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Gaza, Bonelli: “Meloni dice sì alle armi e no alle sanzioni per Israele”
Gaza, Bonelli: ‘Meloni dice sì alle armi e no alle sanzioni per Israele’ | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
Pene più severe per chi maltratta gli animali: via libera del Senato al Ddl. Ecco tutte le novità
Ascolta la versione audio dell’articoloVia libera definitivo ai reati contro gli animali, il Disegno di legge approvato al Senato è adesso legge. La norma segna un cambio di paradigma definitivo: gli animali non sono più tutelati in quanto segno di affezione umana, ma come soggetti tutelari di diritti, coerentemente con il principio europeo del riconoscimento degli animali come esseri senzienti.Le principali novitàL’obiettivo della legge è rafforzare la tutela penale degli animali, riconosciuti come esseri senzienti. Il provvedimento introduce 15 articoli che modificano e integrano il Codice penale, il Codice di procedura penale e il D.lgs. 231/2001. Per i delitti contro gli animali aumenta la pena fino a ⅓ se compiuti: in presenza di minori; su più animali; con diffusione tramite strumenti online. Aumenta da 1-3 a 2-4 anni il periodo di reclusione per chi è proprietario, partecipa o promuove i combattimenti d’animali. Anche in questo caso le aggravanti sono: in presenza di minori e diffusione di immagini online. Corelato a questo si aggiungono i nuovi reati di: allevamento e addestramento per i combattimenti e scomesse su tali eventi.Loading…Inasprimento delle peneNel riconoscimento del diritto Ue che dichiara il riconoscimento degli «animali come esseri senzienti» è previsto un importante inasprimento repressivo nei reati di uccisione e maltrattamento. La pena prevista da 2 a 4 anni è estesa anche a chi partecipa; nuove aggravanti (uso di minori, armi, diffusione immagini). Sanzioni più severe e aumento di pena per sevizie e morte. Riformulato e reso più severo anche l’uccisione o danneggiamento di animali altrui con reclusione da 1 a 4 anni. Salgono le sanzioni invece per chi abbandona o non identifica il proprio animale domestico. LEGGI TUTTO
Regionali, cosa succede in Campania e Veneto dopo lo stop al terzo mandato?
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaIl giorno dopo la sentenza della Consulta sul terzo mandato che ha messo la parola fine all’era non solo di Vincenzo De Luca alla guida della Campania, ma anche a quella di Luca Zaia alla guida del Veneto, la Lega è in pressing: «Le regioni che governiamo restino a noi». La successione Zaia è il nodo più delicato della prossima tornata di elezioni regionali. Quello che può mettere in seria difficoltà la coalizione, con la Liga veneta in subbuglio e Fratelli d’Italia che punta alla guida di una regione del Nord. Intanto si prende tempo, almeno fino a quando si capirà se davvero sia possibile fare slittare l’appuntamento elettorale veneto a primavera 2026 (rispetto alla scadenza naturale dell’autunno 2025), così da consentire a Zaia di tagliare il nastro delle Olimpiadi Milano-Cortina. Sul punto sono in conflitto norme nazionali e regionali, e sono in corso da settimane approfondimenti.Verso la conferma del Veneto alla LegaL’ipotesi che sta prendendo piede nelle ultime settimane è che alla fine Meloni molli la presa e lasci il Veneto all’alleato, fatto salvo però un forte riequilibrio della giunta in favore di Fratelli d’Italia. Dopo lo stop al ritorno di Salvini al Viminale, tenere buona la Lega, al di là delle regionali, è fondamentale per la stabilità di governo e per il prosieguo delle riforme. E lo stesso Zaia ha minacciato più di una volta di presentare una lista a suo nome contro un eventuale candidato non leghista. In pole in Veneto ci sono la vice di Zaia, Elena De Berti e soprattutto il vicesegretario del partito e salviniano doc Alberto Stefani. La contropartita per Fratelli d’Italia dovrebbe essere la Lombardia, casa di Salvini, ma dove si voterà nel 2028, dopo le politiche: c’è tempo.Loading…Il ruolo di De Luca in CampaniaIn Campania, invece, Vincenzo De Luca non ha alcuna intenzione di farsi da parte dopo la sentenza della Consulta che, stabilendo l’incostituzionalità della legge regionale sul terzo mandato ne ha sbarrato la strada verso una eventuale conferma alla presidenza. E punta a far valere il suo peso nella coalizione di centrosinistra, specie nella scelta del candidato. Resta da capire se accetterà il passo di lato senza pretendere altro e soprattutto se appoggerà il candidato comune del campo largo, che in Campania dovrebbe essere del M5S: o l’ex presidente della Camera Roberto Fico, sul quale spinge il Movimento, oppure l’ex ministro contiano Sergio Costa, che sembrerebbe più gradito ai deluchiani.Per il centrodestra in pole CirielliTra gli scenari possibili resta in piedi anche quello che – in caso di mancato accordo col centrosinistra – vedrebbe De Luca in campo con una propria lista a sostegno di un candidato di sua stretta osservanza. Un’ipotesi da evitare, dicono in molti, per impedire una frammentazione del campo largo che sarebbe letale.Il pontiere in campo è il commissario per la Campania Antonio Misiani, che spinge per la formazione di una lista di deluchiani in appoggio al candidato comune. Il Nazareno lunedì invierà in avanscoperta a Napoli il responsabile nazionale dell’Organizzazione Igor Taruffi e quello degli Enti locali Davide Baruffi. Per il centrodestra in pole c’è il meloniano viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli. LEGGI TUTTO
Lite in strada finisce in tragedia, ucciso un 30enne
La lite, scoppiata tra due giovani di origine marocchina, entrambi braccianti agricoli, è degenerata in un atto di violenza fataleLite in strada finisce in tragedia, ucciso un 30enne – Nanopress.itL’aggressore, rimasto a sua volta ferite, è stato arrestato con l’accusa di omicidio. Lite in strada finisce in tragedia, ucciso un 30enneDramma a Nogara. Una lite tra i due giovani di origine marocchina, entrambi braccianti agricoli, è degenerata in un atto di violenza fatale. La vittima, Radouan Samsan, è stata colpita alla giugulare con un collo di bottiglia, una ferita che si è rivelata mortale nonostante l’intervento tempestivo dei sanitari.L’aggressore, anch’egli di origine marocchina, è stato arrestato dai Carabinieri con l’accusa di omicidio e si trova ora a disposizione dell’Autorità giudiziaria. LEGGI TUTTO
La Guida: Il beau geste della Lega e l’incognita Zaia
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Gaza, Bonelli: “Meloni dice sì alle armi e no alle sanzioni per Israele”
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Pene più severe per chi maltratta gli animali: via libera del Senato al Ddl. Ecco tutte le novità
Ascolta la versione audio dell’articoloVia libera definitivo ai reati contro gli animali, il Disegno di legge approvato al Senato è adesso legge. La norma segna un cambio di paradigma definitivo: gli animali non sono più tutelati in quanto segno di affezione umana, ma come soggetti tutelari di diritti, coerentemente con il principio europeo del riconoscimento degli animali come esseri senzienti.Le principali novitàL’obiettivo della legge è rafforzare la tutela penale degli animali, riconosciuti come esseri senzienti. Il provvedimento introduce 15 articoli che modificano e integrano il Codice penale, il Codice di procedura penale e il D.lgs. 231/2001. Per i delitti contro gli animali aumenta la pena fino a ⅓ se compiuti: in presenza di minori; su più animali; con diffusione tramite strumenti online. Aumenta da 1-3 a 2-4 anni il periodo di reclusione per chi è proprietario, partecipa o promuove i combattimenti d’animali. Anche in questo caso le aggravanti sono: in presenza di minori e diffusione di immagini online. Corelato a questo si aggiungono i nuovi reati di: allevamento e addestramento per i combattimenti e scomesse su tali eventi.Loading…Inasprimento delle peneNel riconoscimento del diritto Ue che dichiara il riconoscimento degli «animali come esseri senzienti» è previsto un importante inasprimento repressivo nei reati di uccisione e maltrattamento. La pena prevista da 2 a 4 anni è estesa anche a chi partecipa; nuove aggravanti (uso di minori, armi, diffusione immagini). Sanzioni più severe e aumento di pena per sevizie e morte. Riformulato e reso più severo anche l’uccisione o danneggiamento di animali altrui con reclusione da 1 a 4 anni. Salgono le sanzioni invece per chi abbandona o non identifica il proprio animale domestico. LEGGI TUTTO