IN EVIDENZA
Caso Almasri, Nordio prepara una lettera alla Corte dell’Aja. Cosa succede adesso – Chi è Lo Voi
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaRapporti ancora molto tesi tra il Governo italiano e la Corte penale internazionale sul caso Almasri. Il confronto tra l’Esecutivo e i giudici della Cpi si gioca su un piano squisitamente procedurale in una vicenda costata l’iscrizione nel registro degli indagati del ministro della Giustizia Carlo Nordio (insieme alla premier Giorgia Meloni, al ministro dell’Interno Piantedosi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano) per favoreggiamento e omissioni di atti di ufficio dopo un esposto trasmesso dalla Procura di Roma al tribunale dei ministri.La difesa del GuardasigilliVia Arenula nei prossimi giorni, così come annunciato dallo stesso capo del dicastero nell’informativa al Parlamento, invierà all’Aja un documento per chiedere alla Cpi spiegazioni sulle incongruenze nelle procedure attivate per il mandato di arresto del generale libico. Il 5 febbraio in Parlamento, Nordio ha parlato di errori e di “nullità” del mandato di arresto spiccato il 18 gennaio dalla Corte. «E’ arrivato in lingua inglese senza essere tradotto, con una serie di criticità che avrebbero reso impossibile l’immediata adesione del ministero alla richiesta arrivata dalla Corte d’appello» di Roma ha detto. Un atto – a detta del ministro che è tornato a ribadire la ferma volontà del governo di “andare avanti” sulla riforma della giustizia – caratterizzato da “incertezza assoluta” a cominciare, ha sottolineato, «dalla data in cui sarebbero avvenuti i crimini: si dice a partire dal marzo 2015 ma nel preambolo si parlava del febbraio 2011, quando Gheddafi era ancora al potere». Nell’atto che verrà trasmesso all’Aja, il ministero potrebbe fare riferimento agli “incomprensibili salti logici” presenti a dire del ministro nel dispositivo della pre-trial Chamber della Corte penale internazionale. «Le conclusioni del mandato di arresto risultavano differenti rispetto alla parte motivazionale», ha riferito il ministro davanti ai parlamentari.Loading…Detto e contraddetto: le polemiche sul caso AlmasriPossibili altre denunce alla Cpi su AlmasriMa all’attenzione dei magistrati di stanza all’Aja potrebbero arrivare anche altre denunce dopo quella presentata da un cittadino sudanese vittima delle torture del generale libico e in cui si tirano in ballo, oltre al ministro della Giustizia, anche la premier Meloni e il ministro Piantedosi. Secondo la segnalazione, non consegnando il generale alla Cpi, il presidente del Consiglio e i ministri «hanno abusato dei loro poteri esecutivi per disobbedire ai loro obblighi internazionali e nazionali». «Stiamo valutando di presentare altre denunce alla Corte», annuncia l’avvocato Omer Shatz, direttore di Front-Lex.Le condotte omissive contestate a NordioSul fronte interno, intanto, muove i primi passi l’indagine del tribunale dei Ministri dopo l’invio degli atti da piazzale Clodio. I giudici procederanno in primo luogo all’acquisizione e all’analisi degli atti in attesa della memoria difensiva da parte degli indagati. Favoreggiamento e peculato i reati contestati a Meloni, Piantedosi e al sottosegretario Mantovano. Per Nordio il procuratore della Capitale, Francesco Lo Voi, individua anche condotte omissive. Fattispecie che sarebbero legate alle “mancate interlocuzioni” con la Corte d’Appello di Roma e anche al non avere firmato la richiesta di un nuovo mandato di cattura per il generale libico. Una iniziativa che gli uffici di via Arenula avevano suggerito di fare inviando al ministro Nordio una bozza il 20 gennaio, 24 ore prima della liberazione del cittadino libico. Del profilo penale previsto dall’articolo 328 del codice, non citato nella denuncia presentata dall’avvocato Luigi Li Gotti, è stato lo stesso Nordio a parlarne nel corso dell’informativa. LEGGI TUTTO
Meloni: evitare fratture dell’Occidente o saremo tutti più deboli. «Non manderemo i soldati italiani»
Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di lettura«Sono convinta che questo sia un momento nel quale prima di fare una scelta bisogna ponderarla, bisogna cercare di mantenere la calma, ragionare nel modo più lucido possibile, guardando sempre all’obiettivo e alla priorità: per me la priorità è sempre difendere l’interesse nazionale italiano e credo che sia nell’interesse nazionale italiano evitare qualsiasi frattura nell’Occidente perché una divisione ci renderebbe solamente tutti più deboli». Lo ha ribadito la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ospite di XXI Secolo, il programma ideato e condotto da Francesco Giorgino in onda questa sera su Rai1.«In un momento in cui c’era molta emotività ho chiesto un incontro per parlarsi in modo franco non solo dell’Ucraina ma delle grandi sfide che Europa e Stati Uniti hanno di fronte: credo che alla fine al di là di quello che può sembrare, i toni danno l’impressione che le posizioni siano molto distanti ma in realtà non lo sono perché tutti hanno lo stesso obiettivo, l’obiettivo condiviso è portare pace in Ucraina, una pace giusta e stabile duratura, definitiva».Loading…Non manderemo i soldati italiani in Ucraina«L’Italia partecipa con la sua franchezza. Ho espresso varie perplessità sulla proposta franco-britannica pur ringraziando i colleghi perché penso che in questo momento chiunque faccia delle proposte fa una cosa comunque utile. Sulla proposta di invio di soldati europei avanzata dalla Francia alla Gran Bretagna l’Italia ha espresso le sue perplessità, secondo me è molto complessa nella realizzazione, non sono convinta dell’efficacia, è la ragione per la quale, come si sa, abbiamo detto che non manderemo i soldati italiani in Ucraina», aggiunge Meloni per la quale «sicuramente è un momento nel quale tutti coloro che fanno delle proposte stanno facendo una cosa utile nel tentativo di cercare una soluzione».Pressione fiscale aumenta perché più gente lavora«Ho sentito dire anche da diversi esponenti di opposizione che noi abbiamo aumentato le tasse, perché hanno letto che aumenta la pressione fiscale: io mi trovo in imbarazzo a spiegare a dei parlamentari della Repubblica una cosa del genere. Quando aumenta la pressione fiscale, non è necessariamente perché aumentano le tasse». Nel ragionamento della premier «la pressione fiscale misura le entrate dello Stato in rapporto al Pil. Significa – ha aggiunto – che ad esempio se c’è un percettore di reddito di cittadinanza che trova un posto di lavoro e paga le tasse, aumenta la pressione fiscale. Aumentano i dati della pressione fiscale perché c’è più gente che lavora, perché questo governo ha portato al record storico di proventi dalla lotta all’evasione».Priorità ora è abbassare tasse al ceto medio«La prossima priorità deve essere il ceto medio, la nostra riforma fiscale prevede come obiettivo finale abbassare le tasse a tutti». Così Meloni rispondendo al conduttore Francesco Giorgino che le domandava se il suo governo ha fatto tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale sul ceto medio. «No, sul ceto medio no – ha risposto Meloni -. Ho fatto tutto il possibile per ridurre la pressione fiscale con le risorse che avevo, concentrandomi su quella che, con le poche risorse che avevo, era la priorità: difendere il potere d’acquisto dei redditi più bassi. Abbiamo concentrato le risorse soprattutto sui più fragili». LEGGI TUTTO
Governo Meloni, oggi il Cdm: forse annuncio su risorse per la sicurezza sul lavoro
Il governo Meloni potrebbe mettere in campo, forse già nel Consiglio dei ministri previsto oggi alle 11, dei fondi da dedicare alla sicurezza sul lavoro. La misura non è presente nell’Ordine del giorno della seduta del Cdm convocato a Palazzo Chigi, ma potrebbe comunque essere analizzata in vista della festa dei lavoratori del 1° maggio. Fra i provvedimenti all’ordine del giorno, invece, c’è un decreto legge con “ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, nonché disposizioni di carattere finanziario in materia di protezione civile”. In esame anche un decreto legislativo che ne integra e corregge un altro di marzo in materia di politiche a favore degli anziani, in attuazione della legge delega.
I fondi per la sicurezza sul lavoro
Per la sicurezza sul lavoro, dicono fonti ministeriali, il governo starebbe preparando non un provvedimento specifico ma una dotazione economica da stanziare: le cifre restano ancora incerte ma dovrebbero essere nell’ordine di alcune centinaia di milioni che poi andrebbero suddivise in favore di iniziative sulla sicurezza. La destinazione, comunque, sarebbe decisa più in là, dopo un confronto con le parti sociali. Il governo sarebbe stato al lavoro nelle scorse ore per raccogliere le risorse. “Stiamo lavorando a qualcosa di estremamente importante per i lavoratori, cioè la loro sicurezza”, ha anticipato la premier Giorgia Meloni in un’intervista al Corriere della Sera. L’idea, quindi, è di destinare le risorse a misure per la sicurezza sul lavoro che saranno portate e condivise al tavolo con le parti sociali. L’annuncio potrebbe arrivare a ridosso del Cdm di oggi. L’esecutivo già nel 2023 aveva organizzato un Cdm in occasione del 1° maggio, in quel caso per varare il primo taglio temporaneo del cuneo fiscale in favore dei redditi più bassi. LEGGI TUTTO
25 Aprile, le parole di Giorgia Meloni: “Onoriamo valori democratici negati da fascismo”
Anche Giorgia Meloni ha partecipato a Roma alle celebrazioni del 25 aprile (GLI AGGIORNAMENTI LIVE). La premier era presente all’Altare della patria, dove il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deposto una corona d’alloro per commemorare la festa della Liberazione. “Onoriamo i valori democratici negati dal fascismo”, ha detto la premier.
Le parole di Giorgia Meloni
“Oggi l’Italia celebra l’ottantesimo Anniversario della Liberazione – ha dichiarato Meloni –. In questa giornata, la nazione onora la sua ritrovata libertà e riafferma la centralità di quei valori democratici che il regime fascista aveva negato e che da settantasette anni sono incisi nella Costituzione repubblicana. La democrazia trova forza e vigore se si fonda sul rispetto dell’altro, sul confronto e sulla libertà e non sulla sopraffazione, l’odio e la delegittimazione dell’avversario politico”. Poi la premier ha aggiunto: “Oggi rinnoviamo il nostro impegno affinché questa ricorrenza possa diventare sempre di più un momento di concordia nazionale, nel nome della libertà e della democrazia, contro ogni forma di totalitarismo, autoritarismo e violenza politica”. LEGGI TUTTO
Morto Aldo Tortorella, il partigiano «Alessio» che fu parlamentare e dirigente comunista
Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaÈ morto Aldo Tortorella, partigiano della Resistenza, deputato del Partito comunista italiano, a lungo punto di riferimento a Sinistra, anche se le sue posizioni erano spesso controcorrente. «Con infinito dolore annuncio la scomparsa del carissimo Aldo Tortorella, il partigiano Alessio, parlamentare, intellettuale di straordinaria levatura, un punto di riferimento per tutta l’Anpi e per tutte le antifasciste e gli antifascisti. Un compagno», annuncia il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo.Era nato a Napoli nel luglio del 1926, si legge anche sul sito web del Manifesto, dove si ricorda che Tortorella «partecipò giovanissimo alla Resistenza, i fascisti lo catturarono ma lui riuscì a fuggire. Giornalista, ha cominciato nelle pagine di Genova dell’Unità ed è stato negli anni Settanta direttore dell’edizione nazionale. Parlamentare per molti anni, responsabile nazionale della cultura per il Pci, è stato nella segreteria di Berlinguer. Contrario alla svolta di Occhetto, è rimasto nel Pds e poi Ds che ha lasciato nel 1998 al tempo del governo D’Alema e della guerra del Kosovo. Ha fondato e diretto negli ultimi 25 anni l’Associazione per il Rinnovamento della Sinistra. Con il Manifesto e il gruppo delle sue fondatrici e fondatori, in particolare con Rossana Rossanda come racconta lui stesso nel pezzo a lei dedicato tratto dallo speciale per il centenario, ha sempre avuto un rapporto stretto di confronto, critiche e discussioni serrate».Loading… LEGGI TUTTO
POLITICA
Meloni invia lettera al Papa: “Stato e Chiesa distinti ma crescono insieme”
Polizze anti-calamità, via libera della Camera al decreto: le novità per i contratti assicurativi delle imprese
Referendum, per cosa si vota e come sono schierati i partiti
Codice della Strada, sostanze stupefacenti: circolare sui nuovi criteri per i test