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ReArm Europe, approvata la mozione di maggioranza. No ai sei documenti presentati dalle opposizioni
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaL’aula della Camera ha approvato con 144 sì e 105 no la mozione di maggioranza sul tema della difesa europea. Respinti i sei documenti presentati dalle opposizioni. Cinque stelle e Pd si sono reciprocamente astenuti sul voto alle rispettive mozioni. Quella dei pentastellati ha ottenuto 169 no e 51 astensioni. Il gruppo di Avs ha votato a favore. Mentre quella a prima firma Chiara Braga (Pd) ha ottenuto 149 no e 62 astenuti, tra i quali anche i deputati di Avs. Il Pd si è astenuto anche sulla mozione di Azione.La mediazione nella maggioranzaLoading…Nel centrodestra il punto di partenza della Lega era «la ferma opposizione all’attuazione» a ReArm Europe. L’accordo finale è stato trovato con l’impegno del governo «a proseguire nell’opera di rafforzamento delle capacità di difesa e sicurezza nazionale al fine di garantire, alla luce delle minacce attuali e nel quadro della discussione in atto in ambito europeo in ordine alla difesa europea, la piena efficacia dello strumento militare». Nessun riferimento esplicito al concetto di riarmo. Il documento conferma il sostegno a Kiev e l’obiettivo della pace. In una fase successiva, si impegna il governo a favorire «la costituzione di una forza multinazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite». Il governo in Aula ha dato parere favorevole solo a questa mozione, parere contrario ai sei documenti dell’opposizione.Opposizione spaccataTra le mozioni sul piano di riarmo europeo presentate dall’opposizione alla Camera, oltre a quella del M5s che, analogamente ad Avs, chiede esplicitamente di «non proseguire nel sostegno del piano di riarmo europeo ReArm Europe/Readiness 2030», c’è quella del Pd che punta a ”promuovere” una «radicale revisione del piano di riarmo proposto dalla Presidente Von der Leyen» al fine di «assicurare investimenti comuni effettivi non a detrimento delle priorità sociali».Di contro, Più Europa vuole “sostenere il piano ReArm Europe” e Azione intende «partecipare attivamente, in base al piano ReArm Europe e al programma European Defense/Readiness 2030, al percorso di costruzione di un sistema di difesa europea e di progressiva integrazione politica, industriale e militare tra gli Stati membri». Il documento di Italia viva, infine, mira «a promuovere attivamente in sede europea l’attuazione del piano ReArm Europe e a sostenere l’adozione di una strategia industriale europea della difesa ambiziosa, che favorisca l’integrazione, l’innovazione, la competitività e la riduzione delle dipendenze, anche attraverso un massiccio ricorso agli appalti comuni e al potenziamento di strumenti in essere». LEGGI TUTTO
Elezioni comunali a Matera 2025, chi sono i cinque candidati sindaco
Introduzione
Matera è pronta a eleggere il suo nuovo sindaco. La Città dei Sassi è tra i Comuni chiamati a votare nelle giornate di domenica 25 maggio (dalle ore 7 alle 23) e lunedì 26 maggio (dalle 7 alle 15), con eventuale turno di ballottaggio già calendarizzato per domenica 8 e lunedì 9 giugno, quando i cittadini andranno alle urne anche per i referendum abrogativi relativi a lavoro e cittadinanza.Le elezioni si tengono dopo lo scioglimento dell’amministrazione comunale alla fine del 2024. In tutto sono cinque i candidati sindaco, mentre le liste a sostenerli sono 18. Grande assente dalla corsa a Matera è il Partito democratico: come già successo nelle Comunali di Potenza della primavera 2024 non ha presentato una lista con il proprio simbolo LEGGI TUTTO
Un caso di Febbre Dengue a Pavia: il virus contratto dopo un viaggio in Sudamerica
L’Ats di Pavia ha disposto la disinfestazione nell’area circostante la casa del paziente, bonificando tombini e caditoie, che sono i principali siti di riproduzione delle zanzare.Un caso di febbre Dengue a Pavia – Nanopress.itOltre a 197 casi di Dengue, quest’anno in Italia sono stati registrati anche quattro casi di Chikungunya e quattro di Zika Virus, entrambi trasmessi dalle zanzare.Un caso di Febbre Dengue a PaviaA Pavia, un uomo è stato ricoverato per aver contratto la febbre Dengue. La Dengue è una febbre tropicale trasmessa dalle zanzare, e il paziente di Pavia l’avrebbe contratta durante un recente viaggio in Sud America. Questo virus non si trasmette da uomo a uomo, ma solo attraverso la puntura di zanzare infette.Per precauzione, l’Ats di Pavia ha disposto la disinfestazione nell’area circostante la casa del paziente, bonificando tombini e caditoie, che sono i principali siti di riproduzione delle zanzare. Sintomi della DengueI sintomi della Dengue includono vomito, nausea, dolori muscolari e articolari, febbre alta e mal di testa. La maggior parte dei casi si risolve spontaneamente, ma in alcuni casi il virus può portare complicazioni. Al momento non esiste un vaccino specifico contro la Dengue, ma il trattamento consiste nella gestione dei sintomi e nella reidratazione. È importante prevenire il contatto con le zanzare, utilizzando repellenti, indossando abiti adeguati e installando zanzariere e tende. Inoltre, è fondamentale eliminare i ristagni d’acqua per ridurre la proliferazione delle zanzare. I sintomi della febbre dengue – Nanopress.itOltre ai casi di Dengue, quest’anno in Italia sono stati registrati anche quattro casi di Chikungunya e quattro di Zika Virus, entrambi trasmessi dalle zanzare. Inoltre, è stata segnalata la presenza del West Nile Virus, che causa febbre e, in rari casi, gravi sintomi neurologici. L’Ats di Pavia e le autorità locali sono impegnate nel monitoraggio della situazione e nella messa in atto di tutte le misure necessarie per prevenire la diffusione della malattia.A livello nazionale, dall’inizio dell’anno, in Italia sono stati registrati 197 casi di Dengue, tutti associati a viaggi all’estero. La maggior parte dei contagiati, come nel caso del paziente di Pavia, era di ritorno da un viaggio in Sud America, in particolare Argentina e Brasile. LEGGI TUTTO
Eletti i quattro giudici della Consulta. Sono Marini, Cassinelli, Luciani e Sandulli
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaIl Parlamento in seduta comune ha eletto quattro giudici della Corte costituzionale. Si tratta di Francesco Saverio Marini (500 voti), Massimo Luciani (505), Maria Alessandra Sandulli (502), Roberto Cassinelli (503). Tutti hanno raggiunto il quorum dei tre quinti necessario all’elezione. A proclamarli è stato il presidente della Camera Lorenzo Fontana.Il via libera arriva con l’intesa tra i partiti, di maggioranza e opposizione, dopo 14 votazioni per un giudice e cinque per gli altri tre. Costante è stato nel tempo il pressing del Quirinale affinché finalmente il Parlamento eleggesse i componenti che impedivano alla Consulta di riunire il plenum.Loading…Torna il plenum dopo 460 giorniDopo 460 giorni la Corte costituzionale ritrova dunque il plenum, anche se ne trascorrerà ancora qualcun altro prima che i nuovi giudici prestino giuramento dinanzi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ed entrino formalmente in carica. Tanti ne sono passati infatti dalla fine del mandato di Silvana Sciarra, l’11 novembre del 2023, prima che il 21 dicembre scorso concludessero il loro ruolo anche Augusto Barbera, Franco Modugno e Giulio Prosperretti. Una vacatio ampia ma non la più lunga. Il record infatti è di 626 giorni, che trascorsero dalle dimissioni di Giuseppe Frigo, il 7 novembre 2016, e il giuramento del successore Luca Antonini, il 26 luglio 2018. Tre giorni in più rispetto ai 623 registrati tra il 23 ottobre 1995 e il 9 luglio 1997, dalla fine del mandato di Vincenzo Caianiello e il giuramento del suo successore Annibale Marini. In entrambi casi complice della lunga attesa anche il passaggio di legislatura. Non si tratta comunque di casi sporadici, soprattutto quando ad essere nominati debbono essere i giudici scelti dal Parlamento. Trascorsero infatti 541 giorni prima che il 21 dicembre 2015 giurassero i tre giudici tra i quali era compreso anche il sostituto di Luigi Mazzella, arrivato a fine mandato il 28 giugno dell’anno precedente (l’11 novembre del 2014 aveva giurato Silvana Sciarra, in base agli accordi tra i partiti destinata a succedere a Gaetano Silvestri, anche lui uscito dalla Corte con Mazzella). 524 invece i giorni dalla cessazione del mandato di Cesare Mirabelli e Francesco Guizzi, il 21 novembre 2000, e il giuramento di Romano Vaccarella e di Ugo De Siervo, il 29 aprile 2002.Tajani: in Forza Italia legittime aspirazioni ma nessuna lite«Avete raccontato cose che non esistevano. Non so perché. Non c’è mai stato un problema sul candidato che doveva esprimere il centrodestra. Il problema era sul nome indipendente che la sinistra doveva proporci. Quando ce l’hanno dato, ieri o l’altro ieri – Sandulli – abbiamo detto va bene e abbiamo detto domani si vota. Non c’è mai stato un problema dentro Forza Italia: che ci fossero legittime aspirazioni sì, ma non abbiamo mai litigato, abbiamo sempre detto fin dall’inizio – e i parlamentari lo sapevano – che c’era un accordo di tutti i partiti di non mettere parlamentari in carica». Così il ministro degli Esteri e leader di Fi, Antonio Tajani. Con la scelta di Roberto Cassinelli «abbiamo depistato tutti, nessuna ha indovinato. È un giurista, ha i requisiti, era uno dei nomi in valutazione. Ho sempre detto che alla fine FI avrebbe espresso un nome», aggiunge il capogruppo azzurro al Senato, Maurizio Gasparri, parlando con i cronisti in Transatlantico a Montecitorio.Conte: nostre idee più chiare che in maggioranzaAnche l’opposizione plaude per il passo in avanti da tanto atteso. «Abbiamo trovato un accordo, siamo finalmente giunti a una soluzione. Alla fine noi avevamo le idee più chiare delle forze di maggioranza che sono arrivate all’ultimo» ha commentato, a margine di un’iniziativa sull’autonomia, il presidente M5S Giuseppe Conte, parlando del voto del Parlamento in seduta comune. LEGGI TUTTO
Istat, a febbraio aumenta la fiducia dei consumatori ma cala per le imprese
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaA febbraio si stima un aumento del clima di fiducia dei consumatori (da 98,2 a 98,8) mentre l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese scende da 95,7 a 94,8. Lo ha reso noto l’Istat.Dalla manifattura segnali positiviTra i consumatori, si evidenzia un miglioramento delle opinioni sulla situazione personale, corrente e futura mentre peggiorano le valutazioni sulla situazione economica generale: il clima personale aumenta da 97,1 a 98,3, quello corrente sale da 99,8 a 100,5 e il clima futuro passa da 96,1 a 96,6; invece il clima economico diminuisce da 101,3 a 100,2.Loading…Con riferimento alle imprese, l’indice di fiducia aumenta lievemente solo nella manifattura (da 86,8 a 87,0) mentre diminuisce negli altri tre comparti indagati (nelle costruzioni l’indice scende da 104,2 a 103,4, nei servizi di mercato cala da 99,0 a 97,5 e nel commercio al dettaglio si riduce da 106,3 a 104,0).In su i giudizi sugli ordinativiQuanto alle componenti degli indici di fiducia, nel comparto manifatturiero migliorano i giudizi sugli ordinativi, le scorte sono giudicate stabili e le aspettative sulla produzione sono in calo; nelle costruzioni e nei servizi di mercato tutte le componenti registrano una dinamica negativa. Per quanto riguarda il commercio al dettaglio, i giudizi e le attese sulle vendite sono improntati al pessimismo mentre il saldo dei giudizi sulle scorte di magazzino diminuisce.«A febbraio 2025 – è il commento dell’Istat – l’indice di fiducia delle imprese diminuisce di quasi un punto percentuale segnalando un peggioramento in tutti i comparti indagati ad eccezione della manifattura dove aumenta lievemente. L’aumento del clima di fiducia dei consumatori è trainato da valutazioni in miglioramento soprattutto sulla situazione economica personale; dinamica decisamente positiva anche per il saldo dei giudizi sull’opportunità di effettuare acquisti di beni durevoli nella fase attuale». LEGGI TUTTO