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AUTO1.com: grazie ad Allane Mobility oltre 10mila veicoli in più
AUTO1.com, la più grande piattaforma B2B di auto usate in Europa, ha avviato una collaborazione con Allane Mobility Group (ex Sixt Leasing), assicurandosi così un’ulteriore disponibilità annuale di 10.000 veicoli di alta qualità della flotta e che rientrano dal leasing. Per i dealer partner, i veicoli sono disponibili online nell’”Asta a catalogo”, un’asta in tempo reale, gestita separatamente e completamente automatizzata. Grazie alla partnership con AUTO1.com, Allane Mobility Group espande la sua rete remarketing a più di 60.000 acquirenti attivi in 30 mercati europei e ottiene i prezzi di vendita migliori per le proprie auto usate.Allane Mobility Group, accoglie positivamente la collaborazione, come spiega Andreas Birgmann, Director Remarketing Allane SE: “L’integrazione dei sistemi è stata effettuata senza problemi e le prime prove hanno dato risultati molto soddisfacenti. Essendo focalizzata su un modello di business digitale per la compravendita di veicoli B2B, AUTO1.com rappresenta per noi il partner ideale per commercializzare in modo efficiente i veicoli della flotta e quelli che rientrano dal leasing. Lo spirito innovativo condiviso è un ottimo presupposto per il reciproco successo”.L’Asta a catalogo, che si svolge ogni settimana in tutta Europa, include da 250 a 300 veicoli di alta qualità, di diverse marche e modelli, appartenenti alla flotta o provenienti dal leasing. Durante la cosiddetta “Fase catalogo”, gli acquirenti possono valutare i veicoli per un’intera settimana, metterli nella loro watchlist e iniziare a fare direttamente offerte. Ogni giovedì alle 11 inizia la “Fase turbo”. I veicoli vengono presentati uno dopo l’altro per un breve periodo di tempo. Da quel momento, per quelli maggiormente richiesti, i potenziali acquirenti hanno l’ultima possibilità di aggiudicarsi l’asta piazzando la loro offerta più alta. Ad asta conclusa, gli acquirenti possono beneficiare del supporto logistico di AUTO1.com con un network di oltre 300 partner in Europa.”Grazie al nostro network molto attivo in Europa, il nostro nuovo partner Allane Mobility Group può beneficiare di un modello d’asta dinamico e, di conseguenza, di prezzi migliori. I dealer, d’altra parte, sono sempre alla ricerca di veicoli di alta qualità da poter acquistare a prezzi di mercato equi e vendere con profitto, soprattutto in questo periodo, a causa della carenza di auto” dice Stefano Galluccio, VP Italy di AUTO1 Group.”Siamo entusiasti di aver trovato un altro grande partner per il remarketing e sicuri di poter apportare un contributo significativo per entrambi”, dichiara Werner König, Managing Director Remarketing di Allane SE.”I nostri partner non devono più passare da una piattaforma all’altra. Possono contare su uno stock diversificato e sui migliori servizi complementari offerti da AUTO1.com. Grazie a questa nuova partnership, i nostri acquirenti hanno ora a disposizione quattro modalità di acquisto. L’Asta a catalogo, le Aste 24h, l’Asta fra clienti privati e l’opzione Acquisto immediato”, dichiara Francesco Rocchi, Director Sales & Remarketing Italy di AUTO1 Group.L’Asta a catalogo è disponibile per tutti i partner registrati in oltre 30 mercati in tutta Europa. Chi è interessato può registrarsi su www.AUTO1.com e in seguito ricevere l’accesso all’Asta a catalogo. LEGGI TUTTO
Elezioni Comunali in Trentino Alto Adige, ballottaggi il 18 maggio: dove e come si vota
Introduzione
In Trentino sono 11 i comuni con più di tremila abitanti che sceglieranno la nuova amministrazione nel secondo turno. A questi si aggiungono, in Alto Adige, Bolzano e Merano. Al primo turno delle comunali, il 4 maggio 2025, sono stati chiamati alle urne gli elettori di 111 comuni nella Provincia autonoma di Bolzano e di 154 in quella di Trento. L’affluenza è stata in netto calo: in tutto il Trentino si è fermata al 54,53%, circa 10 punti in meno rispetto alle precedenti. A Bolzano si è recato alle urne il 52,16% degli elettori, mentre nel 2020, quando però si votò su due giorni, fu il 60,65%. A Trento affluenza sotto al 50% LEGGI TUTTOChi è Silvia Salis, l’ex martellista alle Olimpiadi candidata del centrosinistra alle comunali di Genova
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSilvia Salis è la candidata del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Genova, previste per la primavera del 2025 dopo le dimissioni di Marco Bucci, eletto presidente della Liguria lo scorso autunno. La vicepresidente del Coni ed ex campionessa del lancio del martello, conterà anche dell’appoggio del Movimento 5 Stelle. Una candidata civica dunque è la carta che i dem liguri (in particolare Andrea Orlando) hanno deciso di giocare per sbloccare un impasse che si prolungava da mesi, nel tentativo di mettere d’accordo le varie anime del Pd, M5s e centristi. Se la vedrà con l’attuale sindaco reggente di centrodestra Pietro Piciocchi.Candidata del campo largoGenovese, 39 anni, laureata in scienze politiche, ha ricevuto negli ultimi giorni il via libera Alleanza Verdi e Sinistra. E anche la base del Pd, con la riunione dei circoli genovesi che si è tenuta in Val Bisagno, pur ’spaesata’ da un nome calato dall’alto e per i militanti del tutto sconosciuto, sembra disposta a digerirlo pur di uscire dal pantano della prolungata assenza di un candidato.Loading…Il matrimonio con il regista Enrico Brizzi Salis, dal 2020 sposata con il registra Enrico Brizzi, è cresciuta in una “famiglia di sinistra”, legatissima al padre Eugenio, custode storico dell’impianto sportivo di Villa Gentile, scomparso pochi giorni faL’incarico di ambasciatrice di Genova conferito da BucciAnche se i “detrattori” ne hanno evidenziato i rapporti istituzionali avuti negli ultimi anni con l’ex sindaco di centrodestra e ora governatore Marco Bucci che nel 2023 le ha conferito l’incarico di ambasciatrice di Genova. La figura di Salis, tuttavia, è considerata vincente all’interno del Pd in maniera trasversale alle correnti che in questi mesi hanno dilaniato il partito.Vicepresidente del Coni con un passato di atleta olimpicaEx atleta olimpica – ha gareggiato a Pechino 2008 e Londra 2012 – è stata una campionessa del lancio del martello, conquistando dieci titoli nazionali, tra invernali e assoluti. Abbandonata l’attività agonistica per un infortunio nell’aprile 2016, è divenuta dirigente della squadra per la quale gareggiava, le Fiamme Azzurre. Nel 2017 è stata eletta nel Consiglio Nazionale del Coni, di cui è diventata nel maggio 2021 vicepresidente vicario LEGGI TUTTO
Trovato senza vita Davide Businaro, il 50enne scomparso da Casarsa
La moto dell’uomo, con cui si era allontanato il giorno della scomparsa, era stata ritrovata qualche giorno fa ad Avaris, nel comune di Socchieve.Trovato senza vita Davide Businaro, il 50enne scomparso da Pordenone – Nanopress.itDelle indagini si sta occupando la Guardia di Finanza. Al momento è escluso il coinvolgimento di terze persone. Trovato senza vita Davide BusinaroUn altro caso di scomparsa che si conclude in maniera drammatica. Nelle scorse ore è stato infatti ritrovato il corpo di Davide Businaro. Il 50enne, originario di Casarsa della Delizia, era scomparso domenica scorsa. Oggi, a distanza di sei giorni, la sua salma è stata trovata priva di vita a Socchieve, in Carnia, dai vigili del fuoco. La moto di Businaro, una Yamaha, era stata rinvenuta alcuni giorni fa ad Avaris, nello stesso comune friulano. Le indagini sono affidate alla Guardia di Finanza, e – almeno per il momento – si escludono responsabilità di terzi.Businaro, impiegato presso una ditta di Codroipo e originario di San Vito al Tagliamento, era uscito di casa senza portare con sé il cellulare. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Udine, che ha informato quella di Pordenone e la Prefettura, che aveva attivato il piano di ricerca delle persone scomparse. Dopo la denuncia dei familiari del 50enne, erano immediatamente scattate le ricerche, conclusesi nelle scorse ore con il ritrovamento del corpo. LEGGI TUTTO
Sì a guerra e atomica per l’86% dei russi. Ecco il Paese di Putin
Sei russi su sette (l’86,6% del campione intervistato) sostengono in principio un’eventuale aggressione militare di Mosca a Paesi dell’Unione Europea. Non solo: i tre quarti degli intervistati non sono contrari nemmeno all’impiego da parte della Russia di armi nucleari. Lo rivela un sondaggio pubblicato da Active Group, un gruppo di ricerca ucraino. Il campione è stato consultato tenendo conto delle leggi restrittive russe che obbligano a usare la dicitura «operazione speciale» al posto di «guerra» e a definire «nazisti» le forze militari difensive ucraine.«L’impressione generale che abbiamo ricavato dall’indagine spiega Andriy Eremenko, che ha fondato Active Group nel 2011 è che i russi che hanno accettato di rispondere alle nostre domande dimostrino aggressività non solo verso l’Ucraina, ma anche nei confronti dell’Ue». I tre quarti del campione approverebbero l’eventuale estensione dell’attuale «operazione speciale in Ucraina» a ulteriori Paesi, e indicano nella Polonia il bersaglio preferito. L’idea di recuperare con la forza l’impero sovietico perduto nel 1991 con la fine dell’Urss sembra sorridere alla maggioranza dei russi: oltre alla Polonia (indicata dal 75,5% degli intervistati), essi vorrebbero vedere i loro soldati nella veste di invasori e occupanti nelle tre Repubbliche baltiche (41%), in Bulgaria, Romania, Ungheria e nella ex Cecoslovacchia (39,6%). Ma anche la Georgia (32,4%) e la Moldavia (28,8%) dovrebbero «tornare alla madrepatria», mentre meno del 5% si azzarda ad approvare un attacco anche a Paesi dell’Europa occidentale. La gran parte dei russi, dunque, pensa che i Paesi dell’Europa orientale che hanno scelto ormai 30 anni fa di sfuggire al dominio russo e di far parte della comunità occidentale si trovino in una specie di libertà vigilata, e che sarebbe pieno diritto della Russia rimetterli a forza sotto il proprio tallone. Solo il 17,6% del campione ha preferito non rispondere alle domande sull’estensione della «influenza militare russa» all’estero, e un insignificante 1,4% ha risposto che la Russia non dovrebbe espandersi: assai meno comunque di quanti sostengono l’opportunità di aggredire gli stessi Stati Uniti (4,6%), mentre c’è perfino un nocciolo duro di guerrafondai assoluti che asseconderebbe un tentativo di Putin di mettere sotto controllo il mondo intero (12,5%). Un secolo di ossessiva propaganda anti occidentale fatto salvo l’intervallo degli anni Novanta ha lasciato segni indelebili nell’opinione pubblica russa, anche se bisogna ricordare che Putin soffoca la libera informazione e inculca un’ideologia nazional-imperiale che ha ormai perfino riabilitato la sanguinaria figura di Stalin, presentato anche nelle scuole come artefice della grandezza nazionale. Senza poi dimenticare l’esistenza, soprattutto tra i giovani e i residenti nelle grandi città, di una coraggiosa minoranza chiaramente ostile al regime ma messa in condizione di non «disturbare il Manovratore» (vedi il destino di Aleksei Navalny). Ma l’aspetto più impressionante riguarda l’accettazione dell’arma nucleare per aggredire i Paesi vicini «se Putin avesse informazioni sul loro possibile uso contro la Russia»: dal 40,3% arriva un sì incondizionato, dal 34,3% una disponibilità parziale e solo dal 25,4% un no secco. Siamo ridotti a sperare che i vertici del regime siano più responsabili dei loro sudditi. LEGGI TUTTO
POLITICA
Scuola, Valditara: “Estendere in Ue il divieto smartphone in classe”
Omicidio di Milano, Sala: Difficile spiegare, capisco sgomento. Delmastro: Approfondimenti
Referendum 8 e 9 giugno, per cosa si vota: i quesiti spiegati
Renzi a Sky TG24: “Meloni isolata ed esclusa da consessi internazionali in cui si decide”