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Uccise il datore di lavoro dopo il licenziamento, killer condannato a 23 anni
L’omicidio avvenne nel giugno del 2021 nei pressi della stazione dellametropolitana San Giovanni, nel quartiere Appio a Roma. Metropolitana San Giovanni a Roma – Nanopress.itQuesta mattina la III Corte d’assise di Roma ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti di Suren Grigoryan, 28enne di origini armene, accusato dell’omicidio. Uccise il datore di lavoro dopo il licenziamento: condannato a 23 anniIl 22 giugno del 2021 ha ucciso a coltellate il datore di lavoro, reo di averlo licenziato. La vittima venne colpita con diversi fendenti nei pressi della stazione della metropolitana San Giovanni, nel quartiere Appio a Roma. Questa mattina, la III Corte d’assise di Roma ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti di Suren Grigoryan, 28enne di origini armene. L’imputato è stato condannato a 23 anni di carcere.Il movente, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato il licenziamento dall’autolavaggio in cui Grigoryan lavorava. La vittima lo aveva accusato di aver rubato dei soldi da un’auto e per questo lo aveva licenziato. Il 28enne venne fermato qualche ora dopo il delitto a Napoli. LEGGI TUTTO
Cercasi pianta femmina per pianta maschio in via di estinzione
Caricamento playerAnche le specie vegetali possono estinguersi e anche delle specie vegetali può succedere che sia rimasto un unico individuo sul pianeta. È il caso della cicas di Wood, un albero originario del Sudafrica, che è stato soprannominato “la pianta più sola nel mondo”. Ce ne sono circa 110 all’interno di giardini botanici di vari paesi, ma geneticamente si tratta della stessa pianta, che è stata propagata staccando steli dall’unica cicas di Wood trovata in natura finora. C’è però chi sta cercando di trovarne un’altra, e così evitare l’estinzione della specie, usando droni in volo sopra una foresta e un algoritmo per il riconoscimento delle immagini.
La cicas di Wood dei Kew Gardens di Londra, nel Regno Unito, nel 2019; venne propagata dall’individuo trovato in Sudafrica nel 1899 (il Post)
La cicas di Wood è, come suggerisce il nome, un tipo di cicas, un gruppo di specie di piante diverse. Apparentemente le cicas sono simili alle palme, ma in realtà sono molto distanti a livello evolutivo, e sono molto più antiche – esistevano già 270 milioni di anni fa, nel Mesozoico, detto anche “era delle cicas”. Sono piante dioiche, di cui cioè esistono individui femminili e individui maschili. La cicas di Wood di cui siamo a conoscenza è un individuo maschile, per questa ragione per preservare la specie non basterebbe trovare una cicas di Wood qualsiasi, ma un individuo femminile.
Il nome scientifico della cicas di Wood è Encephalartos woodii: la specie deve il suo nome a John Medley Wood, un botanico sudafricano vissuto tra il 1827 e il 1915. Nel 1895 Wood trovò l’individuo di cicas a noi noto nella foresta di Ngoye, un’area boscosa nell’est del Sudafrica che attualmente ha un’estensione di 40 chilometri quadrati. Dal 1916 quell’albero si trova a Pretoria, in un’area recintata e protetta, dove è stato portato perché il dipartimento forestale del Sudafrica temeva che potesse essere distrutto.
Dopo il 1895 vari esploratori hanno cercato altre cicas di Wood nella foresta di Ngoye, ma senza successo. La foresta però non è mai stata esplorata del tutto. Ispirato dalla “solitudine” della cicas di Wood maschio C-LAB, un collettivo di ricerca artistica che impiega metodi scientifici per i propri progetti, ha deciso di provare a cercare una femmina usando tecnologie contemporanee, a cominciare da droni e algoritmi.
La cicas di Wood trovata da John Medley Wood nella foresta di Ngoye nel 1907 (James Wylie)
Laura Cinti, ricercatrice dell’Università di Southampton e una dei fondatori di C-LAB, spiega che per il collettivo l’arte e la scienza sono «discipline interconnesse che possono ispirarsi a vicenda». «Nella nostra attività usiamo metodi sofisticati e materiali intricati, e lavoriamo a stretto contatto con scienziati ed esperti. Questa combinazione offre prospettive uniche sul modo con cui vediamo, capiamo e sperimentiamo il mondo», dice.
Per provare a trovare la cicas di Wood femmina, all’inizio del 2024 C-LAB ha fatto volare dei droni su una piccola porzione della foresta di Ngoye, meno di un chilometro quadrato, raccogliendo più di 15mila fotografie. Tutte insieme le immagini formano una mappa molto dettagliata della porzione di foresta esaminata.
Mosaico di immagini di cicas usate per addestrare l’algoritmo di C-LAB (Laura Cinti & Howard Boland © C-LAB)
La mappa è poi stata fatta analizzare a un algoritmo per il riconoscimento delle immagini precedentemente “addestrato” a riconoscere le cicas usando sia fotografie reali di diverse cicas, sia immagini di diverse cicas di Wood prodotte con un software di intelligenza artificiale. L’idea è di ottenere un sistema informatico in grado di individuare altre cicas di Wood nella foresta di Ngoye grazie alle fotografie fatte dall’alto coi droni.
Per ora non sono state trovate altre cicas, ma resta da esaminare ancora la stragrande maggioranza della foresta, e col procedere delle ricerche l’algoritmo di C-LAB dovrebbe migliorare le proprie prestazioni. Intanto il collettivo artistico sta avviando un’ulteriore ricerca per capire se utilizzando degli stimoli chimici o fisici si potrebbe far cambiare sesso a una delle cicas di Wood presenti nei giardini botanici. Infatti secondo alcuni studi è già successo che individui di altre specie di cicas abbiamo cambiato sesso in seguito a cambiamenti nel loro ambiente.– Leggi anche: Cosa fai tutto il giorno quando la tua specie si è estinta LEGGI TUTTO
Riccione, 16enne violentata da due uomini e abbandonata in strada
L’indagine è partita dopo che la ragazza ha chiamato il 112, disorientata e spaventata, dopo essere stata abbandonata in strada da due uomini.Riccione, 16enne violentata da due uomini e abbandonata in strada – Nanopress.itLa visita in ospedale ha confermato i sospetti di violenza sessuale. Riccione, 16enne violentata da due uomini e abbandonata in stradaLa Procura di Rimini ha aperto un fascicolo per violenza sessuale di gruppo pluriaggravata su una minorenne e induzione alla prostituzione minorile. L’indagine è partita dopo che una ragazza di 16 anni ha chiamato il 112, disorientata e spaventata, dopo essere stata abbandonata in strada da due uomini. La visita in ospedale ha confermato i sospetti di violenza sessuale.La ragazza ha raccontato di aver concordato un’uscita con due uomini la sera precedente e di aver assunto droga con loro, dopo di che si sarebbe verificata la violenza. Gli investigatori stanno esaminando le telecamere di sicurezza e i dati del telefono della vittima per identificare i responsabili.La Procura e i carabinieri sospettano che questo caso possa far parte di un fenomeno più ampio di prostituzione minorile organizzata via web. Le indagini delle forze dell’ordine sono tuttora in corso. LEGGI TUTTO
Incidente in Autostrada, chiusa l’A1 nel Parmense
L’Autostrada del Sole è stata chiusa in entrambe le direzioni, fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso.Autostrada – Nanopress.itQuesta mattina si è verificato un incidente, che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto vigili del fuoco e polizia stradale. Incidente in A1: chiuso tratto di autostrada nel ParmenseÈ stata chiusa in entrambi i sensi di marcia l’autostrada A1, nel tratto fra Fiorenzuola e Fidenza, nel Parmense, per consentire l’accesso ai mezzi di soccorso, per via di un incidente stradale che ha visti coinvolti un autocarro, un pullman e un tir. Sul posto anche polizia stradale e vigili del fuoco, che stanno regolamentando il traffico.A seguito dell’incidente si registrano un morto e un ferito ricoverato in gravi condizioni all’Ospedale ‘Maggiore’ di Parma. LEGGI TUTTO
Referendum: si raggiungerà il quorum? Ecco cosa dicono i sondaggi
Ascolta la versione audio dell’articoloMancano poco più di due settimane ai referendum dell’8 e 9 giugno (in concomitanza con i ballottaggi delle elezioni amministrative) su cittadinanza e lavoro si avvicinano. Oltre al dimezzamento degli anni (da 10 a 5) per ottenere la cittadinanza, gli italiani saranno chiamati ad esprimersi su quattro quesiti sul lavoro che riguardano contratti precari, subappalti e licenziamenti, cancellando in quest’ultimo caso alcune norme del Jobs act.Il fattore partecipazioneTrattandosi di referendum abrogativi, la validità è legata alla partecipazione al voto della metà degli aventi diritto di voto, cosa che permette il raggiungimento del quorum. Come spesso è avvenuto negli ultimi anni, perciò, la domanda non è tanto se gli italiani siano favorevoli o contrari, ma se andranno o meno a votare. E gli ultimi sondaggi sul tema sono piuttosto pessimistici.Loading…Quorum lontanoLa rilevazione più recente (16 maggio) è quella effettuata da Demopolis: solo il 46% degli intervistati dichiara di essere a conoscenza dei referendum. Un altro 19% sa che ci saranno ma non sa so su che cosa si voti. E infine il 35% non ne ha sentito parlare. Solo il 30% degli italiani dice che andrà a votare, mentre il 56% dice di no. Anche considerando un 14% di indecisi, insomma, non ci sarebbero margini al momento per raggiungere il quorum del 50% più uno. La stima sull’affluenza al momento sarebbe tra il 31% e il 39%.Le posizioni dei partitiNella maggioranza (contraria al merito dei quesiti) prevale la linea dell’astensione, per far fallire il raggiungimento del quorum. Pd, M5s e Avs sono invece mobilitati per la partecipazione al voto e per il sì ai quesiti (con l’eccezione del M5s che sul referendum sulla cittadinanza ha lasciato libertà di voto). LEGGI TUTTO
Uccise il datore di lavoro dopo il licenziamento, killer condannato a 23 anni
L’omicidio avvenne nel giugno del 2021 nei pressi della stazione dellametropolitana San Giovanni, nel quartiere Appio a Roma. Metropolitana San Giovanni a Roma – Nanopress.itQuesta mattina la III Corte d’assise di Roma ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti di Suren Grigoryan, 28enne di origini armene, accusato dell’omicidio. Uccise il datore di lavoro dopo il licenziamento: condannato a 23 anniIl 22 giugno del 2021 ha ucciso a coltellate il datore di lavoro, reo di averlo licenziato. La vittima venne colpita con diversi fendenti nei pressi della stazione della metropolitana San Giovanni, nel quartiere Appio a Roma. Questa mattina, la III Corte d’assise di Roma ha pronunciato la sentenza di condanna nei confronti di Suren Grigoryan, 28enne di origini armene. L’imputato è stato condannato a 23 anni di carcere.Il movente, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sarebbe stato il licenziamento dall’autolavaggio in cui Grigoryan lavorava. La vittima lo aveva accusato di aver rubato dei soldi da un’auto e per questo lo aveva licenziato. Il 28enne venne fermato qualche ora dopo il delitto a Napoli. LEGGI TUTTO
Cercasi pianta femmina per pianta maschio in via di estinzione
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La cicas di Wood dei Kew Gardens di Londra, nel Regno Unito, nel 2019; venne propagata dall’individuo trovato in Sudafrica nel 1899 (il Post)
La cicas di Wood è, come suggerisce il nome, un tipo di cicas, un gruppo di specie di piante diverse. Apparentemente le cicas sono simili alle palme, ma in realtà sono molto distanti a livello evolutivo, e sono molto più antiche – esistevano già 270 milioni di anni fa, nel Mesozoico, detto anche “era delle cicas”. Sono piante dioiche, di cui cioè esistono individui femminili e individui maschili. La cicas di Wood di cui siamo a conoscenza è un individuo maschile, per questa ragione per preservare la specie non basterebbe trovare una cicas di Wood qualsiasi, ma un individuo femminile.
Il nome scientifico della cicas di Wood è Encephalartos woodii: la specie deve il suo nome a John Medley Wood, un botanico sudafricano vissuto tra il 1827 e il 1915. Nel 1895 Wood trovò l’individuo di cicas a noi noto nella foresta di Ngoye, un’area boscosa nell’est del Sudafrica che attualmente ha un’estensione di 40 chilometri quadrati. Dal 1916 quell’albero si trova a Pretoria, in un’area recintata e protetta, dove è stato portato perché il dipartimento forestale del Sudafrica temeva che potesse essere distrutto.
Dopo il 1895 vari esploratori hanno cercato altre cicas di Wood nella foresta di Ngoye, ma senza successo. La foresta però non è mai stata esplorata del tutto. Ispirato dalla “solitudine” della cicas di Wood maschio C-LAB, un collettivo di ricerca artistica che impiega metodi scientifici per i propri progetti, ha deciso di provare a cercare una femmina usando tecnologie contemporanee, a cominciare da droni e algoritmi.
La cicas di Wood trovata da John Medley Wood nella foresta di Ngoye nel 1907 (James Wylie)
Laura Cinti, ricercatrice dell’Università di Southampton e una dei fondatori di C-LAB, spiega che per il collettivo l’arte e la scienza sono «discipline interconnesse che possono ispirarsi a vicenda». «Nella nostra attività usiamo metodi sofisticati e materiali intricati, e lavoriamo a stretto contatto con scienziati ed esperti. Questa combinazione offre prospettive uniche sul modo con cui vediamo, capiamo e sperimentiamo il mondo», dice.
Per provare a trovare la cicas di Wood femmina, all’inizio del 2024 C-LAB ha fatto volare dei droni su una piccola porzione della foresta di Ngoye, meno di un chilometro quadrato, raccogliendo più di 15mila fotografie. Tutte insieme le immagini formano una mappa molto dettagliata della porzione di foresta esaminata.
Mosaico di immagini di cicas usate per addestrare l’algoritmo di C-LAB (Laura Cinti & Howard Boland © C-LAB)
La mappa è poi stata fatta analizzare a un algoritmo per il riconoscimento delle immagini precedentemente “addestrato” a riconoscere le cicas usando sia fotografie reali di diverse cicas, sia immagini di diverse cicas di Wood prodotte con un software di intelligenza artificiale. L’idea è di ottenere un sistema informatico in grado di individuare altre cicas di Wood nella foresta di Ngoye grazie alle fotografie fatte dall’alto coi droni.
Per ora non sono state trovate altre cicas, ma resta da esaminare ancora la stragrande maggioranza della foresta, e col procedere delle ricerche l’algoritmo di C-LAB dovrebbe migliorare le proprie prestazioni. Intanto il collettivo artistico sta avviando un’ulteriore ricerca per capire se utilizzando degli stimoli chimici o fisici si potrebbe far cambiare sesso a una delle cicas di Wood presenti nei giardini botanici. Infatti secondo alcuni studi è già successo che individui di altre specie di cicas abbiamo cambiato sesso in seguito a cambiamenti nel loro ambiente.– Leggi anche: Cosa fai tutto il giorno quando la tua specie si è estinta LEGGI TUTTO