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Milano, cerca di aggredire gli agenti: poliziotto spara e ferisce un 36enne egiziano
Il 36enne rimasto ferito era stato appena denunciato per rapina. Al momento si trova all’ospedale Niguarda di Milano. Agente ferisce un 36enne egiziano a Milano – Nanopress.itL’episodio arriva a poco più di 24 ore dall’aggressione in cui è rimasto gravemente ferito il viceispettore Christian Di Martino. Il militare – le cui condizioni sono stabili, ma in lieve miglioramento – si trova tuttora ricoverato all’ospedale Niguarda, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.Nuova aggressione a Milano: agente ferisce un 36enne egizianoPaura nella notte in piazza Luigi di Savoia a Milano. Un egiziano di 36 anni è stato ferito da un colpo di pistola esploso da un agente di polizia. L’uomo, che è richiedente protezione internazionale ed è risultato positivo a cannabis e cocaina, aveva attaccato la polizia con delle pietre. Dopo aver tentato di bloccarlo con un taser, uno degli agenti ha sparato un colpo di pistola alla spalla sinistra dell’egiziano. Il ferito è stato portato all’ospedale Niguarda.Da accertamenti d’archivio, il 36enne risulta incensurato e aveva fatto istanza per protezione internazionale a Belluno, ma la pratica era stata rigettata per irreperibilità. Al momento è intubato perché ha avuto un versamento ai polmoni, ma non è in pericolo di vita. La prognosi è di 60 giorni. Poco prima di essere ferito, era stato denunciato per rapina ai danni di un 42enne marocchino. Una volta uscito dalla stazione di polizia, ha iniziato a dare in escandescenze in piazza Luigi di Savoia. A quel punto è arrivata una pattuglia. Un agente ha provato a fermarlo con il taser, senza riuscirci. L’egiziano ha continuato a inveire contro i poliziotti, armeggiando una fionda rudimentale, così uno degli agenti ha esploso un colpo, ferendolo alla spalla.Le condizioni del viceispettore Di MartinoL’episodio violento della scorsa notte arriva a poco più di 24 ore dall’aggressione che ha causato il grave ferimento del viceispettore di polizia Christian Di Martino. Il poliziotto, originario di Ischia ma operativo a Milano, è stato ferito da un 37enne marocchino con numerosi precedenti penali. Poco dopo le 23 di mercoledì sera, è stata allertata una pattuglia in zona stazione Lambrate perché un uomo stava lanciando pietre contro i treni. Uno dei massi aveva ferito una donna. Viceispettore ferito a Milano – Nanopress.itA quel punto, il viceispettore Di Martino ha tentato di fermato il 37enne con il taser, per impedirgli di finire sotto un treno. L’uomo lo ha colpito per tre volte con un coltello. L’agente è stato soccorso da due colleghi, poi trasferito al Niguarda, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico durato quattro ore.Al momento le sue condizioni sono stabili, ma in lieve miglioramento. La prognosi resta riservata. LEGGI TUTTO
Picchiano un senzatetto e riprendono l’aggressione con il cellulare: sei minorenni denunciati
I fatti si sono registrati a San Costantino Calabro, provincia di Vibo Valentia. La vittima, un uomo di origine romena, stava dormendo in una struttura abbandonata, quando è stato aggredito. Picchiano un senzatetto e riprendono l’aggressione con un cellulare – Nanopress.itGli aggressori hanno ripreso la scena con il cellulare. Sono stati quindi identificati e denunciati con l’accusa di maltrattamenti, percosse e lesioni, con l’aggravante dei futili motivi. Picchiano un senzatetto e riprendono l’aggressione con un cellulare: denunciati sei minorenniSei minorenni sono accusati di aver aggredito e pestato un clochard e di aver ripreso le fasi dell’aggressione con i loro cellulari. I fatti si sono registrati a San Costantino Calabro, nel Vibonese. La vittima, di origine romena, stava dormendo nei locali abbandonati di un centro di formazione professionale, quando è stato aggredito. I responsabili dell’aggressione sono stati individuati dai carabinieri di Vibo Valentia e sono stati denunciati con l’accusa di percosse, lesioni e maltrattamenti, con l’aggravante dei futili motivi. La vittima è stata legata e immobilizzata, poi aggredita con calci e pugni, finché i sei aggressori non gli hanno urinato addosso. I sei minorenni avrebbero dato fuoco a tutti gli oggetti che il clochard aveva con sé, compresi i vestiti e gli effetti personali. LEGGI TUTTO
Caso Almasri, Meloni: da Lo Voi atto voluto, indagarmi è danno alla nazione
Ascolta la versione audio dell’articolo6′ di lettura«A chiunque nei miei panni di fronte a questa vicenda cadrebbero un po’ le braccia». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, intervenendo all’evento La Ripartenza, organizzato dal giornalista Nicola Porro a Milano, rispondendo a una domanda sull’atto inviato a lei e alcuni ministri sul caso Almasri dalla Procura di Roma. «L’atto era chiaramente un atto voluto – ha rimarcato -, tutti sanno che le Procure in queste cose hanno la loro discrezionalità come dimostrato da numerosissime denunce di cittadini contro le istituzioni e su cui si è deciso di non procedere con l’iscrizione nel registro degli indagati, come negli anni del Covid».Meloni: indagarmi danno a nazione, non intendo mollare di un millimetro«Io ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial times con la notizia che sono stata indagata e se in Italia i cittadini capiscono perfettamente quello che sta accadendo all’estero non è la stessa cosa. Quello che sta cadendo è un danno alla nazione, alle sue opportunità e questo mi manda ai matti» ha aggiunto la premier. E ancora: «Agli italiani dico: finché ci siete voi ci sono anche io. Non intendo mollare di un millimetro, finché gli italiani sono con me».Loading…«Alcuni giudici vogliono governare, ma così sistema crolla»Non basta. «Ci sono alcuni giudici, fortunatamente pochi, che però vogliono decidere la politica industriale, vogliono decidere la politica ambientale, vogliono decidere le politiche dell’immigrazione, vogliono decidere se e come si possa riformare la giustizia, vogliono decidere per cosa possiamo spendere e per cosa no. In pratica vogliono governare loro» ha aggiunto Meloni, che ha sottolineato come ci sia «un problema» perché «sè io sbaglio gli italiani mi mandano a casa, se loro sbagliano nessuno può fare o dire niente. Nessun potere al mondo in uno stato democratico funziona così, i contrappesi servono a questo e la magistratura svolge un ruolo fondamentale nella nostra democrazia. È una colonna portante della nostra Repubblica, solo che nessun edificio regge su una colonna sola. Quando un potere dello Stato pensa di poter fare a meno degli altri, il sistema crolla, non può tenere».Continua insomma lo scontro muscolare tra maggioranza e opposizione sul caso Almasri. Un caso che blocca anche Parlamento. I lavori delle aule, su decisione delle conferenze dei capigruppo, sono sospesi fino alla prossima settimana in attesa che il governo faccia sapere se e con chi intenda riferire sulla questione. Il tutto dopo che è stata la stessa premier ad annunciare via social di essere indagata per favoreggiamento e peculato insieme a Carlo Nordio, Matteo Piantedosi e Alfredo Mantovano, per la gestione del caso del comandante libico Najeem Osema Almasri Habish, arrestato e poi rilasciato e riportato in Libia con aereo di Stato dei servizi. Una notifica arriva dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi dopo un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti.Tajani: Lo Voi non ha fatto l’interesse dell’Italia «Questa scelta secondo me non fa l’interesse dell’Italia». Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha commentato l’atto inviato dal procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi alla premier Giorgia Meloni e altri componenti del governo sul caso Almasri. «Il problema è la scelta di un magistrato di iscrivere nel registro degli indagati del tribunale ministri. Non è un atto dovuto – ha aggiunto Tajani a margine di una conferenza stampa di FI sulla sanità -, quindi c’è una scelta, mi auguro non legata ad altre vicende, frutto di una richiesta di un avvocato che era stato al governo con un governo di sinistra e che fa parte dello schieramento di opposizione. A pensar male si fa sempre bene. Un servitore dello Stato, prima di fare delle scelte a mio giudizio più che azzardate, deve pensare se la sua scelta, visto che non è un atto dovuto, fa o meno l’interesse dell’Italia». LEGGI TUTTO
Lascia la figlia di 3 anni sola in casa, mamma arrestata per abbandono di minore
Ad allertare le autorità sono stati i vicini di casa, allarmati dal pianto disperato della bambina, che cercava di sporgersi dalla finestra di casa per cercare la madre.Lascia la figlia di 3 anni sola in casa, mamma arrestata per abbandono di minore – Nanopress.itUna volta rientrata a casa, la donna ha riferito di essere uscita per una commissione alle Poste, ma l’orario (le 20 circa) non sarebbe stato compatibile con l’apertura degli uffici. Lascia la figlia di 3 anni sola in casa, mamma arrestata per abbandono di minoreUna donna di 40 anni di Torino è stata arrestata con l’accusa di abbandono di minore. Aveva lasciato la figlia di tre anni da sola in casa, ma il pianto incessante della piccola ha allarmato i vicini, che hanno immediatamente chiamato le forze dell’ordine, tentando – al tempo stesso – di rassicurare la piccola. Inizialmente si era ipotizzato che la donna avesse avuto un malore all’interno dell’appartamento, ma mentre le operazioni erano in corso, è arrivata la madre, spiegando di essersi assentata per un’ora mentre la figlia dormiva.La 40enne ha riferito di essere uscita per una commissione alle Poste, ma erano circa le 20 quando si sarebbe allontanata e a quell’ora gli uffici postali sono chiusi, quindi la sua versione dei fatti è al vaglio degli inquirenti. La piccola è stata quindi affidata alla zia, e le indagini sono ora coordinate dal pm Laura Longo della procura torinese, che ha chiesto la convalida del fermo. LEGGI TUTTO
Studentessa denuncia abusi in classe, professore a giudizio
La vicenda risale al febbraio del 2022, quando la vittima – 15 anni all’epoca dei fatti – sarebbe stata avvicinata di spalle dal docente, mentre si trovava nell’aula di disegno. Studentessa denuncia abusi in classe, prof a giudizio – Nanopress.itL’indagato aveva negato ogni addebito. Studentessa 15enne denuncia abusi in classeUn abuso, durante le ore di lezione, quello denunciato da una studentessa di 15 anni a carico di un professore ultrasessantenne di un istituto superiore del Ravennate. La studentessa ha riferito di essere stata avvicinata di spalle dal docente, mentre si trovava da sola nell’aula di disegno. I fatti risalgono al febbraio del 2022.La vittima dei presunti abusi ha denunciato l’accaduto ai familiari e agli altri docenti. A quel punto è partita la segnalazione da parte del dirigente scolastico e il caso è passato dalla Procura in Questura. Altre studentesse, ascoltate dagli agenti, avrebbero confermato alcuni atteggiamenti ambigui del docente.Il processo a carico dell’indagato prenderà il via a metà settembre, ma il professore ha respinto ogni accusa, negando di aver abusato della sua alunna.LEGGI ANCHE — > Abusi sui bambini dell’asilo, il pm chiede 9 anni per un maestro di religione LEGGI TUTTO
POLITICA
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