Spagna, Stati Uniti e Sud America danno fiato alla redditività di Enel. L’utility guidata da Flavio Cattaneo ha riportato nel 2024 un margine operativo lordo (ebitda) ordinario pari a 22,8 miliardi di euro, in crescita del 3,8% rispetto all’anno precedente con la crescita in Spagna, Stati Uniti e America Latina che ha più che compensato la lieve flessione in Italia. L’esercizio si è chiuso con un utile netto ordinario pari a 7,13 miliardi (+9,6%), mentre i ricavi sono scesi del 17,4% a 78,95 miliardi complici principalmente i minori volumi di energia termoelettrica prodotta e la diminuzione delle quantità di energia elettrica e gas vendute nei mercati finali, in un regime di prezzi decrescenti. L’indebitamento netto risulta in diminuzione del 7,3% a 55,8 miliardi. Il cda ha proposto la distribuzione di un dividendo pari a 0,47 euro, in crescita del 9 per cento.
«I solidi risultati economici e finanziari confermano le capacità del gruppo. La guidance per l’intero anno 2025 è pienamente confermata sulla base della visibilità che abbiamo dell’evoluzione volta a catturare ulteriori opportunità di crescita redditizia e garantire una remunerazione attraente per gli azionisti sai con il dividendo che con il buyback», ha spiegato l’amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo, nel corso della conference call con gli analisti. Il top manager ha lasciato aperta la porta a operazioni straordinarie, a patto che si tratti di «deal attrattivi».
Il focus per eventuali operazioni di acquisizione è su tutti i paesi del sud America e a Paesi sviluppati con prospettiva di ritorni profittevoli. «Abbiamo interesse ma non vogliamo comprare a qualsiasi prezzo altrimenti compriamo le nostre azioni», ha precisato Cattaneo.