VentidiNews.it - Tutte le notizie a portata di click!

  • Home
  • Cronaca
  • Economia
  • Politica
  • Scienza
  • Società
  • Spettacolo
  • Tecnologia
  • Il Network
    • sportlife
    • calciolife
    • ventidinews
    • ventidisocieta
    • ventidispettacolo
    • ventidisport
    • notiziealvino
    • foodingnews
    • sportingnews
Search
Login

VentidiNews.it - Tutte le notizie a portata di click!

Menu
Search

IN EVIDENZA

  • Ius scholae, solo il 30% dei minori stranieri ha la cittadinanza italiana

    Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaSi terrà, presso la sala della Regina di Palazzo Montecitorio, l’incontro “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?”, un dibattito di alto profilo sul tema della cittadinanza e dei diritti civili. L’evento metterà al centro la possibile riforma dello Ius Scholae e dello Ius Italiae, attualmente al centro del confronto politico in Parlamento. «L’obiettivo dell’incontro – si legge in una nota – è stimolare una riflessione costruttiva sull’inclusione e l’integrazione, superando le divisioni ideologiche per individuare soluzioni concrete e sostenibili. Il dibattito rappresenterà un’occasione di confronto interdisciplinare sullo Ius Scholae, non solo come riforma giuridica, ma anche come strumento per ripensare il rapporto tra identità, cittadinanza e partecipazione in una società in continua evoluzione».Due alunni stranieri su 3 sono nati in ItaliaQuella che l’Idos definisce «una generazione invisibile», secondo i dati dell’Istat all’inizio del 2024 era pari a 1,9 milioni di residenti italiani con un background migratorio (1 ogni 30 abitanti in Italia) e 1,3 milioni di minorenni di origine straniera (il 13% di tutti i minori residenti nel Paese), dei quali più di un milione senza la cittadinanza italiana, pur essendo nati in Italia o essendovi arrivati in tenerissima età. Nelle scuole 2 alunni stranieri su 3 sono nati in Italia, ma restano esclusi dai pieni diritti di cittadinanza. «L’attuale legge (n. 91 del 1992) – spiega la ricerca – impone un percorso lungo e tortuoso per ottenere la cittadinanza, penalizzando soprattutto i giovani, che possono acquisirla o per naturalizzazione (10 anni di residenza ininterrotta cui se ne aggiungono mediamente altri 3-4 per le pratiche burocratiche), o per elezione ai 18 anni d’età (con una finestra temporale di soli 12 mesi) o per trasmissione dai genitori divenuti italiani». Ne deriva che il numero di acquisizioni di cittadinanza da parte di minori è «sorprendentemente basso rispetto alla loro presenza quantitativa nel Paese»: nel quinquennio 2019-2023 i minorenni stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza italiana sono stati in totale solo 295.000, una media di 59.000 all’anno, a fronte di oltre 1 milione di loro che risiedono in Italia.Loading…L’80% dei giovani di origine straniera si sente «anche italiano»Quindi i giovani con background migratorio restano per la maggior parte stranieri anche ben oltre la maggiore età. Uno studio Istat del 2023, ricorda Idos, rivela che oltre l’80% dei giovani di origine straniera si sente «anche italiano», un dato che sale all’85% tra quelli nati in Italia ma la difficoltà di ottenere la cittadinanza può influenzare le loro prospettive future: solo il 45% di questi giovani prevede di vivere in Italia da adulti, mentre il 34% preferirebbe trasferirsi all’estero. «È un dato che dovrebbe far riflettere: un Paese che disconosce il contributo, l’attaccamento e il valore delle nuove generazioni – conclude Idos – rischia di compromettere le proprie speranze di ripresa e di sviluppo».Referendum sulla cittadinanzaL’Italia «è a un bivio cruciale: il referendum dell’8-9 giugno che propone di ridurre da 10 a 5 anni il tempo di residenza continuativa necessario a ottenere la cittadinanza italiana per naturalizzazione, rappresenta il primo passo verso un’inclusione più equa e strutturale, ma non è sufficiente. La vera sfida è garantire ai figli degli immigrati nati e/o cresciuti in Italia un riconoscimento giuridico e identitario». A sostenerlo è il Centro studi e ricerche Idos presentando a Roma la ricerca “Orizzonti condivisi. L’Italia dei giovani immigrati con background migratorio”. «È il momento di superare un impianto normativo obsoleto e di gettare le basi per una società italiana più aperta e ancorata al tessuto multiculturale del Paese – affermano Luca Di Sciullo e Antonio Ricci, presidente e vicepresidente di Idos e curatori della ricerca -. Consentire il pieno esercizio dei diritti di cittadinanza ai giovani con background migratorio, nati o arrivati presto in Italia e qui cresciuti, significa investire in capitale umano, rafforzare il senso di appartenenza e promuovere la coesione sociale. È nell’interesse di tutta la comunità nazionale e dell’intero sistema Paese, e quindi dovere della politica, rimuovere gli ostacoli alla partecipazione piena e attiva di tutte le componenti della società».Il dibattito sullo Ius ScholaeAll’incontro “Ius Scholae: tempi nuovi per l’Italia?” Interverranno il Ministro Anna Maria Bernini, Monsignor Vincenzo Paglia, Giuseppe Fioroni, l’avvocato Hilarry Sedu, il direttore de Il Tempo Tommaso Cerno e la Professoressa Maria Rita Parsi. A moderare il dibattito sarà Diego Antonio Nesci, ideatore del think tank, mentre i saluti istituzionali saranno affidati a Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei Deputati. «Il nostro progetto – afferma Dalila Nesci, organizzatrice dell’evento – nasce dalla convinzione che la parola abbia un potere trasformativo. Attraverso il confronto tra esperti, politici e cittadini, vogliamo generare riflessioni e azioni concrete per un cambiamento positivo. Lo Ius Scholae può rappresentare un passo significativo verso un’Italia più inclusiva, fondata sul valore della relazione con l’altro come pilastro di una convivenza consapevole e giusta». LEGGI TUTTO

  • Il fratello di Musk a Palazzo Chigi con Stroppa e la moglie di Bocelli. Incontro con Giuli e saluto a Meloni

    Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaVisita a sorpresa di Kimbal Musk, il fratello minore di Elon, a Palazzo Chigi. Con in testa un cappello da cowboy, che indossa di consueto, Kimbal Musk ha fatto il suo ingresso nella sede del governo intorno alle 16.30 assieme ad Andrea Stroppa, il referente italiano del patron di Tesla e SpaceX. «Lo abbiamo accompagnato in un giro in diversi ministeri per capire come funziona, abbiamo un progetto», ha spiegato – senza entrare però nei dettagli – Veronica Berti, moglie del tenore Andrea Bocelli, che era nel gruppo di persone con cui l’imprenditore americano è giunto in Piazza Colonna.Stretta di mano con MeloniLa tappa principale di questo mini-tour per ministeri, è servita per un incontro con il ministro della Cultura, Alessandro Giuli (con Giorgia Meloni solo una stretta di mano al volo in corridoio) e subito si è trasformata in un caso politico.Loading…La protesta delle opposizioniIl Pd, rilevando «con sconcerto che Palazzo Chigi sembra essersi trasformato in una dependance di Musk», ha chiesto, con Irene Manzi, di spiegare i contorni dell’incontro, di precisare il “misterioso progetto” che coinvolge i ministeri italiani. «Non siamo una colonia di Trump, esigiamo chiarezza», chiede con forza Elisabetta Piccolotti di Avs, mentre Riccardo Magi, da +Europa ironizza: «Con Kimbal Musk a Chigi siamo a Fratelli d’America», non mancando però di chiedere a Giuli di «chiarire in Parlamento».Giuli non si sbilanciaSi è parlato «solo di cose belle», ha replicato a stretto giro il ministro Giuli evitando però di entrare nei dettagli: «E’ troppo presto per anticipare» qualcosa, «però si parla di cose belle. Che riguardano l’Italia? Anche – ha risposto -, di più non posso dire sennò si va troppo avanti». Parole non sufficienti per i parlamentari dei 5 stelle in Commissione Cultura: «Giuli, in qualità di Ministro, ha il dovere di rispondere e non di fare battutine criptiche», hanno scritto ricordando che Palazzo Chigi è «una sede istituzionale» e «non casa sua» e che per questo «ha l’obbligo di spiegare pubblicamente cosa si sono detti, quali temi sono stati affrontati e quali eventuali accordi o progetti sono stati discussi».Da Kimbal Musk proposte per la valorizzazione culturaleUna serie di progetti per la valorizzazione del patrimonio culturale italiano: è questo, a quanto filtra, l’oggetto dell’incontro a palazzo Chigi tra il fratello di Elon Musk, Kimbal, e il ministro della Cultura Alessandro Giuli. Nessun dettaglio nello specifico ma la precisazione che si tratti non di una ma di alcune proposte, “una serie di idee” da approfondire: di certo «non si è affatto parlato di Starlink», si precisa da ambienti ministeriali che sottolineano il fatto che il luogo scelto dipenderebbe solo dalla circostanza che «Giuli si trovava già lì». Né si dovrebbe trattare di progetti legati al settore musicale, come la presenza della moglie del tenore Andrea Bocelli potrebbe evocare. Trattandosi di personaggi di caratura internazionale «semplicemente si conoscono» e dovendo avere una serie di appuntamenti in Italia il fratello di Musk si sarebbe rivolto a persone con cui ha già dei contatti. LEGGI TUTTO

  • Proporzionale, ma con premio: ecco come il “lodo Franceschini” ha rilanciato il dibattito sulla legge elettorale

    Ascolta la versione audio dell’articolo5′ di letturaProporzionale sì, ma col premio di maggioranza. Alleanza sì, ma solo tecnica per vincere nei collegi uninominali. Anzi no, via i collegi e sì alle preferenze. Da qualche giorno il dibattito politico, a destra come a sinistra, ha rispolverato l’annosa questione della riforma del sistema elettorale. Che cosa c’è sotto, quando mancano ancora quasi tre anni alle prossime elezioni politiche? Qui occorre fare un passo indietro, anzi due.Il lodo Franceschini scuote il Pd: marciare divisi per colpire unitiA rilanciare il tema è stato da ultimo un big del Pd come Dario Franceschini: già segretario dopo Walter Veltroni, più volte ministro e parlamentare fin dove arriva la memoria dei cronisti, si è schierato con Bersani prima che Bersani vincesse le primarie, idem con Renzi, e contro tutti i pronostici idem con Schlein. Uno che conta, insomma, e che spesso indica la rotta prima degli altri. Ebbene, in un’intervista rilasciata a Repubblica il 24 gennaio Franceschini espone così il suo “lodo”: «Si dice spesso che la destra si batte uniti. Io mi sono convinto che la destra la battiamo marciando divisi. I partiti sono diversi e lo resteranno, è inutile fingere che si possa fare un’operazione come fu quella dell’Ulivo», è la sua realistica analisi di fronte alle divisioni del centrosinistra e in particolare tra Pd e M5s, a partire dalla politica estera. Da qui la proposta: «Si vada ognuno per proprio conto, valorizzando le proprie proposte e l’aspetto proporzionale della legge elettorale. È sufficiente stringere un accordo sul terzo dei seggi che si assegnano con i collegi uninominali per battere i candidati della destra». Non si tratta di un “liberi tutti” come se si giocasse la partita con un sistema proporzionale puro, visto che l’attuale Rosatellum prevede due terzi dei seggi da attribuire proporzionalmente e un terzo tramite collegi uninominali (viene eletto solo chi arriva primo). Inoltre la scheda elettorale è unica, con il candidato del collegio uninominale collegato alle liste dei partiti che lo sostengono, quindi non sono possibili desistenze vecchia maniera: l’alleanza va siglata. Ma un conto è un’alleanza “tecnica”, elettorale, un conto è la costruzione di una coalizione con un capo politico e con un programma dettagliato. Sulla base del “lodo Franceschini” bastano insomma pochi punti in comune, visto che la presentazione di un programma dell’alleanza è prevista dal Rosatellum, e per il resto ognun per sé con i suoi temi da proporre agli elettori. Quanto al capo della coalizione, e quindi al candidato premier, visto che la legge non obbliga a indicarlo, si vedrà dopo le elezioni in base ai voti raccolti da ciascun partito.Loading…Il placet di Conte: «Così si preserva la diversità del M5s»Tutto sommato lo schema non fa una piega, anche se non sembra poter scaldare i cuori, e serve al Pd per prendere le distanze dai continui diktat del leader del M5s Giuseppe Conte concentrandosi sulla proposta politica del Pd. Non c’è dunque da stupirsi se la proposta di Franceschini lascia tiepidi molti compagni di partito “unitaristi” e lo stesso padre dell’Ulivo Romano Prodi («la disunione non fa la forza») e piace invece ai Cinque Stelle: preserva infatti la voglia di distinguersi senza pregiudicare – almeno sulla carta – la possibilità di tornare al governo. «La prospettiva indicata da Franceschini per il centrosinistra è compatibile con la sensibilità del Movimento 5 Stelle», è il placet di Conte. «Dobbiamo anche prendere atto, ed è una realtà, che nell’area progressista ci sono forze di varie sensibilità. Quindi bene lavorare in modo realistico rispettando anche le diversità per poi colpire uniti. È un percorso che ci consentirebbe di coltivare anche le nostre posizioni più singolari e specifiche, di non lasciarci assorbire in un processo che ci snaturerebbe, ma con l’obiettivo di colpire uniti». Come poi una siffatta alleanza di diversi e senza un leader riconosciuto («diversamente uniti», copyright del dem Goffredo Bettini) possa essere competitiva di fronte a un centrodestra compatto attorno alla premier Meloni è un altro paio di maniche.Perché Meloni lavora invece a cancellare i collegi del RosatellumMa siamo sicuri che alle prossime politiche si voterà ancora con il Rosatellum? E che fine ha fatto la riforma costituzionale per l’elezione del premier che porta con sé una legge elettorale specifica? Qui occorre fare il secondo passo indietro e andare al 9 gennaio, giorno della conferenza stampa di fine/inizio anno di Giorgia Meloni: in quell’occasione la premier ha fatto capire che l’idea prevalente al momento è quella di dare il via libera al premierato in Parlamento con calma, verso la fine della legislatura, in modo da celebrare l’insidioso referendum confermativo solo dopo le politiche (il ricordo del fallito referendum del 2016 che portò alle dimissioni dell’allora premier Matteo Renzi è sempre ben presente agli inquilini di Palazzo Chigi). In questo caso – ha detto Meloni – l’attuale legge elettorale potrà subire delle migliorie. Già, perché il Rosatellum ha agli occhi della premier il difetto di costringerla a una defatigante trattativa con i partiti minori del centrodestra per la “spartizione” dei collegi uninominali. Non solo. Con il Rosatellum non c’è la certezza della vittoria: nel 2018 l’esito è stato quello di nessuna maggioranza, con la conseguenza che la scorsa legislatura è stata segnata da tre governi di segno politico diverso (giallo-verde con M5s e Lega, giallo-rosso con M5s e Pd, infine la grande coalizione di Draghi); al contrario nel 2022, grazie al fatto che il centrosinistra si è presentato diviso in tre (Pd con Avs e Più Europa, M5s e Terzo polo di Renzi e Calenda), il centrodestra è riuscito a vincere nella quasi totalità dei collegi ottenendo una supermaggioranza. E se la prossima volta le opposizioni dovessero trovare l’accordo mettendosi tutte assieme, magari solo per un accordo elettorale nei collegi come propone Franceschini?L’ipotesi allo studio: proporzionale sì, ma con premio di maggioranzaDal punto di vista di Palazzo Chigi meglio optare subito, anche senza premierato, sulla soluzione da sempre preferita dal centrodestra e che è anche il “canovaccio” per la futura elezione diretta del premier: un proporzionale con un premio che assicuri a chi vince una maggioranza del 55%. Insomma, sul tavolo c’è il vecchio Porcellum con l’aggiunta di una soglia per far scattare il premio: nel 2014 la Corte costituzionale, nel bocciare quella legge, stabilì infatti che il premio non può in ogni caso superare il 15%. Soglia al 40%, dunque. Oppure anche al 35%, come propone qualche dirigente di Fratelli d’Italia: l’importante è scavallare il 50%. Cosa fare al di sotto della soglia stabilita, vista l’allergia del centrodestra e in particolare della Lega al ballottaggio nazionale, non è chiaro (si rinuncia al premio, proporzionalizzando del tutto il voto?), ma l’ipotesi di non superare il 40% o addirittura il 35% è considerata residuale. LEGGI TUTTO

  • Bruciò vive la moglie e l’amica per intascare l’assicurazione, Sergio Miglioranza condannato all’ergastolo

    Oltre all’ergastolo, Sergio Miglioranza è stato condannato all’isolamento diurno per un anno e a un maxi risarcimento di 150mila euro per la figlia di Fiorella Sandre e 100mila euro per la nipote. Sergio Miglioranza condannato all’ergastolo – Nanopress.itI fatti risalgono al 10 giugno del 2020, quando la moglie dell’imputato, Franca Fava (68 anni) e l’amica di lei, Fiorella Sandre (72) morirono tra le fiamme di un incendio appiccato in casa Miglioranza, una villetta in via Feltrina a Castagnole, Treviso. Secondo l’accusa, Sergio Miglioranza avrebbe agito per intascare l’assicurazione e avrebbe impiegato soltanto 17 minuti per mettere in atto il piano criminale. Bruciò vive la moglie e l’amica, Sergio Miglioranza condannato all’ergastoloSergio Miglioranza, 72 anni, è stato condannato all’ergastolo dalla Corte d’Assise di Treviso. L’accusa riguarda la morte della moglie, Franca Fava (68), e un’amica della donna, Fiorella Sandre (72). Il tragico evento risale al 10 giugno 2020, quando Miglioranza avrebbe imprigionato le due donne in casa e appiccato il fuoco alla villetta. Secondo le indagini, alla base del duplice omicidio vi sarebbe un importo che l’uomo avrebbe riscosso tramite un’assicurazione e che avrebbe potuto utilizzare per risolvere i suoi problemi finanziari.Le perizie hanno documentato la premeditazione del gesto, evidenziando la predisposizione di inneschi e combustibile attorno all’immobile e le false dichiarazione rese dal marito di una delle vittime. Quando fu appiccato l’incendio, entrambe le donne furono colte nel sonno e la morte per asfissia fu inevitabile. Per evitare che fuggissero, Miglioranza bloccò una porta che avrebbe potuto consentire alle due amiche di mettersi in salvo.La figlia di Fiorella Fava: “Finalmente giustizia è stata fatta”La figlia di una delle vittime ha dichiarato: «Finalmente, dopo quattro anni, giustizia è stata fatta. La soddisfazione è che sia stato condannato per mia mamma e per la sua amica». Sergio Miglioranza avrebbe agito per intascare l’assicurazione e – secondo la ricostruzione del giorno del delitto – avrebbe impiegato solo 17 minuti per mettere in atto il piano criminale.Oltre all’ergastolo, Sergio Miglioranza è stato condannato all’isolamento diurno per un anno e a un maxi risarcimento di 150mila euro per la figlia di Fiorella Sandre e 100mila euro per la nipote. LEGGI TUTTO

  • Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini

    Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini – Nanopress.itLa sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone BoccacciniSimone Boccaccini, ex brigatista fiorentino noto anche come “compagno Carlo” nei documenti interni delle Brigate Rosse, è stato rilasciato dal carcere di Alessandria. La notizia è riportata dal Corriere della Sera. Boccaccini era stato condannato per l’omicidio di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 dalle Br-Pcc sotto la sua abitazione a Bologna.Inizialmente, nel giugno 2005, era stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Bologna per aver partecipato ai pedinamenti del professore universitario consulente del Ministero del Lavoro nei mesi e nei giorni che hanno preceduto l’agguato. Successivamente, la pena fu ridotta in appello a 21 anni nel dicembre 2006, e questa sentenza fu confermata in Cassazione nell’ottobre 2007.La sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria. Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva. La notizia del suo rilascio ha suscitato diverse reazioni, tra cui quella del figlio di Marco Biagi, Lorenzo, che ha espresso la sua indifferenza verso l’ex brigatista. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che la decisione di scarcerare Boccaccini per buona condotta è stata sconvolgente. Chi era Marco Biagi Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Il docente venne assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002 a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. L’omicidio di Marco Biagi – Nanopress.itLa sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia.Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Biagi è stato assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002, mentre rientrava nella sua abitazione, a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. La sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia. Le Brigate Rosse (BR) sono state un’organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra, costituitasi nel 1970 con l’obiettivo di propagandare e sviluppare la lotta armata rivoluzionaria per il comunismo. Di matrice marxista-leninista, le BR sono state il più potente, numeroso e longevo gruppo terroristico di sinistra in Europa occidentale. La loro attività culminò tra il 1977 e il 1980, quando compirono attentati, sequestri e omicidi contro politici, magistrati, industriali e forze dell’ordine. Tra i momenti più noti, l’agguato di via Fani e il sequestro di Aldo Moro nel 1978. LEGGI TUTTO

POLITICA

  • Meloni invia lettera al Papa: “Stato e Chiesa distinti ma crescono insieme”

    Read More

  • Polizze anti-calamità, via libera della Camera al decreto: le novità per i contratti assicurativi delle imprese

    Read More

  • Referendum, per cosa si vota e come sono schierati i partiti

    Read More

  • Codice della Strada, sostanze stupefacenti: circolare sui nuovi criteri per i test

    Read More

CRONACA

  • in Cronaca

    I femminicidi sono una piaga sociale: oggi i funerali di Aurora, la 13enne uccisa dall’ex

    5 Novembre 2024, 14:33

  • in Cronaca

    Nettuno, scontro fra due auto: morti un bambino di 5 anni e la zia incinta

    5 Settembre 2024, 09:47

  • in Cronaca

    Crolla il solaio per una fuga di gas, paura a Napoli: tre feriti

    31 Agosto 2024, 15:52

  • in Cronaca

    Incidente sull’autostrada A23 tra Gemona e Carnia, 7 chilometri di coda

    31 Agosto 2024, 09:39

  • in Cronaca

    Ragazza di 14 anni violentata da due coetanei nei bagni della stazione di Maglie

    28 Agosto 2024, 14:05

  • in Cronaca

    Cagliari, nasconde la madre morta nel freezer per intascarne la pensione

    28 Agosto 2024, 09:35

  • in Cronaca

    Si sgancia la giostra durante la festa patronale, ferito un ragazzo

    26 Agosto 2024, 12:25

  • in Cronaca

    Travolte da un’auto a Palestrina, Camilla Cecconi non ce l’ha fatta

    26 Agosto 2024, 10:43

  • in Cronaca

    In 4 nella Smart a 2 posti, muore una bimba di 8 anni: denunciata la mamma della piccola Michelle

    26 Agosto 2024, 10:15

ECONOMIA

  • in Economia

    Su alcune case si paga anche l’Irpef. Ecco cosa sapere

    8 Maggio 2025, 10:17

  • in Economia

    Grisport. Conseguita la certificazione ambientale ISO 14001

    8 Maggio 2025, 10:12

  • in Economia

    Come sarà il futuro del mercato globale? Il dibattito all’evento del Giornale

    8 Maggio 2025, 08:06

  • in Economia

    Stretta finale Fibercop-Open Fiber

    8 Maggio 2025, 05:31

  • in Economia

    Generali prende tempo su Mediobanca

    8 Maggio 2025, 03:00

  • in Economia

    La Fed non taglia i tassi. Bessent apre a Pechino

    8 Maggio 2025, 03:00

  • in Economia

    L’Ue bacchetta l’Italia sulle assemblee. “Soci limitati nella scelta del delegato”

    8 Maggio 2025, 03:00

  • in Economia

    Bpm provoca Unicredit: “I nostri utili da record”

    8 Maggio 2025, 03:00

  • in Economia

    Edison macina ricavi ma dimezza i profitti. Volano gli investimenti (+80%)

    7 Maggio 2025, 16:12

SOCIETA e SPETTACOLO

  • Walter Nudo ha rischiato di perdere la vista

  • Kasia Smutniak è di nuovo in Nepal

  • ”Non riuscivo a credere che Maddalena Corvaglia si fosse innamorata di me così tanto”: Enzo Iacchetti spiega perché oggi non rincorre più le ragazzine

  • ”All’inizio me la sono tirata di brutto”: Matteo Giunta parla in tv dell’amore con Federica Pellegrini

  • ”Peso 220 kg, ho paura, ma posso farcela”: Mario Adinolfi sbarca all’Isola dei Famosi, la moglie in studio emozionata

TECNOLOGIA

  • Al via il cambio di pneumatici: cosa fare dal 15 ottobre

  • Patente per la moto, cambia tutto: ecco le novità

  • Mosca chiude l’Agenzia. L’ira di Israele

  • “Richiamate 40mila auto”. Cosa sta succedendo a Porsche

  • La tua auto si avvia senza chiavi? Come evitare che te la rubino

  • AUTO1.com ai dealer: “Ecco come rendere l’usato un business profittevole”

  • Mercato dell’usato: è il momento dei veicoli elettrici 

CHI SIAMO

Il progetto della QUATIO - web agency di Torino - è composto ad oggi da 12 portali online tematico-verticali, che cubano in media circa 500.000 pagine viste mensilmente cadauno, con un tempo medio di visita di 6:21 minuti e con circa 1000 notizie totali al giorno disponibili per i nostri lettori tra politica, economia, sport, gossip, spettacolo, società e tanto tanto altro...

VentidiNews.it è uno dei portali del network di:

Quatio di CAPASSO ROMANO - Web Agency di Torino
SEDE LEGALE: CORSO PESCHIERA, 211 - 10141 - ( TORINO )
P.IVA IT07957871218 - REA TO-1268614

TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI © 2015 - 2025 | Sviluppato da: Quatio

LINGUA ITALIANA

calciolife.cloud | notiziealvino.it | sportingnews.it | sportlife.cloud | ventidicronaca.it | ventidieconomia.it | ventidinews.it | ventidipolitica.it | ventidisocieta.it | ventidispettacolo.it | ventidisport.it

LINGUA INGLESE

art-news.space | eco-news.space | economic-news.space | family-news.space | job-news.space | motor-news.space | myhome-news.space | politic-news.space | realestate-news.space | scientific-news.space | show-news.space | sportlife.news | technology-news.space | traveller-news.space | wellness-news.space | womenworld.eu | foodingnews.it

Questo portale non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore del portale non è responsabile del contenuto dei commenti ai post, nè del contenuto dei siti linkati. Alcuni testi o immagini inseriti in questo portale sono tratti da internet e, pertanto, considerati di pubblico dominio; qualora la loro pubblicazione violasse eventuali diritti d’autore, vogliate comunicarlo tempestivamente via email. Saranno immediatamente rimossi.

  • Home
  • Il Network
  • Termini e Condizioni
  • Privacy Policy
  • Cookie
  • Contatti
Back to Top
Close
  • Home
  • Cronaca
  • Economia
  • Politica
  • Scienza
  • Società
  • Spettacolo
  • Tecnologia
  • Il Network
    • sportlife
    • calciolife
    • ventidinews
    • ventidisocieta
    • ventidispettacolo
    • ventidisport
    • notiziealvino
    • foodingnews
    • sportingnews