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Quirinale, Mattarella convoca il Consiglio Supremo di Difesa l’8 maggio
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato il Consiglio Supremo di Difesa, al palazzo del Quirinale, per giovedì 8 maggio 2025 alle ore 17. L’ordine del giorno, si legge nel comunicato diffusa da parte del Quirinale, prevede le valutazioni sul “Libro bianco della difesa europea, sulle infrastrutture strategiche nazionali, sull’adeguamento dello strumento militare e le prospettive per l’industria della difesa italiana”. Ma non solo, perchè, inoltre, “il Consiglio esaminerà l’evoluzione nelle principali aree di crisi con particolare riferimento ai conflitti in Ucraina e Medio Oriente e alle iniziative di pace in ambito internazionale ed europeo”.
Il post del ministro Crosetto
“Leggo su agenzie e siti on Line (quindi domani sui giornali) ‘il Consiglio Supremo di Difesa discute di riarmo Ue’. Però non è all’ordine del giorno ed al Consiglio Supremo di Difesa si parla solo degli argomenti previsti”. Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, su X. LEGGI TUTTODecreto Pa ottiene approvazione in Senato, ora è legge: cosa prevede
È un provvedimento voluto per ridisegnare l’architettura della Pubblica Amministrazione, intervenendo su nodi strutturali quali il reclutamento alle graduatorie, la mobilità, le stabilizzazioni, il rafforzamento della governance sul reclutamento tramite la Commissione Ripam alla quale è affidato il coordinamento e lo svolgimento delle procedure concorsuali
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Con 99 voti favorevoli, 70 contrari e due astensioni l’Aula del Senato ha confermato la fiducia chiesta dal governo sul decreto pubblica amministrazione. Il provvedimento disciplina reclutamento e funzionalità delle pubbliche amministrazioni, su iniziativa della premier Meloni e del ministro della Pubblica amministrazione, Zangrillo. È stato approvato dalla Camera lo scorso 23 aprile e ora è convertito in legge. Come ha ricordato in aula la senatrice Susanna Camusso del Pd, è l’84esimo voto di fiducia posto dal governo. È un provvedimento apparentemente tecnico, ma capace di ridisegnare l’architettura della Pubblica Amministrazione, intervenendo su nodi strutturali quali il reclutamento alle graduatorie, la mobilità, le stabilizzazioni, il rafforzamento della governance sul reclutamento tramite la Commissione Ripam alla quale è affidato il coordinamento e lo svolgimento delle procedure concorsuali.
Zangrillo: “Efficienza per affrontare sfide del contesto europeo”
“Con il via libera definitivo del Senato è stato raggiunto l’obiettivo di affrontare in maniera organica alcune criticità del sistema pubblico”. Lo afferma Paolo Zangrillo, ministro per la Pubblica amministrazione, dopo l’approvazione del decreto Pa. Il testo introduce “un ampio pacchetto di misure finalizzate a rafforzare l’efficienza della pubblica amministrazione”, e per il ministro “dimostra ancora una volta l’impegno concreto del governo verso le persone che sono il cuore pulsante della Pubblica amministrazione”. Le nuove norme incideranno, tra le altre cose, sul sistema di reclutamento, sul rafforzamento dei processi di formazione, ma anche, e soprattutto, sulle funzionalità degli enti locali. “L’obiettivo è costruire una macchina amministrativa sempre più efficiente e pronta ad affrontare con rinnovate competenze le sfide del contesto europeo”, aggiunge. LEGGI TUTTO
Saman Abbas, la madre è arrivata in Italia
Condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della figlia, Nazia nega le accuse e sostiene che altri parenti siano i veri responsabili.Saman Abbas, la madre è arrivata in Italia – Nanopress.itOltre a Nazia Shaheen e suo marito Shabbar Abbas, gli altri parenti coinvolti nel caso di Saman Abbas sono: Danish Hasnain, lo zio di Saman, che è stato condannato a 14 anni in primo grado e due cugini di Saman, inizialmente imputati, ma assolti in primo grado. Saman Abbas, la madre è arrivata in ItaliaNazia Shaheen, la madre di Saman, è stata estradata dall’Italia dopo essere stata arrestata in Pakistan. Condannata all’ergastolo in primo grado per l’omicidio della figlia, Nazia nega le accuse e sostiene che altri parenti siano i veri responsabili. Ora che è in Italia, avrà l’opportunità di fornire la sua versione dei fatti agli inquirenti italiani.L’ultima immagine di Saman con la madre risale alla notte tra il 30 aprile e il 1° maggio 2021, poco prima che la giovane venisse uccisa per aver rifiutato di lasciare il suo fidanzato, con cui avrebbe voluto presto convolare a nozze. Il caso è ancora in corso e l’appello è previsto per l’autunno. Le dichiarazioni di Nazia potrebbero portare nuovi elementi alla luce.Oltre a Nazia Shaheen e suo marito Shabbar Abbas, gli altri parenti coinvolti nel caso di Saman Abbas sono: Danish Hasnain, lo zio di Saman, che è stato condannato a 14 anni in primo grado e due cugini di Saman, inizialmente imputati, ma assolti in primo grado. LEGGI TUTTO
David Donatello 2025, Mattarella: “Cinema essenziale per identità e democrazia”. VIDEO
“Il cinema ha subito ripreso a camminare velocemente insieme alla società, a camminare nella libertà”, ha detto il presidente della Repubblica durante la cerimonia di presentazione dei candidati alla 70esima edizione dei Premi David di Donatello per l’anno 2025
“Il cinema è organo vitale delle nostre comunità. Nei suoi molteplici generi, ha contribuito a raccontare la nostra storia, a scriverla, a interpretarla. Con emozioni e immagini, con verità e fantasia, con i volti che sono impressi nella nostra memoria”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo i candidati ai Premi David di Donatello (DISCORSO DI MATTARELLA AI DAVID, IL VIDEO INTEGRALE). “Il cinema ha contribuito a formare l’identità degli italiani, ha aiutato a sviluppare una lingua comune, a far maturare una coscienza civica, e dunque a rafforzare le basi della nostra libertà e della nostra democrazia”, ha aggiunto, “A pochi giorni dall’ottantesimo della Liberazione torna alla mente “Roma città aperta”, capolavoro di Roberto Rossellini, che aprì la finestra su un’Italia che voleva ripartire. In quel 1945 le risorse erano scarse, il Paese da ricostruire. In quell’anno vennero prodotti soltanto 25 film. Ma il cinema ha subito ripreso a camminare velocemente insieme alla societa’. A camminare nella libertà. Presentando al mondo l’originalità e la creatività italiana”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al quale va il David Speciale per i 70 anni dei premi per essere “un punto saldo e per la sua affettuosa complicità. Lo ringrazio per aver colto l’omaggio del cinema italiano”. Questo l’annuncio di Piera Detassis, presidente e direttrice artistica dell’Accademia del Cinema Italiano in occasione della tradizionale cerimonia dei candidati al Quirinale. LEGGI TUTTO
Caso Almasri, Nordio prepara una lettera alla Corte dell’Aja. Cosa succede adesso – Chi è Lo Voi
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaRapporti ancora molto tesi tra il Governo italiano e la Corte penale internazionale sul caso Almasri. Il confronto tra l’Esecutivo e i giudici della Cpi si gioca su un piano squisitamente procedurale in una vicenda costata l’iscrizione nel registro degli indagati del ministro della Giustizia Carlo Nordio (insieme alla premier Giorgia Meloni, al ministro dell’Interno Piantedosi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano) per favoreggiamento e omissioni di atti di ufficio dopo un esposto trasmesso dalla Procura di Roma al tribunale dei ministri.La difesa del GuardasigilliVia Arenula nei prossimi giorni, così come annunciato dallo stesso capo del dicastero nell’informativa al Parlamento, invierà all’Aja un documento per chiedere alla Cpi spiegazioni sulle incongruenze nelle procedure attivate per il mandato di arresto del generale libico. Il 5 febbraio in Parlamento, Nordio ha parlato di errori e di “nullità” del mandato di arresto spiccato il 18 gennaio dalla Corte. «E’ arrivato in lingua inglese senza essere tradotto, con una serie di criticità che avrebbero reso impossibile l’immediata adesione del ministero alla richiesta arrivata dalla Corte d’appello» di Roma ha detto. Un atto – a detta del ministro che è tornato a ribadire la ferma volontà del governo di “andare avanti” sulla riforma della giustizia – caratterizzato da “incertezza assoluta” a cominciare, ha sottolineato, «dalla data in cui sarebbero avvenuti i crimini: si dice a partire dal marzo 2015 ma nel preambolo si parlava del febbraio 2011, quando Gheddafi era ancora al potere». Nell’atto che verrà trasmesso all’Aja, il ministero potrebbe fare riferimento agli “incomprensibili salti logici” presenti a dire del ministro nel dispositivo della pre-trial Chamber della Corte penale internazionale. «Le conclusioni del mandato di arresto risultavano differenti rispetto alla parte motivazionale», ha riferito il ministro davanti ai parlamentari.Loading…Detto e contraddetto: le polemiche sul caso AlmasriPossibili altre denunce alla Cpi su AlmasriMa all’attenzione dei magistrati di stanza all’Aja potrebbero arrivare anche altre denunce dopo quella presentata da un cittadino sudanese vittima delle torture del generale libico e in cui si tirano in ballo, oltre al ministro della Giustizia, anche la premier Meloni e il ministro Piantedosi. Secondo la segnalazione, non consegnando il generale alla Cpi, il presidente del Consiglio e i ministri «hanno abusato dei loro poteri esecutivi per disobbedire ai loro obblighi internazionali e nazionali». «Stiamo valutando di presentare altre denunce alla Corte», annuncia l’avvocato Omer Shatz, direttore di Front-Lex.Le condotte omissive contestate a NordioSul fronte interno, intanto, muove i primi passi l’indagine del tribunale dei Ministri dopo l’invio degli atti da piazzale Clodio. I giudici procederanno in primo luogo all’acquisizione e all’analisi degli atti in attesa della memoria difensiva da parte degli indagati. Favoreggiamento e peculato i reati contestati a Meloni, Piantedosi e al sottosegretario Mantovano. Per Nordio il procuratore della Capitale, Francesco Lo Voi, individua anche condotte omissive. Fattispecie che sarebbero legate alle “mancate interlocuzioni” con la Corte d’Appello di Roma e anche al non avere firmato la richiesta di un nuovo mandato di cattura per il generale libico. Una iniziativa che gli uffici di via Arenula avevano suggerito di fare inviando al ministro Nordio una bozza il 20 gennaio, 24 ore prima della liberazione del cittadino libico. Del profilo penale previsto dall’articolo 328 del codice, non citato nella denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, è stato lo stesso Nordio a parlarne nel corso dell’informativa. LEGGI TUTTO