“Dobbiamo ricomporre, rigenerare coesione, di procedere insieme: lo chiede il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre regioni del pianeta”, ha detto il capo dello Stato al teatro Pirandello della città siciliana. “La tecnologia pretende talvolta di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio”, ha ricordato
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“Natura, storia, cultura sono elementi del nostro patrimonio genetico. La ricchezza del nostro Paese sta nella sua pluralità”. A dirlo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di inaugurazione di Agrigento Capitale della Cultura 2025 al teatro Pirandello. “Dobbiamo ricomporre, rigenerare coesione, di procedere insieme. Lo chiede il ricordo dei morti delle guerre che insanguinano l’Europa, il Mediterraneo e altre regioni del pianeta”, ha aggiunto il capo dello Stato. Che infine ha ricordato come la tecnologia “prentenda, talvolta, di monopolizzare il pensiero piuttosto che porsi al servizio della conoscenza. La cultura, al contrario, è rivolgersi a un orizzonte ampio, ribellarsi a ogni compressione del nostro umanesimo, quello che ha reso grande la nostra civiltà”.
L’intervento di Mattarella
“Saluti e auguri che si estendono a quanti, sul territorio, saranno impegnati negli eventi in programma. Tra di essi, ai lampedusani. Concittadini, che le ferite del nostro tempo hanno reso avanguardia della civiltà europea. Espressione di cultura solidale”, ha detto in apertura il capo dello Stato. “Natura, storia, cultura sono elementi del nostro patrimonio genetico. Le metropoli italiane, mete di turismo crescente, non sono i soli centri di gravità. La ricchezza del nostro Paese sta nella sua pluralità. Nella sua bellezza molteplice. A fornire pregio particolare all’Italia sono proprio le sue preziose diversità, le 100 capitali che hanno agito, nell’arco di secoli, come luoghi capaci di esprimere comunità”, ha sottolineato. Si tratta di un “tesoro da investire per il domani dei nostri figli. Tante realtà, nelle Regioni d’Italia, detengono inestimabili risorse, numerose rischiano di deperire senza cura adeguata”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO