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Uccise la moglie Cinzia Luison a bottigliate, marito condannato all’ergastolo
L’omicidio di Cinzia Luison, 60 anni, risale al 6 dicembre del 2022. La procura aveva chiesto per l’uomo una condanna a 26 anni di reclusione per l’omicidio e a 4 anni per le continue vessazioni inflitte alla vittima. Il marito di Cinzia Luison condannato all’ergastolo – Nanopress.itDopo averla uccisa, Giuseppe Pitteri si autodenunciò alle forze dell’ordine, confessando il delitto. Prima che i militari arrivassero nell’abitazione teatro della tragedia, fu la figlia minore della vittima – rientrando a casa – a trovare il corpo martoriato della madre. La ragazza riuscì a scappare e a chiedere aiuto a un vicino di casa.Condannato all’ergastolo il marito di Cinzia LuisonLa Corte d’assise di Udine ha condannato all’ergastolo Giuseppe Pitteri, noto a tutti come Walter. Il 6 dicembre del 2022, l’uomo – 65 anni – uccise la moglie a bottigliate. La vittima, Cinzia Luison, 60 anni, di professione parrucchiera, fu aggredita mentre si trovava in casa, a San Stino di Livenza (Venezia). Per l’imputato, la Procura aveva chiesto una condanna a 26 anni di reclusione per l’omicidio e 4 per le violenze inflitte alla vittima. I giudici della Corte hanno respinto la richiesta, condannandolo all’ergastolo. L’uomo dovrà anche risarcire le due figlie (l’entità della provvisionale sarà stabilita dal Tribunale Civile). L’omicidio di Cinzia LuisonEra il 6 dicembre del 2022 quando Cinzia Luison venne assassinata in casa a colpi di bottiglia. A colpirla fu il marito, che dopo il delitto si autodenunciò alle forze dell’ordine. Prima che i militari arrivassero in casa, la figlia minore della coppia rientrò nell’abitazione di famiglia, scoprendo il corpo senza vita della madre. A quel punto la giovane chiese aiuto a un vicino di casa, che la ospitò fino all’arrivo delle forze dell’ordine.Quello che fino al giorno prima era stato un pensionato come tanti, si era trasformato in uno spietato assassino, che aveva infierito per diversi minuti sul corpo della moglie. Quando fu trovata, Cinzia Luison aveva la mandibola fratturata e i denti rotti. Il marito si era accanito soprattutto sulla testa, colpendola con numerose bottigliate.In paese nessuno era a conoscenza di eventuali dissapori in famiglia. Lui, ex autista dell’Actv, amava fare lunghe passeggiate. Lei era molto stimata per la sua professione di attività di parrucchiera a Blessaglia di Pramaggiore. La tragedia lasciò attonita un’intera comunità, ignara di quanto succedesse tra le mura di casa. Scavando bene, però erano emersi anni di vessazioni ai danni della vittima. Pare che l’uomo fosse affetto da ludopatia e forse la lite che aveva portato al delitto era scaturita per motivi economici. LEGGI TUTTO
Burkina Faso, golpe militare. In arresto il presidente
Anche il Burkina Faso, come la Guinea e il Mali, è finito nella mani dei militari. Nel poverissimo Paese dell’Africa occidentale, schiacciato da quasi un decennio di brutalità jihadista, forze armate ribelli hanno destituito il presidente Roch Marc Christian Kaboré e dissolto il Parlamento. Accusando le autorità di aver fallito contro l’Isis e al Qaida, che hanno ucciso migliaia di persone e costretto un milione e mezzo a fuggire dalle proprie case. La crisi, scoppiata con episodi di ammutinamento in varie caserme e manifestazioni anti-governative in cui è stato dato alle fiamme il quartier generale del partito di Kaborè, è degenerata nello spazio di 24 ore con la notizia dell’arresto del presidente. Il capo dello Stato, insieme con il leader del Parlamento e alcuni ministri, sono stati condotti in una caserma della capitale Ouagadougou, hanno poi confermato diverse fonti di sicurezza, mentre nei pressi della residenza di Kaborè sono stati visti tre veicoli militari crivellati di proiettili e tracce di sangue. E decine di militari incappucciati si sono appostati davanti alla sede della tv pubblica. Nel caos è apparso un tweet del presidente che invitava «coloro che hanno imbracciato le armi a riporle». Impossibile però sapere se l’avesse scritto di suo pugno, mentre il partito denunciava persino un «tentativo di ucciderlo». In serata i golpisti hanno fatto chiarezza, annunciato in tv di aver preso il potere e di aver chiuso le frontiere. Con la promessa di rito di un «ritorno all’ordine costituzionale in un tempo ragionevole». LEGGI TUTTO
La Russa sulle dimissioni di Santanchè: «La sentenza della Cassazione un elemento da valutare»
Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di lettura«Credo che Daniela, quando ha detto che avrebbe valutato, può darsi che valuti anche questo. Però non l’ho sentita. Anzi me lo hanno appena detto della sentenza. Non ci ho ragionato. Però certamente anche quello è un elemento di valutazione. Se cambia qualcosa? E’ un elemento di valutazione, ripeto». Il presidente del Senato Ignazio la Russa ha risposto così ai cronisti che, a margine del convegno sui 30 anni di An, gli chiedono di commentare la sentenza della Cassazione sul caso Santanché.La Suprema Corte ha rigettato la questione di competenza territoriale in favore di Roma sollevata dalla difesa. Resta perciò a Milano il procedimento in cui la ministra del turismo Daniela Santanchè e altre due persone sono imputate di truffa ai danni dell’Inps in un filone dell’inchiesta su Visibilia.Loading…Udienza gup Santanchè potrebbe chiudersi entro maggio Riprenderà il prossimo 26 marzo e potrebbe concludersi entro maggio l’udienza preliminare a Milano nei confronti di Santanchè, del suo compagno Dimitri Kunz e di una terza persona, accusati di truffa aggravata ai danni dell’Inps in uno dei filoni dell’indagine su Visibilia per presunte irregolarità legate alla cassa integrazione ottenuta per 13 dipendenti durante il Covid con ingenti danni per l’istituto previdenziale.Calanderizzata la mozione di sfiducia M5SLa mozione di sfiducia presentata dal Movimento Cinque Stelle contro la ministra del Turismo Daniela Santanchè sarà discussa in Aula alla Camera lunedì 10 febbraio. È quanto si legge dal calendario dei lavori dell’assemblea di Montecitorio. La decisione è stata presa nel corso della conferenza dei capigruppo che si è tenuta ieri. Il voto sulla mozione è previsto martedì 11 febbraio nel pomeriggio.Le conclusioni del pgIl procuratore generale della Cassazione ieri, durante l’udienza, aveva concluso ritenendo che il procedimento dovesse restare a Milano. A sollevare la questione della competenza territoriale era stato il difensore della ministra, Nicolò Pelanda, ritenendo che Roma sia il luogo non solo dove si trova il server dell’Inps, ma soprattutto dove è stato effettuato il primo pagamento a uno dei dipendenti Visibilia relativo alla cassa integrazione, ossia su un conto bancario romano. Non così per la Procura milanese, per il pg e per il legale dell’Inps Aldo Tagliente, poiché la presunta truffa contestata sarebbe avvenuta con una condotta “continuata” su tutti i dipendenti e con l’ultimo pagamento su un conto a Milano di un altro dipendente. Quindi la competenza si radicherebbe nel capoluogo lombardo. La gup Tiziana Gueli, in sede di udienza preliminare lo scorso 23 ottobre, anche in base alla riforma Cartabia, aveva trasmesso gli atti alla Suprema Corte per dirimere la questione. LEGGI TUTTO
Meloni a Washington, verso l’incontro con Trump. Oggi l’insediamento: ecco il programma
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaLa premier italiana Giorgia Meloni è a Wasghinton per la cerimonia di insediamento di Donald Trump quale 47esimo presidente degli Stati Uniti. È dato per altamente probabile negli ambienti politici e diplomatici della capitale un breve incontro di Meloni con Trump, nonché con Elon Musk. Stesso trattamento dovrebbe essere riservato al presidente argentino Javier Milei. I due sono considerati i leader stranieri presenti più importanti, insieme al vicepresidente cinese Han Zhen.Il programma: il giuramento alle 18 italianeLa cerimonia durerà l’intera giornata, scandita da numerosi momenti istituzionali, e vedrà il suo culmine nel momento del giuramento atteso per mezzogiorno ora locale (le 18 in Italia), nella Rotonda all’interno del Capitol dove è stato spostato a causa del freddo estremo atteso nella capitale. Il programma istituzionale verrà aperto da una funzione religiosa, cui prenderà parte Donald Trump, a quel punto ancora presidente eletto, presso la St. John’s Church di Washington con inizio alle ore 8.15 del mattino ora locale (le 14,15 in Italia).Loading…Cittadini al Capital One ArenaQuesta tappa verrà seguita da un tè alla Casa Bianca, da dove successivamente partirà il convoglio che porterà il presidente eletto a Capitol Hill. Contestualmente i cittadini che vorranno assistere al giuramento saranno ospitati presso la Capital One Arena, un grande centro congressi a metà strada fra la Casa Bianca e il Capitol allestito per ospitare la folla in alternativa al evento all’aperto ai piedi della cupola del Capitol.Da lì appunto si potrà assistere a distanza al momento in cui Trump presterà giuramento, a mezzogiorno, cui seguirà la cerimonia della firma, nella President’s Signing Room del Campidoglio, alla presenza di legislatori e di stretti collaboratori del presidente ormai insediato. Seguirà il pranzo inaugurale – presso la National Statutary Hall – che il presidente terrà con il vicepresidente, i leader del Senato e i membri della commissione congiunta del Congresso responsabile per la cerimonia di insediamento. A quel punto, con tutta probabilità Trump, si dirigerà alla Capital One Arena per la parata presidenziale e successivamente alla Casa Bianca in corteo lungo Pennsylvania Avenue.La firma nello Studio OvaleAlla Casa Bianca, Trump parteciperà alla tradizionale cerimonia della firma nello Studio Ovale per ordini esecutivi o nomine. Poi in serata – ancora come da tradizione – il presidente parteciperà a tre balli inaugurali: il ballo del comandante in capo, il ballo inaugurale della libertà e lo Starlight Ball. Ed è inoltre previsto che parli a tutti e tre gli eventi. LEGGI TUTTO
Santanchè e caso Visibilia, discussione su mozione sfiducia. Vuoti i banchi di FI e Lega
Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio la discussione generale sulla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo presentata dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta dal Pd. Dalla maggioranza nessun intervento mentre sono incerti i tempi del voto finale, che potrebbe slittare dopo l’esame dei decreti Emergenza e Pnrr. “Lavoro e sono tranquilla”, ha detto l’esponente di FdI rinviata a giudizio per false comunicazioni. “Vergogna!”, le hanno urlato dagli scranni del M5s
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Il caso Visibilia che vede coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanchè torna ad animare il dibattito in Parlamento. Oggi si è svolta la discussione generale sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta dal Partito Democratico nei confronti dell’esponente di Fratelli d’Italia, rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali su una delle società del gruppo da lei fondato. La ministra era presente in Aula, accanto a lei nei banchi del governo i ministri Ciriani e Musumeci. Vuoti i banchi di Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Presenti la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il leader del M5S Giuseppe Conte. “Siamo qui a chiedere che la ministra Santanché si dimetta per una serie di motivi e in primo luogo perché è un conflitto di interessi che cammina, non avrebbe nemmeno dovuto essere nominata – ha detto Vittoria Baldino (M5s) illustrando la mozione – La sua è una resistenza a tutela della sua poltrona, la nostra è a tutela delle istituzioni”.
Pd: “Maggioranza passa da motto ‘coerenza’ a motto ‘poltrona’”
“Il vostro motto era ‘coerenza, coerenza coerenza’ e ora è ‘poltrona, poltrona, poltrona’”, ha detto il Dem Federico Gianassi in Aula durante la discussione generale rivolgendosi ai banchi della maggioranza. “Ministra Santanché: l’unica battaglia che sta vincendo – ha aggiunto – è quella con la premier Meloni che, ancora una volta, riesce a fare una sola cosa: scappare”. “Andremo a ‘Chi l’ha visto?'”, ha ironizzato. Gianassi ha evidenziato la scarsa presenza della maggioranza in Aula: “I banchi di FI sono vuoti, anche quelli della Lega e perfino di Noi moderati, c’è un drappello di martiri di FdI costretti a presentarsi e che però non prenderanno la parola” per difenderla.
“Abbandonata da Forza Italia, Lega e Noi Moderati”
“La comunicazione non verbale è spesso eloquente e i banchi vuoti” della maggioranza dicono che “è stata abbandonata da Forza Italia, dalla Lega e da Noi Moderati” e c’è solo una “difesa d’ufficio del suo partito” con poche presenze, ha detto anche il deputato dem Toni Ricciardi durante il suo intervento. “Che differenza c’è tra il ministro Sangiuliano e la ministra Santanché? Forse la ministra è in grado di elevare leve di ricattabilità che Sangiuliano non aveva? Presidente del Consiglio ci levi dall’imbarazzo e chieda un passo indietro”, ha aggiunto. LEGGI TUTTOUccise la moglie Cinzia Luison a bottigliate, marito condannato all’ergastolo
L’omicidio di Cinzia Luison, 60 anni, risale al 6 dicembre del 2022. La procura aveva chiesto per l’uomo una condanna a 26 anni di reclusione per l’omicidio e a 4 anni per le continue vessazioni inflitte alla vittima. Il marito di Cinzia Luison condannato all’ergastolo – Nanopress.itDopo averla uccisa, Giuseppe Pitteri si autodenunciò alle forze dell’ordine, confessando il delitto. Prima che i militari arrivassero nell’abitazione teatro della tragedia, fu la figlia minore della vittima – rientrando a casa – a trovare il corpo martoriato della madre. La ragazza riuscì a scappare e a chiedere aiuto a un vicino di casa.Condannato all’ergastolo il marito di Cinzia LuisonLa Corte d’assise di Udine ha condannato all’ergastolo Giuseppe Pitteri, noto a tutti come Walter. Il 6 dicembre del 2022, l’uomo – 65 anni – uccise la moglie a bottigliate. La vittima, Cinzia Luison, 60 anni, di professione parrucchiera, fu aggredita mentre si trovava in casa, a San Stino di Livenza (Venezia). Per l’imputato, la Procura aveva chiesto una condanna a 26 anni di reclusione per l’omicidio e 4 per le violenze inflitte alla vittima. I giudici della Corte hanno respinto la richiesta, condannandolo all’ergastolo. L’uomo dovrà anche risarcire le due figlie (l’entità della provvisionale sarà stabilita dal Tribunale Civile). L’omicidio di Cinzia LuisonEra il 6 dicembre del 2022 quando Cinzia Luison venne assassinata in casa a colpi di bottiglia. A colpirla fu il marito, che dopo il delitto si autodenunciò alle forze dell’ordine. Prima che i militari arrivassero in casa, la figlia minore della coppia rientrò nell’abitazione di famiglia, scoprendo il corpo senza vita della madre. A quel punto la giovane chiese aiuto a un vicino di casa, che la ospitò fino all’arrivo delle forze dell’ordine.Quello che fino al giorno prima era stato un pensionato come tanti, si era trasformato in uno spietato assassino, che aveva infierito per diversi minuti sul corpo della moglie. Quando fu trovata, Cinzia Luison aveva la mandibola fratturata e i denti rotti. Il marito si era accanito soprattutto sulla testa, colpendola con numerose bottigliate.In paese nessuno era a conoscenza di eventuali dissapori in famiglia. Lui, ex autista dell’Actv, amava fare lunghe passeggiate. Lei era molto stimata per la sua professione di attività di parrucchiera a Blessaglia di Pramaggiore. La tragedia lasciò attonita un’intera comunità, ignara di quanto succedesse tra le mura di casa. Scavando bene, però erano emersi anni di vessazioni ai danni della vittima. Pare che l’uomo fosse affetto da ludopatia e forse la lite che aveva portato al delitto era scaturita per motivi economici. LEGGI TUTTO
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Anche il Burkina Faso, come la Guinea e il Mali, è finito nella mani dei militari. Nel poverissimo Paese dell’Africa occidentale, schiacciato da quasi un decennio di brutalità jihadista, forze armate ribelli hanno destituito il presidente Roch Marc Christian Kaboré e dissolto il Parlamento. Accusando le autorità di aver fallito contro l’Isis e al Qaida, che hanno ucciso migliaia di persone e costretto un milione e mezzo a fuggire dalle proprie case. La crisi, scoppiata con episodi di ammutinamento in varie caserme e manifestazioni anti-governative in cui è stato dato alle fiamme il quartier generale del partito di Kaborè, è degenerata nello spazio di 24 ore con la notizia dell’arresto del presidente. Il capo dello Stato, insieme con il leader del Parlamento e alcuni ministri, sono stati condotti in una caserma della capitale Ouagadougou, hanno poi confermato diverse fonti di sicurezza, mentre nei pressi della residenza di Kaborè sono stati visti tre veicoli militari crivellati di proiettili e tracce di sangue. E decine di militari incappucciati si sono appostati davanti alla sede della tv pubblica. Nel caos è apparso un tweet del presidente che invitava «coloro che hanno imbracciato le armi a riporle». Impossibile però sapere se l’avesse scritto di suo pugno, mentre il partito denunciava persino un «tentativo di ucciderlo». In serata i golpisti hanno fatto chiarezza, annunciato in tv di aver preso il potere e di aver chiuso le frontiere. Con la promessa di rito di un «ritorno all’ordine costituzionale in un tempo ragionevole». LEGGI TUTTO
POLITICA
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