IN EVIDENZA
La Russa sulle dimissioni di Santanchè: «La sentenza della Cassazione un elemento da valutare»
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di lettura«Credo che Daniela, quando ha detto che avrebbe valutato, può darsi che valuti anche questo. Però non l’ho sentita. Anzi me lo hanno appena detto della sentenza. Non ci ho ragionato. Però certamente anche quello è un elemento di valutazione. Se cambia qualcosa? E’ un elemento di valutazione, ripeto». Il presidente del Senato Ignazio la Russa ha risposto così ai cronisti che, a margine del convegno sui 30 anni di An, gli chiedono di commentare la sentenza della Cassazione sul caso Santanché.La Suprema Corte ha rigettato la questione di competenza territoriale in favore di Roma sollevata dalla difesa. Resta perciò a Milano il procedimento in cui la ministra del turismo Daniela Santanchè e altre due persone sono imputate di truffa ai danni dell’Inps in un filone dell’inchiesta su Visibilia.Loading…Udienza gup Santanchè potrebbe chiudersi entro maggio Riprenderà il prossimo 26 marzo e potrebbe concludersi entro maggio l’udienza preliminare a Milano nei confronti di Santanchè, del suo compagno Dimitri Kunz e di una terza persona, accusati di truffa aggravata ai danni dell’Inps in uno dei filoni dell’indagine su Visibilia per presunte irregolarità legate alla cassa integrazione ottenuta per 13 dipendenti durante il Covid con ingenti danni per l’istituto previdenziale.Calanderizzata la mozione di sfiducia M5SLa mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè sarà discussa in Aula alla Camera lunedì 10 febbraio. È quanto si legge dal calendario dei lavori dell’assemblea di Montecitorio. La decisione è stata presa nel corso della conferenza dei capigruppo che si è tenuta ieri. Il voto sulla mozione è previsto martedì 11 febbraio nel pomeriggio.Le conclusioni del pgIl procuratore generale della Cassazione ieri, durante l’udienza, aveva concluso ritenendo che il procedimento dovesse restare a Milano. A sollevare la questione della competenza territoriale era stato il difensore della ministra, Nicolò Pelanda, ritenendo che Roma sia il luogo non solo dove si trova il server dell’Inps, ma soprattutto dove è stato effettuato il primo pagamento a uno dei dipendenti Visibilia relativo alla cassa integrazione, ossia su un conto bancario romano. Non così per la Procura milanese, per il pg e per il legale dell’Inps Aldo Tagliente, poiché la presunta truffa contestata sarebbe avvenuta con una condotta “continuata” su tutti i dipendenti e con l’ultimo pagamento su un conto a Milano di un altro dipendente. Quindi la competenza si radicherebbe nel capoluogo lombardo. La gup Tiziana Gueli, in sede di udienza preliminare lo scorso 23 ottobre, anche in base alla riforma Cartabia, aveva trasmesso gli atti alla Suprema Corte per dirimere la questione. LEGGI TUTTO
Bimba di 3 anni precipita dal balcone di casa: è gravissima | Era sola in casa al momento dell’incidente
La piccola è stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. L’incidente è avvenuto questo pomeriggio a Costa Masnaga, provincia di Lecco. Bimba di 3 anni precipita dal balcone di casa: è gravissima – Nanopress.itSu cause e dinamica dell’accaduto, sono in corso le indagini del Comando provinciale di Lecco. Bimba di 3 anni precipita dal balcone di casa: è gravissimaUna bambina di 3 anni e mezzo è caduta dal balcone di casa, dal secondo piano di un’abitazione a Costa Masnaga, provincia di Lecco. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la piccola era rimasta momentaneamente sola a casa quando è avvenuto l’incidente. La mamma era al lavoro, mentre il papà era sceso a prendere gli altri due figli alla fermata del bus, vicino casa.La piccola è riuscita a raggiungere il balcone e ad arrampicarsi, perdendo poi l’equilibrio. Immediato è scattato l’allarme. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso dotato di verricello. La piccola, che non ha mai perso conoscenza, è stata poi ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Bergamo. Su cause e dinamica dell’accaduto, sono in corso le indagini del Comando provinciale di Lecco. LEGGI TUTTO
Referendum 8 e 9 giugno, il compenso per gli scrutatori e i presidenti di seggio
Domenica 8 e lunedì 9 giugno gli italiani saranno chiamati a votare su cinque referendum che affrontano temi centrali come il lavoro e la legge per la concessione della cittadinanza. In vista della consultazione, è utile sapere quale sarà il compenso previsto per chi sarà chiamato a svolgere il ruolo di scrutatore o presidente di seggio. Per entrambi i ruoli è previsto un compenso stabilito per legge, che varia in base al numero di schede da scrutinare e alla presenza di eventuali elezioni amministrative nello stesso comune. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Il compenso per gli scrutatori
Secondo la normativa in vigore, gli scrutatori riceveranno un compenso base di 104 euro, a cui si aggiunge una maggiorazione a ciascun quesito in più oltre il primo, pari a 22 euro a scheda. Con cinque quesiti in programma, l’importo complessivo per ogni scrutatore sarà quindi di 192 euro. Nei comuni italiani in cui si voterà contemporaneamente anche per il rinnovo delle amministrazioni locali, essendo una doppia consultazione, il compenso salirà a 208 euro.
Il compenso per i presidenti di seggio
Più elevato l’importo destinato ai presidenti di seggio, che ricevono un rimborso forfettario netto di 262 euro nei comuni dove si voterà solo per i referendum. In caso di consultazione combinata con le amministrative, il compenso previsto sarà di 282 euro. In entrambi i casi, si tratta di importi esenti da tassazione.
Riposi compensativi per i lavoratori
Chi ricopre il ruolo di presidente o scrutatore ed è anche un lavoratore dipendente ha diritto al cosiddetto riposo compensativo. Questo significa che, per ogni giornata di effettivo servizio al seggio coincidente con una giornata lavorativa, il lavoratore potrà usufruire di un giorno di riposo aggiuntivo, senza decurtazioni di stipendio.
Requisiti e scadenze
Per candidarsi come scrutatore o presidente di seggio è necessario essere cittadini italiani, aver compiuto 18 anni ed essere iscritti agli appositi albi comunali. Chi aspira a ricoprire il ruolo di presidente di seggio deve inoltre essere in possesso di un diploma di scuola secondaria di secondo grado. Le scadenze per presentare la propria disponibilità variano da comune a comune. A Milano, ad esempio, è possibile segnalare la propria disponibilità fino al 5 giugno 2025. A Roma, la scadenza è fissata al 12 maggio per gli scrutatori e al 4 giugno per i presidenti di seggio. LEGGI TUTTOChi è Silvia Salis, l’ex martellista alle Olimpiadi candidata del centrosinistra alle comunali di Genova
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSilvia Salis è la candidata del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Genova, previste per la primavera del 2025 dopo le dimissioni di Marco Bucci, eletto presidente della Liguria lo scorso autunno. La vicepresidente del Coni ed ex campionessa del lancio del martello, conterà anche dell’appoggio del Movimento 5 Stelle. Una candidata civica dunque è la carta che i dem liguri (in particolare Andrea Orlando) hanno deciso di giocare per sbloccare un impasse che si prolungava da mesi, nel tentativo di mettere d’accordo le varie anime del Pd, M5s e centristi. Se la vedrà con l’attuale sindaco reggente di centrodestra Pietro Piciocchi.Candidata del campo largoGenovese, 39 anni, laureata in scienze politiche, ha ricevuto negli ultimi giorni il via libera Alleanza Verdi e Sinistra. E anche la base del Pd, con la riunione dei circoli genovesi che si è tenuta in Val Bisagno, pur ’spaesata’ da un nome calato dall’alto e per i militanti del tutto sconosciuto, sembra disposta a digerirlo pur di uscire dal pantano della prolungata assenza di un candidato.Loading…Il matrimonio con il regista Enrico Brizzi Salis, dal 2020 sposata con il registra Enrico Brizzi, è cresciuta in una “famiglia di sinistra”, legatissima al padre Eugenio, custode storico dell’impianto sportivo di Villa Gentile, scomparso pochi giorni faL’incarico di ambasciatrice di Genova conferito da BucciAnche se i “detrattori” ne hanno evidenziato i rapporti istituzionali avuti negli ultimi anni con l’ex sindaco di centrodestra e ora governatore Marco Bucci che nel 2023 le ha conferito l’incarico di ambasciatrice di Genova. La figura di Salis, tuttavia, è considerata vincente all’interno del Pd in maniera trasversale alle correnti che in questi mesi hanno dilaniato il partito.Vicepresidente del Coni con un passato di atleta olimpicaEx atleta olimpica – ha gareggiato a Pechino 2008 e Londra 2012 – è stata una campionessa del lancio del martello, conquistando dieci titoli nazionali, tra invernali e assoluti. Abbandonata l’attività agonistica per un infortunio nell’aprile 2016, è divenuta dirigente della squadra per la quale gareggiava, le Fiamme Azzurre. Nel 2017 è stata eletta nel Consiglio Nazionale del Coni, di cui è diventata nel maggio 2021 vicepresidente vicario LEGGI TUTTO
Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fame: «Vuole andare in palestra, ha bisogno di sostentamento per allenarsi»
Alessia Pifferi, la 38enne condannata all’ergastolo per l’omicidio della piccola Diana, ha ripreso ad alimentarsi, dopo che – lo scorso lunedì – aveva iniziato uno sciopero della fame.Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fame – Nanopress.itLa donna ha chiesto di poter utilizzare la palestra per un’ora al giorno e il permesso le è stato accordato.Alessia Pifferi sospende lo sciopero della fameAlessia Pifferi, la 38enne condannata all’ergastolo per l’omicidio della figlia Diana, avrebbe concluso lo sciopero della fame in carcere a Milano. Secondo relazioni interne del penitenziario di San Vittore, dove la donna è detenuta, ha chiesto e ottenuto il permesso per un’ora di palestra al giorno e, di conseguenza, ha ripreso a nutrirsi per poter sostenere gli allenamenti. Inoltre, una recente visita psicologica non avrebbe rilevato in lei uno stato di “anti conservativo” né “pentimento” per quanto accaduto.La psicologa Alessandra Bramante, che segue Alessia Pifferi nella sua detenzione, ha espresso la sua opinione riguardo la situazione. Secondo Bramante, la donna potrebbe non essere in grado di pensare a uno sciopero della fame, ma si trova in una situazione depressiva e reattiva a causa del processo che sta affrontando. La psicologa suggerisce che, con questo processo, Alessia potrebbe aver compreso di essere sola al mondo e che la sua bambina, Diana, sarebbe stata l’unica persona che avrebbe potuto starle vicino. L’omicidio della piccola Diana PifferiAlessia Pifferi è stata condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, la piccola Diana. Nel luglio del 2022, la 38enne lasciò la bambina da sola in casa, mentre lei si trovava a Leffe con il suo compagno, al quale aveva detto che la bambina era con la sorella Viviana. Alessia Pifferi condannata all’ergastolo – Nanopress.itQuando, dopo sei giorni, rientrò a casa, Alessia Pifferi trovò la bambina, ormai senza vita, nella sua culletta. L’esame autoptico sul corpicino della bambina ha riscontrato tracce di pannolino nello stomaco della piccola Diana; un tentativo di combattere la fame e la sete che l’hanno uccisa.La donna ha sempre sostenuto di non aver voluto uccidere la sua bambina. Di parere contrario i giudici della corte d’appello di Milano, secondo cui Alessia Pifferi era consapevole che, lasciando la figlia con un biberon di latte, la bambina non avrebbe potuto sopravvivere, come difatti è avvenuto. Nel corso del dibattimento, la sua legale aveva chiesto l’assoluzione per la 38enne, riferendo di un passato di violenze e abbandono, che la madre e la sorella dell’imputata hanno sempre negato. LEGGI TUTTO