono affondati. Noi dobbiamo spostare i cannoni della democrazia, altrimenti l’impero europeo della libertà può andare in pezzi come quello ottomano. LEGGI TUTTO
Bruciò vive la moglie e l’amica per intascare l’assicurazione, Sergio Miglioranza condannato all’ergastolo
Oltre all’ergastolo, Sergio Miglioranza è stato condannato all’isolamento diurno per un anno e a un maxi risarcimento di 150mila euro per la figlia di Fiorella Sandre e 100mila euro per la nipote. Sergio Miglioranza condannato all’ergastolo – Nanopress.itI fatti risalgono al 10 giugno del 2020, quando la moglie dell’imputato, Franca Fava (68 anni) e l’amica di lei, Fiorella Sandre (72) morirono tra le fiamme di un incendio appiccato in casa Miglioranza, una villetta in via Feltrina a Castagnole, Treviso. Secondo l’accusa, Sergio Miglioranza avrebbe agito per intascare l’assicurazione e avrebbe impiegato soltanto 17 minuti per mettere in atto il piano criminale. Bruciò vive la moglie e l’amica, Sergio Miglioranza condannato all’ergastoloSergio Miglioranza, 72 anni, è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Treviso. L’accusa riguarda la morte della moglie, Franca Fava (68), e un’amica della donna, Fiorella Sandre (72). Il tragico evento risale al 10 giugno 2020, quando Miglioranza avrebbe imprigionato le due donne in casa e appiccato il fuoco alla villetta. Secondo le indagini, alla base del duplice omicidio vi sarebbe un importo che l’uomo avrebbe riscosso tramite un’assicurazione e che avrebbe potuto utilizzare per risolvere i suoi problemi finanziari.Le perizie hanno documentato la premeditazione del gesto, evidenziando la predisposizione di inneschi e combustibile attorno all’immobile e le false dichiarazione rese dal marito di una delle vittime. Quando fu appiccato l’incendio, entrambe le donne furono colte nel sonno e la morte per asfissia fu inevitabile. Per evitare che fuggissero, Miglioranza bloccò una porta che avrebbe potuto consentire alle due amiche di mettersi in salvo.La figlia di Fiorella Fava: “Finalmente giustizia è stata fatta”La figlia di una delle vittime ha dichiarato: «Finalmente, dopo quattro anni, giustizia è stata fatta. La soddisfazione è che sia stato condannato per mia mamma e per la sua amica». Sergio Miglioranza avrebbe agito per intascare l’assicurazione e – secondo la ricostruzione del giorno del delitto – avrebbe impiegato solo 17 minuti per mettere in atto il piano criminale.Oltre all’ergastolo, Sergio Miglioranza è stato condannato all’isolamento diurno per un anno e a un maxi risarcimento di 150mila euro per la figlia di Fiorella Sandre e 100mila euro per la nipote. LEGGI TUTTO
Picchiato da un senzatetto davanti al suo bar, nonno Vincenzo non ce l’ha fatta
Dopo oltre tre settimane di agonia all’ospedale Cardarelli di Napoli, il 91enne Vincenzo Fiorillo non ce l’ha fatta. Addio a Vincenzo Fiorillo – Nanopress.it (Foto da Facebook Sii turista della tua città)A picchiarlo, il primo maggio scorso, un clochard di origine tedesca che è stato arrestato con l’accusa di resistenza e lesioni gravissime, reato che adesso sarà riqualificato in omicidio, alla luce del drammatico epilogo susseguente al pestaggio. Vincenzo Fiorillo non ce l’ha fattaNon ce l’ha fatta Vincenzo Fiorillo, il 91enne di Napoli aggredito davanti al suo bar in via Santa Maria di Costantinopoli, a Napoli. A colpirlo – il primo maggio scorso – un clochard tedesco di 25 anni, che spintonò la vittima, fino a farla cadere. Vincenzo Fiorillo riportò un’emorragia cerebrale che lo ha portato alla morte, dopo 27 giorni di ricovero all’ospedale Cardarelli di Napoli.L’aggressore, che tentò la fuga, venne arrestato dai carabinieri con l’accusa di resistenza e lesioni gravissime, reato che adesso sarà riqualificato in omicidio. Un gesto, il suo, senza alcun apparente motivo. Stando a quanto emerso nelle ultime ore, la vittima era intervenuta per placare il 25enne che stava dando in escandescenze con alcuni clienti. A quel punto il giovane avrebbe spintonato Fiorillo, facendolo cadere a terra. Una caduta che è risultata fatale.I familiari di Vincenzo Fiorillo hanno condiviso un commovente post su Facebook in ricordo della vittima: «Resterai la nostra forza anche da lassù. Riposa in pace papà e stai tranquillo che saremo sempre uniti e forti come hai sempre voluto». LEGGI TUTTO